Oggi mi sono data malata, davvero non ce la facevo ad andare in ufficio, ho telefonato alle 9 poi mi sono girata dall’altra parte e ho continuato a dormire, ieri sera è venuta Nadia a mangiare la pizza da me e si è fermata per la notte, abbiamo giocato un po’ ed abbiamo fatto tardi, non so come faccia, alle 7 si è alzata ed è andata in studio, ho trovato il suo biglietto sul comodino. Erano le 11 quando mi sono alzata, ho fatto una bella doccia, poi mi sono rilassata nell’idromassaggio per una quindicina di minuti, poi colazione : cereali, caffè, latte, succo di frutta, una banana e uno yogurt, spesso salto il pranzo, è un’abitudine.
Ho chiamato il mio medico per farmi fare un certificato per il lavoro, fortissima emicrania, al telefono mi è sembrato dubbioso ma ………. è andata, del resto è raro che gli chieda un certificato per il lavoro, ho approfittato della giornata a casa per occuparmi un po’ del mio corpo, una bella passata con della crema olio al gelsomino, una sistemata alle sopracciglia con la pinzetta, il resto mi sembra a posto, oggi ho deciso di starmene tranquilla a bighellonare per casa, verso l’una mi ha chiamato Nadia per chiedermi come stavo, abbiamo scherzato un po’ sulla notte prima e poi mi sono vestita; in casa , di solito sto comoda, un paio di slip, una magliettina corta e via, in effetti è quello che ho messo, slip bianchi di pizzo di seta ed una canottierina corta, mentre ero lì tranquilla e indecisa su cosa guardare con il telecomando in mano e con il portatile aperto mi collego ad Amaporn e inizio a chattare con un amico sardo molto simpatico, sul più bello suona il citofono : “visita di controllo, sono il medico” mamma mia, stacco subito la chat e gli dico “ultimo piano” poi metto una vestaglietta corta velocemente, ecco il campanello, apro “prego si accomodi” e lui entrando :” buongiorno, la signorina Donatella Txxxxxxxx ? “ “si, buongiorno, sono io” gli faccio strada in salotto, si siede sul divano ed apre la borsa e tira fuori una cartellina ed io :” un caffè” mi risponde di si e vado nella zona cucina a prepararlo, tanto ho la macchinetta a cialde, intanto lo guardo, avrà 50/55 anni, un po’ pelato e con la pancetta, ma ha la faccia simpatica, vedo che si guarda intorno, ma non dice niente, quando gli porto il caffè mi dice “sono dell’ASL, abbiamo ricevuto dalla Regione (il mio ufficio ) la richiesta per effettuare una visita di controllo, lei come mai è a casa?” gli racconto della mia fortissima emicrania, l’espressione che fa non è proprio bellissima, però mi ha trovata a casa, non può dirmi niente sono tranquilla, mi dice “beh, direi che è tutto regolare, lei è in casa, adesso come si sente? Domani andrà in ufficio?” rispondo che sto meglio e che si, il giorno dopo andrò in ufficio, lui continua, con la tazzina di caffè in mano :” bella casa, complimenti” mi rendo conto che guarda le foto che ho appese alle pareti, me le ha fatte Nadia ed in alcune c’è anche lei, lui ancora “mi appoggio sul tavolo per compilare il verbale” gli rispondo di fare pure come vuole e raccolgo la tazzina dal tavolino, senza rendermi conto che chinata in avanti, con quella vestaglietta corta gli do una splendida visuale del mio sederino con gli slip di pizzo, comunque quando mi giro vedo che sta scrivendo, però mentre scrive mi parla : “ certo, che una così forte emicrania…. sarebbe il caso di fare degli accertamenti, lo dica al suo medico, poi se vuole le do’ un occhiata, sono medico anch’io” ci stava provando? Non era proprio il mio tipo, comunque non volevo indispettirlo :” se vuole, se non è un disturbo per lei” “no, si figuri, nessun disturbo, dove possiamo metterci?” io ho nel bagno grande dove c’è la sauna anche un lettino