Avere una Mamma per Amica, Sembra il titolo di un Famoso Telefilm degli anni 90,. invece e stato un bel vantaggio. Quante Trav possono vantarsi di avere avuto nella loro vita, la complicita' di un genitore che le stava dietro, e che accettava piu' o meno ciò che il Figlio combinava con gli Uomini? io Posso dirlo ad alta voce. Ho sempre avuto una passione smisurata per gli uomini maturi di una certa eta', non chiedetemi il motivo, avevo provato con dei Coetanei, ma quasi subito me ne sono pentita e ho provato solo una certa repulsione. Qualcuno direbbe che vedevo una figura paterna negli uomini piu maturi, puo' essere cosi', i Ragazzi non mi hanno mai attirata per nulla, al contrario gli uomini maturi dai Cinquanta ai Sessant'anni, sono sempre stati per me un riferimento sessuale unico. sta di fatto che iniziai a frequentare molti uomini di quell'eta'. tenendo conto che io ero poco piu' che maggiorenne. al tempo avevo compiuto i diciotto anni, ed ero nel pieno dello sviluppo fisico, già molto femminile trà L'altro. ho sempre portato i capelli lunghi, lisci castani chiari quasi biondi, avevo un corpicino magro, con due coscie tonde sode e ben fatte, un culo da paura (che è sempre stato il mio punto di forza) bello tondo sodo e liscio, morbido come quello di un bimbo. un visetto da troietta, e una bocca da vera pompinara. insomma non sarò stata una strafiga, ma sicuramente attiravo di certo l'attenzione. ho anche un bel cazzo, non lo nego, che non ho quasi mai usato durante tutti questi anni. di mio sono sempre stata passiva e mai attiva, il cazzo mi è sempre piaciuto prenderlo piuttosto che darlo. questione di gusti e di testa, mi sentivo piu' femmina che maschio, e di conseguenza anche la mia predisposizione era passiva. L'occasione che vi vado a raccontare, mi capito' un'estate calda di fine luglio a Milano. era pomeriggio inoltrato, ero intenta a farmi bella per un'uscita che avrei fatto quella stessa notte (sono sempre stata un'esibizionista nata, e nelle stagioni calde, mi piaceva uscire di notte per le strade e fare la Troia con chi incontravo),quando suonarono al citofono. mi precipitai a rispondere, e una voce di uomo, che avrei detto sulla cinquantina, chiedeva educatamente se era in casa mia mamma, presentandosi poi come Giovanni, un suo ex collega di lavoro degli anni settanta. dissi che ero il figlio, e che Mamma si era trasferita da tempo in veneto. L'uomo parve deluso, ringraziò e stava per allontanarsi, quando lo fermai,' senta.. scusi.... perche' non sale un'attimo? giusto il tempo per fare due chiacchiere...' gli chiesi. L'uomo tentenno' un po, alla fine si decise. gli aprii il portone del palazzo, gli dissi di prendere l'ascensore e salire al secondo piano. gli avrei tenuto la porta aperta, dato non avevamo targhette sulla porta. attaccai il ricevitore del citofono, e attesi l'uomo eccitata da quella visita inattesa. non pensai nemmeno un momento a coprirmi o cambiarmi,avevo addosso una lunga vestaglia rossa in poliestere luccicante, (era di Mamma, l'aveva lasciata a Milano,ed io l'avevo fatta mia ovviamente), per coprire l'intimo che avevo sotto, Reggiseno Nero In Pizzo, Tanga nero a merletti, Calze Nere a Rete Autoreggenti, e sandali a zeppa Neri Lucidi. mi precipitai alla porta, e quando l'uomo usci' dall'ascensore, vedendomi sorrise. lo salutai per nulla imbarazzata nel presentarmi cosi', e lo feci accomodare in salotto chiudendo la porta a chiave. l'uomo sorrise di nuovo e ironicamente fece la battutina che mi aspettavo: 'hai detto di essere il Figlio di Maria?' (cosi' si chiama Mia Mamma). 