Capitolo 9
Tutti con tutti

Marco e Roberta avevano deciso di recarsi a casa di Anastacia, o meglio, lo aveva deciso Roberta trascinandosi dietro Marco che non voleva perdere di vista la cognata, Daniela glielo aveva raccomandato. Roberta si preoccupava del fatto che la sorella e Anastacia si facessero del male a vicenda, così si era rivestita e aveva deciso di andare a vedere la situazione.
Ciò che vide la sconvolse, quando lei e Marco aprirono la porta videro Daniela avere un forte orgasmo mentre veniva inculata da Lorenzo.
Marco e Roberta si guardarono a un tempo stupefatti e ammaliati, videro Anastacia dietro i due intenti a copulare e capirono che anche lei aveva preso parte a quell’amplesso fino a poco prima.
La situazione era bollente e dopo essersi scambiati un altro sguardo Marco e Roberta chiusero la porta d’ingresso prima che qualcuno li vedesse e iniziarono a spogliarsi in tutta fretta.
«Cosa ci fate voi qui?» chiese Daniela senza fiato.
«E tu cosa fai con il cazzo di Lorenzo ancora in culo?» chiese Marco già nudo, poi aspettò che Roberta si denudasse completamente e le afferrò la testa per portarla dinanzi al suo cazzo.
«Fammelo diventare duro!» ordinò Marco alla cognata che senza esitazione glielo prese in bocca e dopo alcune pompate lo sentì inturgidire tra le sue calde labbra.
«Te lo devo proprio confessare Daniela, tua sorella non è la prima volta che lo prende in bocca da me! Quella sera con Anastacia ho contribuito anche io a trasformarla nella troia che è» disse Marco guardando la moglie negli occhi, lei invece aveva gli occhi fissi sulla sorella che con passione succhiava il cazzo del marito.
«Mi ricordo bene quando me lo hai sbattuto dentro alla gola,» disse la ventenne, «ma Lorenzo è riuscito a mettermelo ancora più a fondo».
Lorenzo si sentì chiamato in causa e tirò finalmente fuori dal culo di Daniela il suo enorme cazzo e si alzò segandoselo lentamente.
«Non c’è paragone con il tuo cazzo Marco, mi dispiace» disse sorridendo.
Daniela si mise in ginocchio sul pavimento, il doppio dildo viola ancora ben piantato dentro la sua fica.
Lorenzo poggiò il suo cazzo lateralmente vicino al viso della donna per dimostrare a Marco quanto fosse grosso.
Vedendo sua moglie sorridergli poggiandosi al cazzo di Lorenzo Marco sentì il cazzo diventargli subito duro come una pietra e allontanò la cognata percorrendo poi il corridoio dell’appartamento e andando verso Daniela e Lorenzo. Roberta lo seguì per poi superarli tutti e correre da Anastacia.
«Cosa ti è successo alla gola? Sei rossissima!» chiese Roberta.
«Tua sorella mi ha scopata la gola con quello» rispose lei indicando il grosso dildo.
«Ma sei matta? Potevi ucciderla!» protestò Roberta.
«Dici così perché non hai visto come è venuta la tua cara lesbica con quel coso dentro al collo» disse Daniela sprezzante.
Marco era dinanzi alla moglie che così si trovò inginocchiata al centro dei due cazzi svettanti sopra di lei.
Lorenzo prese il suo enorme cazzo e lo poggiò sopra il viso della donna che lo lecco tutto lungo l‘asta.
Quella scena fu altamente eccitante per lei e anche per Marco, infine Daniela non resistette e li afferrò entrambi avvicinandoli al suo viso.
«La differenza è di soli 8 cm, ma è notevole!» disse la donna paragonando i 17 cm di Marco contro i 25 cm di Lorenzo.
Poi fece avvicinare i due uomini e sovrappose il cazzo di Lorenzo con quello del marito, guardandolo da sopra Daniela non lo vide più.
«Sei una bestia!» disse Daniela a Lorenzo segandogli il cazzo, allontanò i due cazzi e usando quello del superdotato come un randello colpì quello del marito in modo che le cappelle gonfie cozzassero tra loro.