per i massaggi e lo porto lì, lui appoggia la borsa sul bordo della vasca la apre e così girato mi dice :” si spogli pure e si sdrai sul lettino” lo faccio però tengo gli slip, ho ancora il buchino posteriore leggermente dilatato e arrossato, non vorrei che se ne accorgesse, ha indossato dei guanti di lattice, mi guarda un attimo poi comincia ad auscultarmi con lo stetoscopio, poi mi infila un coso nelle orecchie e ci guarda dentro, mi fa sedere sul lettino e, con un martelletto, mi prova i riflessi, poi mi dice di portare avanti le braccia, di tenerle tese e di chiudere gli occhi, eseguo tutto in silenzio, poi mi dice di sdraiarmi di nuovo sul lettino ma supina, lo faccio e sento che mi passa la mano sulla spina dorsale premendo e scendendo dal collo fino a ….. Accidenti mi sta spostando gli slip,penso, adesso se ne accorge, sicuramente ha visto ma non mi dice niente, sono sempre supina con le braccia ai lati del lettino, con i suoi movimenti avanti e indietro striscia contro le mie braccia, mi accorgo subito della sua erezione, non sono proprio sprovveduta, vedo che continua a muoversi strisciando e passandomi le mani su tutta la schiena, i miei slip sono sempre tirati indietro e la sua erezione sempre più evidente, però, penso, non deve essere male quello strumento, naaaa cosa mi viene in mente, buona Dona lascialo guardare e basta.
Ad un certo punto, però si mette in testa al lettino, mi dice si sollevare la testa all’indietro e mi aiuta con le mani, ora la vedo evidente la sua erezione, i jeans sono tiratissimi ed ha un bozzo……. Si accorge del mio sguardo e del fatto che, inconsciamente, mi sto passando la lingua sulle labbra, e allora cambia tono :” sei una bella porcellina signorina, ti piace vero?” e facendo così si tocca davanti, non riesco veramente a dire niente, guarda che roba, poi si tira giù la zip ed estrae il suo strumento, mamma mia, chi se lo aspettava da uno così, me lo trovo spiattellato sul lettino di fianco alla mia faccia, beh ormai ci sono, che devo fare? Comincio a leccarlo girandomi su un fianco, poi allungo le mani per impugnarlo e lui intanto mi sta stropicciando le tette e tormentando i miei capezzoli, ormai mi sta praticamente scopando in bocca, ma vuole dell’altro, mi fa scendere dal lettino ed appoggiarci le mani sopra, poi si mette dietro di me, mi strappa praticamente gli slip “adesso ti do quello che ti meriti troietta, fare un certificato falso per non andare al lavoro, non si fa, non si fa” con una mano mi tiene girata appoggiandola sulla mia schiena, con l’altra sento che fruga nella borsa, poi una sensazione di fresco intorno al mio buchino, mi ha messo della crema, poi lo sento imperioso puntare e spingere, “ ti devo rompere il culo, devo punirti, sei stata cattiva,” è dentro di me, faccio fatica a stare in piedi reggendomi al lettino tanto i suoi colpi sono lunghi, profondi e violenti mi fa male ma mi piace, Dio se mi piace, la mia fighetta sta sbrodolando, i muscoli della mia vagina si muovono all’unisono con i suoi colpi provocandomi un orgasmo che arriva violento, proprio mentre lui mi inonda il sederino con la sua sborra bollente, mamma mia sto ansimando, mi prende per i capelli e mi fa girare e mettere in ginocchio “ lecca puttana, puliscilo bene” non posso che eseguire, ho le sue mani tra i capelli, una volta finito si siede sul bordo della vasca, toglie i guanti e cambia di nuovo tono “ bene signorina, nulla di che preoccuparsi, io vado, buon pomeriggio” resto come una scema sul pavimento del bagno, mentre sento la porta d’ingresso chiudersi, ma guarda che storia, in ginocchio apro il rubinetto della vasca, mi ci vuole davvero un bel bagno.
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