Amo mia moglie, profondamente e con tutto il cuore.
Lady è una donna speciale, magica, empatica, intelligente e bellissima.
Adoro il profumo della sua pelle tanto quanto quello delle rose rosse in primavera, chiacchieriamo per ore intere senza mai annoiarci ma sopratutto amo vederla sorridere, essere felice e spensierata. Ti amo cucciola.
Siamo sposati da tre anni trascorsi in un lampo e per me il Sole sorge e tramonta con lei.
Ci conoscemmo on line, in un sito hard con una chat destinata ai fruitori del materiale sconcio e osceno.
Fin da subito mi disse di essere una grande amante del sesso, del cazzo grosso e capace, le piacciono i coglioni penzolanti come quelli dei tori nei rodei, la cappella rossa e grossa, ama leccare e penetrare il mio culetto con due dita ma sopratutto le piace la penetrazione, nella figa ma ancora di più nel culo.
Dopo una decina di giorni, quando ci incontrammo la prima volta, la invitai a cena a casa mia e lei si presentò con dei pantaloncini aderenti mostrando cosce e culo senza ritegno, canotta blu senza reggiseno, infradito.
Io, che di solito quando accolgo nuove amiche sotto i jeans non porto i boxer, ebbi subito una forte erezione mettendo il mio cazzo in evidenza.
Ero imbarazzato e lei mi sorrideva guardandomi il pacco.
“Tesoro, ma sei già eccitato?”
“Ledy… si scusami… è da molto che non lo faccio e tu mi hai eccitato; scusa non volevo essere volgare” e abbassai lo sguardo verso il pavimento.
La mia cucciola allora mi spinse verso il basso, divaricò un pò le cosce e mi disse “guarda che io sono una tosta, mi piace il cazzo. Cerco un uomo per la vita ma voglio scopare con chi mi pare e piace per godere come una puttana. Leccami la figa e fammi vedere quello che sai fare, spero meglio di quel piccolo pacco che hai”
A queste parole non capii più nulla e fiondai il mio volto nel mezzo delle sue cosce sopra i pantaloncini. Mmmmmmm che buon odore che sentivo, figa fresca, buona, dolce e succulenta. Da bravo pretendente pensai che sarebbe stato più rispettoso leccarla dai piedi, come una vera Regina, salendo verso la figa bagnata.
Feci così. Iniziai leccandole l’alluce, per bene, con delicatezza e dolcezza, succhiandolo. Poi le altre dita. Il collo del piede, la caviglia fino alle ginocchia. La mia lingua la umidificavo bene per farla scivolare sulla sua meravigliosa pelle vellutata. Le mie mani nel frattempo le accarezzavano con un dito l’interno coscia cercando di farle nascere qualche brivido di eccitazione.
Ogni tanto le sfioravo la figa e mi accorsi che era già bagnata. La troia gradiva il trattamento che le stavo riservando.
Quando con la testa mi trovai fra le gambe… wow… che goduria.
Abbronzata, un filo di cellulite, piena, mmmmmmmm che bello.
Appoggio la mia bocca sopra i suoi pantaloncini mescolando la mia saliva con i suoi umori inzuppando il tessuto dei pantaloncini.
“Aspetta tesoro, fammeli levare”
Lady fa un passo indietro, mi lascia in ginocchio con la bocca aperta e colante dei suoi umori per sfilarsi i pantaloncini.
“Siediti sul divano, voglio fartela mangiare e strusciarmi sul tuo viso, dai veloce maiale”
Obbediente come un cagnolino a cui viene impartito un ordine dal suo padrone, mi siedo velocemente sul divano appoggiando bene la testa sull’appoggia schiena favorendole la salita.
La troia sale sul divano in piedi, divarica le cosce e mi piazza la sua figa sulla bocca.
“Adesso leccamela bene porco dai che ti piace, lo sento. Succhiami il clitoride brutto maiale e fammi sborrare. Voglio che tieni la bocca aperta per raccogliere tutti i miei umori. Dai porco… ahhhhh siiiiii che maiale che sei. Adesso mi struscio un pò, la asciugo sulla tua faccia e poi me la rimangi con la lingua… siiiii”
Lady mi si strusciava sul viso con figa e culo e io cercavo di raccogliere tutti i suoi umori come mi aveva ordinato. La penetravo nella figa e nel culo in base a cosa voleva lei. Andammo avanti così per venti minuti circa.
“Aspetta un attimo, vado a fare la pipì, resta immobile”
A queste parole non sapevo cosa pensare… voleva che la seguissi o dovevo aspettare come mi aveva impartito? Aspettai un attimo quando la vidi tornare.
