"Ma viene anche Sara?" I miei sapevano che non ci andavano a genio, eppure ogni anno mi portavano in montagna con gli amici di mia mamma, Marta e Piero con loro figlia, come detto Sara. Era già qualche anno che andavamo. Eravamo sempre stati un po' in conflitto, anche se c'è da dire che negli ultimi anni era diventata davvero bella, avevamo un anno di sofferenza, io 17 e lei 18. Negli ultimi anni i nervosismi fra di noi erano sempre meno, però non eravamo di certo migliori amici. Quest'anno l'avevo trovata davvero bellissima, aveva un viso angelico, occhi verdi e ricci di un bellissimo marrone. Il corpo poi era davvero bello, non aveva di certo il fisico da modella, il che era molto bello, aveva una bella quarta e anche il fisico era molto bello. Era molto intelligente, leggeva molto, ed era anche molto diretta, altra cosa positiva. Una sera non riuscivo a prendere sonno, sono andato inh cucina a bere una camomilla, lei stava leggendo un libro davanti al camino. "Ne vuoi una anche te" le chiesi indicando la scatola, annuì e ringraziò. Una volta preparate mi sedetti sulla poltrona di fronte alla sua, chiuse il libro e chiacchierammo del più e del meno. Mentre mi alzavo mi ha preso e mi ha baciato, così dal nulla, cogliendomi alla sprovvista, io l'ho baciata a mia volta, dicendole "sei stata sempre bella, ma ora sei proprio sexy". Lei si abbassò e slacciandomi i pantaloni inizio a farmi un pompino, una cosa bellissima, mentre faceva su e giù mi toccava le palle facendomi i grattini, nel momento prima di venire abbiamo sentito dei rumori e siamo dovuti scappare in camera. L'indomani mattina a colazione ho detto che sarei andato a fare una passeggiata nel bosco, chiesi a Sara se volesse venire e annuì. Ci bastarono pochi passi per capire cosa volevamo che succedesse in quella passeggiata, lei aveva un vestitino, una volta trovato un posto un po' appartato la baciai e salendo lungo la coscia con ma mano sentì che non aveva le mutande. Tirai fuori il cazzo e alzato il vestitino iniziai a metterlo dentro, lei era molto bagnata e riuscivo a fare avanti e indietro molto bene, lei mi baciava, si mise in braccio a me, avvinghiando le gambe alla mia schiena. Dopo un pochino scese e girandosi su mise a pecorina, la penetrai e cominciai a spingere, era davvero bello, mi piaceva anche toccare il buco mentre spingevo, leccarlo e spingerlo un po' dentro. Dopo qualche minuto, stanco, mi sdraiai sul telo che avevamo portato dicendole che ora toccava a lei, si sedette sul mio cazzo facendolo sparire, salì con le mani su per il vestitino e cominciai a stringere le sue tette tra le mani. Sentì i capezzoli che si facevano sempre più turgidi, e cominciai a giocarci. Lei con la mano raggiunse le mie palle e cominciò a giocarci, facendomi provare sensazioni fantastiche. Dopo qualche minuto venne, a me mancava davvero poco, lei si mi se a pecorina e mi concesse di venirle sulla schiena. Era stato bellissimo, dovevamo rifarlo, ma in quel momento non pensavo ad altro che a baciarla e coccolarla.
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Aggiunto: 4 anni fa
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«MOLTO SEMPLICE MA INTENSO»