La luce del tramonto irrompe dalla vetrata e inonda la stanza. Gli occhi di Sonia sono stanchi per le ore passate al computer a scrivere contratti. Il suo lavoro da impresaria la assorbe totalmente, ma quella luce e quel tepore le risvegliano istinti assopiti....
Ha sempre trovato eccitante quel momento del giorno per dar sfogo ai suoi istinti...per il sesso...per raggiungere l’orgasmo.
Quello le manca tanto...ma il lavoro l’ha rapita, incatenata.
Si adagia sullo schienale della sedia e la sua mente va al ricordo di amplessi passati, le sue gambe si divaricano istintivamente...
Comincia a far scorrere un dito sull’intimo succinto, ha troppa voglia ora....
L’indice entra delicatamente nella sua fessura...calda...umida...
Il respiro di Sonia si fa più frequente, le sue pulsazioni aumentano....
La suoneria del suo cellulare, forte e pungente la risveglia dalla sua trance...
Dallo schermo vede che è Chiara, la sua migliore amica che sta per sposarsi.
Non vuole rispondere, ma quel suono improvviso, quell’adrenalina contraria, hanno ucciso la sua voglia.
Agguanta in uno scatto d’ira il cellulare, usa istintivamente la mano più vicina, quella con cui si stava masturbando.
I suoi umori finiscono per coprire lo schermo...
“Pronto! Chiara!”
L’ odore delle sue parti intime la raggiunge, per un attimo pensa all’orgasmo perso.
“Sonia hai finito? Sempre a lavorare! Abbiamo l’aperitivo! Non te ne sarai scordata, vero?”
“Scusami, come al solito non mi sono accorta del tempo che passava! Salvo il lavoro, chiudo il pc e arrivo al bar”.
“Dai Sonia, sono già qui..ti aspetto!”
“Ok, 5 minuti”.
Sonia riaggancia, si concentra ancora un po’ per non fare errori nel salvataggio del lavoro della giornata è dopo aver afferrato la borsa si precipita fuori dall’ufficio con il computer che si stava ancora arrestando.
Neppure il tempo di rifarsi il trucco.
In un baleno è al locale, Chiara l’aspetta seduta, l’accoglie con un sorriso...
“Finalmente sexy Sonietta è arrivata!”
“Si, dai scusami, fammi offrire per farmi perdonare”
“ Ok, un ape non si rifiuta mai ahahahahah”
Sonia si tranquillizza, ordina due drink alcolici, ne ha proprio bisogno. Solo un po’ preoccupata delle intenzioni della Chiara: trascinarla nell’organizzazione dei preparativi finali del matrimonio. Specie il pranzo che farà a casa sua, una piccola tenuta poco fuori città. Organizzare gli spazi, parlare con il personale della ditta di ristorazione e anche con quel poco personale della tenuta.
Di fatti la Chiara la incalza subito: “Sonietta, non mi abbandonare ora. C’è da preparare la zona per il catering, sistemare i tavoli, gli addobbi, le piante. Sono sola a farlo. Max non ne vuole sapere, poi dice che se sbaglia e rovina qualcosa lo sbrano!”
Sonia è perplessa, ma non può lasciare la sua migliore amica sola in questo momento.
“Si, Chiara, sai che puoi contare su di me,”
Le risponde sorridendo.
“Grazie Sonia, ci contavo proprio! Sei la migliore!”, replica Chiara.
Il tardo pomeriggio se ne va così, tra qualche drink e le chiacchiere su pettegolezzi vari. Alla fine Sonia e Chiara sono un po’ brille.....Sonia si è molto rilassata. “Mi ci voleva un po’ di svago!” Esclama.
“So io cosa ti ci vorrebbe!” Replica a quel punto Chiara.
“Non essere esagerata Chiara ahahahah”
L’alcol le ha sciolte un po’....
“Non sono esagerata”, replica Chiara, “Dico solo che un po’ di sano e robusto sesso non ti farebbe male ahahahahah”
“E non dirmi che non ne hai bisogno!” Aggiunge....
Sonia si sente un po’ colpita, “È il mio lavoro, mi assorbe totalmente in questo momento, ma stai sicura che mi rifarò presto”.....
