La prima sera ad Amsterdam è indimenticabile, perversione, sostanze proibite e alcolici sono un mix diabolico per Jessica che disinibita e sensuale esce per mano col marito dal Victoria Hotel.
“Amore hai qualche programmino per questa sera o vuoi che improvvisiamo in base a quello che vedremo?! Io ti avviso, sono eccitata come una troia in calore il viaggio aereo e in hotel mi hanno fatto sbrodolare tanto e adesso avrei voglia di un cazzo serio per godere e ricordarmi per sempre la mia prima sera da donna sposata ad Amsterdam”
“Jessica, moglie mia, ci stiamo dirigendo nel Red Light Distric (RDL), ho prenotato per le 21.00 da Frisco e dopo cena abbiamo due ingressi per lo spettacolo del Pinki, un locale di spettacoli sessuali dal vivo, uomini bianchi e neri che insieme a donne libidinose e sensuali scopano davanti al pubblico presente. Che dici amore, ti piace il programma?”
“Credo di si, lo stabilirò strada facendo. Per adesso abbracciami e stringimi a te amore mio. Voglio che vedano tutti quanto ci amiamo. Sei unico, sei il mio cucciolo e grazie che mi concedi di darla anche ad altri. Sai mi piace molto quando mi guardi mentre scopo con uno stallone, amore mio, godo molto di più di come se invece fossi sola con lui. Grazie amore e poi la sai un altra cosa… mi piace chiamarti segaiolo o pippaiolo o moscietto, mi eccita molto. Ti dispiace se qualche volta lo farò anche in pubblico?! Magari non davanti ai nostri amici di sempre che non sanno che sei cornuto ma con i nostri nuovi a mici di letto me lo permetti, amore mio?! Guarda che non c’è niente di male ad amare farsi le seghe come fai te. Quando mi chiesi se potevi masturbarti invece di avere un primo rapporto sessuale ricordo un brivido dall’eccitazione; pensai subito che eri un cuckold e ne fui felice. Mi piace tanto guardarti mentre ti meni il pisellino e credo sia arrivato il momento che lo sappiano anche i nostri amici di letto.”
“Jessica… sei unica. Sono così fortunato ad averti incontrato. È vero, mi piace di più farmi le seghe che scopare… ma mi piace anche leccartela e pulirtela per bene dopo le schizzate che ti prendi dai tuoi tori; per non parlare del tuo culo, mi fa impazzire il tuo super culo… te lo guardano tutti e chissà quanti uomini ti appoggiano il pacco, amore mio. Comunque si, mi sta bene, se vuoi chiamami pure segaiolo o cornuto o moscietto anche in pubblico, mi vergogno molto ma mi eccita questa sensazione amore mio.”
“Tesoro, ti amo. In futuro allora potrebbe essere che in certe situazioni ti ordinerò di segarti davanti a noi, così, giusto per umiliarti un pò davanti ai nostri amici visto che ti piace tanto… intanto io mi bagnerò come una troia. Sei un maiale lo sai !!! Ti amo”
Jessica e il segaiolo passeggiano innamorati e abbracciati, lei in calore lui umiliato e sottomesso dalla sua furia di umiliazione. Un vestitino a tubetto scollatissimo bianco, tacchi a spillo bianche, giacchetta in pelle nera, capelli raccolti con coda alta tipo coda di cavallo, sguardo penetrante e labbra rosse come la passione. Jessica riesce a sculettare anche se è abbracciata al marito e anzi, si eccita di ancora di più la cagna. Il marito è proprio un maiale cornuto, segaiolo e incapace di soddisfare sua moglie.
La cenetta da Frisco stupefacente, come sempre un eccellenza, un drink e un saltino Jamaica Coffe Shop e eccoli davanti all’ingresso del Pimki.
Saltano la fila perché hanno una prenotazione in prima fila lato corridoio centrale quindi in cinque minuti arrivano ai loro posti.
La sala ricorda i quei vecchi cinema anni 90, una platea molto ampia, sedili ricoperti in velluto rosso sia nello schienale che sul piano, appicciati uno all’altro e disposti ad arco. Poi un palcoscenico, le quinte, i fondali e sulla parte centrale un letto matrimoniale con la struttura in argento un materasso preparato con delle lenzuola in seta completamente dorate. Un tappeto molto grande sotto il letto e oltre un metro per lato.
Tutto esaurito, la sala è piena e si sente vociferare, risate e chiacchiere; degli ambulanti vestiti da damerini con un piano orizzontale largo 40 centimetri e la funzione di fare da appoggio per bottiglie di birra, vino, acqua, più la possibilità di ordinare altro. Ragazzi giovani e muscolosi.
Tanti uomini ma anche tante coppie, quasi il 50 per cento.
Le donne sono tutte cagne, molte fingono un certo dissenso come se lì per accontentare il marito ma vestite come vere puttane che aspettano il cazzo non per dentare ma per necessità.
Jessica e il cornuto hanno i primi due posti nel corridoio centrale quindi sono a meno da due metri dai cinque scalini che portano al palcoscenico.
“Moscetto che emozione, sono felice, dammi un bacio cornuto”
A voce discretamente alta Jessica dice queste parole attirando e facendo sorridere l’attenzione del loro intorno di gente.

