Per capire e godersi appieno questo racconto è necessario leggere i precedenti capitoli Coppia sottomessa-Capitolo 1 e 2.

Nel buio bagagliaio della sua auto Matteo stava scomodo e stretto. Cercava di tendere l’orecchio per capire cosa stava succedendo a pochi centimetri da lui, ma sembrava che il guidatore prendesse apposta le buche presenti sull’asfalto per farlo sobbalzare e rendere ancora più scomodo quell’umiliante viaggio. Sapeva che probabilmente gli amici del figlio stavano abusando di sua moglie nei modi più volgari e bruschi, e lui, seppur provando una certa vergogna per i propri pensieri, avrebbe di gran lunga preferito assistere a quelle scene piuttosto che essere chiuso come un cane nel bagagliaio. Tanto ormai la vacanza, come del resto la sua vita, erano completamente compromesse. 
I ragazzi li tenevano in pugno, perché quei video erano troppo scandalosi per poter dare una giustificazione plausibile a chiunque li avesse visti. Non restava altro da fare che assecondarli e sperare che una volta finita quella vacanza sarebbe tornato tutto alla normalità.

Ma nel ripensare a tutto quello che era successo, sentì il cazzo crescere e diventare sempre più duro. Vedere la moglie fare la troia, se da un lato lo indispettiva e lo faceva sentire cornuto, dall’altro lo eccitava e non poco. Immerso in questi pensieri, quasi non si accorse che la macchina si era fermata. Passarono pochi secondi e il bagagliaio si aprì. La luce lo accecò per un attimo, ma riacquistata la vista si trovò davanti Laura circondata dai 3 ragazzi che la stavano ancora rudemente palpeggiando.
Fu ancora Nicola, evidentemente il leader del trio, a parlare per primo: “Visto che come anticipato passeremo molto tempo di queste vacanze insieme, la tua dolce metà ci ha saggiamente consigliato che sarebbe opportuno condividere lo stesso tetto! Noi abbiamo cercato di rifiutare per non sembrare troppo invadenti, ma lei ha molto insistito, quindi eccoci qui. Ti dispiace?” .
La sua faccia strafottente provocò a Matteo una vampata di rabbia, ma sapeva che doveva stare buono. Ai tre giovani bastava qualche secondo con il cellulare per rovinargli la reputazione e la vita per sempre.
“N…no certo, ha… Ha fatto bene a chiedervelo!”
“Ah molto bene, allora da bravo padrone di casa portaci a fare un giro della nostra nuova residenza dai!”
Matteo scese tutto indolenzito. Si guardò bene intorno per verificare che nessuno lo avesse visto smontare dal bagagliaio. Nonostante la situazione, voleva cercare di mantenere comunque un certo contegno con i vicini vacanzieri. Si diresse quindi verso il cancelletto con nonchalance, lo aprì e fece strada fino alla porta di casa, fece entrare tutti e se la  richiuse immediatamente alle spalle. 
I ragazzi iniziarono a guardarsi per un po’ intorno, stupiti dal lusso di quella casetta, ma poi riportarono subito le loro attenzione sulla coppia. 
“Molto bene, prima di iniziare il tour vorremmo discutere alcune regole: per prima cosa, da bravi schiavi in casa dovrete sempre girare nudi, entrambi. Tu perché sei una gran figa e vogliamo averti sempre pronta e a disposizione…” disse spavaldo Enrico palpando per l’ennesima volta senza pudore il culo a Laura “…e tu perché sei solo un cane cornuto, e i cani non portano i vestiti!” I ragazzi volevano umiliare Matteo sempre di più, probabilmente per capire fino a che punto si sarebbero potuti spingere, ovviamente ben consapevoli di potersi permettere di tutto vista la loro posizione di forza. “Dunque avanti, spogliatevi veloci”.
Laura era praticamente stata nuovamente denudata in macchina, e con il viso rosso per la vergogna e la frustrazione non ci mise molto a privarsi del solo costume da bagno cheindossava. 
Matteo rassegnato iniziò a sua volta a togliersi tutto, rimanendo nudo davanti ai tre che scoppiarono a ridere indicando il suo cazzo: “Brutto porco ce l’hai duro! E nonostante questo sembra il cazzo di un dodicenne!”. Continuarono a sfotterlo per un po’ ma poi si concentrarono nuovamente su Laura, rivolgendole apprezzamenti molto pesanti e volgari. 
“Che troia che sei, tranquilla che tra un po’ riceverai la tua dose di cazzi, ma prima vediamo la casa. Tu cane, giù a 4 zampe e portaci a vedere le stanze che vediamo come sistemarci al meglio.”
