- vai a prendere quella sedia e mettila ai piedi del letto, questa sera ti farò impazzire, ti piacciono queste tettone eh? Sono come le volevi, grosse e scandalose!
- Sei proprio una troia, mi stai facendo scoppiare l’uccello, voglio vederle piene, inondate di sborra calda!
- Ha ha ha, sarai accontentato amore mio, tirati giù i calzoni!
Obbedii restando nudo per metà, ancora con la giacca e la cravatta, lei prese una borsa e ne tiro fuori un paio di manette, uno di quei lubrificanti e un cuneo anale rosa grosso come un pugno.
-ma che intenzioni hai?!
-non preoccuparti, fidati di me!
In un momento era dietro di me, sentivo quelle bombe durissime contro la mia schiena e il gel colarmi fra le chiappe, cominciò a massaggiarmi l’ano, ero eccitatissimo, sapevo quanto le piaceva quando la scopavo con un dildo infilato nel sedere e a me non dispiaceva affatto, quindi, accettai di buon grado quel gioco, baciandomi il collo mi infilò con un movimento lento ma deciso quel cuneo e mi fece sedere sulla sedia ai piedi del letto, mi sentivo sfondato, non avevamo mai utilizzato giochi di quella dimensione! Il mio cazzo era durissimo e bagnato, le palle cominciavano a farmi male, lei, prende le manette e mi blocca sulla sedia con le braccia dietro la schiena. Sono praticamente in preda ad un’estasi erotica, non riesco a credere ed ad immaginare quello che la mia novella consorte vorrà fare ma ad un tratto bussano alla posta, lei si avvia per aprire
- ma che fai? Non aprire!
- non preoccuparti, fa tutto parte della tua sorpresa!
Apre la porta e fa entrare un ragazzo sui 23 anni, alto e palestrato spalle larghe e vita stretta, adesso che ci penso era fra i suoi invitati, io sono imbarazzatissimo, nudo col cazzo dritto e seduto su un cuneo che mi allarga le chiappe, faccio qualcosa ma è tutto inutile, si avvicinano, la mia donna e questo sconosciuto sono davanti a me e mi guardano dall’alto
- lui è Marco, è un mio collega di palestra, beh, in realtà siamo un po più che colleghi!
- Ciao, piacere di conoscerti, volevo complimentarmi con te per il matrimonio, hai sposato una gran donna
Poi abbassa lo sguardo e nota la mia dotazione, si rivolge a lei e dice
- beh effettivamente hai proprio ragione! Non è un granché!
- Amore, da oggi lui sarà il mio stallone,
mentre lo dice gli accarezza il pacco e lui la bacia sul collo, quindi Marco prende delle lenzuola dall’armadio e mi assicura in maniera ancora più salda alla sedia, mentre lo fa la mia donna lo accarezza e lo bacia
- dai, sono un bagno di desiderio, sbrigati! Amore, adesso comincia la tua sorpresa
i due salgono sul letto e cominciano a spogliarsi, lui è dietro di lei che con una mano stringe il suo pacco, lui da dietro le accarezza le cosce, la figa e piano piano sale verso le sue scandalose tettone, si fermano un attimo e mi guardano dritto negli occhi quando le abbassa il top per far sobbalzare quei meloni duri e solenni dai capezzoli enormi, mentre lui ci versa su un po di quel lubrificante servito per la mia sodomizzazione lei mi dice
- ti piacciono? Sono grosse e gonfie come piacciono a te, ma non è l’unica cosa grossa!
Si gira e comincia ad accarezzare Marco che è ormai in boxer, bacia il suo petto muscoloso scendendo giù verso i boxer che, guardandomi languidamente, abbassa facendo uscire fuori un cazzo enorme, non ancora completamente duro e semipenzolante su due palle degne di un cavallo, lei prende a segarlo e a baciarlo mentre lui mi guarda divertito, il mio cazzo al confronto è minuscolo ma la situazione mi eccita da impazzire. La versione hard della mia donna che, la prima notte di nozze, si fa scopare davanti ai miei occhi da un ragazzino superdotato: vorrei almeno partecipare, almeno potermi masturbare ma sono bloccato, eppure l’eccitazione è tale che comincio a dimenarmi, la base a ventosa del cuneo ha fatto presa sulla sedia e mi scopa il culo ad ogni movimento. Quando lei comincia a prenderlo in bocca non resisto più, l’unico piacere concessomi è la sodomia, e sia! La mia mogliettina è ormai preda di quel ragazzino e del suo arnese, lui la sposta di forza e la dispone a pecora col viso a mio favore e con un colpo deciso infila quelli che saranno stai 25 o più cm di pisello nella sua figa fradicia, lei ha un sussulto, urla di piacere e mi guarda, io vengo copiosamente spruzzando ovunque senza neanche essermi toccato.
Le tettone ballano sotto le spinte poderose di Marco che le schiaffeggia il culo dandole della troia, lei ormai è la sua schiava, rapita da quell’amplesso animalesco e violento. Le ordina di cambiare posizione più volte, lei continua a venire ma non ne ha mai abbastanza, io sono nuovamente eccitato e saltello sul cuneo che ormai ha allargato l’ano procurandomi grande piacere. Dopo quasi un’ora Marco sta per venire, vuole inondare le tettone della troia, si sdraia sul letto e lei si prodiga nel servire il suo padrone con una spagnola che si conclude dopo poco in una inondazione di sperma che le ricopre il viso e le tette,
- eccoti accontentato amore mio, volevi vederle tutte sborrate? Ecco qua
diceva mostrandosi fradicia di seme, ed avvicinandosi a me.
Nuda e soddisfatta mi scavalca con una gamba come per sedersi sul mio cazzetto eccitato, pensavo fosse il mio turno di godere del corpo di mia moglie ma non si abbassò, potevo sentire i suoi umori colare dalla sua vagina sul mio pene ma, lei non si abbasso, inchinandosi leggermente porgeva le tette arrossate e colanti di sperma dicendomi
- pensavi fosse il tuo turno? Ha ha ha, dopo un palo del genere il tuo non lo sentirei per niente, il tuo compito è ripulire queste tette imbrattate, dai lecca tutto per bene!
Che potevo fare? Leccai tutto! Obbiettando che c’era sempre il suo culo per accogliermi!
- Troia! Chiamò Marco, il cornuto ha ragione! Torna qui, non abbiamo ancora finito! Non voglio che gli amici della palestra mi dicano che non ho fatto un buon servizio! Mi chiedono sempre di te da quando hanno visto i filmini delle nostre scopate!
- Arrivo subito!
Da vera cagna in calore tornò sul talamo del peccato e prese ad adorare oralmente il totem di Marco che in pochissimo tempo fu nuovamente pronto, questa volta per una bella cavalcata anale.
La serata continuò così per altre 3 o 4 ore, ero esausto, ero venuto dimenandomi su quella sedia altre volte conoscendo l’orgasmo anale, prima di andare via Marco alzandosi pretese che ripulissi il suo uccellone col la bocca, quindi fecero una doccia insieme. Marco salutandola la baciò in bocca e stringendole una chiappa le disse che l’aspettava in palestra, lei, ormai soli, mi slegò e andai a fare una doccia. Quando tornai in camera lei era già a letto, io mi avvicinai per baciarla e provai a toccarle il seno ma lei scostandomi la mano mi disse
- Marco ha detto che queste sono soltanto sue, io ti amo, ma a letto sono sua.
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Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«Il lavoro perfetto sarebbe stato farti inculare anche tu dallo stallone della tua troia»