C'era una volta in un paese molto lontano un prode cavaliere di nome Arthur . Portava l'armatura sempre lucente , lo spadone e lo scudo ... Tutte le dame cadevano ai suoi piedi come lo vedevano , Arthur era proprio un bel fusto. A duello mostrava coraggio e in ogni battaglia si batteva sempre come un leone, veniva rispettato e temuto da tutti i suoi avversari. Galoppava fiero in sella al suo destriero , sempre alla testa dei suoi uomini , nelle praterie sperdute di quelle terre .
Una nuova battaglia si stava avvicinando , questa volta Arthur sarebbe dovuto andare verso est , verso le terre inesplorate per fare nuove conquiste ...
Coi suoi uomi si mise in viaggio , a quattro giorni di cavallo sarebbero arrivati a destinazione. Il terzo giorno , la sera , Arthur non si accorse del pericolo imminente , il cavallo si imbizzarrì , disarciono' Arthur che cadde nel precipizio . L'ultimo ricordo di Arthur furono le grida dei suoi uomini che lo chiamavano.
Si risveglio a notte fonda nel buio che lo circondava, percepiva di essere in un luogo chiuso , umido ma non aveva capito dove esattamente , non vedeva quasi nulla intorno, con le mani sentiva solo delle cose dure e fredde sembravano pietre . Arthur si tocco le gambe erano tutte fasciate , non le riusciva a muovere , aveva bende e fasce anche nel resto del corpo ...senti una voce , una figura si mosse , Arthur non la riusciva a vedere bene ma sicuramente dal poco che riusciva a intuire era enorme ... Arthur era terrorizzato perchè non si poteva muovere . Non capiva la voce di quell'essere enorme , non aveva ben chiaro neanche se fosse umano o animale... La figura enorme gli porse una ciotola d'acqua e pronuncio altre parole incomprensibili.
Venne la mattina e la luce con essa , Arthur finalmente poteva vedere e rimase subito bloccato nuovamente dalla paura quando vide bene per la prima volta il bestione . Per essere umano era umano , ma era enorme . un enorme uomo nero , come il carbone , alto quasi 2 metri con dei muscoli enormi , imponente , coperto solamente da una specie di slip di tela sul pacco che camminava tranquillamente a piedi nudi sui massi della caverna. Si Arthur era stato portato dentro una caverna e medicato . I mesi trascorsero , Arthur imparò a comunicare gesticolando dato che non comprendeva la lingua del bestione.
Ora Arthur era quasi guarito , zoppicava solamente da una gamba , ma era ancora presto per andarsene dalla caverna pensò . Decise quindi di fermarsi ancora qualche settimana . Ad Arthur nella caverna non gli mancava nulla per la sopravvivenza , l'imponente gli portava acqua e cibo che poi cucinava sul fuoco . Arthur però giorno dopo giorno sentiva il bisogno di qualcosa di diverso , un giorno quando l 'imponente se ne era andato a procurare del cibo , Arthur si inizio a toccare lì sotto , iniziò a masturbarsi , fu un atto liberatorio. Qualche giorno dopo gli tornò il desiderio sempre più forte e Arthur non riusciva a resistere più e gli venne un'idea .Chissà quanto sarà dotato il bestione pensò , qua nella caverna non mi vedrà nessuno se ci gioco un po' , lontano da occhi indiscreti mi potrei divertire . E così fece , faccia a faccia col bestione si mise la mano sul pacco , e inizio a mettere l'altra su quello del bestione . Arthur aveva ragione , la sua mano afferrò qualcosa di inumano , enorme , sembrava quello di un cavallo da monta. Ormai aveva deciso , si voleva sfogare , così ricambio anche il favore penso Arthur , estrasse da quella specie di slip rudimentali il pene del bestione che non sembrava contrariato e iniziò a segarlo delicatamente con la mano , il bestione cominciava a diventare duro , forse troppo duro , Arthur non si fermava , aveva innescato il bestione.
Arthur voleva scoprire che sapore avesse il bestione e si mise a succhiare , era talmente grosso che a fatica riusciva a farlo entrare , un pene cosi nel suo culo vergine lo avrebbe demolito pensò , non glielo avrebbe lasciato fare , pensò sempre . Il bestione si stava eccitando prese la testa di Arthur e inizio a spingere il suo enorme palo dentro quella povera bocca ,Arthur stava per soffocare , da cavaliere sono finito a fare i pompini ai cavernicoli pensò. Il bestione era arrapato e fermare un bestione arrapato è come tentare di fermare un treno in corsa ... Il bestione prese arthur e lo girò senza fatica e... Arthur prima che potesse obbiettare senti una trave gigante entrargli in culo , come se gli avessero infilato tutto un braccio intero , dal male non riuscì neanche a urlare ma emise un grido soffocato , Il bestione era soddisfatto , continuo a pompare Arthur finché il cavalliere cavalcato non si senti allagare internamente, Il bestione lo aveva riempito ...
Arthur uscì dalla caverna , ancora zoppicante e col sedere bruciacchiante ma assolutamente soddisfatto . In lontananza vede degli uomini avvicinarsi a cavallo , forse sono dei suoi uomini...
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Aggiunto: 4 anni fa
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Gay e Bisex