Sono sdraiata al buio nella mia camera da letto; fa caldo. L’estate sembra esplosa improvvisa ed invita a tenere le finestre aperte. Sono sola in casa ed è tardi; mio marito è in viaggio di ritorno, e da quel che mi ha detto al telefono, dovrebbe rientrare nel giro di un paio di ore circa. Le finestre e la veranda aperta, mi fanno percepire una piacevole frescura, che mi accarezza la pelle. Brividi! Ho indosso solo una leggera vestaglietta, che a stento mi sfiora il culo...non indosso le mutandine; la brezza che mi ristora, mi spinge inconsciamente a divaricare le cosce, per poterla sentire svolazzare sulla mia figa! Un non imprevisto languore mi assale e la mia mano scivola fra le gambe a cercare il clitoride, che comincio a stuzzicare. L’altra mano sui seni a tormentarmi i capezzoli, che sono già irti. La mia mente vaga attraversando velocemente tutte le mie più intime fantasie; le mie dita scivolano all’interno della mia fessura gonfia e bagnata, andando su e giù...quasi a scoparmi come se fossero un piccolo cazzo! Non resisto. Mi alzo e tiro fuori da un cassetto il mio dildo preferito, e con la vibrazione al massimo mi riempio la figa scopandomi sempre più in profondità...sempre più veloce. Godo! Ho un orgasmo che a mala pena soffoco per non allarmare il vicinato; anche se a quest’ora dormono tutti e la casa più vicina è a circa 40 metri dalla mia. Il piacere appena gustato, invece di placarmi ha aumentato a dismisura la mia voglia di sesso...la mia voglia di godere con un cazzo vero; anche più di uno! Ho ancora gli occhi chiusi; tendo a chiuderli quando vengo. Ma ho improvvisa la sensazione di essere osservata; magari è ancora forte uno dei flash partoriti dalla mia mente mentre mi masturbavo, ma la sensazione sempre più acuta, mi spinge ad aprire gli occhi. Appena fuori della porta-finestra che dà sulla veranda, intravvedo alcune ombre che acquistano subito le sembianze di sagome umane. D’istinto cerco qualcosa per coprirmi, ma non ho niente a portata di mano; nel frattempo con perfetto sincronismo, le sagome entrano nella mia camera da letto, e prima che io possa gridare, una mano mi copre la bocca, mentre qualcuno accende la luce; ed ecco che mi ritrovo con 5 uomini col volto coperto da calze velate da donna; nuda ed sposta ai loro sguardi! Quello che mi preme la mano sulla bocca mi fa segno di tacere ed aggiunge dicendomi di non provare ad opporre resistenza. “dimmi dove si trova la cassaforte” mi intima; “se fai la brava e collabori, prendiamo quel che cerchiamo e ce ne andiamo. Ora ti libero la bocca...non fare scherzi. Capito?” Scuoto il capo in modo chiaramente affermativo ed una volta in grado di parlare gli dico che posso dirgli dove è la cassaforte,...anzi se mi posso alzare lo porto nel salone dove, dietro ad un finto ripiano della libreria è nascosta; ma aggiungo anche che non conosco la combinazione per aprirla, in quanto è mio marito a gestirla. “tuo marito quando rientra?” mi chiede secco: “non prima di domani sera” rispondo; inaspettato mi rifila un violento ceffone che mi scaraventa sul letto da cui mi ero appena alzata. “allora forse non sono stato chiaro o non vuoi capire! A che ora rientra tuo marito; e questa volta rispondi senza costringermi a colpirti ancora” mi sibila ad un paio di centimetri dal viso; “sappiamo che sarebbe dovuto essere già qui. Parla!” “non lo so di preciso...mi ha telefonato circa mezz’ora fa dicendo che aveva ancora un paio di ore di strada da fare...è la verità lo giuro!” Rispondo tradendo la paura che stava montando dentro. A questo punto ordina a due del gruppo di andare ad appostarsi fuori della porta di ingresso e di stare pronti ad accoglierlo e di immobilizzarlo in modo tale che non sia in grado di tentare alcuna resistenza. Il suo tono duro verso gli altri mi conferma che lui è il capo della banda. Intravvedo sul poco che la calza di nailon che delinea il suo volto permette di guardare, un calo di tensione, dovuto al fatto che ora si tratta solo di aspettare, e ne approfitto per chiedere se posso indossare qualcosa per coprirmi. Lui mi guarda ed è come se lo fa per la prima volta. Sono una bella donna matura e molto sensuale; il mio corpo armonioso fa ancora impazzire gli uomini; so anche avvertire quando chi mi sta difronte mi sta desiderando...ed ora è esattamente questo che percepisco in quest’uomo! Stranamente questo suo desiderio non mi fa paura, anzi...i miei capezzoli sembrano animati di una volontà propria, si inturgidiscono e premono sulla