La maggior parte di noi credo abbia avuto i primi approcci sessuali, con il proprio cugino o la propria cugina, io non ho fatto eccezzione avendo una relazione completa e approvata pure da mia madre con mio cugino Marco. Marco e veneto, ed e ancora oggi un bel ragazzone, ormai adulto come me, sin da piccoli ci siamo frequentati parecchio, avendo i nostri genitori un’ottima parentela, oltre che un ottima amicizia, ci permetteva di stare a contatto molto tempo come di solito fanno i ragazzini di quell’età, 12/13 anni. Le nostre prime esperienze sessuali, le abbiamo sperimentate insieme, ci piaceva moltissimo masturbarci e provare a penetrarci sotto la doccia in casa dopo esser tornati dalla spiaggia, ci baciavamo per minuti sotto la calda doccia e ci stringevamo in lunghi e appassionati abbracci nudi. per noi era la sperimentazione dei primi rapporti sessuali.
Per i nostri genitori, mia madre in particolar modo, era una cosa contro natura, da evitare assolutamente. Nonostante cercassimo di fare tutto di nascosto, venivamo puntualmente beccati in pieno. Quando io andavo a casa sua tutto filava liscio, si dormiva assieme, e si faceva l’amore senza problemi, chiusi a chiave nella sua cameretta, ma quando era lui a dover venire a dormire da me, finivamo quasi sempre per esser beccati sul fatto da mia madre, che continuava a provare a tenerci separati. Passarono gli anni, e non vidi molto mio cugino, ma ricordai i bei momenti passati insieme a lui da adolescenti, e il pensiero mi faceva sempre masturbare parecchio. io ben presto diventai Trav poi piu avanti Trans, e condurre una vita nascosta, che alla fine rivelai anche a mia madre. Mamma mi accettò con fatica per quella che ero, ma per il bene dei propri figli si fa questo e molto altro. Tornai ad avere notizie di mio cugino Marco, perchè si stava trasferendo a Milano per un periodo di studi, e questa poteva essere una bella pretesa per rivederci dopo tanti anni separati. A quel tempo, vivevo sola con mia madre, mio padre era morto da anni, e ero rimasta con mamma, che non piu in forma e giovanissima come un tempo, cercava sempre di tenermi lontana dai guai in cui mi cacciavo con la mia Troiaggine.
Tornai in contatto con mio cugino tramite Skype, che ci permetteva di vederci e parlarci, ogni tanto tramite computer. Parlavamo per ore anche durante la notte, ci raccontammo molte cose in tanti anni di assenza, e nel scoprire che mi ero fatta donna, il cuginetto sembrò molto contento, dato anche lui mi confidò, aveva provato negli anni esperienze omosessuali con altri amici con cui divideva una casa studio. Alla fine concordammo con il permesso di mia madre, che sarebbe stato nostro ospite almeno finchè non avesse finito gli studi. spazio in casa nostra ne avevamo, e sarebbe stato una compagnia in piu per me e mamma. Mia madre ovviamente non sapeva che anche Marco nel frattempo, aveva avuto esperienze come le mie, seppur in altri modi, credeva che averlo per casa, potesse magari frenare le porcate a cui la sottoponevo ogni santo giorno. Beh si sbagliava di grosso.
Il giorno dell’arrivo di mio cugino, non stavo piu nella pelle, e ovviamente dovetti litigare con mamma, per come mi conciai nell’accoglierlo. Mia madre pretendeva mi coprissi almeno e fossi piu presentabile, faceva caldo, era quasi estate, avevo optato per l’intimo, ovvero di indossare solo l’intimo per farmi ammirare in tutto il mio splendore. Mamma sapeva che avevo raccontato a mio cugino, di essere Trav, e delle mie esperienze con gli uomini, l’avevo messa al corrente che gli avevo rivelato tutto, ma anche cosi’ mamma ebbe da ridire. come sempre però la convinsi ad averla vinta io, all’arrivo di mio cugino, mi feci trovare quindi, con addosso, un bel completino nero comprendente, calze a rete nere autoreggenti con reggicalze, zeppe alte ai piedi rosse decorate, perizomino che poco o nulla nascondeva, reggiseno imbottito nero con pizzi ricamati, i lunghi capelli sciolti su spalle e schiena, ben truccata, senza esser volgare, rossetto rosso fuoco con lacca gloss,unghie smaltate di rosso, come già accennato, mia madre non era certo contenta mi presentassi cosi’ a mio cugino, ma a me poco importava, volevo subito stuzzicare le sue fantasie, ricordandogli i vecchi tempi, e fargli vedere che bella puledra da monta ero diventata negli anni.