A denti stretti e paonazzo per la rabbia e l’umiliazione, Matteo si mise a carponi per terra e iniziò a fare il giro della villetta. Era una casa molto grande per 2 persone, composta da cucina, salotto, camera degli ospiti con due letti singoli, un bagnogrande e la camera matrimoniale, il tutto davvero molto lussuoso.
Finito il giro interno della casa, tra le continue offese e le morbose attenzioni al corpo nudo di Laura, i ragazzi si rivolsero nuovamente a Matteo: “Bellissima casa, si vede che avete soldi da spendere! Persino due camere, quando voi sareste stati solo in due… Per fortuna siamo arrivati noi per riempirla! Anzi, ora la casa è talmente piena che manca addirittura un posto letto. Per noi nessun problema, c’è la stanza degli ospiti e a turno condivideremo il letto matrimoniale con tua moglie, mentre per te avremmo pensato al tappeto ai piedi del letto. Da bravo cane sarà quella la tua sistemazione, così sarai sempre disponibile nel caso in cui avremmo bisogno di te, e soprattutto potrai sentire questa troietta godere come si deve,  visto che con te non avrà mai avuto un orgasmo. Ringrazia.” disse spavaldo Mattia.
Matteo ormai conscio del proprio ruolo, ringraziò gentilmente i ragazzi che da lì a pochi minuti avrebbero scopato la sua Laura. 
“Bene penso sia arrivato il momento di farsi un giro su questa zoccola!” sentenziò Enrico.
“Aspetta, un’ultima cosa” si intromise però Nicola. “Il cornuto qui mi sembra ancora troppo impertinente. Noi qui a fargli un favore, lui ancora con la puzza sotto il naso. Voglio che baci i cazzi che spaccheranno la figa a tua moglie prima di iniziare.”
“No vi prego questo non posso farlo” supplicò Matteo mentre i ragazzi stavano iniziando a spogliarsi completamente. 
“Subito. Devi essere grato a chi finalmente soddisferà le voglie di questa vacca. Non te lo chiederò una terza volta.”
“Ragazzi… Fate quello che volete… Ma questo no vi prego.”
Nicola allora prese il cellulare, e in mezzo secondo fotografò il corpo nudo di Laura. Matteo non fece in tempo a reagire che Nicola entrò su wathsapp e in un attimo condivise la foto. 
“Ho appena inviato la foto delle tette di Laura a vostro figlio. Noi non scherziamo. Siete nelle nostre mani, fate quello che vi diciamo o in pochi secondi inizieranno a girare i video. Questa è la dimostrazione che non stiamo bluffando.” Girò il cellulare verso Matteo, che lesse sopra la chat il nome di suo figlio Cristian.
“Ora voglio che baci immediatamente i nostri cazzi, e devi implorarci di metterli dentro questa schifosa figa da sborra.”
Laura era disperata, aveva le lacrime agli occhi pensando che la foto delle sue tette eraappena finita a suo figlio, ma la sua figa era troppo bagnata per negare il fatto che stava morendo dalla voglia di essere presa da quei tre giovani prestanti. Fu lei ad intervenire per placare la tensione. “Amore mio, bacia questi cazzi e lascia che mi scopino, ti prego non peggioriamo le cose, fallo per la nostra famiglia”.
Matteo allora, ancora più rassegnato e umiliato, chiese scusa a denti stretti e domandò ai tre ragazzi di potergli baciare i peni ormai semieretti per l’eccitazione del momento. Ne baciò uno ad uno, tra le risate generali e i continui insulti. 
“Toh guarda, Cristian ha pure risposto!!” .
Fu permesso a Matteo di leggere la chat, dove sui figlio rispondeva “Cazzo ma chi è questa troia?? Riempitela di sborra ragazzi ????????????????”
“Pure vostro figlio ci dice che è ora di darci dentro!! Tu cornuto per oggi ci hai deluso abbastanza quindi non potrai assistere, prepara qualcosa da mangiare che quando finiremocon questa troia avremo fame!”.
Così Matteo fu lasciato ancora a 4 zampe fuori dalla porta della camera matrimoniale, mentre i tre ragazzi e sua moglie entrarono chiudendo a chiave la porta, ma lasciando lo spiraglio della serratura libero in modo che Matteo potesse sbirciare. Da quello che poteva vedere e sentire, Laura era stata messa in ginocchio mentre i ragazzi si alternavano con i grossi cazzi tra la bocca e le mani di lei. La insultavano pesantemente, dandole della puttana schifosa e mangiacazzi.
Matteo da quella posizione riusciva a vedere poco, ma non poté fare a meno di rimanere ipnotizzato nel vedere la moglie giostrare 3 cazzi così naturalmente. Non opponeva alcuna resistenza, ma succhiava e segava i giovani attrezzi da gran puttana. L’uomo super eccitato, non riuscì a resistere alla tentazione di iniziare a segarsi. Sentiva i mugolii sommessi di Laura e le risate dei 3 che si stavano divertendo alla grande. Dopo pochi minuti di preliminari, Laura fu presa di peso e sbattuta sul letto; Matteo cercò di cambiare angolo visivo per potersi godere al meglio la scena. 
