Erano passati pochi giorni e Tiziana sentiva forte in petto la voglia di cazzo che qualche giorno prima l'aveva resa piena di sperma ed entusiasmo.

Voleva rivedere quel gigantesco idraulico che le aveva profanato il buco del culo con tanto piacere, aveva promesso di spompinarlo a dovere e così avrebbe fatto. Il marito era andato a lavoro, come sempre, il suo bel maritino mai presente a casa e sessualmente passava più tempo fuori casa che tra le sue gambe. Tiziana aveva bisogno di sentirsi donna e di sentirsi porca. Il marito non le aveva mai chiesto di entrare dal culo, era troppo noioso e tradizionale, gli bastava farsi una scopatina ogni tanto e sborrare quelle quattro goccioline di sperma stanco, giusto per dimostrare a se stesso di essere ancora capace di far l'amore. Tiziana aveva bisogno di qualcosa di più di un "pem-pem" senza emozioni. Necessitava di sesso, di situazioni estreme, di andare oltre a tutti quei limiti che si era auto-imposta col matrimonio. Gli anni tra i trenta e quaranta erano i più difficili. Non era più una ragazzina, non poteva andare in giro a flirtare con tutti gli uomini e non era il caso di buttarsi a capofitto in quegli amori mordi e fuggi da "casalinga" disperata.

Mise in pratica quello che l'idraulico le aveva consigliato: andò in bagno e allentò con delicatezza il sifone del lavandino, poi chiamò tutta disperata il marito dicendogli della perdita d'acqua in bagno. Per essere più convincente mandò pure una foto del bagno allagato su whatsapp al coniuge. Ottenuto il consiglio "sperato", Tiziana si affrettò a chiamare Giovanni. L'idraulico rispose in meno di trenta secondi al messaggio della casalinga infoiata e nell'arco di venti minuti era già a casa di Tiziana.

Non ci furono ne convenevoli ne presentazioni. Appena la porta di casa si spalancò l'idraulico prese Tiziana tra le proprie possenti braccia e iniziò a baciarla con passione. La donna fece appena in tempo a prendere un grosso respiro prima di venir soffocata dall'irruente passione dell'amante.

L'uomo non aspettava che quel momento da giorni, voleva farsi spompinare da quella bionda puttanella caslinga, non aveva altro desiderio che infilare il suo bel cazzone nella bocca della donna.

"Sei pronta a succhiarmelo?" - chiese Giovanni.

"Certo Giovanni, vieni qua che te lo succhio ben bene" - rispose Tiziana.

L'uomo non si fece pregare, tirò fuori il cazzo dalla patta dei pantaloni e lo mise nella bocca della donna, tenendola per i capelli, spingendole la nuca con forza contro il proprio cazzo. Tiziana faceva quasi fatica a respirare, il cazzo dell'idraulico era possente, enorme, le occupava tutto lo spazio della bocca, non aveva mai visto un cazzo del genere in vita sua. Ansiamava, faceva fatica a trattenere l'istintivo senso di vomito che si prova quando il cazzo arriva a lambirti la gola. In quell'apnea goduriosa la saliva usciva dai lati della bocca copiosamente mentre Giovanni non voleva staccare il suo cazzo dalla bocca della donna finchè non fosse venuto.

"Non ti avviserò Tiziana sappilo, quando vengo vengo" - disse l'idraulico tra i gemiti di piacere.

Tiziana non poteva far altro che acconsentire e quando lo sperma uscì dal cazzo di Giovanni si trovò a ingoiare tanta di quella sborra che le andò di traverso.

I due si guardarono, Tiziana ancora inginocchiata e provata dallo sforzo orale, Giovanni rilassato dopo esser venuto nella bocca della casalinga.

Sorrisero, il loro rapporto segreto procedeva a gonfie vele. Prima di andar via Giovanni sistemò il sifone del lavandino e ne approfittò per lavarsi il cazzo sporco e puzzolente nel bidet.

"Quando ci vediamo di nuovo?" - chiese Tiziana

"Chiamami settimana prossima, troviamo modo di vederci" - rispose lui.

"Ti è piaciuto il pompino?"

"Succhi da favola Tiziana, hai due belle tette, ti fai entrare dal culo senza problemi e spompini con passione, tuo marito deve essere contento di te"

"Lui non mi scopa così come fai te"

"Mi spiace per lui non sa cosa si perde Tiziana. Io mi son sentito un Re a venirti nella bocca prima"

Tiziana era tutta rossa di imbarazzo, i complimenti volgari dell'idraulico le piacevano, la facevano arrossire come se fosse una adolescente innamorata. Finalmente un uomo la trattava sessualmente come una donna e non solo come un oggetto di contorno. Essere considerata una pompinara da favola era un grande complimento, non tutte le donne amano spompinare e non tutte sanno farlo bene. Lei, nonostante l'apparenza pudica e tranquilla con la bocca aveva un bel futuro.

Si salutarono con un bacio sulla bocca, all'uomo stava ancora su dall'eccitazione ma non aveva il tempo per un altro pompino o una scopata veloce, il lavoro lo attendeva. Tiziana lasciò andare il suo bell'idraulico potente, aveva nella bocca, tra gli spazi dei denti il suo sperma come ricordo per tutta la giornata.

"Quant'è buono lo sperma da ingoiare" - pensava Tiziana preparando la cena.
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