Angelina è in vacanza in Croazia con i suoi genitori per una settimana.
I giorni passano e a metà settimana, con un po' di astinenza, inizia ad avere voglia di sfogarsi.
Una sera, quando era ora di tornare in villaggio, si mette la sua salopette corta in seta, slaccia il reggiseno per non bagnarla e poi fa lo stesso con le mutandine.
I suoi capezzoli si induriscono al contatto con il tessuto che gli si sfrega contro, e le cuciture le solleticano la figa che presto inizia a bagnarsi, colando i suoi umori.
Sale in macchina nel sedile posteriore.
Hanno mezz'ora di strada prima di tornare in appartamento.
Prende il telefono e guarda le foto che le aveva mandato il suo ragazzo la sera prima.
Aveva un gran bel cazzo, con la cappella molto pronunciata e lungo una ventina di centimetri.
La sua mente si perde in pensieri perversi.
Si porta una mano in mezzo alle gambe, scosta la salopette e inizia a toccarsi di nascosto.
Le sue dita appena sfiorano la sua fighetta si riempiono di umori.
Con l'indice va su e giù partendo dal clitoride e finendo sul suo buchetto colante, e si tocca per tutta la strada.
Arrivano al villaggio.
Angelina va a farsi la doccia, si sfila la salopette di dosso.
La sua fighetta è colante di umori.
Si tocca un po', ma è costretta a sbrigarsi perché i suoi la aspettano per cenare.
Si asciuga, indossa un reggiseno bianco in pizzo, le mutandine a brasiliana correlate e si mette un vestitino blu a pois bianchi, con la gonnellina che le arriva a metà coscia.
Arrivano le 21 e come ogni sera si preparano per andare a vedere l'animazione del villaggio.
Angelina tutta la cena non ha smesso di pensare al cazzo di David.
Stanno per uscire, e lei decide di aggiungere un po' di pizzico alla serata.
Corre nella sua stanza e si sfila le mutandine di dosso.
Subito la sua vagina si bagna a contatto con l'aria fresca della sera.
Esce di casa e si dirige verso il centro del villaggio.
C'è un po' di aria questa sera, il cuore le batte all'impazzata, ha paura che una folata di vento più forte del previsto possa alzare la sua gonnellina e mostrare la sua merce a tutti nel villaggio, i suoi genitori compresi.
I suoi si preparano negli spalti per guadagnare gli spettacoli, mentre lei con il telefono in mano va a stendersi su uno sdraio in riva al mare.
Finalmente scrive al suo ragazzo "buonasera!"
"oh finalmente, non ti ho mai sentita oggi! Com'è andata oggi?"
"bene, siamo andati in una spiaggia nuova. L'acqua era bellissima! Dobbiamo venirci insieme la prossima volta!"
"bene dai! Il tempo com'è? Qui è un caldo infernale!"
"si anche qui è caldo!" e gli manda una foto delle sue gambe stese sul lettino fronte mare.
"che bel vestitino, è nuovo?"
"si l'ho preso poco prima di partire... Che fai?"
"niente, sono in camera con il condizionatore al massimo!"
"anch'io ho caldo, infatti questa sera non ho le mutandine per stare più fresca..."
Subito sente calore arrivarle da in mezzo le gambe.
A David il messaggio provoca un'erezione istantanea.
"davvero?! Dio quanto mi ha fatto venire voglia! Vorrei essere lì a guardarti!"
"ahahah sì oggi avevo voglia di eccitarmi, stavo pensando al tuo cazzo da quando ero ancora in spiaggia e ho deciso di giocare un po', mi piace sentire l'aria sulla mia fighetta, sto colando"
"quanto vorrei leccare tutto!"
"dai che vado a vedere lo spettacolo" e si alza, si sistema la gonnellina che è già tutta bagnata e si dirige verso le sedie disposte di fronte al palco.
Il telefono le vibra in mano, lo sblocca e vede che David gli ha mandato una foto del suo cazzo duro "guarda come me lo fai diventare!" "Mmm, non male!" risponde lei.
Non trova posto a sedere, quindi si sedie su uno sgabello dal bar vicino al palco.
