Ero euforico, ero appena andato a vedere i risultati del mio esame di maturità e vedere il mio 58 sessantesimi mi aveva emozionato, l'attestato della maturità sarebbe stato pronto entro una settimana, ripresi la mia bicicletta e tornai verso casa, lungo la strada però non mi accorsi di una macchina grossa che mi aveva avvicinato e poi tagliato la strada, io frenai ma caddì pesantemente verso destra, per fortuna di fianco c'era ancora un prato per cui caddi diciamo sul morbido ma egualmente mi spaventai molto e mi feci un'abrasione al ginocchio, il signore della macchina si fermò subito spaventato
"Ohh scusami ragazzo giuro che non ti avevo visto, fermati un momento ti offro da bere e ti medico un pochino"
Io ero ancora stranito e mi lasciai trasportare dentro il bar lì vicino, il signore chiese al barista se avesse qualcosa per disinfettare e il barista gli diede alcool e batuffoli di cotone, poi mi portò in bagno qui mi fece sedere su un treppiede mi abbassò il pantaloncino, una volta abbassati rimase un pò a guardarmi il culo e la gamba
"Ragazzo ma lo sai che sotto sembri una femmina? guarda che culo sodo e alto che hai e poi non hai peli da nessuna parte"
Io rimasi in silenzio e lui cominciò a palparmi il culo e puntare un dito al mio culo, io mi ritrassi ma lui dolcemente mi disse
"Non preoccuparti non voglio farti del male rilassati sono un medico"
Lo ascoltai e così il dito mi penetrò un poco nel culo poi ancora un poco e poi entrò tutto qui cominciò a roteare il dito dentro per allargare le pareti anali entrò quindi con due dita e subito cominciai a sentire come un piacere invadermi, non sentivo alcun dolore anzi man mano che il signore insisteva provavo sempre più piacere, lui se ne accorse appoggiò le sue labbra alle mie e mi diede un leggero bacio poi un'altro poi mi mise la sua lingua nella mia bocca io rimanevo passivo perchè sentivo dolore ma al ginocchio lui invece estrasse il suo cazzo e me lo mise vicino alla bocca
"Ragazzo prova a leccare sentirai meno dolore perchè sarai impegnato qua"
IO presi in bocca il cazzo profumava di pulito leccai il prepurzio poi la punta intera poi invitato da lui scesi a leccare tutta l'asta lui mi diceva di farlo lentamente e io scendevo scendevo fino a leccare i suoi grossi coglioni
"Ti piace quello che stai facendo?"
"Non mi dispiace profumi di puliti"
"Adesso mi provochi piacere dopo insieme a me sentirai piacere anche tu ragazzo però devi rilassarti completamente"
"Va bene, non sento più dolore al ginocchio e non esce più sangue"
"Dai alzati e appoggiati con le mani al muro"
Era un bagno tenuto molto bene le mura pulite senza scritte, io mi appoggiai al muro e subito sentii qualcosa di duro puntarmi il culo poi piano piano mi entrò un poco dentro
"Ragazzo senti dolore?"
"Un pochino"
Allora rimase un pò fermo poi spinse ancora e ancora fin quando mi penetrò completamente
"Ecco sono completamente dentro di te frà poco sentirai ancora un pò di dolore ma dopo godrai"
Il signore mi rimase dentro fermo per un pò poi cominciò un lento andirivieni ed io cominciavo a sentire il piacere invadermi completamente, quando lui aumentò il ritmo io persi la testa
"Ohhhhh ohhhh siiiii siiiii mi piace mi piace"
"Vedi te l'avevo detto tu sei un ragazzo gay, una piccola troietta che và facilmente in calore"
"Siiiii mi scopi signore mi scopi mi piace ohhhhhh"
"Certo che ti scopo tesoro"
" Siii siiii uhhh che bello siiii mi scopi mi scopi mi scopi la prego è troppo troppo bello mi piace ohhhhhh"
"Ehhh adesso ti sborro nel culo ragazzo vedrai che bella sensazione di appartenenza avrai"
Mi sentii riempire le budella da una marea di sborra calda e densa, si mi piacque molto quella sensazione, il signore alla fine mi mise della carta nel culo per non far defluire la sua sborra si pulii il cazzo e mi aiutò a pulire anche me, mi disinfettò l'escoriazione e poi uscimmo dal bagno.
La bicicletta era ancora lì per fortuna ma il signore la caricò nel baule della macchina e mi fece salire in auto e poi mi portò a casa, prima di lasciarmi mi diede un biglietto
"ragazzo se vuoi essere ancora scopato vieni pure a trovarmi, prima però telefona"
"Và bene signor Bianchi"
"Chiamami pure Corrado"
" Io sono Ivano"
"Ciao Ivano spero di rivederti allora"
Io gli feci un largo sorriso e poi gli risposi
"Mi rivedrà sicuramente Corrado".
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Categorie: Gay e Bisex