“Secondo me non molto presto”, la corregge Chiara. “Ascolta”, aggiunge, “Prendi me”...Chiara si sta aprendo è ormai le due sono in vena di confidenze.... ”Io lavoro, sto con Max che sto per sposare, mi da tutte le soddisfazioni, in tutti i sensi, ma come dicevo a te un po’ di sesso robusto a volte ci vuole, il vero anti stress della vita”. Sonia la guarda ormai piena di curiosità, non sta più in se brama di sentire il seguito, sente che c’è letteralmente qualcosa di grosso.
“Guarda questa foto”, fa Chiara mostrando a Sonia lo schermo del suo telefono e strizzandole l’occhio, “Questo è John , il senegalese che lavora da poco nella mia piccola tenuta come giardiniere. Come puoi vedere è un bel tipo e mooooolto dotato! Ahahahah!!!!”
Sonia non può far altro che strabuzzare gli occhi di fronte a quella foto! Questo John era veramente un bel tipo e dotato come non aveva mai visto nessuno.
“Bello eh”, di che Chiara, “Lo chiamo il mio cavallo...ahahahahah”.....”Ti posso assicurare che abbiamo passato delle notti di vero fuoco....e ti posso assicurare che è il miglior anti stress che abbia mai provato! Lo terrò un bel po’ alle mie dipendenze!”
Sonia sente montare qualcosa dentro di se, un misto di eccitazione e invidia. “Con Max come farai? Lo scoprirà prima o poi...” sottolinea subito con lo sguardo un po’ di traverso.
Ma Chiara replica audacemente: “Tranquilla, me la sono cavata in situazioni peggiori ahahahah”.
Il pomeriggio finisce lì, le due amiche si danno appuntamento per il primo pomeriggio del giorno successivo alla tenuta di Chiara. La serata di Sonia passa agitata. Un miscuglio di stanchezza e voglia risvegliata da quella foto....
La notte non riesce a prendere sonno, si sente un fuoco, brucia dalla voglia, finché si decide e afferra il suo giocattolo, riposto lì da non sa neppure lei da quanto tempo. Lo accende, ma le pile sono scariche....in un impeto d’eccitazione lo introduce dentro di lei, forsennatamente immaginando il pene di John che la penetra senza remore. Alla fine sente arrivare le contrazioni dentro di lei....scoppia in un orgasmo infinito fino a crollare sfinita in un lago di sudore e di umori senza degnarsi neppure di sfilarsi il giocattolo dal suo fiore.
La mattinata seguente passa veloce, Sonia arriva puntuale alla piccola tenuta. Mentre percorre con la macchina la stradina che porta al cancello d’ingresso sente salire dentro di lei un po’ di ansia per l’interminabile pomeriggio che l’aspetta con Chiara, ma anche l’eccitazione di conoscere John le provoca palpitazioni. Chiara è all’ingresso della villa che l’aspetta. “Dai Sonietta, vieni qui che abbiamo parecchio da fare” La proprietaria della ditta del catering era già lì con i camerieri e le cameriere per studiare le disposizioni dei tavoli e degli stand. Segue un veloce giro di presentazioni, “Questa è Marta, si occuperà del vitto e questi sono le sue ragazze e i suoi ragazzi, poi qui c’è Sergio che sta cominciando a sistemare i fiori. “ Poi aggiunge strizzando l’occhio, “Andiamo a vedere cosa combinano i giardinieri”. Fanno per prendere un vialetto che corre intorno la villa. Un gruppetto stava sistemando le siepi. “Questi sono Stefano, Michele e John” Sonia stringe le mani formalmente a tutti e tre, ma quando arriva il turno di John lei istintivamente lo scruta dall’alto in basso soffermandosi sulle sue parti basse che già con la larga tuta da lavoro promettono molto bene. Poi i loro sguardi per un attimo s’incontrano; John capisce l’interesse di Sonia e le fa un sorriso furbetto.....
Lei ha un sussulto e ritira la mano rapidamente tentando di non attirare troppo l’attenzione.
Appena le due donne si allontanano lasciando i tre con i loro corpi mascolini e sudati lavorare Chiara ammiccando fa a Sonia: “Che ne pensi del mio maschio?” Sonia non si nasconde: “Notevole non c’è che dire!”
Il pomeriggio trascorre tra preparativi serrati, il matrimonio è tra pochi giorni, Chiara vuole che sia tutto perfetto e Sonia è la sua fidata ed efficiente scudiera.