“Hai sentito quella lì come ha chiamato il marito?”
“Paola parla piano che ti sente, sono italiani come noi”
“Si ma hai sentito?”
“Si, si vede che è un cornuto contento.”
“Si e lei ti piace?"
“Da quello che vedo si ma devo vederla in pedi”
“Mmmmmmm magari al fine spettacolo gli chiediamo di bere una cosa insieme, ti va?”
“Ma cosa hai in mente?”
“Amore al tuo bestione servono prede e quella mi sembra il tipo di puttana che fa per il tuo cazzo. Io e il marito aspettiamo mentre te ti scopi la sua puttana e soddisfi la tua brama di figa. Magari al marito piace anche segarsi in pubblico, io potrei guardarlo e mortificarlo”
“Sei una depravata. Ok, ci sto”

Si spengono le luci in sala e un fumo bianco esce da dietro i fondali del palcoscenico.
Delle ombre dal lato sinistro irrompono delle figure di donna, due, una nera e una di carnagione bianca. Danzando arrivano fino al letto, si spogliano dell’unico telo che hanno indosso e si sdraiano sul letto mostrando la figa verso la platea.
Luce all’improvviso e tutti vedono due meraviglie della natura sul letto che si abbracciano e si contorcono l’una con l’altra. Libidinose.
Un uomo nero, con il cazzo più grosso che si sia mai visto, entra dal lato destro del palcoscenico e si avvicina al letto. Gira il suo corpo verso il pubblico, mostra fiero il suo bastone di comando e ride soddisfatto, fiero e arrogante. Cammina avanti e indietro per tutta la parte fronte palcoscenico fermandosi difronte alle signore strizzando loro l’occhio. I mariti non tanto felici accettano.
Il negro si ferma davanti a Jessica.
I due si fissano negli occhi.
Il negro allarga le cosce piegandosi verso il basso allargando le gambe a rana e lasciando penzolare il suo cazzo e i suoi coglioni grossi come pesche a circa mezzo metro da Jessica e il cornuto. Tutta la sala guarda quel cazzo e la puttana che lo fissa.
Il negro alza lo sguardo e guarda la sala, sorride arrogante, allunga un braccio verso l’altro, punta l’indice che attira gli occhi e lo punta verso Jessica.
Tutti in sala guardano Jessica.
Il negro rialza il braccio, ma questa volta non punta l’indice me fa il gesto delle corna e le punta al segaiolo.
Una risata in sala.
Il negro guarda Jessica e con la mano la invita a prendergli in mano il cazzo.
Il suo cazzo è scapellato ed è grosso. La cappella sembra una mezza mela rossa e l’asta un cetriolo venoso. I coglioni gonfi in una sacca che sembra un sacchetto. Grosso, dotato e negro.
Jessica si alza, rimane alzata a fissare il cazzo per qualche secondo, alza lo sguardo e sorride al negro, fa un giro di [***] gradi per mostrsri a lui e alla platea a cui sorride compiaciuta.
Si becca un applauso.
Guarda il segaiolo, gli dà un bacio sulla bocca lungo una decina di secondi e allungando il braccio prende in mano il cazzo del negro.
“Ti amo” dice la puttana al segaiolo.
I negro si siede sugli scalini che conducono al palcoscenico, allarga le cosce e omaggia la Signora del suo cazzo.
Jessica si avvicina al negro a quattro zampe facendo alzare il vestitino bianco fino a mezzo culo.
Sotto non ha più nulla, la figa è mezza in vista e le tette sono già fuori.
Con maestria e diligenza si avvicina al cazzo del negro e gli prende i coglioni in mano, pesandoli, godendoseli, accarezzandoli e infine leccandoli.
Puttana.
Ficca la faccia sotto la sacca del negro.
Ne esce con la lingua fuori, bagnata di saliva, colante.
Lecca l’asta sia in verticale che in orizzontale fino al arrivare alla cappella.
Si ferma, la guarda, la ammira e si tocca la figa e si ficca dentro due dita inzuppandole di umori per poi estrarle e mostrarle compiaciuta alla platea attenta e porca.

“Che gran puttana!!!”
“Ma che troia quella mogliettina”
“Hai capito e guarda il cornuto che non dice nulla e si gode la moglie che spompina il negro”
“Cornuto tua moglie è brava, sei fortunato”

Questi commenti degli italiani presenti eccitano ancora di più Jessica che si gira verso il marito e gli dice e voce alta “Amore prima mi ci siamo detti che ti sarebbe piaciuto segarti in pubblico, voglio che lo fai adesso. Dai tesoro, non disobbedirmi, tirati fuori in cazzetto se segati come fai a casa, fai finta che siamo solo io, te il mio amante e che non ci sia nessun altro.”
Il segaiolo si tira fuori il cazzo senza dire nulla e inizia a scarsi il cazzo già duro.
“Bravo amore, fai il cornuto come si deve”
Jessica allora si alza, si spoglia nuda e invita il negro sul letto.
Lo spettacolo è andato avanti cinquanta minuti circa.
Il negro era instancabile e ha sodomizzato completamente Jessica che ha goduto come una vera puttana. Dopo essersi presa due sborrate in figa se ne è presa una anche dagli altri tre negri che sono intervenuti nello spettacolo.
Un applauso di cinque minuti e molti mariti a stringere la mano del cornuto.

“Scusate, complimenti per lo spettacolo eravamo dietro di voi e abbiamo avuto la fortuna di ammirare la sua Signora esibirsi col cazzo di quei negri, io e Paola, la mia Signora, avremmo piacere di invitarvi a cena per domani sera nel nostro Hotel, potrebbe andarvi?”
“Buona sera, grazie; ne parliamo ma credo che ci farebbe piacere, scambiamoci i numeri, ne parlo con mia moglie e la contatterò domani mattina”

“A domani”
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