“Eccomi amore, dai adesso dovrebbe essere più saporita la mia figa, dimmi se ti piace il sapore della mia pipì”
Non capivo più nulla, il mio cazzo stava per esplodere. Ero eccitatissimo. Avevo sempre sognato una donna porca, spregiudicata, amante del sesso vero.
“si Lady”
Oddio !!!! Il sapore più delizioso e delicato che le mie papille gustative avessero mai provato. La sua figa si era leggermente salata rispetto a qualche minuto prima e fra figa, culo e cosce c’erano delle goccioline. Raccolsi diligentemente tutta la sua pipì leccando cosce, natiche, culo e figa. Le strapazzai il clitoride per un bel pò fino a farla venire.
“Apri la bocca maiale, apri la bocca dai”
Obbedii, con la bocca aperta mi sbarrava in bocca e gemeva strofinandosi sul mio viso. Un amore la mia cucciola. La sua sborrata fu quasi una squirtata, come quantità, mi fece uno strano effetto, avrei voluto andarci più cauto ma non volevo deluderla quindi ingoiai tutto per poi tornare sulla sua figa e darle del piacere di rilassamento.
Rimase qualche altro istante sul mio viso poi andammo in camera.
Lungo il tragitto le dissi di avere il cazzo piccolo e lei mi chiese dei coglioni. Le risposi piccoli anche loro e allora lei, sorridendo e baciandomi mi disse “allora da oggi ti chiamerò Moscetto, cucciolo. Sei stato bravo sai, mi hai fatto godere. Adesso scopiamo che voglio conoscerti meglio. Anche se ce l’hai piccolo per me è lo stesso, io ho una figa larga e sopratutto ho i miei trombamici che mi soddisfano. Se ci metteremo insieme guarda che voglio essere libera di scopare con chi mi pare e piace, a maggior ragione se hai il cazzetto di un bambino. Tu invece, se ci metteremo insieme, mi dovrai essere fedele. Ti sta bene?”
“Si”
Facemmo l’amore per la prima volta, fu bellissimo.
La sua figa larghissima doveva davvero aver ospitato tanti cazzi grossi e duri perché durante la penetrazione attraverso la dolcezza dei suoi occhi percepivo amore e sentimento, il mio cazzetto non lo sentiva nemmeno, la puttana.
“Dai amore spingi, si cucciolo così, che bravo che sei. Mi piace vederti concentrato e pomparmi con tutte le tue forze. Sei dolcissimo”
Venni durante queste parole. La sborrata più copiosa della mia vita. Amore vero.
“Bravo tesoro, adesso abbracciami e dormiamo un pò, sei stanco con tutta la sborra che mi hai dato, dormi un pò e poi ricominciamo”
Ci addormentammo abbracciati, quella notte nacque il vero amore, che donna.

Oggi

“Tesoro ben tornato, com’è andata la partita di calcetto?”
“Ciao Amore, bene dai, grazie. Abbiamo vinto e adesso siamo primi nel nostro girone”
“Bravi, chi ha fatto gol?”
“Roby, ne ha fatti tre. È stato davvero bravo, si smarcava velocemente e correva in porta a segnare. Una roccia”
“Ma che bravo, Roby è quel tuo amico alto e grosso giusto ?”
“Si esatto. Dopo la partita in doccia si festeggiava e siamo stati tutti nudi anche nello spogliatoio non solo nelle docce; ma sai che ha un cazzo enorme?! Non credo di averne visti di più grandi su un bianco. Una liana, amore mio. Mentre camminava gli penzolava come una manica a vento fra le cosce e da dietro i suoi coglioni si vedevano sbattere fra le cosce. Enorme ed era mollo, non oso immaginare da duro.”
“Sul serio?! Più grosso di quello di Davide, il mio collega?”
“Si. Un bastone, amore, una mazza da baseball. Inoltre è strano vedere un cazzo così grosso su una persona così timida. Roberto è molto timido, pensa che nonostante sia quel bel ragazzo si è lasciato da poco con la sua ragazza, è single. Prima si lamentava che non fa sesso da un pò e questo gli mette una certa ansia. Che tipo.”
“Ma Moscetto, amore mio, perché non lo inviti a cena da noi?!”
Durante queste parole la mia dolce mogliettina inizia a toccarsi la figa larga e bagnata penetrandosi con una o due dita.
La descrizione del cazzo di Roberto l’ha eccetta e le ha fatto nascere pensieri porci.
