Questa vicenda risale a quando avevo 19 anni.

Mia mamma era molto amica di Francesca (nome di fantasia), donna sui 40 anni, mora, carnato scuro, alta e un bel fisico. Era sposata ed aveva un figlio che aveva circa la mia età.

Tutte le settimane si vedevano nel pomeriggio, a volte a casa nostra e a volte a casa di lei, e parlavano dei loro interessi e di quello che avevano fatto durante la settimana.

Io le vedevo raramente, ma ogni tanto rientravo prima dagli allenamenti di calcio e mi fermavo a chiacchierare con loro per fare merenda.

Tutte le volte, Francesca, guardandomi mi diceva che mi ero fatto un bel ragazzo e chissà a quante ragazze facevo girare la testa. Io apprezzavo i complimenti, ogni tanto diventavo rosso, ma non ci facevo caso perché poteva essere mia mamma.

Un giorno successe una cosa strana. Francesca telefonò a mia mamma dicendole se, prima di andare all'allenamento, potevo portarle i vestiti che lei aveva rammendato. Mia mamma le risponde che non ci sono problemi.

Prendo il motorino, la borsa per l'allenamento e il sacchetto con i vestiti per Francesca.

Parto, il tragitto non è lungo, Francesca abita a 2 km da noi e per fortuna mi rimane di strada per andare al campo di allenamento..

Suono alla porta, Francesca esce, mi vede ed apre la porta per farmi entrare.

E’ vestita in modo sportivo ma eccitante. E' la prima volta che la guardo in modo diverso. Ha un paio di jeans blu scuri che esaltano le sue gambe affusolate e il culo arrotondato ed indossa una maglia di lana scura molto aderente che evidenzia il girovita perfetto e un seno abbondante.

Entro, chiedo dove posare la borsa , e mentre sto per andare via Francesca mi ferma e mi domanda se voglio vedere come le stanno i vestiti che ha sistemato mia mamma.
Imbarazzato dalla insolita richiesta, ma intrigato da come mi ha posto la domanda, accetto volentieri.

Francesca prende il sacchetto e va verso la camera e mi invita a seguirla.
Arrivati in camera mi dice di sedermi sulla poltrona e di consigliarle quale è il vestito che le sta meglio addosso.

Davanti a me inizia a spogliarsi, molto lentamente.
Toglie la maglietta e mostra due tette enormi trattenute a stento dal reggiseno; poi passa ai pantaloni della tuta e rimane in mutande.

Inizio ad eccitarmi e cerco di nascondere tra le mani il cazzo che inizia a gonfiarsi nei pantaloni.

Prende un vestito molto leggero e per stare meglio si toglie il reggiseno. Adesso posso vedere benissimo le proporzioni delle sue tette, con i capezzoli rosei e già ritti.

Francesca mi chiede di alzarmi e di poterle chiudere la cerniera del vestito e mentre lo faccio mi prende una mano per farmi sentire come è leggero il tessuto del vestito.
Il problema è che inizia a farmi toccare la parte dove il capezzolo è ritto e vede il mio uccello si sta indurendo.

Si accorge di questo e si inarca in avanti per appoggiare meglio il suo didietro al mio cazzo; inizio a non capire più niente, il cazzo pulsa nei pantaloni ed inizio a diventare paunazzo.

Francesca si gira e mi chiede cosa ho, se devo per caso andare in bagno. Io le rispondo di si, ma lei dice che non importa ed inizia a togliersi il vestito appena messo e le mutande.

A quella visione mi butto sul suo seno ma lei non vuole avere fretta. Mi toglie la maglia , poi i pantaloni e poi le mutande.

Mi fa sdraiare sul letto, a cazzo dritto, lei nuda con la fica pelosa (a quei tempi non esisteva depilarsi) ma curata si mette accanto a me.

Inizia a toccarmi i capezzoli, li bacia scende più in basso e inizia a leccarmi le palle. A quel punto sente che sono eccitato e lei non vuole che venga. Allora inizia a farmi giocare con i suoi capezzoli, grossi e duri, glieli lecco, e con dei piccoli morsi induriscono ancora di più.

Inizia ad ansimare, mi dice che vuole che scenda più in basso.

Si mette a gambe aperte e inizio a baciarle l'interno coscia e piano piano arrivo alla fica, le passo la lingua sulle labbra che cominciano a gonfiarsi.

Sento il sapore dei suoi peli in bocca, non mi fermo.

Con le dita inizio ad aprire la sua passera e ci infilo la lingua arrotolata, ed alterno piccoli morsetti sul clitoride che, nel frattempo, era duro e molto evidente.

Non mi fa continuare, si alza, mi fa sdraiare sul letto e vede che la cappella del mio cazzo e diventata rossa.

Inizia con la lingua a giocarci e lo prende tutto in bocca.

Non contenta, inizia a toccarsi la fica , come per continuare a inumidirla, e mi monta sopra. Non ho molti problemi ad entrare e sento che anche lei al contatto con il mio uccello ha un leggero fremito.

Mi cavalca.

Continuiamo tre minuti e poi io non resisto, vengo abbondantemente, lei continua ancora un po' e prima che mi diventi moscio, viene anche lei.

Quando si alza, vedo che le cola dalla fica tutto lo sperma insieme ai suoi umori. Lei passa la mano sulle cosce e poi la mette in bocca e lecca tutto.

Rimango di sasso, non avrei mai creduto di scopare una DONNA e soprattutto che fosse così aperta sessualmente.

Feci tardi all'allenamento ma, forse, ne valse la pena..
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