Tutto successe per caso. Mi chiamo Giovanna ho 32 anni e convivo da 8 con il mio compagno . Mio padre 55, un ormone Alto ed abbastanza grosso, come lavoro fa il gruista. A settembre del 2018 mia padre rimase vedovo. Passammo un periodo veramente brutto. Se io ho superato il momento, lo devo al mio compagno che ha avuto pazienza e comprensione. Invece mio padre rimase solo a casa e tranne le domeniche ci sentivamo solo per telefono, ma piano piano anche lui, un po per il lavoro che gli portava via la maggior parte della giornata e un po per gli amici riuscì a superare la fase grossa del dolore e a metabolizzare di essere rimasto solo. A luglio dell'anno scorso, il mio compagno dovette partire per circa un mese per motivi lavorativi. Allora per non rimanere sola, tornai alla mia casa natia, uno per far compagnia a mio padre e uno per non restare sola. I giorni passavano e un sabato sera tornata dal mare, mio padre, a cena, mi disse che sono uguale a mia madre, in tutto e per tutto. Non capi, ma lo ringraziai. Il giorno seguente, a pranzo, mi aiutò a cucinare e ogni tanto, credo involontariamente si strofinava su di me e ogni qualvolta che si strofinava, dato che stava in pantaloncini sentivo il suo membro sbattere. Papà è ben messo devo dire il vero.Dopo pranzo gli chiesi se più tardi, appena faceva meno caldo mi aiutava a mettere in ordine sala da pranzo e posare scatoloni di cose che non servivano.Rispose di si. Quando rinfrescò un po, iniziammo a pulire, sistemare in modo diverso la vetreria e posare negli scatoloni quello che non serviva. dopo aver sistemato tutta la parte bassa delle credenze, iniziammo quella in alto. Per un po di volte, me lo ritrovai dietro e appoggiandosi, mentre posava le cose in alto, sentivo il suo membro sul mio culo. Forse quella situazione strana gli provocò eccitazione e stava lontano, ma capitò quando dovette prendere un decanter che mi spinse involontariamente, facdnomi andare avanti e allungai le braccia appoggiandole sulla credenza per non sbattere sul vetro e rischiare si romperlo e rimasi quasi chinata e con il culo che andò indietro verso il suo membro. Lo senti bene stavolta. Rimanemmo fermi e in quel piccolo tempo lo senti gonfiare ed indurire. Lui si ritirò indietro e facendo finta di niente mi disse se mi ero fatta male. Risposi no e dissi che dovremmo stare più attenti. Continuammo come se non fosse successo niente, ma notavo il suo rigonfiamento e quando incrociavo il suo sguardo lo notavo diverso e mi ripetè du essere uguale a mia madre. Lui andò in cucina a bere dell'acqua ed io fini di sistemare gli scatoloni e scocciarli, e gli chiesi se li portavamo su in mansarda o giù in garage e mi chinai a prendere il primo. Lo senti dietro di me nuovamente che mi teneva le braccia per prendere lo scatolone. Sentivo che lui schiacciava il suo membro sul culo come se volesse entrare. Mi fece girare e lo prese, Era rosso in viso, e disse che lo portava su. Si allontanò e capi che da quando non c era più mamma che non faceva del sesso e mi dispiaceva, ma al solo pensiero di padre e figlia dicevo che era amorale e pensavo che era capitato per caso quella situazione. Ma quando lo sentì tornare, mi voltai verso l altro scatolone e mi richinai senza pensare. Ma stavolta mi richinai abbastanza da far alzare quel po di pù il vestitino che usavo per stare comoda a casa, ma volevo solo farlo contento, al massimo si sarebbe fatto una sega in bagno. Invece...lui si mise dietro di me, senti il rumore dei pantaloncini che si abbassavano e le mie mutande spostarsi, poi... un colpo e lo senti tutto dentro.Mi prese dai fianchi e mi tirava con violenza verso di se. Mi scopò con foga... venne quasi subito...lo tirò fuori e mi venne fin sopra la schiena.Si rivesti prese lo scatolone senza guardare scomparve. Io rimasi cosi, ferma all impiedi a guardare l ultimo scatolone. Non pensai a niente, ormai era successo. Tornò dopo 10 minuti.Ma stavolta ero cosciente. Senza dire niente andai verso il tavolo della sala alzai la gonna e mi piegai in avanti. Senti il suo ansimare e la sua mano sul mio fianco. Mio padre non ha tatto e di colpo è entrato. Iniziò un su e giù violento senza mai fermarsi per un buon 10 minuti sembrava indiavolato.Venni un paio di volte poi si fermò e senti la sua punta sul buchetto del culo e mi disse vediamo se sei come tua madre. Gli dissi di fare piano. Entrò piano un po alla volta. Sentivo quel cazzo dentro di me che mi faceva sentire piena. Poi rimise le mani sui fianchi e mi disse di muovermi.Io piano piano. Cosi feci, mi mossi fino a che non scivolava bene.Mi fermai ed iniziò a scoparmi il culo. Non faceva altro che ripetere si all infinito e a me piaceva essere inculata. Lo senti gonfiare e aumentò il ritmo e disse:"ti riempo". Lo senti venire e gonfiarsi in modo abnorme. Cadde con la testa sulle mie spalle dicendomi che mi vuole bene. Lo tolse e tutto lo sperma colava a terra. Io ero sfinita e rimasi appoggiata al tavolo. Lui si rivestì e portò l ultimo scatolone su fischiettando. Quella sera a cena quasi non ci guardammo negli occhi e fummo di poche parole ma mentre lavavo i piatti mi disse sei come tua madre e che dci se prendi di nuovo lo scatolone...Capii cosa voleva dire e mi piegai e mi riprese, era insaziabile. Da allora, la nostra parola ordine è lo scatolone, unica cosa mai guardandoci davanti sempre dietro....
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Categorie: Incesti