La casa mi piaceva veramente un sacco mi sentii orgoglioso, ero veramente contento, la villa era situata in mezzo ad altre ville carine con altrettanti giardini, in poco tempo mi ambientai e passavo le giornate a guardare e sentire il profumo delle rose poi un pomeriggio mi venne in mente mia madre, non sapevo come la pensava, se era daccordo con mio padre e se solo era stata zitta per paura di rappresaglia, mio padre e mio fratello sapevano essere molto cattivi anche con lei.
"Mamma sono Marco"
"Ohhhh finalmente come stai, dove sei?"
"Adesso stò meglio, lo sai cosa mi hanno fatto mio padre e mio fratello?"
" Noo so solo che sono in una galera dove è impossibile scappare"
"Hanno tentato di ammazzarmi, prima di botte poi una volta in ospedale li hanno colti con due coltellacci sotto il giubbotto"
"Non sapevo nulla, fino a questo punto ti odiavano!"
"Adesso cosa fai mamma"
"Nulla, tuo padre e tuo fratello non lavorano quindi non arrivano soldi in casa"
"Mamma vuoi venire ad abitare con me? ti avviso che mi sono iun pò effeminato"
" A me non interessa come sei fuori, mi interessa come sei dentro figliolo, dammi l'indirizzo che vengo"
"No ti vengo a prendere io mamma tranquilla, prepara intanto le tue cose"
Dopo mezz'ora ero da mia madre, mi aspettava già fuori di casa con tre valigie
"Non ho voluto farti entrare in casa, avevi troppi ricordi brutti"
Aprii il baule e misi le valigie poi feci entrare mia madre in macchina e poi partimmo, lei aveva gli occhi lucidi di un pianto recente, arrivammo dopo un quarto d'ora e quando vide la casa mia madre s'illuminò
"Marco che bella casa e che bel giardino come hai fatto?"
"Mamma ti ricordi che mi ero messo a scrivere romanzi? bene uno di questi ha avuto un successo mondiale, in tre settimane ho incassato circa 3 milioni di euro, sono ricco ora posso dirlo"
Mia madre scoppiò in lacrime ma erano lacrime di gioia, la feci entrare in casa e il suo sguardo era ciurioso, divertito
"Marco è veramente una bella casa sai, sono contenta per te"
"Mamma vuoi dormire nel lettone con me altrimenti c'è un bel lettino"
Marco sarei felicissima di dormire con te se mi vuoi"
"Ma certo mamma, hai visto dove ho messo il computer? vicino alla finestra così quando lavoro ho davanti a me il giardino"
"Marco è ora di cena cosa ti preparo?"
"Questa sera si festeggia, siamo ancora uniti, andiamo al ristorante"
"Marco io avrei voglia di una pizza"
"Benissimo và per la pizza"
Andai nella pizzeria vicino a dove abitavo prima, speravo vivamente di non trovare Franco, entrai e mi guardai in giro, ci sedemmo e ordinammo due pizze quattro stagioni con due birre medie, notai con piacere che mia madre degustò la pizza e si bevve la sua birra, una volta finito pagai e uscimmo, la macchina era vicina, salimmo e..... mi trovai di fianco alla mia auto Franco con fare interrogativo, partii senza dire nulla e arrivammo a casa.
"Allora mamma la pizza ti è piaciuta"
" ERa buonissima era tanto tempo che non ne mangiavo una così buona"
Avevamo fatto tardi, vidi che mia madre era stanca i suoi occhi a volte si chiudevano da soli, l'accompagnai a letto e le dissi
"Mamma io di solito vado a letto tardi e mi alzo tardi il mattino, tu domattina non fare nulla, quando mi alzo anch'io ci aiutiamo a fare i mestieri"
"Va bene Marco io sono stanca"
La coprii per bene e poco dopo era già addormentata.
Io uscii in giardino, fuori avevo messo delle poltroncine, mi sedetti su una di queste e cominciai a pensare, ad un tratto vidi una persona fuori dal cancello, mi alzai e quando fui vicino riconobbi Sergio
"Ciao Marco abiti qui adesso? "
"Si sai di Franco?"
" Si il tuo uomo"
" Si mi ha buttato fuori di casa mia perchè venivano i suoi parenti dall'Argentina e aveva bisogno della casa, mi aveva pure dato un ultimatum di una settimana"
"Che figlio di puttana, poteva aspettare e dargli uno dei suoi appartamenti vuoti, ne ha diversi ma vuole troppo di affitto"
"Ahh questa è buona non lo sapevo"
"Domani sera vado al bar e lo sputtano davanti a tutti vedrai gli faranno terra bruciata, ma come mai hai trovato questa casa, sei andato in meglio"
"Grazie al capoufficio della mia banca, me l'ha indicato lui, e pensa che pago solo 100 euro in più a dove ero prima"
"Vedi che Franco era uno stronzo?"
"Dai è tardi ti saluto Sergio, sai ho fatto venire anche mia madre"
"Ma ora che ti guardo bene sei tutto segnato in faccia"
"Ho fatto 15 giorni di ospedale perchè mio padre e mio fratello volavano eliminarmi"
"Che delinquenti"
Ci scambiammo un lungo bacio frà le inferriate del cancello"
"Marco dai domani sera vieni"
"E se vedo Franco?"
"Meglio lo sputtaniamo con te presente ciao Marco, ora sei libero vero?"
"Come un uccellino"
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Categorie: Gay e Bisex