Quando mia moglie usci' per portare nostro figlio piccolo a scuola , non potei non notare il disappunto sul suo volto. Le chiesi se stesse bene , se ci fosse qualcosa che non andava , ma lei scosse la testa abbozzando un sorriso e dicendo che era solo un po' stanca. Io mi sentivo in colpa per tutto quello che era accaduto, e avrei voluto che lei mi raccontasse tutto.Di certo io non potevo dirle che avevo visto tutto , e che involontariamente ero stato io la causa di cio' che era accaduto.
Certo che immaginarla tra le braccia di un altro uomo mi aveva sempre eccitato nonostante io la amassi davvero . Poi vederla desiderata da nostro figlio mi aveva ancora di piu' eccitato. Ma la scena in cui lui la prendeva per davvero mi aveva sconvolto.
Non sapevo cosa fare. Una cosa e' la fantasia , una cosa la realta', le cui conseguenze potevano essere catastrofiche. Forse era meglio che lei non mi raccontasse nulla, perche' nel caso lei lo avesse fatto io poi dovevo prendere una decisione . E quale? Qualsiasi decisione sarebbe stata dolorosa per tutti . Forse era meglio considerare il tutto come un incidente .
Cosi' pensavo dopo aver fatto finta di andare al lavoro e seduto in auto non toglievo lo sguardo dal monitor aspettando che mio figlio rientrasse .
Ad un certo punto vidi la porta aprirsi.Appena lui mise un piede dentro casa , lei lo schiaffeggio' decisa. Mentre lui rimaneva un po' sbigottito , lei chiuse la porta e gli tiro' un altro ceffone chiedendogli in lacrime "Come hai potuto...come hai potuto ?".
"Ho potuto cosa ?" lui chiese ."Farmi quello che hai fatto...sono tua madre...ma ti rendi conto?" lei prosegui' sempre in lacrime. "Ho fatto quello che volevi facessi....non sono stupido....era un pezzo che mi provocavi" lui rispose con aria decisa .
"Provocavo? Ma che stai dicendo..."lei .
"Si' ..provocavi..da quando siamo stati al villaggio....sempre nuda...e a farmi battute sul cazzo...ti ho visto come lo guardavi" lui.
"Cosa? Ma sei impazzito..." lei
"Si'dai..papa' non ti scopa piu' da un pezzo..lo so...eccome...e tu hai iniziato a notare me...e meno male..io sono anni che mi masturbo immaginando un giorno di scopare con te..ti amo mamma.."Lui.
Lei si lascio' cadere seduta sul divano, bianca in volto, esterrefatta , ripetendo" Non e' possibile...non e' possibile".
Rimasero cosi' per un po'.Lui in piedi di fronte a lei, che la guardava in silenzio. Lei seduta con aria smarrita che sembrava raccogliere le idee.
Ad un tratto lei si asciugo' le lacrime e prese la mano di lui dicendo" Tesoro...vieni..siediti accanto qui...parliamo un attimo"
"Senti...capisco che stai attraversando un periodo difficile...la tua eta' e' la piu' complicata..pieno di desideri...e spesso confusi...ma certe idee sono sbagliate...sbagliatissime...e' colpa anche mia non avere capito quello che stava succedendo..."
Lui la interruppe bruscamente dicendo" Le mie idee non sono sbagliate...io ti amo mamma".
"Anche io ti amo tesoro...ma sono tua madre lo capisci?...non puoi.." lei continuo' calma.
"Non posso cosa? Volerti scopare? Ti voglio troppo.." lui la interruppe cercando di baciarla.
"Basta Marco...sono tua madre...e' da malati provare certe cose " lei grido' spingendolo via.
"Allora sarei malato eh?...e vorresti portarmi da un medico magari?" lui grido' rizzandosi in piedi.
"Stai calmo tesoro...vedrai che ne usciremo..bisogna solo parlare con uno specialista" lei prosegui' cercando di calmarlo.
"Se mi porti da un medico la prima cosa che racconto e' che abbiamo scopato..e che tu mi avevi detto che ho il cazzo piu' grosso di papa'" lui rispose incazzato.
"Ti prego..calmati..ragiona.."mia moglie disse ricominciado a piangere.
"Anzi ..sai che c'e'..lo dico a papa'..vediamo cosa fa" lui presegui' deciso.
"Tesoro..se dici una cosa simile la nostra famiglia va in pezzi..ti prego...ragiona" lei rispose abbracciandolo.
"Allora piantala di dire 'ste cazzate...ora sei mia...lo capisci" lui disse prendendole il viso tra le mani.
"Tua? Che stai dicendo.." lei rispose timidamente.
"Che sei roba mia...." lui disse baciandola appassionatamente sulle labbra.
Inizialmente lei abbozzo' una timida resistenza, poi la vidi abbassare le braccia lungo i fianchi in segno di resa, mentre lui le afferrava le natiche stringendola forte a se'.
Solo quando lui inizio' a cercare di abbassarle i leggins lei cerco' di bloccargli le mani inutilmante , ripetendo " Marco...fermati..fermati ..".
Finendo tutti e due sul divano lui riusciva a sfilarle i leggins che indossava, e proprio mentre era alle prese con le striminzite mutandine che lei portava , suono' il campanello della porta.
Lui interruppe la sua azione e lei affannosamente cerco' di sistemarsi dandosi un'occhiata in fretta allo specchio.
Alla porta comparve la baby sitter . Non e' come quelle dei film , ma una signora di una certa eta' che ci aiuta con nostro figlio piccolo e spesso con qualche lavoretto in casa.
"Buongiorno signora..tutto bene?" questa chiese entrando.
Mia moglie era visibilmente accaldata e scapigliata , occhi gonfi e con addosso solo una canottiera attillata che lasciava intravedere i capezzoli e le mutandine di sotto.
"Certo...stavo...facendo ginnastica" mia moglie si affretto' a giustificarsi abbozzando un sorriso.
"Beata lei che ha tempo per queste cose..." la babysitter disse dando un'occhiata anche a mio figlio.
Continua.
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Categorie: Incesti