Il tramonto è vicino è tutto ormai è sistemato. Il via vai delle persone è finito ed è ora di andare. La signora Marta del catering fa l’appello dei suoi, sono venuti con un pulmino insieme. Due ragazze mancano. “Marta, staranno bighellonando qui intorno, si godono il panorama, tra poco saranno qui, tranquilla” fa Chiara.
“Vado a fare due passi anch’io, mi ci vogliono” s’intromette Sonia. “Ok” fa Chiara, ma stai nei paraggi che tra poco dobbiamo andare a cena in centro”.
Sonia si avvia verso il boschetto dietro la villa. È quasi il tramonto, la luce che la eccita di più. S’inoltra tra gli alberi fino ad una piccola radura, ma appena vi arriva rimane di ghiaccio....
John è in piedi con la sua verga in erezione, le due camerierine in ginocchio con i seni nudi fuori dalle loro camicette intente a succhiare avidamente l’enorme membro del senegalese.....
Tutte e due insieme senza riuscire a tenere tutto il suo glande nelle loro bocca.
Si alternavano, mentre una succhiava la punta l’altra con la lingua percorreva l’asta.
Tutte e due lo massaggiavano sensualmente sulle sue parti intime ansiose di ricevere il suo succo.
Sonia era pietrificata ed eccitata alla vista di quel trio. Ancora una volta istintivamente la sua mano va sul suo pube alla ricerca del piacere....
L’orgasmo di John era vicino. Le teneva per i capelli e le dava il ritmo. Non ci volle ancora molto che un fiume di sperma inondasse le bocche e i visi delle ragazze che continuarono a succhiare e ingoiare fino a quando lo ebbero prosciugato.
Fu lì che John si accorse di Sonia e con lui le ragazze.
Seguì un momento d’imbarazzo, le due cameriere cominciarono frettolosamente a pulirsi e rivestirsi fuggendo via ridacchiando, mentre John ancora quasi nudo si avvicinava a Sonia ferma lì, in fondo ancora a godersi lo spettacolo. “Sonia non dire nulla a Chiara, tu sai...non so cosa potrebbe succedere, potrebbe arrabbiarsi o peggio, licenziarmi....”
Sonia non sapeva cosa dire...”No, tranquillo, mi piace la luce del tramonto. Ero qui per una passeggiata. Non dirò nulla”. Detto ciò scappò via mentre John faceva un goffo tentativo di tenerla per un braccio.
I giorni prima del matrimonio passarono in un baleno, Chiara non mancava di raccontare per filo e per segno tutto il sesso prematrimoniale che faceva con John senza tabù. Tutto questo provocava profonda eccitazione a Sonia che abusava del suo giocattolo tutte le sere fino allo sfinimento.
Il giorno del matrimonio fortunatamente fu principalmente incentrato sul pranzo alla tenuta visto che la cerimonia fu molto veloce.
Per tutto il tempo John e Chiara si scambiavano occhiate furtive e le due cameriere sghignazzavano ad ogni battuta del senegalese quando si avvicinava al loro bancone per prendere da bere. Sonia se n’era stata in disparte tampinata da un tale Matteo, tanto simpatico a Chiara che lo reputava giusto per Sonia. Aveva bevuto un po’ e alla fine arrivò l’ora del tramonto e mentre tutti erano intenti a ballare al suono della live Music Sonia si allontanava verso il boschetto nel pieno delle sue fantasie erotiche. Mentre era intenta a gustarsi la luce passi pesanti dietro di lei la fecero girare. Era John. “Stavi cercando me?” Disse con tono sfacciato e strizzando l’occhiolino. Le pulsazioni di Sonia aumentarono e la sua eccitazione crebbe a dismisura. I suoi umori bagnavano l’intimo. “Cosa te lo fa pensare” disse. “Che sei tornata sul luogo del delitto ahahahahah” fu la replica di John. “E se fosse?”, replicò Sonia sorridendo maliziosamente mentre chinava la testa da un lato scoprendo il suo collo. Dopo ci fu un fulmine...Il senegalese scattò verso la sua preda avvinghiandola senza scampo con tutte le forze e infilando la sua lingua nella bocca si Sonia. Le loro lingue s’intrecciavano e la mano di Sonia si scagliò sul “pacco” di John che era già parecchio teso. Il senegalese rispose stringendo brutalmente un seno di Sonia che urlò per il dolore improvviso. “Zitta troia, che se urli così ci sentono tutti anche con la musica alta” l’apostrofò John, “Vieni che ti porto in un posto dove puoi urlare quanto vuoi mentre ti do quello che meriti!”. Sonia è già un lago tra le sue gambe. Cammina strattonata dal senegalese che da quasi gentiluomo si era trasformato in un attimo in un animale....
