Durante la cena continuai a riempire di vino il bicchiere di mia moglie. Un brindisi dietro l'altro , e alla fine come mi aspettavo era bella che andata. "Mi sa che ho bevuto troppo...mi gira tutto...forse e' meglio tornare a casa "mi disse appena alzata dal tavolo appoggiandosi a me ."Ma no dai ...non vuoi andare a ballare ?" io le chiesi."Oh gia'...si si si..." mi rispose con un tono da ragazzina eccitata. In auto si mise pure a canticchiare a tempo di musica mentre si dava una ripassatina al trucco .
Quando arrivammo al locale c'era talmente tanta gente che iniziai a temere che mio figlio non ci trovasse . Invece appena entrati comparve all'improvviso abbracciando stretto la madre da dietro dicendole all'orecchio "Buon compleanno mamma! ".Lei subito fece un sobbalzo, poi riconoscendolo disse "Oddio M... ma che ci fai qui?"."Sono vento a stare con la piu' bella mamma del mondo..." disse lui mettendole al collo la collana che Io gli avevo dato .Lei rimase un po' basita, poi si giro'abbracciandolo stretto dicendo commossa " Sei proprio matto...". "Ti voglio bene mamma" lui le sussurro' all'orecchio. "Ti voglio bene anche io.." rispose lei accarezzandogli i capelli sorridendo. "Be'.. andiamo a sederci" dissi interrompendo l'abbraccio . MIa moglie si asciugo' le lacrime attenta al trucco , e poi , cinturata alla vita da nostro figlio , la vidi procedere verso il tavolo prenotato stretta a lui. Appena seduti ordinai subito una bottiglia di spumante , che fini' in brevissimo tempo . Lui continuava a riempire il bicchiere di sua madre , e lei lo svuotava tra una chiacchiera e l'altra , ridacchiando in continuazione per ogni fesseria le venisse detta. Tra i fumi dell 'alcool e la chiacchierata concitata non si era accorta che accavallando le gambe da seduta lo spacco del vestito si era totalmente spalancato lasciando in bella mostra tutte le cosce esponendo tutta la balza delle auotoreggenti . Vedendo la sua completa noncuranza posso dire che avesse completamente dimenticato di non indossare le mutandine .
Mio figlio e' sempre stato di poche parole , ma quella sera era cosi' loquace ...con sua madre . La musica era assordante e per parlarsi bisognava stare attaccati e farlo all'orecchio. Cosi' li vedevo guancia a guancia parlottare e sghignazzare. Ogni tanto lei si rivolgeva a me , ma lui subito la riportava verso di se' proseguendo chisssa' quale discorso. Lui le teneva sempre un braccio attorno al collo , lei una mano o sulla gamba di lui , o sulla pancia. E' in uno di questi momenti , in cui lei era praticamente a ridosso di lui , che comparvero un paio di amici di mio figlio. Li conoscevo entrambi . Uno poi era figlio della migliore amica di mia moglie ed era un suo amico di infanzia . Io li salutai un po' frettolosamente da seduto , mentre mia moglie si alzo' in piedi e si intrattenne un po' a parlare con loro. Cosa che a mio figlio sembro' dare un po' fastidio . Forse perche' all'inizio in maniera comunque discreta non disdegnarono di dare delle occhiate insistenti alle gambe accavallate di lei . Io lo notai, e penso lo noto' pure mio figlio.
Ad un certo punto mi sembro' di capire che mia moglie gli disse che poteva andare tranquillamente con loro, che era inutile che stesse con noi , ma lui sembro' irritarsi della cosa , e prese da parte i suoi amici allontanandosi un po' . Dopo un po' torno' dicendo"Dai ma'...andiamo a ballare...", prese sua madre per mano e la trascino' letteralmente sulla pista da ballo gremita di gente . Lei mi diede un'occhiata perplessa , ma poi facendo spallucce lo assecondo'. Passarono a pochi metri dagli altri due che si erano posizionati fuori pista ad osservare. Non potei non notare come i loro sguardi indugiarono sulla schiena completamente scoperta di lei , ma soprattutto sul suo fondoschiena che ,visti i tacchi vertiginosi che indossava , camminando ondeggiava da paura. Li vidi poi parlottare un po' tra loro e allontanarsi dopo avermi salutato da lontano .
Quando tornarono dalla pista io avevo gia' stappato un'altra bottiglia. Mio figlio non perse tempo e riempi' il bicchiere di sua madre , che accaldata , lo trangugio' in un attimo. "Forza dai ...ora tocca a noi " disse lei cercando di portarmi verso la pista . Ma io le dissi che dovevo scappare perche' avevo ricevuto una telefonata di lavoro importantissima. Lei rimase un po' perplessa , poi rattristata annui' e fece per prapararsi ad andare via. Ma io le dissi che poteva rimanere con nostro figlio. "Ma che dici?" lei disse ."Tanto non ho tempo di passare a casa ...torno tardi...aggiustati con lui " le dissi allontanandomi in fretta. Lei rimase praticamente di stucco , non capendo forse neanche quello che stava succedendo . "Vai tranquillo pa'...ci penso io a mamma" mi disse mio figlio con aria spavalda.
Continua.
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