Appena il cuginetto solcò la porta di casa, con un sorrisone a tutta bocca, dopo aver baciato e abbracciato mamma, mi guardò bene, restando incantato da cotanta grazia, come mi defini' lui stesso. Ci abbracciammo stretti stretti, non avrei voluto staccarmi tanto facilmente da lui, ma mamma ci divise dicendo che era meglio si rinfrescasse un po, dato era stanco e sudato dal lungo viaggio. io invece ero un turbine di eccitazione, e il cazzo mi si era già al suo contatto, fatto duro dentro il misero perizomino. Mia madre lo vide, e mi raccomandò, di fare la brava e di non fargli fare le solite figuracce. la tranquillizzai, che il cuginetto era piu al sicuro qui da noi che altrove. intanto che mia madre, finiva di sistemare i piatti in cucina, e si sistemava in salotto la tavola, mi diressi in bagno, dove il cuginetto a torso nudo, si stava rinfrescando a dovere, era diventato un bel ragazzotto notai, alto e ben messo, lo guardai silenziosamente, toccandomi il cazzo dentro il perizoma che stava per esplodere, Marco si accorse di me, e sorrise, entra mi disse.
Ero cosi’ eccitata che nemmeno le parole mi uscivano di bocca: ” Ti ho pensato tanto in questi anni, sai…” sono riuscito a dirgli alla fine, lui rispose a tono: ” Sei Bellissima e mi sei mancata troppo”. vedendo che avevo il cazzo quasi completamente fuori dal perizomino, con una mano allungandola verso di me, me lo estrasse, prendendolo in mano, al suo tocco non mi trattenni, e sbrodolai, “scusa caro” gli ho balbettato a testa bassa, mentre lui se la rise, portandosi la mano piena del mio sperma alla bocca, lo leccò e me lo passo' per leccarlo a mia volta insieme a lui, sul palmo della sua mano, le nostre labbra inevitabilmente si toccarono, complice lo sperma, e ci baciammo. Il mio sperma sulle nostre labbra, ci teneva incollati. Fu fantastico ve lo assicuro, era come se avessi ritrovato un amore perduto da troppo tempo, e la fiamma si fosse riaccesa.
Ci staccammo a fatica, solo perchè sentimmo l’arrivo di mia madre, che come una gendarma ci teneva costantemente sott'occhio, altrimenti credo che saremmo rimasti abbracciati ancora a lungo, nonostante il caldo che faceva. Una volta rinfrescato, Marco si sedette con noi in salotto, e parlammo per ore di cosa aveva fatto tutto questo tempo, senza mai ovviamente, accennare alle sue esperienze sessuali. Anche se alla domanda di mamma se avesse trovato una fidanzata, lui mi guardò sorridendo, e gli rispose con una battutina che capimmo solo noi due fortunatamente: ” in un certo senso, zia, ho un’amore che avevo perso da anni, e che ho ritrovato da poco…” disse.
L’università che doveva frequentare, gli portava via fortunatamente per me poco tempo, e poi si andava verso l’estate ormai, e quindi per i corsi se ne parlava a settembre. Avevamo tutta l’estate da passare insieme. Ormai si era fatta sera, e venne l’ora di andare a dormire. Sistemammo mio cugino in salotto, dove un comodo divano letto poteva ospitarlo senza problemi. io invece, dividevo il lettone metrimoniale con mia madre, in camera da letto, dato la casa era un appartamento di due locali ma molto spaziosi. Attesi con impazienza che mamma si addormentasse per cercare di alzarmi e strisciare in salotto da mio cugino. Mamma stranamente quella sera, faticava non poco ad addormentarsi, forse complice il caldo afoso che faceva, o non so cosa, ma prese sonno abbastanza tardi, cosi’ dovetti attendere a lungo prima di potermi alzare e silenziosamente, sgattaiolare da lui.
