siamo in terrazzo, nudi, intenti ad abbronzarci anche se siamo convinti che questa prossima estate non sarà facile tornare nelle nostre tanto amate spiagge nudiste.

ogni tanto i nostri discorsi tornano sui nostri primi tempi da coppia aperta, ed è piacevole in quanto capita di scoprire dettagli sfuggiti al momento. e sfuggiti anche dopo.

< amore, ti ricordi la prima volta che mi hai data in pasto ad altri uomini???>

e qui dovuto amo sull’esperienza, in quanto ci si perde nel tempo, e dobbiamo andare a ricordare le date più o meno precise...

< io insisto per la Calabria > le dico....
< e tu dici di no, perché eri talmente ubriaca da non ricordare il tutto>

< allora caro, rammentami tu, io posso aggiungere di mio quanto ricordo>

Calabria, estate di qualche anno fa... un po’ di anni fa...
siamo a circa della metà della vacanza, ai tempi le tre, anche le quattro settimane erano una regola, non avendo ancora gli impegni pesanti del lavoro, e delegando a fratelli maggiori ed ai genitori quanti possibile.

la sera della festa, sono previste luculliane libagioni e divertimento.
noi siamo inseriti nel gruppo animazione del villaggio turistico, anche perché i ragazzi dello staff erano sovente a corto di denaro e le pizzate a tarda notte, nei locali fuori dal villaggio, erano quasi sempre offerte da noi, 3 coppie di turisti in piena sintonia con loro.

il racconto continua con la descrizione degli abiti... io magrissimo, con i jeans tanto stretti da tenermi divise le palle... oggi diremmo un bel camel toe maschile!!
la camicia bianca aperta,
ed i mocassini azzurri.
tu invece amore, avevi un abito giallo un po’ trasparenza,abbastanza corto, di certo ben sopra al ginocchio visto che le belle gambe le hai sempre mostrate con piacere.
io mi divertivo a slacciarti molti di quei bottoni che aprivano in 2 questo vestitino, mettendo in mostra non tanto, ma sufficientemente, il seno rigorosamente libero dai reggiseni ed anche le cosce....
era già passato il momento dei chiarimenti.
avevamo già definió il fatto che s te piacesse fare sesso almeno tre o quattro volte insieme, ed io pur se giovine e baldanzoso, mai sono andato oltre le due scopate tanto che nel beauty- case avevi dentro un paio di ( rumorosi ) vibratori, non ancora conosciuti come dildo.
vabbè, tralasciando il racconto della cena se non per dire che con la complicità del vino e della birra, ogni tanto qualche manina birichina arrivava sulle tue cosce, andiamo a cercare di ricordare i dettagli...
l’istruttore di tennis, coma da manuale, un prestante ed abbronzato ragazzo dal sorriso smagliante ed un pacco consistente che si notava alla grande dentro al completino della Fila....
certo che tu presentandoti in canottierina senza reggi, una minigonna spaziale, ed un micro tanga che ai tempi doveva ancora diventare un capo di ordinanza nel guardaroba femminile....
quella sera, volse alla notte!!!
chi si buttò in mare per il bagno al chiarore delle stelle, chi cantava attorno al falò...,
noi, con te troppo “ bevuta “ rimanemmo vicini al falò.
complice il caldo del fuoco, complici i fumi dell’alcol, finì che il tuo vestitino giallo fosse completamente sbottonato, mettendo in mostra il seno turgido, le cosce tornite ed i fianchi sinuosi. in pratica eri nuda!!!

< infatti quelle mutandine particolari non le ritrovai più... ai tempi costavano ma dipeso non si trovavano facilmente in negozio >

poi boh, io sdraiato a cantare sguaiatamente, mi debbo essere appisolato...
e tu che parlavi... parlavi.,.. vicino a noi, Alessio l’istruttore di tennis che non ti lasciava un attimo....
fu la tua particolare risata a svegliarmi...
mi giro e ti vedo in piedi intenta a sfilarti la mutandina.... sei vestita con addosso l’abitino tutto aperto...
stai parlando, ridendo ed andando sotto una pianta lì vicina... anzi.... state andando !!

ecco! qui io ho un vuoto di memoria.
non so il tempo che intercorre dallo svegliarmi e mettere insieme le idee....
quanto di soppiatto arrivo a distanza debita, la luce del falò fa da lampione....
ci sono tre coppie intente ad amoreggiare...
e tra queste, tu, mia moglie con Alessio.
lui è seduto in terra con te in braccio!!
e ben chiaro che ha il suo cazzo dentro di te e che ti sta impalando!!
la sua bocca che bacia i tuoi seni e tu che avidamente cerchi di baciarlo!!!
i vostri movimenti sono lenti, con te che ti butti all ‘indietro sorretta dalle sue braccia...,
poi, ancora verso di lui a cercarne la nocca da limonare, e poi su, quasi a fare uscire il suo possente cazzo chi invece torna ad affondare dentro di te....
sarete andati avanti mezz’ora...lui che chiedeva di poterti entrare nel culo e tu che non volevi
( ai tempi il tuo culetto era ancora vergine).
avete amoreggiato per bene, e ricordo la mia rabbia per un solo dettaglio, la tua bocca che prendeva la lingua di Alessio.
quei baci profondi mi facevano sentire tradito!
godevo nel vederti leccata, nel vederti scopata, per assurdo avrei goduto anche nel vederti prenderlo in culo per la prima volta senza essere io a rompertelo, ma la tua bocca avida, la tua lingua turgida... no!!! mi hai fatti sentire di essere cornuto!!
ahh... la mia puttana mi tradisce!!
sono un cornuto !!!
ed il piacere prende il sopravvento, tanto che ho una erezione e mi sborro addosso senza che mi tocchi da solo il mio pistolino!!!

passano i minuti, avete finito....
lui è sdraiato a terra su una stola sapientemente posizionata per le occasioni e tu, nuda come una Dea sei sdraiata al suo fianco mentre parli e con una mano gli palpi il petto e gli stuzzichi il cazzo sempre ben duro.
ricordo che nell’avvicinarmi ti chiamai a voce alta per non arrivare di sorpresa e ricordo bene che tu, intenta a fargli un gustoso pompino, mi salutasti prima con la mano e poi, estratto il membro dalla bocca, con un “ ciao amore” ed uno scuotimi del cazzo a mò di giocattolino.
Alessio, era chiaramente indeciso sul da farsi....
di certo abituato a fottere le mogli e le fidanzate dei turisti, ma comunque un po’ in soggezione.
ci pensai io! con un bel...
dal come vedo rilassato il viso di Valeria posso dire che l’hai soddisfatta in pieno>
< a me, di sicuro > hai esclamato tu!
< e tu, bel cornutone>??? .< soddisfatto>??
e ricordo di averti detto della sensazione di tradimento, di essere un cornuto tradito e non consenziente a causa del tuo modo di baciare...
e poi, ti ho aiutata ad allacciare gli innumerevoli bottoni mentre Alessio, chiamato da Federico, il chitarrista dello staff, si allontana dopo averti baciata sulla bocca e stretto la mano a me....
poi però tutto finì lì in quanto 2 giorni dopo cambiammo villaggio ed andammo sull’altra costa calabrese.,.
ricordi?
in quel villaggio nudista, dove ti sei divertita un mondo con quella coppia di ragazzi di Pavia che ti iniziarono alle orge in attesa di scoprire il mondo delle gangbang nei villaggi in Croazia....
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Categorie: Racconti Cuckold