"cavolo non c'è posto... Mi tocca stare seduta qua, ho la figa all'altezza delle teste delle altre persone..." scrive in maniera provocante
"apri le gambe"
Un brivido le percorre la schiena.
"no mi vedono tutti"
"ma no ormai è buio, non vedranno niente! Poi dai ti piacerà"
"sei una animale" risponde lei.
Allarga un po' le ginocchia e si assicura che la gonna copra la luce.
"si, avevi ragione, mi sto bagnando ancora di più"
"dio Angelina mi fai impazzire"
"aspetta mi sta chiamando mia mamma, c'è un posto libero vicino a lei"
Si alza, prende posto vicino a sua mamma e si siede.
"ok sono seduta"
"hai le gambe aperte?"
"si un po' più di prima adesso, ho i piedi incastrati dietro le gambe della sedia"
"mandami una foto, voglio vedere anch'io!"
Gli manda la foto delle sue gambe
"tirati un po' su la gonnellina"
"no poi si vede! Sono anche di fianco a mia mamma!"
"ma non si vede niente, è buio! Tu fai un movimento naturale e tira la su!"
Afferra i lembi della gonnellina e se li tira su a metà coscia.
Subito più aria le arriva sulla figa, si sente il sedere tutto umido di umori che le colano dalla vagina.
Gli manda la foto.
"dio quanto vorrei essere lì a guardarti, sei una maiala!"
"sta finendo lo spettacolo"
"cosa?! Già? Ma è appena iniziato! Vabbè, ci sono dei bagni? Vacci!"
"ok"
"li stanno chiudendo, devono pulire" dice lei.
"che palle, e adesso cosa facciamo? Mi stava piacendo questa serata!"
"tornando a casa c'è una stradina in un boschetto, vedo se riesco ad andarci"
"va bene"
Si dirige verso l'appartamento con i suoi, che mettendosi a parlare con lei non le permettono di imboscarsi.
Arrivano a casa.
"non ce l'ho fatta, i miei parlavano con me e adesso sono in appartamento... Dimmi cosa vuoi che faccia!"
"va bene. Dimmi com'è fatta la casetta"
"allora c'è l'ingresso che è la stanza dove c'è il mio letto e quello di mio fratello, poi c'è la camera da letto dei miei e il bagno. I miei stanno per andare a letto"
"ok. Beh allora vai in bagno intanto"
"ok"
Entra in bagno e chiude la porta a chiave
"fatto"
"ci sono finestre?"
"si una"
"e cosa c'è di fronte?"
"c'è una stradina che porta ad altri appartamenti e delle casette dall'altra parte"
"va bene. Allora spegni la luce del bagno e apri la finestra"
"fatto"
"mettiti di fronte alla finestra e togliti il vestitino"
Angelina esegue gli ordini e si sfila il vestitino di dosso. Ha la gonnellina tutta bagnata.
"fatto"
"togliti il reggiseno"
"ma c'è un lampione qui davanti, mi vedono tutti!"
"ma saranno tutti a letto ormai! Dai levalo"
Angelina presa dall'eccitazione lo ascolta, si slaccia il reggiseno e lo fa cadere a fianco di lei.
I suoi capezzoli sono durissimi per la brezza fresca, le sue cosce sono umide dei suoi umori.
"fatto"
David intanto si sta segando immaginando la scena.
"adesso metti giù il telefono e toccati stando davanti la finestra"
"ma ti dico che si vede da fuori!"
"se stai di profilo si capisce cosa fai, di fronte no! Dai fai quello che ti dico! Tu toccati, ti dico io quando smettere"
David sa che non è vero quello che le ha detto, sa che tutti possono vederla benissimo, è questo lo eccita ancora di più. Anche su Angelina provoca lo stesso effetto.
Appoggia il telefono ad una mensola.
Si porta una mano sui seni ed inizia ad accarezzarsi.
L'altra scende sul suo clitoride gonfio ed inizia a massaggiarselo.
Le sue dita sono tutte bagnate.
Si porta la mano in bocca e assapora i suoi umori, succhia le dita e torna dalla sua figa vogliosa.
"quanto vorrei mi mandassi un video" le scrive David.
Lei continua a toccarsi.