Ci riuscii, lui era sveglio che mi attendeva, chiudemmo la porta, e ci mettemmo sul divano letto che ci ospitava comodamente, tornammo finalmente ad abbracciarci stretti e baciarci, ancora con l’intimo addosso, lui nudo completamente,ci masturbammo a vicenda, mentre ci baciavamo con passione,mentre mi accarezzava i lunghi capelli e mi baciava. Ci toccavamo da ogni parte in cerca dei nostri sessi. A quel punto, provammo un sessantanove, lui sotto ed io sopra di lui,fantastico, meraviglioso poter finalmente riassaporare il suo bel cazzo ormai sviluppato dopo secoli. lui succhiava il mio, io il suo con una passione fuori dal comune.
Volevo mi penetrasse per averlo tutto dentro di me, volevo sentire il suo bel palo dentro tutto fino alle palle, fino all’anima. mi posizionai sdraiata a pancia sotto, con le gambe laghe, lui si mise sopra di me, con le braccia ben tese, il suo bel cazzo duro dritto tra le mie natiche sudaticcie e morbide, ma prima che potesse spingermelo dentro, ecco il fattaccio. la porta si apri’ di scatto, la luce venne accesa, e mia madre sulla soglia della porta, ci beccò in pieno. Fu mio cugino a tentare di spiegarsi per primo: “Zia… senti, ti dobbiamo una spiegazione…” io cercai di balbettare qualcosa, ma non sapendo se peggiorare le cose o meno, rimasi in silenzio, era meglio parlasse Marco, forse lui aveva unìascendente piu convincente del mio su mia madre. infatti Marco chiese a mamma di entrare in salotto, sedersi, ed ascoltare la sua spiegazione. che riassumendola in breve, fu nient'altro che l’amore perduto e che aveva ritrovato ero in sostanza io ovviamente.
Disse a mamma, che ci eravamo amati fin da piccoli, e che questo improvviso riavvicinamento, aveva riacceso la fiamma, chiese a mia madre infine di capire e di provare ad assecondarci. Mamma dal canto suo, era ormai abituata a tutto quello che gli facevo passare con gli estranei, e lasciare che amassi un cugino, alla fine poteva risultare una buona situazione. Cercò quindi a fatica,di capirci e poi disse: “Se lo sapessero i tuoi…” ma non gli diremmo nulla, feci eco io, strizzando l’occhio al cuginetto. Era tardi, ma ormai nessuno di noi aveva a quel punto piu voglia di dormire. Mamma incuriosita chiese, cosa stavamo per fare e che avevamo fatto intanto che lei era in camera.
Una domanda troppo anche per mia madre, alla fine una signora pudica come lei, non poteva chiedere a noi certe cose. Ma mio cugino, prese la palla al balzo, e la incalzo': “Se proprio vuoi ti facciamo vedere,dove eravamo arrivati Zia”. Mi prese, mi abbracciò,e mi baciò sulla bocca davanti a mamma. Temetti che forse era stato un po troppo focoso, e magari mamma si sarebbe risentita, invece con mia grande sorpresa, lei non solo non protestò al nostro bacio, ma si lasciò scappare un “davvero una scenetta romantica”. non potevo credere alle mie orecchie, e nemmeno Marco ci credeva. Decidemmo di continuare sempre che mamma ce lo permettesse ovviamente. Lei dal canto suo, aveva cambiato completamente atteggiamento, dal divieto assoluto, si era passati al "fate con comodo,io vi assisto e vi guardo". incredibile a dirsi ma era cio che stava succedendo.
Per dimostrarmi tutto il suo amore, il cuginetto, decise di riproporre ancora il sessantanove davanti a sua zia, quindi ci rimettemmo uno sopra l’altro, e ci succhiammo il cazzo davanti a mia madre che guardava ora quasi contenta della situazione. E pensare che per anni proprio lei, ci aveva sempre ostacolati, con la scusa che erano cose contro natura, e immorali, e adesso? che le era successo? sia come sia, ci dammo dentro con il sessantanove davanti a zia Maria,(mia mamma appunto), e poi finalmente arrivò il momento piu atteso, quello della penetrazione che avevamo interrotto proprio a causa del suo arrivo improvviso. Facevamo fatica a muoverci, infondo eravamo costretti su un divano letto giusto per una persona, fu proprio mamma stessa, a proporre di andare dove saremmo stati molto piu comodi.