'Si...' risposi timidamente, facendogli segno di accomodarsi accanto a mè sul lungo divano. gli spiegai subito e senza problemi, che ero una Trav, senza scomporsi l'uomo rispose, 'Mamma Lo sa?' 'Certo... e approva...' ho Risposto io con un sorrisone. 'Che strana situazione' ha poi aggiunto l'uomo, squadrandomi dalla testa ai piedi. ero ben truccata e profumata, ma ero ben coperta dalla lunga vestagliona che mi avvolgeva, non facendo intravedere nulla se non le unghie delle mani e dei piedi smaltate di rosso. L'uomo sembrava divertito e non certo infastidito. iniziammo cosi' a parlare del piu' e del meno, e mi racconto' in breve, che mi aveva vista da piccina, e che piu di una volta, avevo giocato con lui, quando mio padre era al lavoro, e lui passava a trovare mia madre. Era, mi fece capire, un'amico di mia madre. Il fatto di avere davanti a me, un'uomo che mi aveva conosciuta da piccina, mi intrigava parecchio,e la conversazione ben presto si spostò' su di mè, l'uomo era visibilmente attratto dalla mia figura femminile, lo capivo da come mi fissava, volle cosi sapere se avevo un compagno, risposi che ero attualmente sigle, alla ricerca dell'uomo giusto. 'Certo Capisco' aggiunse alla fine. 'e cosi ti piacciono gli uomini maturi, ma ne hai già presi dentro?' disse sempre con piu' curiosità', 'Certo' risposi sorridendo, '...e anche belli grossi se devo esser sincera.' buttando l'occhio ai pantaloni dell'uomo, vidi un bel rigonfiamento proprio sul mezzo. alla fine lui tagliando corto arrivò al punto.. 'senti... non è che mi faresti vedere come sei sotto quel vestaglione? sai... solo per curiosare come sei fatta'. non aspettavo altro, mi alzai in piedi, e lentamente feci cadere a terra la vestaglia, scoprendo definitivamente le carte. l'uomo apprezzò non poco il mio abbigliamento e sopratutto il mio fisico. 'un corpo davvero notevole il tuo caspita.' ormai il ghiaccio era rotto, e dopo qualche sguardo malizioso, mi abbandonai tra le sue braccia aperte che mi attendevano da tempo. gli ho messo le braccia attorno al collo, mi son seduta sulle sue ginocchia, e ho lasciato che le nostre labbra si attaccassero in un bacio appassionato. mi sono staccata da lui senza quasi fiato, tanto era stato appassionante. riusci' a sussurrare solo 'sei fantastico'. senza perder piu' tempo in convenevoli,(ormai ci davamo del tu), aiutai Giovanni a spogliarsi, vederlo col cazzo duro e nudo, era meraviglioso. un'uomo che data l'eta' (aveva Cinquantacinque Anni ben portati), era ancora un bel Toro da monta,con un minimo accenno di pancetta, che gli conferiva un'aria da uomo vissuto, corpo liscio senza peli, un cazzo bello lungo e duro, senza barba ne baffi, capelli corti brizzolati e ben tenuti, leggermente abbronzato, che faceva risaltare il suo bel corpo leggermente sudato. lo presi per mano, e lo Invitai a conoscere la mia camera da letto, dove un bel lettone matrimoniale a due piazze ci aspettava. quel letto dissi a Giovanni, era dove mamma ha dormito per anni. L'uomo, sorrise e disse di conoscerlo bene, dato era entrato in casa nostra molte volte, e a parte qualche cambiamento nella mobilia, conosceva a memoria ogni particolare della vecchia casa in cui ora abitavo da sola. Sempre piu sorpresa, da quell'uomo che mi eccitava troppo, lo guardai con occhi pieni di sentimento. lui sorrise e chiese da che parte aveva dormito mia mamma. la destra risposi, vicino la porta