“Tesoro cornuto ti è piaciuto ieri sera?! A me moltissimo sai, grazie per farmi vivere queste sensazioni, ti amo tanto”
“Jessica… ti amo anch’io tesoro. Sono felice di essere tuo marito e grazie a te che accetti il mio desiderio libidinoso di corna. I negri di ieri sera ti hanno riempita per bene e sinceramente il mangiarti la loro sborra dalla figa mi è piaciuto moltissimo, ti amo. Sei sicura amore mio che non ti dispiace se adoro lavare la tua figa sporca di seme?”
“Cicciolo cornutino mio ma certo che mi piace, lo adoro. È la sensazione più bella che io abbia mai provato. All’inizio ero stranita ma subito dopo la prima volta ho capito che mio marito avrebbe dovuto leccarmi la figa sporca di un altro uomo perché è il momento in cui godo di più. Mentre sento la tua lingua entrare prepotentemente nella mia fighetta larga godo, godo molto. Primo perché ti amo e secondo perché sono appagata dalla mia situazione sessuale. Sapere che sono la tua padrona mi piace e rassicura. Preferisco un marito cornuto e segaiolo ma che mi ama e rispetta piuttosto che uno di qui Don Giovanni col cazzo grosso che mi scopo. Grazie amore mio. Ma adesso dimmi, Paola e quell’omone di suo marito a che ora ci aspettano nel loro Hotel?!”
“Ti amo Jessica. Andiamo, siamo giusti come orario ma non vorrei aver capito male. Meglio andare amore mio”
Jessica e il cornuto escono dall’Hotel Victoria per raggiungere la coppia di loro nuovi amici conosciuti ieri sera al Pimky dopo lo spettacolo. I quattro hanno trovato subito una certa affinità, Paola una bella donna alta bionda, sicuramente esigente mentre suo marito un uomo colto, sui due metri, muscoloso e ben tenuto. L’appuntamento è nella all del loro Hotel per poi andare tutti insieme in camera e giocare un pò.
Jessica sculetta come suo solito, è felice e abbraccia il marito durante la passeggiata per raggiungere l’altra coppia. Indossa dei leggings bianchi senza intimo sotto, li adora perché dice che dopo aver fatto la pipì qualche goccia la bagna lì davanti e le piace che gli uomini la guardino con una macchiolina di pipì; indossa una camicetta nera sbottonata lasciando vedere bene il suo enorme seno porcello, viso truccato pesantemente e tacchi a spillo. Una gran puttana, moglie, amica, troia.
“Buona sera Roberto, Signora Paola sono lieto di rivederla; lei è una donna bellissima e suo marito un uomo molto fortunato”
Il cornuto prende la mano di Paola e dopo un delicato baciamano sorride e torna al suo posto.
“Ciao caro, Jessica buona sera, quanta eleganza e libidine… lei sprigiona amore da tutti i pori; quello fortunato qui è suo marito cornuto che ha il piacere di ammirarla ogni giorno; la mia Signora Paola. Beviamo qualche cosa qui o preferite in camera?”
“Roberto molto lieto, ieri sera non avevo capito il tuo nome, ero stanca dopo essere stata cavalcata da quei negri, mmmm, che libidine; Che bello rivedervi; propongo in camera”
“E camera sia”
I quattro si avviano alla suite, Roberto e Jessica davanti, Paola e il cornuto dietro.
La camera molto grande, spaziosa, luminosa con un divano difronte al letto e altri due piccoli divenetti con un tavolino in mezzo.
“Prego accomodatevi”
A queste parole Jessica si avvicina a Roberto abbracciandolo e baciandolo sulla bocca con amore e passione. Si avvinghia a lui senza dargli il tempo di chiudere la porta.
Gli appoggia la mano su pacco e lo tasta cercando di capirlo e mostrandolo da sotto i pantaloni di cotone.
“Ma tua moglie è sempre così vogliosa?”
“Eh eh, si Paola, è una donna calda e libidinosa.”
“Ma tu non dici nulla? Lasci che te la scopino davanti agli occhi? Sei impotente?”