Un’espressione di dolore si dipinse sul viso di Marco mentre Lorenzo non fece una piega.
«Ti ha fatto male, non è vero?» chiese Daniela e senza aspettare risposta riprese dicendo al marito: «Il cazzo del tuo amico è davvero duro come il marmo, ti piace?»
«Non sono mica gay io…» disse Marco disgustato.
Daniela fece un sorrisetto e poi iniziò a segare i due cazzi con lentezza.
«Sì brava! Hai le mani d’oro!» esclamò Lorenzo chiudendo gli occhi.
Intanto Anastacia e Roberta guardarono quella scena estasiate e iniziarono a toccarsi i seni e le fiche a vicenda.
Roberta era eccitatissima perché a casa di Daniela non era riuscita a venire, invece Anastacia era venuta poco prima.
Daniela intanto spompinava i due cazzi facendo un po’ per ciascuno e quando era il turno di Marco, Lorenzo le premeva la testa contro il bacino dell’amico facendole ingoiare quasi interamente il suo cazzo.
Marco chiudeva gli occhi e ansimava mentre spingeva in avanti il bacino.
Poi Daniela smise di spompinarli e unì i due cazzi vicino alla sua bocca, era impossibile prenderli entrambi contemporaneamente ma la donna amava vedere quelle due cappelle così vicine, poi impennò i cazzi verso l’altro e li avvicinò stringendoli tra le sue mani e li portò verso i suoi seni. I due cazzi furono in contatto con Daniela, ma anche tra di loro.
Lorenzo iniziò a muovere il bacino fregando il cazzo su quello di Marco e a lui sembrava piacere molto, lo guardava incantato e respirava con più affanno di prima.
Daniela presa la grossa cappella di Lorenzo e la batté con diversi colpetti su quella di Marco che senza preavviso cominciò a venire copiosamente, Daniela non perse l’occasione e se lo portò alla bocca per succhiare tutto il suo seme.
Quando lo finì di ingoiare tutto disse: «Vedi che il cazzo di Lorenzo piace anche a te, è bastato qualche colpetto per farti venire!»
«Stai zitta!» rispose l’uomo togliendole finalmente il doppio dildo viola dalla fica e tirandolo verso la cucina, ai piedi di Anastacia e Roberta che si eccitarono di più vedendo il cazzo di Lorenzo che aveva fatto venire quello di Marco.
Roberta raccolse dal pavimento il cazzo finto e Anastacia salì sul tavolo sedendosi a gambe spalancate.
Intanto Daniela si era alzata in piedi con i due cazzi ancora stretti fra le sue mani, Lorenzo le tolse la mano dal cazzo di Marco e la prese in braccio, le gambe di Daniela si avvinghiarono alla sua vita mentre con una mano afferrò la nuca di Lorenzo, l’altra era ancora stretta sul suo cazzone, imprigionato tra i due ventri, la donna sentiva la cappella turgida pulsare.
Lorenzo la alzò ancora più in alto e Marco si avvicinò per prendere il cazzo dell’amico che apparve tra le gambe della moglie, lo segò un paio di volte, poi si inginocchiò dinanzi e adesso e iniziò a spompinarlo con passione.
«Sto facendo diventare gay tuo marito, sei contenta?» chiese Lorenzo a Daniela.
«Certo, tu sì che sei un vero uomo» disse lei baciandolo con passione.
Poi Marco smise di leccare la cappella di Lorenzo e la puntò verso la fica della moglie già spalancata, intanto il proprio cazzo gli era diventato di nuovo duro.
Daniela non aspettava altro e si impalò sul cazzone di Lorenzo che l’attrasse vero il basso di colpo.
«Sììììì! Quanto mi mancava il tuo cazzo in fica! Sei un dio! Rompimi!»
L’uomo continuò a fotterla facendo salire il suo seno contro il suo viso per poi farla ricadere sul suo cazzo impalandola sempre più a fondo. Marco non volle rimanere immobile a guardare, anzi aveva l’occasione che aspettava da una vita, incularsi sua moglie. Così spinse i due, e Lorenzo batté la schiena contro il muro del corridoio, poi afferrò il suo cazzo e lo puntò sul buco del culo della donna. Lorenzo capì cosa voleva fare e lo aiutò.
