La premessa è simile a quella del mio primo racconto “Vacanza in Calabria” e cioè che i miei racconti sono tutti veri, assolutamente nulla di inventato. L’unica modifica è rappresentata dal cambio dei nomi e delle località. Gli eventuali lettori protagonisti del racconto non avrebbero alcuna difficoltà a riconoscersi, anche se c’è una piccola enfatizzazione nel fatto narrato.

Fine anno scolastico 1980. Gli allievi dell’ultimo anno di una classe sperimentale del liceo della mia città (dove mia moglie lavorava come assistente amministrativo) in prossimità degli esami di stato, organizzarono una festa a cui invitarono anche Lusy (mia moglie). Lei rappresentava per i ragazzi la donna spigliata, moderna, sexy e sempre disponibile a dare consigli e a lasciar galoppare le fantasie erotiche dei diciottenni. Le sue minigonne e le sue magliette attillate richiamavano sempre studenti nel suo ufficio che restavano ammaliati dalle sue gambe e dai suoi seni gonfi con i capezzoli sempre duri e puntati verso lo sguardo dell’interlocutore.
In quel periodo era venuta a farci visita mia nipote Angelina, appena ventenne, con il suo fidanzato Francesco. Francesco era piuttosto geloso ma Angelina vedeva in sua zia il modello di ragazza libera e disinibita.
All’invito degli studenti, mia moglie rispose di accettare volentieri chiedendo se poteva portare con sé anche sua nipote descrivendola come una bella ragazza dolce, disinibita e sensuale.
I ragazzi furono felici di avere tra loro due donne giovani essendo una classe con pochi alunni costituita da soli maschi, dato che frequentavano un corso di studi particolare.
Quando Lusy ci informò dell’invito, Francesco avanzò delle difficoltà, non voleva che la sua ragazza andasse a una festa di studenti temendo qualche infondato tradimento e voleva parteciparvi. Naturalmente, conoscendo mia moglie e prevedendo anche come si sarebbe svolta la serata, cercai di rassicurare Francesco dicendogli che sarebbe stato fuori ambiente e che forse era meglio per noi due restare a casa a chiacchierare lasciandole un po’ libere di passare una serata un po’ diversa dal solito. Sebbene inizialmente riluttante, accettò, chiedendo solo il probabile orario di ritorno. Mia moglie lo rassicurò dicendo che, essendo una festa che si svolgeva a casa di uno dei ragazzi e con i genitori presenti (mi fece l’occhiolino), al massimo sarebbero tornate verso la mezzanotte. Ok, tutto a posto.
L’eccitazione di Angelina e di Lusy cresceva a mano a mano che si avvicinava la sera e tra docce, pettinate, trucchi, profumazioni e cambi di vestiti arrivò l’orario della partenza. Mia moglie aveva inserito nella sua grossa borsa un vestitino molto sexy per Angelina, mentre lei aveva indossato una delle sue solite minigonne che facevano impazzire i ragazzi. Angelina invece aveva indossato un casto vestito in modo da non suscitare insensate gelosie nel fidanzato. Quando uscirono, Francesco fece qualche apprezzamento negativo sul modo di vestire di Lusy, ma io gli risposi dicendo che quello era il suo modo di essere e che mai l’avrei costretta ad essere diversa da quello che desiderava essere.
La serata passò con diverse conversazioni e verso l’1 di notte le sentimmo tornare. Quando entrarono in casa, mi bastò lo sguardo di Lusy per capire che tutto era andato secondo quanto previsto, mentre Angelina appariva tranquilla e disse che sì, la serata era andata bene ma che le era mancata la presenza di Francesco.
Quando andammo a letto Lusy tirò fuori dalla borsa la sua mutandina e me la ficcò sotto il naso, profumava di sperma ed era ancora inzuppata. Sssss! Mi disse, non parliamo, non vorrei che di là sentissero ma è stata una serata spettacolare, Angelina si è scatenata ed ha scopato alla grande, io, naturalmente, non sono stata da meno, ma domani ti racconterò tutto. L’abbracciai e silenziosamente facemmo l’amore pregustando il racconto che mi avrebbe fatto l’indomani.