La mano le scende dal seno se la porta sul monte di venere, tira in su la pelle e libera il suo clitoride.
Inizia a godere.
Il suo respiro diventa rumoroso.
Le gambe si irrigidiscono.
L'aria che arriva da fuori aumenta le sue sensazioni.
Sta per venire di fronte a tutti.
Sente bussare la porta del bagno, si riprende in maniera traumatica e si copre con un asciugamano.
"si?" risponde in maniera goffa
"noi andiamo a letto, buonanotte!" dice suo papà.
"ok notte"
Prende il telefono e trova 4 messaggi di David
"allora, ti piace? Ti stai bagnando tanto? Beh se devi ancora rispondermi ti sta piacendo! Sei una maiala, quanto vorrei scoparti, sarai bagnatissima!"
"stavo per venire e i miei hanno bussato alla porta, che paura che ho preso!"
"immaginavo stessi per venire! Quindi adesso che si fa?"
"niente, il bagno serve a mio fratello adesso, aspetta che mi vesto"
Si infila un paio di mutandine e si mette una maglietta che le arriva giusto sotto al culetto.
Esce dal bagno e si stende a letto.
"ok sono a letto"
"cosa riesci a fare qui?"
"per adesso mio fratello è in terrazza qui fuori. Ho una gamba alzata per farmi scudo con il lenzuolo e mi sto toccando la figa, avrei così voglia di sentirti dentro di me! Tu ti stai segando?"
"si da quando mi hai detto che eri senza mutandine ce l'ho durissimo"
"dai segati e mandami una foto della tua sborra, me la guarderò domani con più calma"
Gli manda una foto delle sue gambe aperte sopra al letto, con una mano che sposta le mutandine e l'altra che si massaggia il clitoride.
Passa qualche minuto poi arriva una foto, ci sono un paio di sue mutandine piene di sborra sopra al letto.
"quanto vorrei indossarle! Dai, tu ora sei a posto, andiamo a letto che domani lavoro!"
"eh già... Va bene, buonanotte maialina!"
"buonanotte"
E si addormenta ripensando alla giornata.


La mattina dopo il tempo è nuvoloso.
Angelina si sveglia con le mutandine tutte bagnate.
I suoi decidono di andare a fare un giro in un paesino tipico, suo fratello va in piscina finché non piove.
Appena è a casa da sola chiude la porta d'ingresso a chiave.
Si avvicina al tavolo per prendersi da bere, si allunga per prendere la caraffa e nel mentre sente il suo clitoride ancora gonfio che sfiora lo spigolo del tavolo.
Posa l'acqua, appoggia le braccia al tavolo ed inizia a fare avanti e indietro con il bacino, sfregando la sua fighetta sul legno.
Le bastano pochi movimenti che viene in un orgasmo.
Le piace avere casa libera.
Si riprende e beve.
Va dal letto, si sfila la maglietta.
Abbassa lo sguardo e vede i suoi capezzoli fieri al vento.
Si stringe le tette con una mano, mentre sotto di lei le sue mutandine si scaldano.
Si leva le mutandine blu, sono tutte bagnate.
Se le porta alla bocca e lecca i suoi umori.
Prende le lenzuola e le toglie dal letto.
Si stende sul bordo del materasso: una gamba è stesa sopra al letto, l'altra è inginocchiata per terra.
Appoggia la figa sullo spigolo del materasso e si struscia contro, cavalcandolo.
Pensa alla sera prima, mentre era senza mutandine in mezzo a tutti, poi di fronte la finestra in bagno a toccarsi.
Le gambe si informicolano, il respiro si spezza.
Inizia a gemere.
Aumenta la velocità.
Ad ogni respiro corrisponde un verso.
Non ne può più
"oddiooooooooo"
"oh si vengoooooo"
La gambe riprendono mobilità.
La figa diventa più sensibile.
Viene, lavando tutte le lenzuola con i suoi umori.
Si sveglia, sarà passata un'oretta.
È ancora scossa per i due orgasmi consecutivi.
Si gira sul letto e sente le lenzuola in mezzo alle sue gambe che le scivolano lungo la figa.
Di colpo le torna una voglia che deve placare.
