Non ero affatto contento di questa sistemazione; non amavo la campagna, i miei zii avevano un bar nel paese neanche tanto vicino e quindi sarei stato da solo per la maggior parte della giornata. Avevano un figlio da poco maggiorenne, ma anche lui, durante il periodo estivo, lavorava in paese; inoltre tra noi due non c’era una grande simpatia reciproca.
Già dal primo giorno manifestai tutta la mia insofferenza verso quel luogo che non mi piaceva, che mi stava stretto, ma purtroppo non era una situazione modificabile.
Le giornate non passavano mai e chiaramente mi masturbavo furiosamente più volte al giorno fantasticando su qualsiasi cosa.
La mia passione per l’intimo femminile era già scoppiata da un paio di anni ed inevitabilmente dopo un paio di giorni passati completamente da solo in casa mi misi a frugare tra i cassetti della camera da letto di mia zia. Dovevo far attenzione a non mettere nulla fuori posto rischiando che lei se ne potesse accorgere. Con la massima cautela possibile spostavo il suo intimo finché scoprii una busta con delle calze da reggicalze… erano tutte color carne, le mie preferite… le toccai, le annusai e mi spinsi anche a leccarle ma poi rimisi tutto in perfetto ordine e corsi in bagno dove esplosi in un orgasmo quasi senza toccarmi.
Ma era chiaro che non sarei riuscita a resistere a lungo; sapevo benissimo che prima o poi le avrei indossate rischiando di essere beccata per averne rotto un paio oppure per non aver rimesso a posto alla perfezione il cassetto.
Il tempo di recuperare l’eccitazione appena placata ed ero di nuovo davanti a quel cassetto; mi spogliai ed infilai calze e reggicalze. Che sensazione bellissima!!! Trovai anche una sottana nera ed infilai anche quella…
Il mio piccolo clitoride era di nuovo duro mentre camminavo avanti ed indietro per sentire lo sfregare del nylon tra le cosce; sarei potuta rimanere così vestita per giornate intere… ma mi accorsi di un colpo di non essere sola… mio cugino mi stava spiando da non so quanto tempo!!!
“Ah ti piace vestirti da femminuccia eh??? E cos’altro ti piace fare da femmina oltre a metterti i vestiti??? Scommetto che sei pure frocio vero???”
“Ma no che dici Paolo, è la prima volta che lo faccio credimi te lo giuro. Mi stavo annoiando da solo in casa ed ho voluto provare ma ti prometto che non succederà più, te lo giuro!”
“Guarda che ti ho visto come ti muovevi e non venirmi a dire che era la prima volta…”
“Si invece era la prima volta, non so neanche io cosa mi sia preso. Ora mi tolgo tutto e rimetto ogni cosa in ordine. Prometto che non accadrà più, mai più!”
“Eh no caro mio… non penserai di cavartela così facilmente… immagini che casino succederebbe se lo venissero a sapere tutti gli altri, i miei ed i tuoi genitori???”
“Dai Paolo per favore, è stata una sciocchezza, per favore non dire nulla a nessuno. Ti scongiuro! Faresti scoppiare una tragedia inutilmente, ti sto così antipatico da volermi fare questo???”
“No non mi stai antipatico, per niente. E posso dirti che stai pure bene con le cose di mia madre… Vabbè diciamo che io non parlo, tu che sei disposto a fare per me?”
“Guarda Paolo sono disposto a fare tutto quello che mi chiedi. Ti aiuto come posso con il lavoro in paese, faccio in casa quello che devi fare tu… tu chiedi ed io lo faccio, ma per favore stai zitto e non dire nulla di questa cosa!”
“Ma io non chiedevo questo in cambio. Con il lavoro in paese non puoi aiutarmi e qui in casa non devo fare quasi nulla… io chiedevo se volevi essere carino anche con me oltre che con gli altri tuoi amichetti!”
“Ma Paolo che dici io non ho altri amichetti come dici tu… te l’ho detto era la prima volta che lo facevo e non accadrà più. Guarda ora mi tolgo tutto a rimetto in ordine. Per il resto sono a tua disposizione!”
“Beh allora significa che sarai carino con me per la prima volta. E non toglierti nulla te l’ho detto stai bene vestita da femminuccia… e poi sei carino e non hai neanche un pelo. Dai fatti vedere bene!”
“Ma no Paolo non puoi chiedermi questo… mi vergogno a farmi vedere da altri!”
“Immagina quanto ti vergogneresti se lo venissero a sapere i tuoi genitori… dai non fare lo scemo e fatti guardare per bene.”
In effetti lo sputtanamento sarebbe stato insopportabile, già i miei genitori non andavano d’accordo tra di loro e tra i loro pensieri c’era anche il mio comportamento a scuola non certo esemplare… e poi comunque quella sorta di “ricatto” mi stava facendo battere forte le tempie in un misto di paura ed eccitazione; quindi rimasi davanti a lui con la biancheria della madre a farmi guardare…
“Brava bambina… fatti guardare bene su… cammina avanti e indietro… sei proprio carina sai…”
“Dai Paolo, io non sono una bambina e così mi fai vergognare…”
“Ah non sei una bambina??? E allora cosa ci fai con i vestiti di mia madre addosso??? Ti stanno proprio bene. Su tirati in alto la sottana e fatti vedere sotto!!!”
