In quell'albergo si mangiava veramente bene, quel pomeriggio pranzai con un bel pescione dal nome a me ignoto bevvi un vino leggero, fuori pioveva, una pioggia torrenziale tipica di quei posti, mi fermai in sala a leggere dei giornali poi vidi delle riviste, di sottecchi vedevo Paolo che mi fissava ed io ridevo fra me e me, Paolo mi fissava perchè voleva scoparmi, scoparmi lui e la cugina, chissà poi com'era la cugina, quanti anni aveva, vedevo sulle strade donne anche cinquantenni brutte a fare il mestiere e magari sua cugina era come una di queste.
Ad un certo punto mi accorsi che Paolo non c'era più allora salii in camera e accesi subito l'aria condizionata e iniziai un pò a lavorare, essendo io gay la mia rivista mi aveva mandato lì a raccontare la vita gay della zona, e dissi che non dovevi neanche cercare perchè sono gli stessi gay del posto a capire la tua indole e sedurti di loro iniziativa, alcuni lo facevano per soldi ma molti altri che già un lavoro l'avevano lo facevano solo per puro piacere.
Stavo scrivendo sul mio computer queste cose quando alzando il viso vidi lui e la sua cugina, appena si accorsero che li avevo visti mi sorrisero entrambi poi Paolo mi chiese
"Stai lavorando veniamo dopo?"
La cugina trans era invece bellissima, era veramente una bambola portava i capelli lunghi, due occhi nerissimi ed un viso da fata, aveva due seni della quarta, era più alta di Paolo ,ma si vedeva che erano parenti.
"Paolo come si chiama tua cugina?"
"Giada, ti piace?"
"Piacermi? tua cugina è di una bellezza sfolgorante"
"Mia cugina ha anche un gran bel cazzo"
Giada si avvicinò a me e mi diede una carezza, ne fui subito affascinato, guardai il cazzo e mi meravigliai a vedere un siluro del genere appartenere a una persona così femminile, lo toccai leggermente poi toccai i suoi coglioni che erano grossi e pieni leccai ilo prepurzio e poi la cappella, lei mi accarezzava i capelli con una delicatezza infinita, presi in bocca infine il suo cazzo e iniziai a pompare poi lo feci uscire e leccai la cappella e l'asta fino a mettermi in bocca i suoi coglioni, uno ad uno li leccaicon gusto poi risalii lentamente, il cazzo di Giada arrivò alla sua massima durezza, un cazzo di 26x8, enorme, un vero siluro, mi voltai verso Paolo e gli chiesi
"Come mai una tailandese avesse un cazzo così grosso e lungo"
"Perchè lei non è tutta tailandese, ha sangue africano nelle vene, suo bisnonno era africano"
Giada mi prese per mano e mi condusse sul mio letto, mi spogliai completamente e mi misi supino mettendomi un comido cuscino sotto la testa, lei invece non fecve nulla salii sul letto e si mise in ginocchio davanti a me prese le mie gambe e se le mise dietro la schiena puntò il suo cazzo al mio culo e dopo una leggera spinta mi era entrata per un pò
"Ivano rilassati adesso, devi rilassarti per farti penetrare dalla tua padrona, si sono la tua padrona perchè sono io che ti scopo, sono io la parte attiva, tu mi riceverai, riceverai tutto il mio cazzo, lo sentirai completamente dentro di te, proverai un grande piacere sentire tutto questo cazzo dentro al tuo corpo e quando inizierò a scoparti proverai un senso di appartenenza nei miei confronti, i tuoi sensi esploderanno di gioiai, gioia di appartenermi, sarai mio, il mio cazzo dominerà i tuoi sensi e sborrerai come mai avevi sborrato fino adesso ma dopo mi apparterrai completamente.
Giada cominciò a scoparmi, mi entrava dentro completamente poi usciva e sentivo un gran vuoto poi rientrava e nonvolevo più che uscisse
"Giada rimanimi dentro"
"Vedi sei già mio"
Il ritmo aumentò freneticamente e il mio corpo era come una marionetta, ad ogni suo affondo io facevo come un salto, ben presto persi la testa e mi detti completamente a lei
"Siiii siiii mmmmm siiii"
"Godi godi Ivano"
"Siiii Giada siiii scopami mia dea scopami, hai un cazzo favoloso, scopami"
"Certo che ti scopo Ivano, tu adesso diventi il mio schiavo erotico, la mia bambola erotica, vorrai essere scopato ad ogni ora del giorno e della notte, mi cercherai sempre, vorrai sempre sentirmi dentro di te, sentire la mia sborra invaderti le budella, non sarò una padrona cattiva anzi, sei tu che piano piano vorrai diventare il mio schiavo"
"Scopami e diverrò quello che vorrai, tu scopami scopami, che cazzo favoloso Giada che cazzo siiii siiiii daiii"
Giada mi sborrò nel culo una quantità immane di sborra, una sborra calda e densa, mi sentii bene, immensamente bene e ringraziai Giada x questo, gli pulii anche il cazzo di mia iniziativa.
Vidi Che Paolo non c'era più Giada si era distesa al mio fianco, mi abbracciò stretto e mi baciò sulla bocca
"Vedi Ivano sei già mio, mi hai pulito il cazzo senza che te lo chiedessi, tu sei già mio, ora riposa tesoro, sarai tu a cercarmi adesso.
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Categorie: Gay e Bisex