“Vi prego ragazzi, penso di avervi già dato abbastanza, se volete vi faccio venire con un pompino ma non spingiamoci oltre, per favore” implorò però Laura, nuda e rannicchiata sulletto. Ma i 3 scoppiarono nuovamente a ridere e uno di loro si avvicinò costringendola con la forza ad aprire le cosce. Un secondo dopo si era tuffato con la testa sulla figa e la stava leccando di gusto. Laura consapevole di quello che stava per accadere, ricominciò ad implorare di non farlo, ma in poco tempo le sue suppliche si tramutarono in sommessi mugolii di piacere.
Matteo rimase sconcertato nel vedere la sua donna mostrare una così scarsa resistenza e nel sentirla ansimare così palesemente. Lui intanto continuava a spiare dal buco della serratura, me essendosiora la scena spostata sul letto non riusciva a vedere più niente, se non gli altri due ragazzi in piedi con il pisello in mano che eccitati si gustavano il momento aspettando il loro turno.
“Cazzo quanto è bagnata questa troia, mi sta lavando tutta la faccia da quanto è eccitata! Mi sa che è venuto il momento di trapanarla per bene.” disse Enrico, che a quel punto pensò bene di chiamare Matteo per fargli assistere alla scena e portarlo ad un’ulteriore livello di umiliazione. Aprì la porta e gli ordinò di entrare sempre a quattro zampe e di posizionarsi al lato del letto per vedere tutto.
“Cornuto, dille che è una puttana schifosa capace solo di prendere cazzi”.
Matteo guardava la madre dei suoi figli nuda, con le cosce spalancate e la figa umida, in attesa di prendere quei 3 cazzi dentro di sé. E sapeva che in fin dei conti Enrico aveva ragione. “Sei una…una puttana schifosa…capace solo di prendere cazzi”
“Ben detto cornuto, adesso vai lì nell’angolo e guarda tua moglie negli occhi mentre la sfondo come merita”
Detto questo Enrico diede un’ultima leccatina alla figa già bagnatissima di Laura, e poi in un solo colpo le infilò tutto il grosso cazzo dentro. Laura ebbe una smorfia di dolore per l’irruenta intrusione, questo perché non era mai stata abituata a prendere un cazzo così. Ma il giovane non curandosene minimamente, iniziò a darci dentro con la foga di un animale. Gli altri due intanto si gustavano divertiti la scena, mentre si toccavano i cazzi già duri. Nicola inoltre stava anche riprendendo tutto con il cellulare. 
“Questo finisce dritto su you porn cazzo!!” diceva ridendo mentre cercava trovare l’angolazione migliore per dare al video un tocco di professionalità.
“No vi prego, stiamo facendo tutto quello che volete!!” gridò supplicante Matteo sapendo che la minaccia era reale.
“Ancora parli?? Ti permettiamo di assistere e tu ci rompi pure i coglioni? Hai bisogno di una punizione così impari a stare zitto! Anzi….visto che tu non ci rispetti, vediamo se punendo la troia avrai un po’ più di buon senso.” Fece per avvicinarsi a Laura, ormai completamente in estasi per la scopata, ma fu il terzo ragazzo, Mattia, a opporsi: “Aspetta, facciamo che sia lui a dare una bella punizione alla sua donna, così impara una volta per tutte! Cornuto, prendi i capezzoli della vacca tra le dita e strizzali, vogliamo vederla in lacrime questa puttana, visto che mi sembra che si stia già divertendo troppo!”
In effetti Laura stava godendo come una cagna in calore, e questo scatenò in Matteo sentimenti contrastanti: era molto eccitato nel vederla in estasi, ma anche parecchio contrariato nel vederla a gambe larghe mentre si faceva scopare senza ritegno e senza mostrare una minima resistenza davanti a lui. Anche per questo, si avvicinò, le prese un capezzolo tra le dita e iniziò a premerlo e a tirare. Lei ormai prossima all’orgasmo, emise solo un urletto per il dolore, ma quando a Matteo fu ordinato di tirare anche l’altro capezzolo, Laura iniziò a dimenarsi e implorare pietà. Questo eccitò particolarmente i presenti, tant’è che Enrico aumentò gli affondi finché, prossimo alla sborrata, tirò fuori il cazzo e riversò tutto il suo sperma sulla pancia della donna. Laura sentendosi sempre più troia iniziò a tramutare il dolore in perversa eccitazione che la fece venire nell’istante in cui Matteo estrasse il cazzo dalla sua figa fradicia. 