Durante queste parole parallelamente Jessica si è inginocchiata, ha calato i pantaloni di Roberto e presogli in bocca il cazzo. È grosso come supponeva. Una bottiglia di mezzo litro di plastica, coglioni pesanti avvolti da sacche dorate, un asta lunga, larga e venosa, cappella reale, rossa e solcata. Un re. Avida Jessica è in ginocchio a succhiare mentre lui si avvia lentamente, senza farla staccare dal suo cazzone, sul divano di fronte al cornuto e Paola.
“No, non sono impotente ma mi diventa duro solo quando mia moglie mi tradisce. Se non mi tradisce sono impotente, non mi si rizza e non riesco a sborrare o sborro mollo. Ho un cazzo piccolino ma non me ne vergono perché mia miglia lo accetta”
“Capisco e tu cosa fai mentre lei scopa con i suoi amanti? La guardi come stiamo facendo adesso noi?”
“A volte me lo permette a volte mi fa solo sentire obbligandomi a restare in soggiorno pur lasciando la porta aperta. A me piace molto segarmi, mia moglie lo sa, quindi si fa vedere sempre da puttana così io non resisto, tiro fuori il cazzo e mi sego davanti a lei e il suo amante. Mi vergogno molto. Ma piace sia a me che a lei. Dice che gode di più quando mi masturbo davanti ad altre persone e mi faccio vedere sottomesso alla sua volontà. È fatta così e io la amo tanto”
“Quindi adesso ti ecciterebbe tirarlo fuori e toccarti mentre tua moglie sta succhiando il cazzo a mio marito e io ti guardo?”
“Bè… si, sinceramente si… credo mi piacerebbe anche se mi vergono un pò…”
“Ma daiiiii, come ti vergogni, guarda tua moglie com’è avida di cappella, non ti sta eccitando? Guardale la lingua, la sta ficcando nel buchino da dove esce il piscio di mio marito da quando glielo ha preso in bocca. È proprio una puttana tua moglie. Dai, tira fuori il tuo cazzetto e fammeloo vedere”
“Va bene… eccolo è questo qui. È piccolino ma adesso vedrai che segandomi diventa un pò più grande…”
“Ma che porco che sei… un maialino umiliato depravato… è si è piccolo… proprio piccolo. Ci credo che tua moglie va in cerca del cazzo di mio marito, guarda qua. Sei ridicolo… che segaiolo che sei. Ti piace proprio essere umiliato porcello… guarda come te lo meni… dai su adesso osserva tua moglie che sta dando il culo a mio marito… ti piace vederla sodomizzata così?”
“Ahhhhhhhhh godo…. Schizzo Paola…. Posso, dai ti prego guarda mia moglie che vacca quella puttana… amore ma cosa fai… stai dando il culo a Roberto ma con quel cazzo te lo rompe… dai amore ti prego non darglielo…”
“Maiale che non sei altro… guarda che tua moglie ha il buco del culo rotto già da un pò sai… mio marito ha trovato libero per riuscire a ficcarglielo tutto dentro come sta facendo. Non sborrare brutto porco, sborri quando te lo dico io, hai capito?! E chiamami Regina”
“Si regina scusa. Posso continuare a segarmi il cazzetto piccolo ?”
“Si, ma voglio che alzi le cosce e mi fai vedere i coglioni”
“Si Regina, ecco”
“Ah ah ah … ma cosa sono questi ?!?! Queste sono due fave non sono coglioni. Questi sono coglioni… mmmmm che grossi…. Guarda come sbattono sul clitoride della tua mogliettina puttana. I tuoi coglioni sono ridicoli, giusto le seghe puoi farti.”
“Dai, adesso segati forte fino a sborrare e quando stai per schizzare voglio che mi guardi negli occhi e ti schizzi sulla pancia in modo che poi noi tre giudichiamo quanta sborra buttano fuori le tue fave”
“Si, grazie Regina… ahhhhhhhhhhhhhhh godooooooooooo che bello…..”
“Bravo cornuto, guardami, guardami siiiiiiii ti sento tesoro, stai godendo… sei proprio un porco. Siiii ma che bravo, tre schizzetti… un pò liquida ma considerando che piccole le tue palle è già bene. Dai adesso vieni qua a succhiarmi la figa che fra un pò mi metto in mezzo a quei due maiali”
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