Si mette in ginocchio sopra al letto.
Afferra il lenzuolo con entrambe le mani, una dietro e una davanti.
Lo tira verso l'alto e se lo struscia sulla figa, mentre il bacino compie movimenti inversi a quelli delle mani.
Di nuovo inizia a godere, per la terza volta in poco più di un'ora.
Aumenta la velocità.
I movimenti hanno perso la coordinazione, l'importante è strusciarsi.
Il lenzuolo non la soddisfa abbastanza, così afferra il suo cuscino e se le mette fra le gambe.
Inizia a cavalcarlo come aveva fatto poco prima con il materasso.
La schiena si inarca.
La testa si alza al soffitto.
La bocca si apre per prendere più aria possibile.
Gli occhi si chiudono per assaporare ogni sensazione.
Gemiti le escono ad ogni respiro.
Le gambe si stringono attorno al cuscino.
Il clitoride è sensibilissimo ed inizia ad essere stanco.
Non ne può più, di nuovo.
Ansima sempre di più.
Lo sfregamento continuo la fa venire per la terza volta, inondando il cuscino di sé.


Arriva la sera e come al solito Angelina va al centro del villaggio, sempre con il vestito della sera prima.
"buonasera, come va?" Scrive a David
"ciao! Bene bene, non ho fatto altro che pensare a ieri sera!"
"si anch'io ci ho pensato un po' ;)"
"ti sei segata?"
"si oggi era brutto tempo, i miei e mio fratello sono andati via e io ero a casa da sola... Sarebbe stato bello se fossi stato qui!"
"eh piacerebbe anche a me! Dai ce l'ho già duro, dove ti sei segata?"
"un po' dappertutto, ero piena di voglia oggi!"
"cioè? Dai raccontami!"
"all'inizio stavo prendendo da bere, ho sentito che il tavolo era all'altezza giusta e mi sono strisciata sullo spigolo... Poi sono andata a letto e ho scopato il materasso e quando mi sono risvegliata avevo le lenzuola fra le gambe e mi era tornata voglia"
"dio 3 volte di fila?! Quanto vorrei essere lì, anche solo per guardarti"
"si oggi ti avrei scopato di brutto, ero troppo eccitata da ieri sera"
"a proposito, oggi hai qualche novità? ;P"
"ahahahah no oggi no, sono stanca"
"an ok, io sono rimasto a casa apposta per giocare con te..."
"ah davvero, qui qualcuno è eccitato! Non ti sei segato oggi?"
"no volevo risparmiarmelo per questa sera"
"va bene, vedo cosa posso fare ;)"
Angelina ordina un drink al bar.
Pensa alla sera prima e decide di accontentare David e ripetere la serata.
Va nei bagni, entra in uno e chiude la porta.
Si alza il vestitino e si sfila le mutandine.
Gli fa una foto e la invia a David
"dio me lo fai scoppiare! Sei in bagno?"
"si"
"e dove metti le mutandine per uscire? Le tieni in mano?"
"no le metto dentro al reggiseno"
"avrei un'idea migliore... Come si apre la porta del bagno?"
"per dentro, verso di me"
"ok... Allora apri la serratura, alzati il vestitino e toccati come facevi ieri davanti la finestra"
"ma è pieno di gente! E se provano ad aprire la porta?"
"meglio se c'è gente, così ti piace di più! Se provano ad entrare la porta ti sbatte addosso e la richiudono"
"va bene"
Angelina si alza il vestitino e inizia a toccarsi.
Il suo clitoride è ancora sensibile, ma l'eccitazione supera il dolore.
"adesso arrotola le mutandine e mettitele dentro la figa"
"dio David!"
Arrotola le mutandine sulla sua mano.
La mano libera inizia a spalmare i suoi umori su tutta la figa.
Appoggia le mutandine al buchetto e le spinge dentro, finché scompaiono completamente.
"fatto"
"brava, ora vai a casa"
"hanno i miei le chiavi"
"e tu digli che sei stanca e vuoi dormire"
"va bene"
Chiede le chiavi a suo papà e si dirige verso l'appartamento, non vede l'ora di toccarsi.