Tirai su la sottana come mi aveva chiesto e faci vedere le calze ed il reggicalze mettendo in mostra che ero senza mutande…
“Mmmm che cazzettino piccolo che hai… di la verità, ti massacri già di seghe eh??? Quante te ne fai al giorno??? Scommetto che alla sera ti fa male da quante te ne sei fatto!!! Girati fammi vedere pure il culo!”
Seguii i suoi ordini e gli feci vedere il sedere completamente privo di peli…
“Ahh sembra proprio il sedere di una bella ragazzina; da dietro non si direbbe che sei un maschietto… lo sai che me lo stai facendo diventare duro???”
“Dai Paolo non scherzare!!! Posso togliermi questi vestiti ora??? Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto no???”
“Veramente io non ti ho chiesto ancora niente!!! E se tu non vuoi che io parli e dica tutto ai miei devi fare quello che ti chiedo! Adesso vieni qui vicino a me!”
Era su un divano di fronte a me; mi avvicinai e mi misi seduta vicino a lui. Appena gli fui vicina mi iniziò a toccare le gambe ed il sedere proprio come si fa con una donna, poi prese la mia mano e se la mise sopra la patta dei pantaloni.
Avevo la testa che mi scoppiava dalla vergogna! In che cavolo di guaio mi ero andata a ficcare!!! Però la sua mano che mi tastava cosce e sedere mi piaceva, fisicamente mi piaceva tanto, per non parlare della mia di mano che sfregava sopra i suoi pantaloni…
“Te l’avevo detto che sei una brava bambina!!! Vedi che ti piace farti toccare come una femminuccia??? Dai adesso tiramelo fuori che ti faccio vedere com’è fatto il cazzo di un maschio vero!”
“No Paolo questo non puoi chiedermelo, ho fatto tutto quello che mi hai chiesto ora lasciami andare ti prego…”
“Tu sei libera di andartene quando vuoi!!! Sappi però che io posso sempre raccontare tutto quanto quando voglio. Quindi decidi! O te ne vai oppure rimani qui e me lo tiri fuori dai pantaloni!!!”
Non so se abbia ragionato per paura o per voglia di farlo ma immediatamente gli aprii la patta e gli tirai fuori il cazzo. Ed era vero quello che diceva… era molto più grande di tutti quelli che avevo visto in piscina dei miei coetanei…
“Ecco brava, hai preso la decisione giusta. Lo vedi? È grosso e duro! Ora fai la brava puttanella e fammi una bella sega… tanto quelle le sai fare vero?”
Non riuscivo a ribellarmi oppure non volevo? In quel momento forse non lo sapevo, il fatto era che mi piaceva sia guardare quel cazzo tanto più grande del mio sia tenerlo in mano e guardandolo sempre fisso iniziai a scappellarlo ed a segarlo lentamente…
“Ahh brava puttanella… sei brava a fare le seghe lo sai??? Sono sicuro che a qualche compagnuccio tuo già l’hai fatta vero??? Dai vai un po’ più veloce su… fammi vedere come sei brava!!!”
“Ma no Paolo che dici, io non l’ho mai fatto a nessuno e mi sto anche vergognando tanto, dai ti prego lasciami andare, ti supplico!!!”
Dicevo queste parole ma non era quello che il mio corpo sentiva… tenere quel cazzo duro in mano mi piaceva e pure tanto, ed evidentemente questa cosa traspariva sia perché continuavo a fissarlo e sia perché la mia mano seppur tremante lo teneva ben saldo e continuava ad andare su e giù…
“Macché ti lascio andare, troietta! Continua a segarmi bene come stai facendo fino alla fine che voglio godere… ho le palle piene e voglio proprio sborrare tanto! Siii continua così puttanella tanto l’ho capito che ti piace tenerlo in mano vero???”
Io continuavo il mio movimento con la mano sul suo cazzo che diventava sempre più duro e grosso ma inevitabilmente anche il mio piccolo clitoride si stava gonfiando e la cosa si vedeva…
“Si vede che ti piace tenerlo in mano… lo vedi che sei eccitata pure te??? È inutile che dici di no!!! Vero che ti piace??? Dai dimmi… ti piace vero???”
“Si Paolo mi piace… è vero mi piace!!! E a te piace come te lo tengo in mano???”
“Siii mi piace dai continua puttanella non fermarti che tra un po’ sborro e ti riempio la mano… Daiiii eccola siiii continua!!!!”
La quantità di sborra che uscì da quel cazzo fu impressionante!!! Oltre a riempirmi tutta la mano gli schizzi arrivarono sia sulla mia pancia che sulla sua!!!! Avevo la mia mano completamente piena di crema bianca e calda….
Fu quello il primo di una lunga serie di pomeriggi estivi….
Fu quello il mio primo incontro con un cazzo….a 14 anni….!!!!
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Aggiunto: 4 anni fa
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