Fu poi il turno degli altri due, che come il primo ragazzo la trombarono in figa a ritmi forsennati per poi uscire e sborrarle sulle tette, lasciate stare da Matteo dopo parecchi minuti di torture. Laura ebbe parecchi orgasmi uno di seguito all’altro, e ovviamente fu ripresa e fotografata durante tutto il tempo.  Alla fine era distrutta sia psicologicamente che fisicamente, e imbrattata di sperma era uno spettacolo fantastico. Solo Matteo non aveva goduto, perché costretto dai ragazzi a trattenere l’orgasmo. Ma alla fine, fu permessa una piccola ricompensa anche a lui: “Ora insultala e sputale addosso per averti tradito, dopodiché avrai il permesso di sborrarle in faccia a questa cagna schifosa” gli disse Nicola.
Preso dal momento e dalla grande voglia di venire, iniziò a segarsi velocemente offendendo volgarmente la moglie “Brutta puttana, sei lì a godere come una cagna scopando con gli amici di tuo figlio, ma ti rendi conto di quanto sei troia? Sei solo uno sborratoio!” A quel punto le sputò in pieno viso e quasi contemporaneamente indirizzò un paio di schizzi di sborra verso di lei. Nel momento immediatamente successivo a quell’atto disgustoso si sentì una merda, e mentre i ragazzi ridevano sua moglie piangeva per l’umiliazione.
“Bravo cornuto, devi essere consapevole con che razza di puttana ti sei sposato! Ora come prova della tua completa sottomissione, mentre noi andiamo a farci una doccia tu dovrai leccare via dal corpo di tua moglie tutta la sborra che ci abbiamo lasciato sopra. Se farai un buon lavoro la prossima volta ti sarà permesso di assistere quando le sfonderemo anche questo culo da vacca!”
Detto questo uscirono dalla stanza ridendo e battendosi il cinque tra di loro, lasciando soli marito e moglie nell’imbarazzo totale, con Laura che piangeva tutta imbrattata di sborra e Matteo al lato del letto ancora con il cazzo in mano. Fu la donna a rompere il silenzio: “Su avanti pervertito, lecca tutto lo sperma come ti hanno ordinato i padroni, tanto ormai ho capito che sei solo uno schifoso cornuto che gode nel vedere sua moglie in balia di cazzi più grossi.”
Matteo nel sentire le offese della moglie, come in trance si avvicinò e tirò fuori la lingua, iniziando a leccare dall’ombelico di lei. Iniziò con titubanza, ma leccata dopo leccata procedette nel ripulire il corpo di Laura dalla testa ai piedi. Leccava e ingoiava le abbondanti sborrate dei tre giovani, e anche il suo stesso sperma. Era terribilmente eccitato per l’umiliazione che stava ricevendo, e non si fermò nemmeno quando Nicola riaprii la porta e iniziò a riprendere con il cellulare quella scena pietosa e degradante, ridendo come un pazzo.
“Ti piace la sborra dei tuoi padroni eh?? Ma non berla tutta, tienine un po’ in bocca e poi falla colare lentamente sulla lingua di questa cagna in calore!”. Matteo smise di ingoiare e iniziò ad accumulare lo sperma leccato; quando ebbe finito di ripulire anche il viso della moglie dal suo stesso sperma, iniziò a far colare lentamente il liquido denso direttamente nella bocca di Laura. Intanto Nicola continuava a riprendere un bel primo piano della scena, con un ghigno diabolico stampato sul volto mentre eccitato si toccava l’uccello. “Ingoia tutto troia” ordinò a Laura appena l’ultima goccia coló sulla lingua di lei, che prontamente eseguì l’ordine.
“Ora, penso che il messaggio sia abbastanza chiaro, ma a scanso di equivoci ve lo dico un’ultima volta: vi teniamo in pugno, e se non obbedite a qualsiasi nostro ordine questi video osceni finiranno direttamente a vostro figlio o direttamente in internet. Per ora abbiamo scherzato e ci siamo divertiti, ma non accetteremo più nessuna resistenza da parte vostra. Siete i nostri schiavi pervertiti, non dimenticatelo.”
I due coniugi annuirono con la testa consapevoli che soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti, le loro vite sarebbero cambiate per sempre, anche dopo la fine di quella vacanza 
“Ora muovetevi che ci aspetta una serata…..interessante!”.
Titubanti ma eccitati si rimisero in piedi, pronti per l’ennesima umiliazione…

CONTINUA…

Per suggerimenti, critiche, o semplicemente per conoscerci non esitate a scrivermi! sinaz@outlook.it
Visualizzazioni: 5 287 Aggiunto: 4 anni fa Utente: