Una giornata particolare Parte 2
Arriva l'ora di andare a dormire. Il divano in soggiorno è un letto matrimoniale, viene aperto e preparato e Luzy sorridendo mi dice: - io dormo qui con Mauro. Bene – rispondo -, allora io vado a letto, mi raggiungerai quando vuoi. Inutile dire che sono felicissimo ed eccitatissimo, ma nonostante ciò mi addormento. Saranno forse l’una o le due di notte quando mi sveglio di soprassalto perché sento dei gemiti e dei rumori. Mi alzo senza far rumore e vado nel corridoio da dove ho una perfetta visione del soggiorno. Una fioca luce mi permette di vedere con chiarezza quel che avviene sul divano. Luzy è a cavalcioni su Mauro e geme mentre cavalca il suo cazzo come una provetta amazzone. Son deciso a seguire tutto e così mi accoccolo sulla moquette e mi godo lo spettacolo. Sì, un vero spettacolo. Luzy probabilmente ha intuito la mia presenza e spesso guarda verso di me, intanto Mauro si sfila da sotto di lei e la fa inginocchiare sul divano. Lei dimena un po’ il sedere e poi il cazzo di Mauro la penetra da dietro, non riesco a capire se la penetra nella figa o nel culo, vedo e sento soltanto il dimenarsi di lei, il cazzo che entra e esce e i suoi gemiti che aumentano di intensità ad ogni colpo che le fa sballottare le tette. Ben presto si rigirano e il cazzo di Mauro letteralmente scompare nella sua bocca. Una mano le strapazza le tette e l’altra le massaggia la figa ormai zuppa di umori. Lei comincia ad avere i suoi orgasmi multipli e i gemiti si tramutano in gridolini soffocati, finalmente Mauro le sfila il cazzo dalla bocca e la inonda di sperma sulle tette. Restano per qualche secondo ansimanti, poi vedo Luzy prendere le sue mutandine poggiate su una sedia e con quelle asciugarsi lo sperma. Conosco quel rito e capisco che ora devo andare a letto e far finta di dormire perché lei vorrà farmi una sorpresa. Vado a letto e dopo pochi minuti arriva lei. Dormi? – mi chiede. Non so mentire e dico: - no sono sveglio ed ho seguito tutto. Per risposta lei prende le sue mutandine e me le mette sotto il naso. Profumano di sperma e sono zuppe, me le stringo forte sul viso e le dico: - Ti amo più della mia vita. Poi le chiedo se resta con me e lei mi dice di no. Ritorna da Mauro perché è sicura di poter ancora scopare con lui prima del mattino. E, infatti, verso le 5 e mezza del mattino riprendono a scopare. Non ho molta voglia di alzarmi ma sento benissimo i cigolii del letto, l’ansimare di Mauro, i gemiti di Luzy e poi i violenti orgasmi che inzupperanno il letto di sperma e di umori di figa i cui profumi si spanderanno in casa in ogni dove. Verso le 8,30 mi sveglio, loro sono ancora a letto, nudi e dormono beatamente. Cerco di non far rumori, mi preparo la colazione e la preparo anche per loro. Verso le 11 vado in salotto con il vassoio con un’abbondante colazione, li sveglio delicatamente e quando aprono gli occhi, leggo sui loro volti la soddisfazione di una notte intensa e la gratitudine verso me che ho avuto la gentilezza di portar loro la colazione. Ci sediamo tutti e tre sul letto, loro fanno colazione ed io ammiro mia moglie sempre più innamorato di lei. Le tocco le tette, la bacio e rivolto a Mauro gli sorrido con simpatia. Preparo anche il pranzo mentre loro restano a letto e dai rumori e versi che ascolto mi sa che si godono ancora i loro corpi nudi. Quando esco dalla cucina per dire che il pranzo è pronto, Mauro la sta ancora scopando. Lei mi guarda con occhi dolci ed io mi avvicino sussurandole dolci parole mentre il cazzo di Mauro, che è davvero imponente, la penetra in profondità e le riempie la figa di sborra mentre lei geme e sobbalza per il suo orgasmo e per il piacere di aver scopato in mia presenza. Purtroppo il tempo passa e Mauro nel pomeriggio deve partire per una tournée in Sicilia, così dopo pranzo lo accompagno in macchina al suo paese a una decina di km dal nostro e durante il viaggio tessiamo entrambi le lodi di Luzy e lui mi dice che sono un uomo fortunato e soprattutto con un meraviglioso rapporto amoroso con mia moglie che lui ci invidia.
«Io mi sono masturbata e sto hocviolando»
«Hai scritto sta roba battendo a caso sulla tastiera? Così, tanto per domandare.»