«Sei un porco! Mi vuoi fottere anche tu!» disse Daniela sentendo la cappella del marito superare facilmente lo sfintere anale, poi però il cazzo di Marco cozzò con quello di Lorenzo attraverso i tessuti dei due canali. Il marito spinse forte e riuscì a guadagnare alcuni centimetri.
«Con il mio cazzo dentro la fica il tuo culo è diventato strettissimo a quanto pare! Ce la fai?» disse Lorenzo ridendo.
Ma Marco le assestò due poderose spinte e il cazzo fu dentro al meraviglioso culo di Daniela.
«Sììì! Eccotelo tutto dentro il culo, gran puttana che sei!» disse Marco con rabbia, mentre cominciava a incularsi la moglie con altrettanta foga.
Lorenzo riprese nuovamente il suo ritmo, e Marco tentò di stargli dietro.
«Aaaaah!!! Sì, questo è uno dei miei sogni erotici più intesi…sìììì…. E adesso si sta avverando, presa da due uomini! Aaaaahhh! È fantastico!» esclamò la donna tra gli ansimi.
«Lorenzo, sento il tuo cazzo, i tuoi affondi sono poderosi!» disse Marco ammaliato dalla carica sessuale dell’amico.
Lorenzo per tutta risposta camminò in avanti facendo sbattere Marco sulla parete opposta, inculando Daniela ancora più a fondo.
Poi Lorenzo aumentò l’intensità dei colpi e Marco li subì anch’esso, Daniela era al settimo cielo mentre la sua fica veniva sconquassata da quel cazzone che prometteva di farla venire di nuovo in breve tempo.
Marco non si poté muovere, era schiacciato dal peso di entrambi contro la parete, ma poté afferrarle i seni e iniziare a stringerle forte entrambi i capezzoli.
La donna urlò, sia di piacere che di dolore a un tempo mentre la sua testa sembrava colpita da spasmi involontari ad ogni colpo che riceveva da Lorenzo.
«Vengoooo!!!» urlò infine con voce rauca e gli spasmi si distribuirono per tutto il corpo, dopo una ventina di secondi, Daniela era inerme, impalata sui cazzi dei due uomini che avevano smesso di fotterla.
Intanto Roberta aveva penetrato la fica di Anastacia con il dildo finto già di parecchi centimetri e la donna bionda boccheggiava, si sentiva pienissima, ma la ventenne volle rincararle le dose di piacere leccandole il clitoride già teso e duro. Anastacia le afferrò la nuca e le strinse il viso sulla fica.
Roberta però aveva altro in mente e la sua voglia di fotterla si tramutò in azione, mentre la fotteva con il dildo la spinse facendola posizionare oltre il centro del tavolo, così che ci fosse dello spazio per salirci a sua volta, le aprì le gambe e si posizionò sopra di lei a gambe aperte anch’essa. Poi si infilò l’altra estremità del cazzone di gomma in fica e con non poca fatica si fece penetrare quasi del tutto spingendo il bacino verso il basso. Anastacia l’aiutò, con una mano le afferrò un seno pendente e con l’altra afferrò il cazzo di gomma e spinse anche lei verso la fica di Roberta per penetrarla a fondo.
«Aaaaaah!!! Sì!! Dai, ne voglio almeno metà tutto dentro!» esultò Roberta.
«Facciamo metà l’uno!» disse Anastacia afferrando le gambe della ragazza e portandole contro il suo bacino.
Le due donne si ritrovarono con le fiche unite mentre le gambe erano posizionate a forbice ognuna sul corpo dell’altra.
C’erano ancora diversi centimetri di cazzo finto fuori dalle fiche e entrambe facevano a gara a chi ne avrebbe preso di più.
Cominciarono a muovere i bacini fottendosi a vicenda e ogni colpo ben assestato riusciva a penetrare il cazzo finto da 50 cm dentro le loro fiche ormai fradice d’umori.
«Fottimi Anastacia! Fottimi, ti prego!» gridava Roberta prossima finalmente all’orgasmo.

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