“Tesoro cornuto questa è l’ultima sera cavoli !!! Che peccato è stato così bello !! La prima sera lo spettacolo, ieri quella coppia porcella e libidinosa… siamo all’ultima!!! Grazie mosco mio è stato bellissimo, ti amo. Per questa sera cosa mi hai preparato?”
“Ti amo Jessica, mi fai sentire così felice; grazie a te amore mio. Sei la puttana che ho sempre voluto avere come moglie. Per questa sera ti ho organizzato una cosa che non ti aspetti ma che secondo me ti farà impazzire, dolcissimo amore mio”
Uno sguardo di stupore sul viso di Jessica che dolcemente si avvicina al cornuto, si china a quattro zampe, apre la patta dei calzoni e esce l’uccellino del marito. Inizia a leccare bene bene fino a farlo diventare dritto e duro. Succhia come una troia in calore, con una mano tiene giù le palline mentre con l’altra sega. La cappella in bocca.
“Mmmmmmmm Jessica che bello, guarda amore che fra un pò godo, ne ho una voglia pazza… si dai amore ciuccia che no ho tanto bisogno. Prenditi cura del mio cazzo amore mio e fammi godere. Mi piace tanto godere e mi piace guardarti quando godi come una puttana senza vergogna, senza pudore. Cagna in calore”
“Cornuto non venire, prima voglio sentire cosa mi hai preparato per questa sera;”
“Va bene amore, scusa. Allora… vuoi sapere cosa ti ho preparato… ok ora te lo dirò. Ho affittato, per te, una casetta rossa. Si amore, una vetrina tutta per te. È affittata dalle 19.00 di questa sera fino alle 5.00 di domani mattina”
Jessica continua a succhiare il cornuto muovendo bocca e mani diligentemente come sono una cagna cucciola precettata da una gran puttana sa fare.
“Ma scusa e di una vetrina cosa ce ne facciamo, ceniamo lì dentro io e te davanti a tutti, non capisco…”
“Amore, cucciola, mi piacerebbe vederti battere. Per davvero, come una vera puttana. Vorrei vederti in vetrina, affianco alle altre puttane e mostrarti per guadagnare qualche soldo. Chiederai cinquanta euro per ogni mezz’ora. Ho pensato che potresti indossare il vestito a tubino giallo, tanga nero e tacchi alti, andiamo a mangiare un boccone e poi ti accompagno sul luogo di lavoro. Starò lì davanti un pò per ammirarti e sentire i commenti delle persone che passando vedranno venderti, poi andrò in giro. Tornerò ogni tanto per salutari ma anche per fare il cliente. Aspetterò che qualcuno entri e si faccia con te la sua mezz’ora; starò lì furi davanti alla tua vetrina con la tenda tirata mentre tu dentro accontenterai il cliente e quando alla fine della prestazione lui se ne andrà entrerò io. Pagherò come tutti, sarò solo un cliente, non tuo marito. Mi piacerebbe se ti vendessi per me questa notte. Che scopassi con chiunque abbia i soldi e voglia di svuotare le palle. Ah ah si si si si amore sborro, fermati o ti schizzo in bocca…. Ah ah ah si si si. Grazie. Che bello amore, ho goduto e schizzato tantissimo. Grazie amore mio. Allora, ti piace il mio programma?!”

“Da morire!!!! Vestiti che andiamo”
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