Tiziana avrebbe voluto rinverdire i fasto di un matrimonio in caduta libera ma il marito non voleva saperne. Era troppo impegnato col lavoro, non aveva tempo da perdere per sua moglie e con sua moglie.
Qualche sera lei cercava di eccitarlo, magari mentre guardavano la televisione. Lui era li come un baccalà, telecomando in mano, a fare zapping o a guardarsi le partite.
Lei si strusciava contro il suo corpo, cercava di toccargli il cazzo, lui anzichè esserne contento la cacciava via infastidito con un sonoro: "Non disturbarmi Tiziana, non vedi che sto guardando la televisione?"
Allora lei si rintanava sconsolata in camera da letto a leggere un libro o a chattare via whatsapp col suo amante.
Il rapporto con Giovanni era passato allo step successivo.
Erano amanti. Due che scopano in continuazione e trovano ogni scusa per vedersi come li si deve chiamare?
Erano mesi che si vedevano. Avevano cominciato a vedersi anche fuori da casa di Tiziana, la scusa dell'idraulico che ogni settimana viene ad aggiustare un lavandino era stata usata troppe volte, il marito rischiava davvero di scoprirli.
Cercando su internet avevano scoperto un Motel economico nemmeno troppo lontano da casa di Tiziana, un posticino sciatto ma abbastanza confortevole, lontano da occhi indiscreti e curiosi di circostanza.
Il momento migliore per vedersi erano le due del pomeriggio. Giovanni faceva pausa dal lavoro a quell'ora, Tiziana si teneva libera apposta dopo aver cucinato il pranzo per poter vedere il suo muscoloso idraulico.
La sua femminilità ne stava godendo. Era diventata più bella, molto più sexy, era quasi ringiovanita. Non sembrava più la sfigata poco più che trentenne abbandonata alle faccende domestiche, aveva assunto un corpo e uno sguardo più sicuro di se stessa.
Aveva scoperto di essere una porca di prima categoria. Giovanni le aveva tirato fuori dal cilindro delle inibizioni quel lato sexy e maialesco che non pensava di poter avere, era sempre stata una ragazza sessualmente tranquilla, tradizionale, non troppo intraprendente. Forse era il rapporto ormai logoro e stanco con quel cazzone del marito ad averla rovinata.
Quel pomeriggio Giovanni le aveva dato appuntamento al motel per le ore 14. Come sempre. Tiziana aveva passato la mattina a masturbarsi, l'eccitazione per l'incontro del pomeriggio le aveva aperto le strade del piacere, prima ancora in testa che in mezzo alle gambe.
Si vestì di tutto punto e con molto anticipo si recò al motel, occhiali da sole sul naso e un foulard per non farsi riconoscere.
Salita nella stanza guardò l'orologio. Mancavano venti minuti, si sarebbe lavata e profumata per bene in attesa dell'amante.
Alle 14 esatte arrivò il toc-toc alla porta. Era sicuramente Giovanni! Tiziana gli aveva mandato il numero della camera in cui dovevano incontrarsi.
Tiziana scivolò velocemente dal letto ed andò ad aprire: con sua somma sorpresa l'amante non era da solo!
Entrarono due uomini con lui, non li conosceva. Uno era alto e magrolino, forse 25 anni, l'altro avrà avuto la stessa età di Giovanni, stessa corporatura.
"Sorpresa?" - chiese Giovanni.
"Un pò Giovanni... non mi aspettavo... visite..."
"Tiziana, ti presento Luigi e Marcello, sono due miei amici. Gli ho parlato di noi, di come ci stiamo vedendo per scopare da mesi e vorrebbero unirsi. Per te nulla in contrario?"
Tiziana rimase imbarazzata, non era ancora pronta per una scopata con più uomini, non l'aveva mai fatta e non sapeva se quella cosa le sarebbe piaciuta. Non poteva dire di "no", i due maschietti ospiti si sarebbero offesi e magari pure lo stesso Giovanni non l'avrebbe presa bene.
"Si Giovanni, proviamola quest'esperienza!" - disse Tiziana con entusiasmo.
L'idraulico e i suoi due amici si spogliarono completamente, lo stesse fece Tiziana.
"Ora mettiti in ginocchio" – disse Giovanni. - "Noi tre cominceremo col fartelo succhiare. Non preoccuparti, ti piacerà"
Tiziana seguì lo sguardo rassicurante di Giovanni e si mise in ginocchio. A turno i tre uomini mettevano il cazzo nella bocca della donna, che senza pensarci troppo aveva cominciato a succhiare, divertendosi della situazione. Anche gli amici di Giovanni erano veramente ben dotati, era così emozionante per Tiziana avere 3 cazzi tutti per se.
I maschietti ci stavano provando gusto, soprattutto i due amici di Giovanni, che sembravano dei porci di prima categoria. Luigi quando infilava il cazzo tra le labbra di Tiziana ci metteva molta più foga e veemenza degli altri due e accompagnava il pompino della donna con degli insulti, con frasi che incitavano la "puttana" a "succhiargli il cazzo fino alle palle". Tutti e tre le tenevano la testolina bionda con decisione, volevano proprio ficcare il loro cazzone nella sua gola.
Marcello l'aveva sollevata da dietro e messa a pecorina sul letto. Il gioco era cambiato. L'uomo sputò sopra le mani e si lubrificò il cazzo, pronto a infilarlo nel culo di Tiziana.
"Ora te lo metto in culo cagna, vedi di godere puttana" – disse Marcello sprezzante. Giovanni seguiva tutta la scena masturbandosi l'attrezzo.
Marcello puntò il cazzo nel buco del culo della casalinga e iniziò a penetrarla, prima con dei colpi tranquilli poi sempre più decisi. Tiziana sentiva il male al buco del culo, l'uomo la stava possedendo con poca naturalezza e troppa forza brutale.
"Ahia, mi fai male" – si lasciò scappare Tiziana tra i gemiti.
"Ti faccio male? Non hai ancora provato il male al buco del culo puttana, appena spingo più forte ti faccio lacrimare"
Queste parole dure e brutali spaventavano Tiziana ma la presenza di Giovanni vicino la rassicurava, non le avrebbero mai fatto del male, lui era li per "proteggerla", in fondo era solo un gioco erotico e la forza brutale di quei due serviva solo a renderlo più eccitante.
Giovanni entrò finalmente nel vivo del gioco, allontanò l'amico dal culo di Tiziana e ci mise il suo di cazzo.
"Ora la inculo un pò io la mia donna Marcello".
Con la stessa poca delicatezza dell'amico penetrò il culo della casalinga tanto che Tiziana voleva scoppiare a piangere, ma si vergognava.
La forza e i muscoli di Giovanni la stavano possedendo da dietro con dolore, sentiva il corpo come preso a martellate ma l'uomo non accennava a diminuire la portata dei colpi nel culo dell'amante.
Tiziana gemeva e piangeva, non sapeva come sarebbe andato a finire il pomeriggio. Gli altri due si masturbavano mentre Giovanni continuava a penetrare il culo di Tiziana.
"Ti piace prenderlo in culo eh Tiziana? Lo vuoi ancora più forte? Lo vuoi ancora più forte?"
"No Giovanni, ahi, mi fai male, fai più piano ti prego, mi state spaccando il culo... ahi ahi" – Tiziana cercaca di convincere l'amante ad usare più tatto col suo culo ma non sembrava aver sortito effetto, l'uomo continuava il suo metodico lavoro con ancora più accresciuta forza e brutalità.
Le natiche di Tiziana erano rosse, il culo le bruciava.
"Lo vuoi in bocca mentre Giovanni t'incula?" - chiese Luigi.
"Si, si fammelo succhiare ma non fatemi male al culo..." - rispose Tiziana.
L'uomo si mise comodo sul letto e prese la testa di Tiziana dai capelli, le strofinò il cazzo sulle guance e poi iniziò a farsi succhiare il cazzo dalla donna fino a strozzarla.
Tiziana non sapeva come uscire dalla situazione, quel gioco erotico stava andando oltre ogni sua aspettativa, Giovanni continuava a incularla senza pietà, era così diverso dall'uomo porco ma pieno di amore che aveva conosciuto. Luigi, allo stesso tempo le stava infilando il cazzo in gola con la stessa forza con cui Giovanni la stava inculando. A stento riusciva a trattenere le lacrime dallo sforzo e dal dolore ma non se la sentiva di dire "basta", quel gioco l'aveva voluto anche lei. La bocca era piena di saliva e sperma, Luigi era appena venuto. La faccia di Tiziana era sudata e bagnata, sconvolta.
"Ora passiamo alla figa" – disse Giovanni, girando l'amante di schiena. Le aprì le gambe e ficcò il suo cazzone umido nella passera della bionda.
Luigi era stremato sul letto dopo esser venuto nella bocca di Tiziana mentre Marcello aspettava il suo turno per sborrare sulla faccia della donna.
"Ti piace di più nella figa?" - chiese Giovanni .
"Si amore, si si, così è più naturale" – rispose Tiziana riprendendosi dallo sforzo con la bocca e con il culo.
"Voglio venirti dentro a qualunque costo" – disse lui – "Voglio sborrarti dentro" – detto fatto, una sborrata calda attraversò la figa di Tiziana inondandola di piacere. Anche lei era venuta, la scopata nella figa l'aveva fatta godere e non soffrire come dalla bocca o nel culo. Lo aveva fatto venire dentro incurante del rischio di rimanere incinta, non le fregava nulla, fosse rimasta incinta lo avrebbe accettato.
Mancava solo Marcello all'appello, anche lui voleva sborrare, si stava segando da 10 minuti a vedere tutta la scena. Col corpo tutto sudato e la faccia appiciccaticcia si mise in ginocchio, con la bocca aperta, pronta ad accogliere anche il seme del terzo uomo tra le sue labbra, e così fù, Marcello si avvicinò alla faccia di Tiziana e le sborrò sulla lingua, lo schizzo andò un pò dappertutto, negli occhi, sui capelli, tra le tette. L'uomo era soddisfatto, Tiziana pure, era sborrata da capo a piedi. Dolorante, sconvolta, senza più energie ma con tanto godimento in corpo.
Si rivestirono in fretta, i tre uomini dovevano tornare al lavoro e Tiziana a casa.
Marcello e Luigi uscirono dalla stanza del motel prima dei due amanti, che erano rimasti a parlare sul letto.
"Ti è piaciuta questa esperienza o è stata troppo per te?" - chiese Giovanni, notando l'imbarazzo della donna dopo la scopata.
"Non mi aspettavo una cosa del genere, pensavo ci saremmo stati solo io e te, come al solito..."
"Ti è piaciuta però Tiziana?"
"E' stata molto dura Giovanni, mi avete trattato con molta brutalità e poco tatto, mi avete sfasciato il culo e la bocca con il vostro cazzo... qon qui tutta dolorante..."
"Ma ti è piaciuto o no scopare con noi tre? Rispondi dai"
Tiziana non sapeva come ammetterlo ma le era piaciuto farsi dominare dai tre maschioni, anche se all'inizio tutto quel dolore a cui non era abituata l'aveva spaventata.
"... si mi è piaciuto Giovanni. E' stato doloroso ma eccitante, ho provato i brividi del sesso oltre al dolore..."
"Vorresti lo rifacessimo? Io e miei amici siamo sempre a disposizione..."
Le diede poi un bacio romantico sulla bocca, non aspettò nemmeno la risposta della donna.
"Sento di amarti Tiziana, non è solo sesso quello che voglio fare con te"
"Davvero Giovanni, mi ami?"
"Certo Tiziana. E come prova del mio amore voglio sbatterti ancora insieme ai miei amici. Dimmi quando vuoi farti sbattere da noi e organizziamo"
Tiziana lo abbracciò, lo baciò, lo strinse tutto a se, gli avrebbe succhiato il cazzo di nuovo ma era tardi e dovevano andare.
"Ci sentiamo per whatsapp e organizziamo amore. Tutti e quattro di nuovo. Ti amo Giovanni".
Uscirono dal motel, ognuno per la propria destinazione.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Sesso di gruppo