Possibile che abbia sognato tutto?
No, nella stanza c’è odore di sesso, non può essere solo mio. Sento una chiara presenza anche del profumo del tuo sperma.Mi faccio forza e decido di alzarmi per vedere che fine hai fatto.I tuoi vestiti sono ancora qui, quindi molto probabilmente devi esserci anche tu.
Infatti eccoti.Sei tranquillamente seduto al tavolo della cucina a fare colazione, in maglietta e boxer..
Quei tuoi boxer vecchio modello con la patta.Patta che chiude male e lascia intravedere i tuoi peli pubici che immagino ancora profumati del nostro sesso di ieri sera.
Tu ti accorgi di me, mi fai un segno di saluto, mi indichi l’altra sedia per chiedermi se voglio anche io qualcosa.Io faccio sì con la testa e mi avvicino al tavolo. Ma invece di dirigermi verso la sedia mi infilo sotto il tavolo, irresistibilmente attratta da quella patta appena aperta.
Avvicino la il naso al tuo pube e tiro un bel respiro.Riesco chiaramente a riconoscere il profumo dei miei umori, dei tuoi e del tuo sperma.
Con un tono indifferente mi chiedi se lo voglio.
Io non rispondo, ti infilo una mano nei boxer, tiro fuori il cazzo e me lo infilo in bocca.
Il sapore è ancora meglio del profumo.
È un misto di noi. Della mia fica, del tuo cazzo, dei nostri umori e del tuo sperma. Riesco anche a sentire una nota dei nostri sudori.Lo sento crescere e diventare duro nella mia bocca.Vorrei farti un pompino come si deve, ma sono ancora troppo assonnata e appena sveglia le mie energie sono a zero, lo sappiamo entrambi.
Infatti dopo qualche minuto così mi dici di venire su e prendermi un caffè, che è ancora caldo.Esco da sotto il tavolo e sto per andare verso la sedia libera, ma tu allontani la tua dal tavolo e mi dici “no, siediti qui” e con lo sguardo indichi verso le tue gambe.
Ti scavalco con una gamba e mi accomodo su di te. Credevo che volessi far sedere sulle tue ginocchia, ma mentre mi abbasso mi accorgo che mi stai tirando verso la tua pancia.Allora rallento il movimento di discesa per farmi guidare verso dove vuoi tu.Ti lascio dirigere la manovra e mi accorgo che è anche dove, senza saperlo, volevo io.
Ho il tuo cazzo in fica con le tue mani che mi stringono dolcemente i fianchi.Mi avvicini la bocca all’orecchio e con il tuo tono basso di quando prendi il controllo mi dici di non muovermi, di fare la mia colazione con calma e di tenere i fianchi immobili.
Mi chino verso il tavolo con la scusa di avvicinarmi alla caffettiera, ma in realtà per sentire il tuo cazzo ancora più a fondo nella fica, e inizio a fare la mia colazione in silenzio.
Sento le tue mani che mi accarezzano le schiena e ogni tanto giocano con i miei capezzoli turgidi. Le sento stringermi i seni e i fianchi. Sento il tuo cazzo pulsarmi nella fica.Ogno tanto faccio un accenno a muovermi, ma tu mi fermi subito e mi dici “resta immobile. Se no ti faccio alzare”.Allora mi immobilizzo e continuo a fare colazione.Lentamente perché la mia testa è totalmente altrove e non riesco nemmeno a concentrarmi abbastanza per masticare.
La mia testa è tutta presa dalle sensazioni di me seduta su di te, intorno a te.Dal tuo cazzo nella mia fica. Dalle tue mani sulla mia schiena, sui miei seni, sui miei fianchi.Dai miei umori che stanna allagando la mia fica e sento uscire bagnando copiosamente i nostri peli pubici.
Dall’orgasmo che sento ormai imminente e che so sarà devastante
(continua)
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Aggiunto: 4 anni fa
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Etero
«bellissimo racconto....»