stoffa leggera della vestaglietta, diventata ancora più succinta. Le mie cosce, la mia figa ed il culo sono in bella mostra per gli sguardi di questi tre uomini….che sembrano essersi accorti all’unisono dello “spettacolo” che dovevo essere in quel momento! A questo punto il capo mi indica con un gesto che non ammette repliche, di riprendere il dildo. “scopati come facevi prima...” La mia mente vorrebbe ribellarsi, ma il mio corpo viaggia nella direzione opposta. Preso il dildo, me lo passo vibrante sui capezzoli che diventano enormi...poi scendo con quel cazzo fra le cosce...mi inarco ed eseguo l’ordine: mi scopo! Essere sotto i loro occhi in questo momento mi eccita da morire!...Il dildo nella figa fa il suo “dovere” ed un orgasmo mi avvolge scuotendo tutto il mio corpo. Godo!... Da porca; come se il pericolo di questa situazione, si è allontanato di mille miglia! “ehi...guardate come gode questa puttana” dice il capo, rivolgendosi agli altri due, i quali si avvicinano ulteriormente e si dispongono ai lati del letto. “ti piace fotterti vero?...dillo che ti piace dillo!” Quel tono non ammette repliche, aspetta solo una risposta: “Siii! Mi piace...” Ed è la pura verità. A questo punto, l’uomo mi toglie il dildo dalle mani e stesosi fra le mie gambe aperte, mentre mi penetra il culo col dildo, mi fa sentire la sua lingua sul clitoride, attraverso la calza di nailon...Sublimi sensazioni mi avvolgono...ed improvvisi, appaiono davanti al mio viso i cazzi degli altri due; “succhiali troia!...Facci vedere come sei brava a prendere cazzi in bocca” mi dice uno di loro. La testa fra le cosce mi sta facendo impazzire di piacere! Afferro il primo dei due cazzi e lo guido nella mia bocca...mi piace prendere il cazzo in bocca; leccarlo, succhiarlo, per poi farmelo affondare tutto in gola fino a lambire con le mie labbra i testicoli. Sento l’estasi del l’uomo, il quale non deve aver mai ricevuto un trattamento del genere; mentre sego lentamente l’altro cazzo, la mano del proprietario mi stritola quasi i capezzoli! Sono fuori di me. Il dolore accentua il piacere e la mano che preme sulla mia nuca, mi spinge ad ingoiare il cazzo che ho in bocca giù...giù...sempre più in profondità. Poi il “capo” si alza e mi tira su, ma solo per farmi impalare sul cazzo di quello che nel frattempo si è sdraiato supino sul letto. Io sono fradicia fino all’inverosimile e la mia figa ingoia quel cazzo, come fosse ancora la mia bocca ad essere chiavata. Non passa che una manciata di secondi che sento dietro di me l’altro uomo che mi poggia la sua cappella sul buco del culo, e spinge, senza preoccuparsi del dolore che mi sta procurando. Dolore che diventa piacere dopo che in un sol colpo mi affonda il cazzo nel culo! Sto godendo!… La doppia penetrazione mi sta mandando in estasi ho il respiro affannoso. “cazzo che culo accogliente hai... zoccola!” Mi dice quello che me lo sta scopando. Ad ogni suo colpo, sento i due cazzi incontrarsi dentro di me; sono piena e squirto come una vacca alla monta! Ed ora il capo, mi afferra la testa che sporge fuori, ai piedi del letto, e mi sbatte in bocca il suo cazzo! Sono piena in tutti i buchi; i tre trovano un sincronismo perfetto..mi scopano divinamente ed ho innumerevoli orgasmi! Godo con questi che dovrebbero essere i miei “aguzzini” come non ho mai goduto prima in vita mia! Il timore che mi sfondino figa e culo... è sopraffatto dalla goduria. Sento i cazzi diventare ancora più duri; è il segnale che stanno per sborrarmi. “Vi prego non sborratemi dentro...voglio la vostra sborra sul viso...godo a sentirmela scivolare sulla faccia!” La mia è quasi una supplica; Allora escono fuori dal mio corpo e mi fanno inginocchiare...a turno mi riempiono di sborra la bocca, le labbra...la faccia, mentre mi sto masturbando. Sento il capo che dice “eccoti accontentata troia! La nostra sborra è per te. Leccala ed ingoiala..zoccola!” Sono sfinita per gli innumerevoli orgasmi ma non paga. Non ancora. “vado di la a dare un occhiata agli altri” dice rivolto ai due presenti; “e tu vatti a dare una sciacquata; con te non abbiamo ancora finito!” Sento un brivido scendermi lungo la schiena. Cos’altro ha in serbo per me quest’uomo? Mi avvio verso il bagno, scortata dai due che non si fanno il problema di restarne fuori, ed entrano con me.
Visualizzazioni: 4 424
Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«una vera troia che sa raccontare di se.»
«proprio un bel racconto da grantroiavissuta!»
«Bellissimo aspetto il proseguo»