"Hey Ivano oggi non hai voglia?"
"No non voglio essere solo la tua sborratoia, tu mi usi e basta"
"Ma non è vero"
"Vuol dire che provi qualcosa per me?"
"Amicizia"
" Ma un amici non lo scopi e basta, ci parli assieme senti quello che gli passa per la mente, invece tu mi scopi, mi sborri nel culo e te ne vai"
"Ma sei o non sei la mia troia?"
"No, non voglio esserlo più voglio un tuo coinvolgimento affettivo"
"Ma come sei diventata difficile troietta"
"Scusami esci di casa mia, per piacere"
"Omar se na andò sbattendo la porta.
Io mi misi a piangere pensavo di trovare un amico oltre che un amante, si mi misi a piangere deluso, sconsolato, mi chiusi in casa e stetti allo scuro, non cenai neppure mi addormentai e mi svegliai al mattino dopo che era domenica, mi vestii normalmente ma leggero presi il mio giornale e andai a farmi un aperitivo.
Ero seduto fuori ad un tavolino e vidi passare il mio vicino lui guardò verso di me e aspettò il mio saluto ma io mi girai da un'altra parte e dall'altra parte notai un ragazzo giovane come me e mi fissava con i suoi occhioni, era biondo coi capelli chiari quasi patinati e molto lunghi praticamente gli scendevano fin dopo le spalle il suo viso delicato e dai lineamenti delicati, era quasi un mio sosia lui però era un pochino più muscoloso di me, ci guardammo negli occhi e prese coraggio mi venne vicino e mi chiese se poteva sedersi vicino a me
"Siediti pure io sono Ivano"
"Ciao io sono Sergio, scusami ma era un pò di tempo che ti guardo, sono giorni sò dove abiti, sai tu mi piaci"
"Anche tu sei molto carino coi tuoi occhioni da cerbiatto"
"Ohhh grazie insomma vorrei se vuoi che noi due diventassimo amici"
"Volentieri Sergio, tu cosa fai di bello nella vita?"
" Studio architettura sono al secondo anno"
"IO lavoro come tecnico elettronico in una grande ditta"
"Ahhh lavori, sei giovane anche tu"
"Sai un colpo di fortuna, appena diplomato ho fatto subito dei colloqui ed in una di queste sono stato assunto, ormai è un anno che lavoro"
"Abiti coi tuoi genitori?"
" No abito da solo sai mio padre non mi ha voluto più in casa perchè sono gay"
"Anch'io sono gay e allora?"
"Avrai genitori diversi"
"Sono divisi e vivo con mia madre "
"Bè tu almeno hai tua madre che ti vuole bene per me i miei sono morti"
Senti io devo andare potremmo darci il numero di cellulare?"
"Certo Sergio eccolo"
"Ed ecco il mio"
"Allora arrivederci Sergio"
"Lo spero Ivano"
Appena Sergio se ne andò mi girai verso la piazza e mi accorsi che il mio vicino di casa aveva visto tutto, aveva una certa faccia che non mi piaceva"
Tornai a casa e subito dopo arrivò lui
"Cosa hai intenzione di fare?"
"Non ti può interessare quello che faccio io"
"Tu sei mia"
"No basta non sono il tuo sborratoio io e adesso d'ora in poi prima di entrare bussi hai capito?"
Il mio vicino di casa se ne andò furioso io invece preparai il mio pranzo tranquillo e quasi felice.
Io e Sergio cominciammo a frequentarci e l'amicizia si faceva sempre più stretta, un giorno che ero a casa sua mi chiese se volevo provare un intimo femminile che aveva comprato pensando a me
"Ma perchè l'hai comprato, hai speso chissà che soldi"
"Non ti preoccupare Ivano dai vieni in camera"
Andammo in camera sua,solo la camera era grande come il mio appartamento, dal comò estrasse un sacchetto e lo versò sul lettino dentro un reggiseno con immesse già delle finte tette della 4 misura e un perizoma tutti e due rossi come pure le calze autoreggenti a rete, mi fece denudare completamente poi mi aiutò a indossare l'intimo
"Guardati come stai bene basterebbe un pochino di trucco"
"Hai ragione Sergio, ma scusami allora tu sei attivo o sei passivo?"
"Non riesco a fare il passivo, sono solo attivo spero che tu sia passivo Ivano"
" tranquillo sono completamente passivo"
Dette queste mie parole lui stette un pò a fissarmi poi prese il viso frà le sue mani e ci baciammo, dapprima un semplice e innocuo bacio poi i baci si fecero sempre più focosi lui mise subito la sua lingua nella mia bocca e mentre mi baciava con le sue mani mi palpava il culo e un dito provava ad entrarmi dentro, lo lasciai fare, la cosa cominciava a piacermi, avevo trovato un amico tenero dolce delicato che per prima cosa voleva essermi amico, lo lasciai fare e le dita divennero tre, io mi stavo illanguidendo ma era tardi e a lui dovevano arrivare gente in casa tornai nei miei panni lo salutai con un bacio e me ne andai.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Gay e Bisex
«Io 23 anni»