Sonia avanza sui tacchi barcollando su una stradina dietro il boschetto dove c’è un capanno...il capanno degli attrezzi dei giardinieri....
Entrano dentro ed è un attimo che Sonia si ritrova con le spalle al muro e con John addosso che la palpa con forza ovunque mentre la bacia...
Le apre brutalmente il vestito sul davanti facendo saltare un bottone. La sua bocca si lancia sul solco tra i seni ancora tenuti dal reggiseno.
Sonia già ansima ...”Fai piano bestia!”, “Non sai quanto” risponde John mentre le morde il collo tanto da farla urlare, “O meglio...lo sai....la tua amica troia te lo ha detto se no non mi guardavi tra le gambe appena conosciuti”
Con i denti alza il reggiseno e scopre i seni di Sonia sodi con i capezzoli turgidi. Sonia si libera dalla morsa per un attimo e con le mani lì porge alle labbra di John. “Succhiali a farmi male” lo incita Sonia. John non si fa pregare e in un attimo è sui capezzoli lì succhia e lì morde...Sonia urla ancora...mentre continua quasi ad addentarla infila le sue dita muscolose sotto la gonna del vestito con foga che per poco non la strappa fino a violare Sonia ...”Sei un lago troia...”, “Si, dai, infilane un’altro..di più, più forte!” Tre dita sono dentro Sonia che mugola di piacere mentre lui si è inginocchiato e le succhia il clitoride. Sonia esplode poco dopo in un orgasmo con uno squartino sul viso di John...”Tu ne hai di arretrati ....ora vedrai che ti darò quello per cui sei venuta”, dice John baciandola facendola sentire il suo sapore....
“Mettiti in ginocchio” urla. Sonia è in trance obbedisce senza fiatare trovandosi davanti quel membro con il quale le due cameriere avevano giocato. Ora è il suo turno...”Succhialo tutto” le ordina il senegalese....
Sonia comincia cercando di farsi penetrare la bocca da quel glande enorme, non ci riesce, ma la sua eccitazione monta ancora quando sente la morsa della mano di John che l’afferra per i capelli....”Succhia, così dai!”, la sua spinta è enorme che entrando quasi le sloga la mascella... John lo tira fuori un attimo prima si soffocarla...
“Sonia lo agguanta e lo succhia ancora leccando avidamente tutta l’asta, lo tiene con due mani e lo succhia ancora, non vuole più mollarlo, ma John ha altri progetti. “Tira fuori la lingua” le urla e lo sbatte lì violentemente e sul viso...colpi forti e decisi.
Sonia è quasi tramortita quando si sente alzare dalle braccia del senegalese. Si trova gettata sul tavolo degli attrezzi con John dietro. “Eccolo, sta entrando...tutto per te!”
“Si dai non farmi più aspettare”, mormora Sonia....
Un brivido corre sulla sua schiena appena John poggia il glande sulla vulva e comincia a penetrarla. Gli umori si Sonia lubrificano tutto....
Con un colpo John è dentro e arriva profondamente dentro Sonia che urla di piacere e di dolore. L’ariete nero di John va avanti e indietro cambiando spesso ritmo...
Gli orgasmi di Sonia sono due, tre ravvicinati, ma il senegalese continua a martellarla come una macchina.
Poi non c’è la fa più neppure lui è aumenta il ritmo per venire...
“Sonia ...sto per venire” urla...
“Dentro, vienimi dentro!” risponde ansimando Sonia.
Un attimo dopo fiotti interminabili di sperma riempiono Sonia che viene ancora una volta alla sensazione del liquido caldo dentro di lei....
I due rimangono così un po’, l’uno nell’altra sudati e coperti dai loro umori.
È tardi, la musica suona ancora ma li staranno cercando....
Una cosa è certa, Chiara dovrà da ora in poi dividere con Sonia il suo cavallo....
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