“Glielo chiedo se vuoi, perché no. Lui lo sa che ho il cazzo piccolo e che mi piace segarmi se so che mi fai le corna, gliel’ho confidato, quindi penso che potrebbe interessargli. Inoltre quando abbiamo parlato di queste cose in passato, più volte mi ha detto che sei molto bella e gli piacerebbe scoparti.”
“Bene amore… dammi un bacio e leccamela dai, fammi sborrare. Poi vai a farti la doccia che voglio scopare con te questa sera”

La cena con Roberto è programmata per sabato.
“Ciao Roby, buona sera. Accomodati. Mia moglie si sta preparando”
Dopo una decina di minuti di convenevoli sviluppati seduti comodi sul divano ci siamo bevuti una birra e messi comodi.
Ecco la mia Signora fare la sua comparsa
Tacco a spillo rosso Valentino, autoreggenti nere, giarrettiera. Tanga con culo in mostra, bellissimo, imponente, sodo e pieno. Senza reggiseno con i capezzoli turgidi e fissi. Una vestaglia in pizzo nera a coprire e non coprire tutto questo.
Mi alzo, la abbraccio e la bacio.
“Amore, lui è Roby, ti ricordi ?! Forse te l’ho presentato qualche tempo fa, giochiamo insieme a calcetto”
“Molto lieto Signora, lei è una gran bella donna. Complimenti”
Da vero gentiluomo le prende la mano baciandola.
“Ma che bel ragazzone che sei Roby, dammi pure del tu anche se potrei essere tua mamma”
“Grazie Lady, volentieri anche perché vedo che sei una donna con un fisico da ventenne, compimenti.”
“Ma Moscetto, chi mi hai portato ?! Adulatore !!! “
“Scusa com’è che ti ha chiamato tua moglie”
Imbarazzato e rosso in viso inizio ad avere un erezione, sono senza boxer si vede subito.
“Moscetto è il nome che ho dato mio marito, perché ha un cazzetto piccolino e meprchè gli piace segarsi se gli metto le corna. È un porco !! Guardagli il pacco”
Roby e Ledy mi puntano gli occhi sul pacco e sorridono.
“Vedi Roby, guarda qua”
Ledy mi apre i pantaloni e dopo averli calati mette in mostra il mio cazzo a Roby.
“Questo cazzetto piccolo io lo amo”
Lady si inginocchia e mi bacia la cappella durissima, con l’altra mano avvicina Roby a lei gli esce il cazzo.
“Caspita !!!! Che bastone che hai Roby, che bello è proprio un cazzo da re questo qua. Volevo giocare un pò con tutti e due e magari confrontarli un pò ma mi hai fatto venire voglia, sono fradicia. Moscetto, siediti su una sedia e guardaci.”
“Si amore”
Obbediente mi siedo, allargo le cosce e inizio a segarmi guardando il mio amore che si dedica al cazzo del mio amico.
La mia Lady è una vera puttana. In ginocchio come una cagnolina succhia il cazzo di Roberto, le palle una alla volta le tira un pò. Poi l’asta, si inonda di saliva la lingua e la spalma sul bastone. Arriva alla cappella. Ficca la lingua nel buchetto la mia troia e con un dito strofina la parte interna della cappella. Vuole farlo sborrare subito la puttana e infatti Roberto esplode in una sborrata incredibile. Metà sul viso metà in bocca, tutta ingoiata. Prende il cazzo in bocca, tutto, fino in gola.
Roberto si appoggia e si rilassa mentre lei pompa e lo lava dalla sborra.
Si stacca e viene verso di me. Si inginocchia davanti a me che mi sego e la guardo. Il suo viso è imbrattato di sborra calda del mio amico e io sono eccitato.
“Amore hai visto che sborrata che gli ho fatto fare?! Dai segaiolo adesso tocca a te… segati segaiolo dai… siiii così…. Baciami amore dai… assaggia la sborra di Roberto che si sta rilassando un attimo… si bravo segati più forte maiale dai… bravo cucciolo così, mi piace vederti segare… siiiiiiiiiiiii bravo….. schizza dai…..”
Wow, che sborrata !!!!!!!!
“Adesso rilassati e poi pulisci tutto. Io e Roby andiamo in camera, non ci disturbare. Domani mattina svegliaci alle otto e portacila colazione. Buona notte amore. Vieni Roby, andiamo in camera a scopare”
Vedo la mia Lady, mia moglie, sculettare abbracciata al mio amico e dirigersi verso la nostra camera nuziale. Che bello !!!
Questa notte mi sego sentendo i loro gemiti.
Ti amo amore mio.
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