Qui riporto il suo racconto:
“Appena arrivati a casa dello studente, Angelina si cambiò immediatamente d’abito ed apparve con il suo vestitino cortissimo e leggero che ad ogni movimento lasciava vedere ciò che di bello cercava vanamente di nascondere. I ragazzi erano già tutti lì e c’erano anche due altre ragazze. Dopo un po’ che stavamo divertendoci, ballando e bevendo birra e vari cocktail, l’atmosfera cominciò a scaldarsi; io avevo tolto la gonna ed ero rimasta in mutandine e reggiseno e ballavo con movimenti sensuali. Angelina aveva fatto lo stesso e le altre due ragazze si erano appartate con i loro compagni. Dopo un po’ cominciammo a giocare a strip poker e per l’occasione ci rivestimmo, altrimenti sarebbe stato tutto troppo semplice. Dovevamo togliere un indumento ogni volta che si perdeva una mano. Fu stabilito che si poteva rimanere anche completamente nudi e che il gioco finiva quando tutti saremmo rimasti senza vestiti. Inutile dire che ognuno di noi cercava di rimanere nudo al più presto possibile ed io, come puoi facilmente immaginare, fui la prima a far sventolare le mie tette sotto il naso dei ragazzi che facevano a gare a toccarle. Al termine del gioco il tappeto e il divano diventarono ben presto il posto per dare sfogo alla nostra voglia di scopare. Ti racconto prima quel che fece Angelina. Quando tutti fummo nudi un ragazzo prese Angelina per la vita e la fece stendere sul divano. Lei gli tirò fuori il cazzo e cominciò a succhiarlo mentre immediatamente un altro le allargò le gambe e cominciò a toccarla con le sue dita fino a quando non le infilò, con movimenti dolci e decisi, il cazzo all’interno della figa cominciando a scoparla alla grande. Ovviamente alla vista di ciò non potevo rimanere impassibile e così cominciai ad accarezzarla anch’io, mentre un altro ragazzo cominciò a toccarmi le tette. I capezzoli erano diventati durissimi, quasi mi facevano male e per fortuna uno dei ragazzi ebbe pietà di me cominciandoli a bagnare con la sua saliva succhiando leggermente. Avevo la figa bagnata, mi sembrava quasi di sentir scorrere gli umori all’esterno, mi staccai dal gruppo e distesa a terra sul tappeto aprii le gambe a chiunque volesse penetrarmi. La risposta fu immediata e ben presto un poderoso cazzo scivolò in me toccando, ad ogni colpo, la cervice dell’utero che mi faceva sobbalzare dal dolore e impazzire dal piacere. Vedevo gli altri ragazzi che morivano dal desiderio e così proposi di metterci, Angelina ed io, sul tavolo rotondo che c’era in salotto in modo che ognuno potesse godere di entrambe in una sorta di girotondo. Bellissimo vedere il cazzo uscire dalla figa di Angelina ed entrare nella mia in un girotondo vorticoso conclusosi con spettacolari sborrate che inondarono i nostri corpi. Fine del primo round ma, come disse uno di loro: - se la prima è buona, la seconda è ancora meglio e così, dopo aver bevuto qualche drink e chiacchierato da nudi e con le mani che andavano sempre in ogni parte possibile del corpo, presi di nuovo l’iniziativa e mi portai alla bocca uno dei cazzi più promettenti che in breve tempo alzò la testa. Stupendo il suo crescente e il suo via vai in bocca mentre, senza neppure accorgermene, sentii che qualcosa bussava alla porta del mio culetto. Istintivamente con le mani cercai di facilitare l’entrata e dopo qualche piccolo colpo sentii lo schiocco dell’inguine del ragazzo che sbatteva sulle mie natiche, segno che aveva fatto penetrare in un sol colpo il suo cazzo completamente in me. Tu sai che io adoro il rapporto anale e così cominciai ad avere i miei orgasmi multipli mentre contemporaneamente mi veniva riempito di sperma il culo e la figa. Ognuno di loro voleva scoparmi e non mi negai a nessuno e la medesima cosa la fece Angelina che al termine aveva sperma fin nelle orecchie e sugli occhi. Era completamente euforica e mi abbracciò ringraziandomi con le lacrime agli occhi per la commozione. Demmo uno sguardo all’orologio e la mezzanotte era già abbondantemente passata e così, sia pur a malincuore, ci ripulimmo e rivestimmo (io asciugai con le mutandine, lo sperma che avevo addosso e le misi in borsa per te, mentre Angelina rimise il suo vestito da brava ragazza e dovette fare uno sforzo per assumere il suo aspetto di morigerata studentessa da mostrare a Francesco. Così arrivammo a casa e il mio sguardo ti comunicò che hai la moglie più bella e brava del mondo.”
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Categorie: Sesso di gruppo