Altra sorpresa della nottata, e chi se lo aspettava? io e Marco ci siam guardati in faccia stupiti, e senza aspettare un secondo di piu’, ci siamo fiondati in camera da letto,seguiti da mia madre ovviamente. Una volta piu’ comodi e spaziosi, abbiamo ripreso da dove ci eravamo interrotti al suo arrivo. Mi distesi a pancia sotto a gambe larghe, il cuginetto sopra di me a braccia tese, con il suo bel cazzo duro dritto tra le mie natiche morbide e bianche, guardai mamma, che ci sorrideva contenta, gli ricambiammo entrambi il sorriso e le sussurrai un “Grazie” a labbra serrate. il cuginetto faceva ancora difficoltà comunque a penetrarmi, vedendoci un po in difficolta', mamma decise di fare la cosa piu’ logica possibile, che una madre farebbe per il suo unico figlio, o figlia come mi vedeva ormai adesso.
Dunque si avvicinò a noi, salendo anche lei sul lettone dalle lenzuola scomposte,mi appoggiò le sue tenere e dolci manine sulle natiche, e me le allargò. Anche Marco la ringraziò a modo suo, “Grazie Zia” le disse baciandola su una guancia, “Ti devo Molto” ha poi concluso. Mamma a quel punto ha fatto la sua solita battutina: “ non posso tenerle il culo aperto per tutta la notte, deciditi”. Il cugino sorridendo, finalmente si decise, spinse cosi' la sua cappella turgida dentro il mio buchetto aperto dalle dolci mani di mia madre, e finalmente mi penetrò. Il suo bel cazzo affondò lentamente ma fino a metà dentro di me, che ad occhi chiusi, feci un lungo ma forte sospiro. Marco prima di affondare l’ultimo colpo, mi fece voltare la testa, e mi baciò sulla bocca, esclamando che ero davvero deliziosa in quella posizione. Poi spinse ancora piu’ a fondo, facendo entrare anche le palle nel mio culetto. Nel frattempo mia madre, aveva tolto le sue manine, e ci aveva lasciati al nostro dovere. Marco iniziò subito a fare le flessioni su di me, stantuffandomi su e giu, dentro e fuori, sempre piu veloce, facendomi gemere di piacere, mentre i miei occhi ora riaperti, erano un po per lui, un po per mamma. Guardavo un po uno, un po l’altra, sorridendo felice e con il cuore che in petto mi batteva a mille.
Sospiravo mentre il cugino mi spaccava il culo con il suo bel cazzo, lui rispondeva infilandomi la lingua in bocca, mentre fissavo mia madre che assisteva a tutto quanto,alla luce soffusa della lampada da letto. Ad un certo punto,il cuginetto chiese ancora aiuto a mia madre: “Zia per Favore…..” mentre mi faceva uscire il cazzo dal culetto ora ben spanato e allargato, mi faceva sdraiare su un fianco, da dietro mi teneva una gamba alzata, e con l’aiuto di mamma chiamata da Marco ad aiutarlo a tenermi una gamba sollevata,mi penetrò nuovamente, abbracciandomi e stringendomi con le sue forti braccia. Vidi il paradiso e le stelle tutti insieme in quel momento.
Il Ragazzo scopava che era una meraviglia,non osavo immaginare dove avesse imparato a farlo cosi’ bene o con chi. Immaginai che si era dato parecchio da fare con altri coetanei, tutta esperienza che gli aveva dato una spinta in piu’, era un toro scatenato, e non perdeva occasione di dimostrarmi il suo amore, baciandomi in continuazione. Dopo qualche stantuffata, il cuginetto volle nuovamente cambiare posizione, sembrava volesse dimostrarmi cosa aveva imparato in tutti quegli anni, e io ero ben contenta di fare da cavia per le sue dimostrazioni sessuali.
