Salve a tutti, volevo condividere ciò che mi è successo circa un mese fa in Spagna, durante uno dei miei ultimi mesi di Erasmus. Era uno di quei primi sabati di caldo e,,,caldo in Spagna significa veramente CALDO. Come ogni fine settimana decido di uscire con i miei amici e andarcene a ballare alla discoteca più grande e più bella. Entro già bello sbronzo e mi metto a ballare e fare lo scemo con i miei amici. Immediatamente si avvicina un ragazzo e inizia a ballare con la mia amica. Era il classico spagnolo, barba, fisico scolpito, moro e soprattutto 'caliente'. Lui palesemente ubriaco e fatto non so di quali droghe, si avvicina alla mia amica e iniziano a ballare in maniera molto spinta. Al che, lui si ferma, mi guarda e dice qualcosa all'orecchio della mia amica. Lei immediatamente scoppia a ridere e viene verso di me dicendomi 'Ha detto che le piaccio un casino, ma tu sei un bel ragazzo'. Conoscendo la mia amica, so che non ci avrebbe mai provato e che a minuti sarebbe andata via. E infatti, una decina di minuti dopo, si salutano, si scambiano il numero e la mia amica esce e lui fa in terrazza a fumare. Io continuo a tirare giù cocktail come se non ci fosse un domani. Poco dopo una mezz'ora torna nuovamente lo spagnolo e senza che io facessi o dicessi nulla, mi si avvicina e mi dice 'TU ERES EL DIABLO'. Io gli sorrido e gli strizzo l'occhio in direzione del pacco. La serata finisce prima del solito e fuori ci sono i taxi ad aspettarci per l'after. I miei amici decidono di tornare a casa, ma io no, volevo lui. Usciamo quasi contemporaneamente e io gli propongo di prendere un taxi con me cosi da dividere la corsa. Lui accetta e ci infiliamo nel taxi verso questo stupendo after in una zona incredibile, sull'oceano, incastonato tra le rocce e i delfini. Arrivati già capisco com'è la situazione...ero l'unico non drogato. Bene, decido di ballare con il mio spagnolo e farlo un po' arrapare. Nulla. Aveva puntato un'altra ragazza. Decido di andare un attimo in bagno e fortunatamente li trovo liberi. Mi abbasso i pantaloni e immediatamente qualcuno entra, senza dire nulla e sbattendo la porta. Non faccio in tempo a girarmi che capisco che è lui. Con una violenza incredibile mi sbatte al muro, si caccia il pisello e inizia a mettermelo. 22 centimetri mi stavano penetrando a secco nel bagno di non so dove. Urlavo tanto, tantissimo, gli pregavo di smetterla e lui continuava a ripetermi 'COSI' IMPARI A FARE LA TROIA CON ME'. Mi sculacciava, mi sputava sulla schiena e mi prometteva che sarei tornato col culo spanato in Italia. Iniziai a farci l'abitudine e a godere anche io. Urlavo di piacere insieme a lui, volevo che non finisse mai. Sentivo le sue palle grosse, piene, succose, sbattere sul mio culetto rosso. Ad un certo punto mi urlo': 'GIRATI TROIA CHE TI SBORRO IN FACCIA'. Immediatamente mi girai e col la lingua aperta e gli occhi chiusi, iniziai a sentire une decina di bei schizzoni che mi riempivano la faccia, gli occhi, la lingua, le orecchie. Mi girai per trovare i fazzoletti e lui mi urlo' 'VOGLIO CHE ESCI COSI', VOGLIO CHE TUTTI VEDANO LA TROIA CHE SEI'. Mi prese la mano e mi portò fuori dove ormai si era creata una fila chilometrica. Ricordo ancora le facce scandalizzate della persone e la sua (in parte anche la mia), soddisfatte di tutto ciò, ognuno era riuscito nel suo intento quella notte.
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Categorie: Gay e Bisex