"ok sono in casa"
"bene, spogliati ora"
Si sfila il vestitino e si toglie il reggiseno, rimanendo nuda in casa.
"le porte sono aperte?"
"si è tutto aperto"
"ok... C'è una terrazza giusto? Cosa c'è di fronte?"
La stessa stradina che passa davanti al bagno e il lungomare"
"ha un muro o una ringhiera?"
"ringhiera"
"bene, allora siediti li e togliti le mutandine dalla figa"
Angelina si siede in terrazza.
"appoggia una gamba sopra la ringhiera" le scrive David.
Obbedisce e alza la gamba destra.
Con due dita afferra il lembo delle mutandine e inizia a tirare.
La stoffa ha asciugato la sua vagina quindi fanno fatica ad uscire, il tessuto graffia nel suo buchetto.
Si sputa su una mano e spalma la saliva sulla figa.
Torna a tirare e questa volta escono con facilità.
La vagina rimane un po' aperta.
Porta tre dita dal suo buchetto dilatato e le infila fino alla fine.
Adora sentirsi la figa piena.
Rimpiange solo di non essersi portata via i dildi e le palline, avrebbe potuto divertirsi di più.
"mandami una foto"
Prende il telefono e si fa una foto. Le sue gambe sono divaricate, una sopra la ringhiera. Una mano ha 3 dita dentro di lei.
"quanto mi piace, spero qualcuno riesca a vederti!"
Angelina alza lo sguardo e vede che nella stradina c'è un po' di movimento, basta solo che una persona la noti e verrebbe scoperta, e questo la eccita di più.
"ti bastano 3 dita?"
"no, vorrei di più! Vorrei il tuo cazzo dentro, voglio sentire quanto è caldo... Non ho neanche i dildi, avevo paura me li trovassero in valigia i miei!"
"va bene, allora vai a stenderti a letto, voglio vedere se non ti accontenti così"
Angelina si alza e va a stendersi a letto.
"mettiti su di un fianco, passati la mano da sopra e cerca di infilarla tutta. La mia non ci passa ma le tue sono più piccole!"
Un brivido le percorre tutto il corpo.
Si stende sul fianco destro.
La gamba destra resta stesa sul materasso, la sinistra la piega e la porta verso il suo petto.
Si sente aperta.
Passa la mano sinistra su tutta la figa, lubrificandosela per bene, dalle dita al polso.
Mette la mano a cono, appoggia le punte delle dita all'ingresso colante della sua vagina e inizia a spingere per entrare.
Le dita scivolano facilmente, mentre il suo buchino si allarga e si lascia aprire.
Arriva alle nocche, che sembra non vogliano saperne di entrare.
Sfila le dita, ruota un po' la mano e torna a spingere in maniera più decisa.
Questa volta entra.
Appena la parte più larga della mano entra tutto il resto viene risucchiato fino al polso.
"oddio sono così piena!"
Presa dall'eccitazione, prende il telefono e chiama David.
"ehi, è successo qualcosa che mi hai chiamato?!"
Lei muove la mano dentro di sé. "Dio David mi sento così piena" dice lei gemendo.
"ah per questo mi hai chiamato! Appena torni vedi che bella scopata ti do! Dai fammi sentire che godi!"
Lei si penetra con la mano.
Ogni volta che arriva alle nocche, la parte più larga, inspira sibilando, poi quando la mano torna dentro espira gemendo.
La mano libera va a posizionarsi sul clitoride.
I fianchi iniziano a muoversi su e giù, mentre tutta la mano scopa la sua figa e l'altra preme sul clitoride.
David ascolta tutti i gemiti dal telefono, facendosi anche lui una sega.
Il respiro di Angelina accelera e inizia a gemere.
"oh sì Angelina vieni! Fammi sentire come godi!"
Si spinge il polso dentro e allarga le dita ruotandole.
Lo sguardo è perso nel vuoto, è concentrata solo sulle sensazioni.
Le sembra di avere un mancamento.
Si mette ad urlare e inizia a venire.
La sua figa pulsa attorno alla mano dentro di lei.
Il suo clitoride si fa dolorante.
Esplode per la quarta volta della giornata.
David al telefono sente l'orgasmo arrivare e viene assieme ad Angelina.
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