Si mise sdraiato sulla schiena con le gambe ben unite, la testa appoggiata sul cuscino dove dormiva mamma, che guardava senza batter ciglio, mi tirò su di lui, aveva il cazzo bello dritto, e mi chiese di sedermici sopra, impresa un po complicata, dato il caldo che faceva, e io non propriamente stabile, ero appena stata aperta da dietro, e faticavo a reggermi, con l’aiuto ancora una volta della mammina, sono riuscita con un po di fatica, a salirgli sopra a gambe piegate e mentre mamma mi aiutava, tenendomi ben aperte le natiche, mi accucciai dolcemente con il culetto sulla sua asta bella dritta e dura, fino a che mi scivolò nuovamente dentro tutta in un ‘Ciak’, bagnata dal sudore e dal liquido che il mio sederino produceva. Mamma lasciò le mie chiappe giusto in tempo, mentre il cuginetto mi prendeva le mani stringendoele alle sue, e iniziai a saltellare su e giu dal suo cazzo, producendo ancora quel ‘Cik Ciak’ continuo delle sue palle, che affondavano e sbattevano sulle mie chiappe sudate. buttai indietro la testa chiudendo gli occhi, e iniziai a godere ansimando e gemendo ad ogni sua spinta, i lunghi capelli mi si appiccicarono sulla schiena sudaticcia, mentre ora, aperti gli occhi, voltai la testa in direzione di mia madre, gli sorrisi una volta di piu felice, lei ricambiò il sorrisone, mandandomi pure un bacio con la sua manina, che ricambiai al volo.
Il cuginetto continuava a darsi da fare, sfondandomi il culetto ormai già bello slabbrato ed allargato dal suo bel cazzo. Alla fine pure lui si e arreso al caldo e alla stanchezza, venendomi dentro e riempiendomi di calda sperma il sederino con un gemito. Quasi urlando fece: “Ti metto Incintaaaa….” io venni quasi allo stesso momento sporcandogli il petto con la mia sperma. a quel punto, capita la situazione, mamma corse a prendere dei fazzoletti e dell’acqua fresca per rigenerarci. Io e Marco, restammo un paio di minuti totalmente immobili cosi’ senza muoverci, con ancora il suo cazzo duro dentro di me. Mi chinai verso di lui baciandolo sulla bocca, per sussurrargli che era stato fantastico, meraviglioso, e che lo amavo tantissimo. Mamma per stemperare l’atmosfera,dato quello che Marco aveva appena detto, o meglio urlato, se ne usci’ con una delle sue battutine che ormai conoscevamo a memoria: “sentite se nasce femmina, la chiamiamo Christy” disse rivolta a noi ridendosela di gusto. io e mio cugino, ci guardammo in viso e scoppiammo a ridere, lui poi aggiunse replicando a mamma: “Zia, se nasce maschio lo chiamiamo Marco però”.
Finalmente ci alzammo entrambi, mentre mi tamponavo il culetto slabbrato dalla sperma che mi colava sulle gambe da dietro, con il fazzoletto imbevuto d’acqua preso da mamma, vidi che il cugino aveva ancora il cazzo bello duro, e mi chiesi come mai non iniziasse ad afflosciarsi. Lo fermai mentre si stava alzando dal lettone per andare in bagno a lavarsi e rinfrescarsi, mamma mi chiese se non ero ancora sazia, la guardai senza parlare, e tenendo gli occhi su di lei, presi in pugno il cazzo del cuginetto, me lo infilai tutto in bocca tirandogli un succhione. nemmeno il tempo di fargli una pompata, che il ragazzo si svuotò una seconda volta, stavolta riempiendomi la gola di calda sperma, che feci fatica a ingoiare senza che mi uscisse dalle labbra strette sulla sua asta dura.
Mamma rimase stupita da quanta ne facesse il cuginetto, in effetti ne produceva davvero molta di sperma il ragazzo, in silenzio entrambi mi guardavano fare il mio dovere di Troia, e ingoiare piano piano tutto il suo seme, per poi ripulirgli con la lingua la cappella. a quel punto feci io stavolta la battuta a mia madre: ”Adesso nasceranno due gemelli?” Marco rise, mamma alzo' lo sguardo al cielo, e finalmente il suo cazzo iniziò ad afflosciarsi davvero. fu una nottata storica, dormimmo verso l’alba ormai, mamma si sacrificò e ci lasciò insieme sul lettone matrimoniale, mentre lei se ne andò in salotto sul divano letto di Marco. da allora per tutto il periodo che mio cugino rimase a Milano, facemmo l’amore molte volte giorno e notte davanti a mia madre consenziente senza piu vergogne ne problemi. il nostro rapporto durò nove mesi, giusto il tempo di una gravidanza. lui tornò in veneto, ma con la promessa di rivederci molto presto.
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