Era estate, fine luglio di due anni fa. Guardo Whatsapp, che tengo sempre silenzioso. Diversi messaggi in diversi gruppi. Uno anche di Margherita: "Ehiii! come stai? Qua siamo al settimo mese, mi passi a trovare in negozio che voglio raccontarti una cosa che potrebbe interessarti per il tuo lavoro?". Con Margherita non ci sentiamo spessissimo ma siamo buoni conoscenti, lei mi è utile nel mio lavoro, io posso darle una mano nel suo. Mi occupo di comunicazione e lei conosce moltissime persone per il suo lavoro e per il suo hobby di ballerina. Viene a sapere molte cose che poi mi riporta se ritiene possano essere utili per me. Allo stesso tempo appena lei mi chiede un favore in campo pubblicitario sono lieto di farglielo. E' capitato spesso di passare del tempo soli, come quella volta a casa mia dopo cena in cui le mangiai il gelato sul culo e poi la scopai. A lei piace il sesso occasionale e senza impegni, e con me si trova bene. Margherita ha un bel corpo, tonico, allenato. E' alta un metro e settanta ha la pelle nera essendo di origini africane e i capelli ricci, molto ricci e neri lunghi fino alle spalle. Il culo è ritto, le tette sono una seconda. Normalmente sono una seconda ma non nel momento di questo racconto perché è incinta. Arrivo nel suo negozio durante la pausa pranzo. E' suo e non c'è nessuno in quel momento. Mi accoglie con il suo solito sorriso rumoroso. Ha un vestitino che le arriva fino a metà cosce, a righe verticali fini bianche e azzurre. Le tette sono cresciute, saranno almeno una quarta, anche la pancia è consistente e bella tonda. Vede che le guardo le tette... fa finta di niente, mi offre un caffè e mi fa vedere le ultime migliorie del negozio, l'area condizionata in una stanza riunioni dove si appoggia al tavolo e si volta sorridendo con un po' di malizia e il secondo bagno che hanno realizzato, in fondo al negozio, accanto al magazzino. Nonostante sia molto giovane, ha 29 anni, è molto intraprendente e sa come ottenere quel che vuole, Margherita. Mi spiega perché mi ha invitato lì, in una mattinata di fine agosto. Per due motivi, dice sorridendo. Il primo è che ha bisogno che l'aiuti per promuovere un evento che sta organizzando per l'autunno e che dovrebbe concludersi con una serata a teatro tra natale e capodanno. Mi spiega nel dettaglio il suo progetto e le dico come secondo me potremmo pubblicizzarlo. Durante la nostra conversazione ho tenuto un po' le mani in tasca e mi sono massaggiato un po' le palle e il cazzo, che è mezzo ritto. Finito di parlare del suo progetto le chiedo qual è l'altra cosa che vuole dirmi e le faccio una battuta: "Certo che ora sono belle grosse quelle tette"... "sì! hai visto?!" eccome se ho visto, non ci ho tolto gli occhi per più di venti secondi, tanto che non ricordo neanche con precisione i consigli che le ho dato per l'evento. "Comunque la seconda cosa era che volevo che mi vedessi prima di partorire, volevo proprio farti vedere le mie tette, ti piacciono?" mi chiede stringendosi le braccia intorno al seno e prostrandosi in avanti. Una posizione supersexy che mi scalda subito il sangue che affluisce al cazzo con quel piacevole sobbalzo all'altezza dello stomaco. "Mi piacciono si le dico mettendole una mano sul suo bel culo e avvicinandola con forza a me. Le bacio la spalla... "aspetta" mi dice. Siamo in piedi nel suo ufficio, mi spinge fuori e mi porta nello stretto corridoio che porta al bagno. Mi spinge in piedi verso il muro, lei si appoggia sulla parete di fronte, che è molto vicina. Mi sgancia i jeans e tira fuori l'uccello, tutto con una mano. E' già in tiro, inizia a masturbarlo e si infila la mano in bocca, bagnandola tutta. Il cazzo scivola nella sua mano bagnata. Con l'altra si è abbassata le spalline e nel frattempo mi tiene lontano dopo avermi tolto la camicia. Poi me lo prende in bocca... Margherita è famosa perché se lo mette dentro tutto, fino alla gola. Il pompino dura giusto un minuto, sufficiente a bagnarmi ancora di più il cazzo con la sua saliva, non c'è troppo tempo, si tira su e spinge con la mano libera sui miei pettorali "stai ancora fermo, ho da farti una proposta..." mi dice, poi si mette un dito in bocca e lo passa su un capezzolo, si afferra una tetta... "ascolta, lo sai, sono incinta e non possiamo scopare, non voglio. Ma sai che sono sempre calda, mi piace tradire e so che piace anche a te". Margherita conosceva bene la mia ragazza dell'epoca. C'erano due anni di differenza tra loro ma vivevano nello stesso quartiere ed essendo entrambe nel mondo dello spettacolo si erano viste spesso, fin dall'adolescenza. Non erano amiche, ma ottime conoscenti. Un po' come io e Margherita. Lei ora sta aspettando un figlio, il padre è un ragazzo che non conosco, abita fuori regione e Margherita l'ha conosciuto a uno stage di ballo. Stanno insieme da qualche mese ma non so come siano i loro rapporti. Margherita è una donna potente e ha sempre voluto avere un figlio. "Sei una troia lo so, ti piace il cazzo" le dico, lei sorride e annuisce mentre gode per quel che le ho detto... "ma tuo marito che dice? E' d'accordo?" le chiedo a provocazione... "ma che marito, è un coglione, lo sai? Il bambino lo voglio e ho deciso di tenerlo. Ho sempre voluto un figlio ma non so quanto starò con suo padre" mi spiega a bassa voce mentre è appoggiata al muro, con le tette di fuori e il mio cazzo tra le sue mani. Non smette di masturbarmi mentre mi racconta queste cose personali... sono eccitatissimo, faccio per girarla e lei mi dice "ehi, ho detto che non voglio scopare, non posso... per cui o me lo metti nel culo o niente!" mi dice con decisione... non ho scelta, accetto "te lo metto tutto nel culo tesoro, se è quello che vuoi, troia" le dico. Ha un gemito di piacere, apre la porta del bagno e in un beauty case dentro uno sportellino tira fuori una crema lubrificante, la troia. Sorride maliziosa "dai, dai sei pronto mettimelo dentro" inizio a spingerlo piano piano mentre lei si masturba il clitoride a pecorina. La vergo un po' nel culo, lei è molto eccitata e dopo un po' viene... "ora vieni tu e poi ognuno a lavorare" mi dice dopo essersi tolta dalla posizione. Mi tiene il cazzo con una mano e con l'altra sta sotto le palle... mi riporta alla sua scrivania, ci appoggiamo al tavolo "Leccami le tette e vieni..." mi ordina mentre inizia a masturbarmi con costanza... le lecco i capezzoli poi le tolgo la mano dal cazzo e finisco di masturbarmi. Vengo sul tavolo mentre lei mi infila tutta la lingua in bocca...
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Aggiunto: 6 anni fa
Utente:
«Si, potevi peparlo un po' di più»
«Bello qulche particolare in più non sarebbe guastato ma bello.»