Era un venerdì notte di inizio anni 80,io appena sedicenne camminavo tranquillo per i vicoli più popolari della mia città ancora assonnato mi stavo recando al lavoro pian piano visto che il laboratorio di pasticceria dove ho iniziato a lavorare apriva alle 4,00 del mattino per iniziare la produzione e quindi era mia abitudine fortunatamente avviarmi una mezzoretta prima in modo da essere puntuale ma quella mattina si crearono per la prima volta tutti i presupposti per non essere del tutto puntuale,attraversavo un dedalo di vicoletti a ridosso della strada principale quando all'improvviso sentii una voce che proveniva da sotto l'androne di una palazzina mi avvicinai timoroso vista l'ora visto il tutto poco illuminato,una donna mi chiese se avevo una sigaretta io le dissi che non ne avevo e mi chiese dove stessi andando a quell'ora se stavo tornando a casa ed io le spiegai che andavo al lavoro le chiacchiere si prolungarono qualche minuto poi lei in modo sicuro e navigato perchè non era certo una ragazza ma ben matura mi accarezzo' la patta dei pantaloni e mi chiese se lo avessi mai fatto per strada così all'aperto le dissi di no così lei mi fece salire sul gradino dell'ingresso e sotto all'archetto del portone mi sbottonò i pantaloni mi tirò fuori il cazzo ed iniziò ad accarezzarlo facendo si che diventasse duro ed enorme vista l'eccitazione di quella situazione per me del tutto insolita,si chinò pian piano ed iniziò a succhiarmelo ed a leccarmelo tutto in modo gustoso e succulento ed oggi con tanta esperienza in più e con un ricordo ancora vivo di quell'esperienza posso giudicare che era un gran pompino che durò tantissimo d'improvviso sentimmo delle voci lei si rialzò un attimo e dopo pochi secondi visto che non passava nessuno si girò alzò la gonna e si mise a pecorina lo prese ancora tutto insalivato lo mise pian piano sul buchetto del suo culo e mi fece entrare dolcemente con un pò di forza il mio giovane cazzo si accomodò nel suo culo ed io inizia a scoparla con tutta la forza che avevo dei miei 16 anni lei gemeva e emetteva dei gridolini di piacere fino a quando non senti che io ero al limite e con uno scatto degno di una pantera si sfilo il mio uccello dal culo si girò e mi fece arrivare nella sua bocca non facendone venir fuori nemmeno una goccia.Arrivai al lavoro elettrizzato da quell'avventura e mi presi una ramanzina per il ritardo ma se così fosse stato avrei fatto ritardo volentieri tutte le mattina ma purtroppo non fu così perche' rifeci quei vicoli tutte le mattine seguenti per quasi un anno ma quell'estasiante situazione non si è più ripetuta e mi son sempre chiesto chi era quella donna che mi portò nel mondo del sesso all'aperto senza inibizioni chissà.......
Visualizzazioni: 7 302
Aggiunto: 6 anni fa
Utente: