Ormai era un'abitudine per noi dormire insieme, da quando si era arrampicato alla mia finestra per chiedermi scusa da bambini per non ricordo che cosa. Quella sera e tutte quelle a seguire lui mi raggiungeva nella mia stanza per dormire con me e la mattina sgattagliolava fuori senza farsi scoprire dai nostri genitori. L'unico a sapere di questa nostra abitudine era suo fratello che un paio di volte lo ha sorpreso ad entrare dalla finestra della sua camera. Abbiamo la stessa età e frequentiamo entrambi la stessa scuola. Durante lo sviluppo un ulteriore presenza ha inizato a dormire con noi e dopo i primi momenti di imbarazzo, siamo passati sopra alla situazione. Una mattina preso dalla foga di ritornare a casa, si dimenticò il telefono e quindi coesi a restituirlo, dato che dopo tanti anni ho imparato anche io ad arrampicarsi per arrivare alle finestre. Quando entrai nella sua stanza, mi sono resa conto, ormai tardi, che Marco era nudo ed era intento ad masturbarsi seduto sul letto e con gli occhi chiusi. Il telefono mi cade da mano e lui spalanca gli occhi e cerca di coprirsi con le coperte accanto a lui e bocceggia qualche parola. Io, ancora più scioccata esco di corsa dalla finestra e corro a rifugiarmi nella mia camera e cerco al più presto di svegliarmi dal mio stato di sciock mentre mi preparo per la scuola. Fattasi l'ora esco fuori di casa senza aspettare Marco come al solito ma raggiungo direttamente la fermata dell'autobus. Arrivata a scuola faccio di tutto per evitare Marco anche se fortunatamente non stiamo nella stessa classe. Lui cerca di parlarmi un paio di volte ma comunque riesco ad andarmene con le scuse più banali. Di sicuro lui non aveva nessuna colpa, era normale masturbarsi, ma ogni volta che lo vedevo, rivivo l'immagine di lui con il suo cazzo tra le mani, che a dirla tutta era davvero grande rispetto a quelli di mio cugino e del mio ex che erano gli unici che avevo mai visto. Ed a dirla tutta la cosa mi eccitava. Ritornata a casa sempre a distanza da Marco corro nella mia stanza chiudendomi dentro con la scusa dello studio verso mia sorella, che era la sola in casa dato che i miei lavoravano tutto il giorno in uno studio legale, e inizio a spogliarmi mettendo la musica ad un volume per non distrae dispetti. Mi stendo sul letto ed apro le gambe iniziando a toccarmi pensando a quel gran cazzo che aveva entrare e uscire dalla mia fica e mugugnado il suo nome. Era così eccitante che non mi accorsi del rumore della finestra che si apriva e del tonfo dei piedi di Marco. Mi rendo conto della sua presenza solo quando ormai di fianco a me solo quando sento delle dita accarezzarti il braccio. Apro gli occhi e sento il sangue fluire dritto in faccia dalla vergogna. "shhh, continua per favore" mi dice continuando ad accarezzarmi e baciarmi con le sue labbra sulla mia pelle calda e così continuo a toccarmi e gemere il suo nome, lui si alza e inizia ad spogliarsi e posso già notare un rigonfiamento nei suoi pantaloni. Così smetto di toccarmi e mi metto seduta iniziando a sbottonargli i pantaloni e ad accarezzare il suo rigonfiamento al di sopra dei suoi boxer per poi abbassargli gi getto sia i pantaloni e i boxer. Inizio a muovere la mia mano su e giù per la sua asta che è ancora più grande di quello che avevo visto la mattina, sentivo i suoi gemiti che mi facevano eccitare pensando che ero io a procurargli tutto quel piacere. Piano piano avvicino la mia bocca alla sua cappella e inizio a leccarla per poi prenderlo tutto in bocca, il suo odore pungente mi da inizialmente fastidio ma pian piano iniziò ad abituarmi, avevo preso solo il cazzo di mio cugino fino adesso. Il suo tono di voce aumenta e quindi gli strozzo un po le palle e sfilo il suo cazzo dalla mia bocca mi alzo per baciarlo sentendogli sentire il suo sapore. La mia fica era ormai del tutto bagnata, sento la sua mano accarezzarmi tutta fino a scendere sui miei glutei e poi infilarsi in mezzo alle mie gambe e toccare il mio clitoride facendomi gemere nella sua bocca. Ci stendiamo sul mio letto e lui scende con la bocca fino in mezzo alle mie labbra e inizia a leccarmi tutta. Prendo la sua testa frae mani e avvicino ancora di più la sua testa alla mia fica e sento l'orgasmo avvicinarmi così lo fermo mi sporgo verso l'ultimo casetto del comodino e gli mostro un preservativo che gli metto baciandolo. Dopodiche lui si fa spazio tra le mie gambe e dopo il mio accenno di assenzio entra dentro di me facendoci emettere un gemito. "cazzo quanto sei stretta" mi dice essere uscito ed entrato un'altra volta, era da mesi ormai che non scopavo. Continuano il suo movimento mi sento sempre più vicina all'orgasmo. Ci fermiamo solo quando sento mia sorella bussare alla porta per domandarmi se mi serviva qualcosa e che sarebbe andata a fare la spesa "no, grazie Lucia, ci vediamo dopo".
Così dopo che sentiamo la porta di casa chiudersi mi giro e faccio mettere Marco sotto e inizio a cavslcarlo, sento sempre di più l'orgasmo avvicinarsi e iniziamo a gemere sempre più forte mentre lui con una mano mi stuzzica a il seno e l'altra la teneva ben stretta sul mio culo. Dopo un'altro rapido movimento arriviamo all'orgasmo e mi stendo su di lui con ancora il suo pene nella mia fessura.
Ancora ansimante mi abbraccia sussarndomi che sono sempre stata nei suoi pensieri più intimi.
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Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«Brava, eccitante come primizia!»
«Complimenti»
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«Amica mia complimenti,per il racconto molto bello.Continua cosi ti desidero»
«Brava, fermati di più nei particolari e dilungati con le descrizioni di sesso.»