d'ingresso. l'uomo si buttò da quella parte, e mi tirò per un braccio sopra di lui, baciandomi nuovamente. Non avrei mai creduto, di passare un pomeriggio cosi', ma stava davvero accadendo qualcosa tra noi, e non avevo nessuna intenzione di rinunciarci, qualsiasi cosa fosse successa, ero decisa ad andare fino infondo. Le conseguenze, le avrei pagate dopo, ora non mi importava nulla. Mi stava scoppiando il cazzo dentro al tanga, e lo tirai fuori, lasciai che l'uomo mi masturbasse, mentre io masturbavo lui. stavo per fare l'amore con uno che era stato amico intimo di mamma, e mi aveva vista da piccola, non poteva esserci cosa piu eccitante di questa. un'occasione davvero unica mi stava capitando quel pomeriggio d'estate. ad un certo punto, la nostra attenzione, fu attratta per un'istante dal telefono Cordless sulla testiera del letto appoggiato proprio sopra le nostre teste. senza nemmeno il bisogno di parlare, con una sola occhiata d'intesa, prendemmo entrambi il telefono, mano nella mano, ci siamo riguardati ancora, e abbiamo sorriso. incredibile l'intesa che avevo con quell'uomo che appena conoscevo. Eppure mi sembrava di conoscerlo da sempre. dovrebbe essere a casa a quest'ora' gli sussurrai a mezza voce, l'uomo annui' con la testa, poi Rispose: 'dai chiamala..'. composi il suo numero, e attesi gli squilli.. uno..due...tre..quattro...cinque..sei.. al settimo squillo, mamma finalmente rispose. 'Pronto?'.. 'Ciao cara', senza perder tempo, arrivai subito all'argomento che mi interessava, 'Sai chi e venuto a trovarti?' ho detto inserendo il viva voce al telefono. Quando Giovanni parlò, esordendo con un 'Ciao Maria... Come Stai, ti ricordi ancora di me?' mamma restò sorpresa e felice di sentirlo. non si vedevano da secoli, e intavolarono subito un'amichevole conversazione sui tempi andati. intanto che l'uomo avviava la conversazione con lei, io tra le sue gambe, presi in mano il suo grosso e duro cazzo, me lo infilai tutto in gola in un colpo solo, succhiandolo con passione, da vera Troia che ero, non persi certo tempo in convenevoli. era bellissimo, un sogno, ascoltavo la voce di mia madre mentre parlava con l'uomo in viva voce al telefono, nel frattempo gli succhiavo il cazzo senza vergogna. un colpo di lingua sulla cappella, una lunga leccata all'asta, poi di nuovo tutto in gola, tanto che Giovanni fece non poca fatica a rimanere impassibile al mio trattamento. piu' volte dovette scusarsi con mamma per i sospiri e i gemiti che gli scappavano. non riusciva a trattenersi il porco. i due stavano ricordando i tempi in cui lavoravano insieme in una fabbrichetta ormai chiusa, ma che negli anni settanta era stata molto operativa. finito di lavorargli il cazzo con la mia boccuccia carnosa, mi misi a pecorina, lui sempre piu' preso dalla situazione, (ormai aveva perso ogni inibizione), mi apriva dolcemente ma con decisione, con le sue grosse manone, le natiche morbide e sudaticce. piano piano, attento a non farmi male, fece scivolare la sua grossa cappella dentro al mio buchetto, che si allargò all'istante per accoglierlo dentro fino alle palle pelose. un'ultima spinta, e il suo bel cazzo duro lo avevo dentro tutto. non mi trattenni e sospirai senza preoccuparmi di farmi sentire da mamma. sospirai ancora, e stavolta in una pausa dove l'uomo non parlò, credo si fosse sentita la mia immensa goduria. Mamma inizio' a insospettirsi, tanto che chiese cosa stessi combinando, rivolta a mè. Riuscii solo a sospirare ancora, prima che l'uomo prese nuovamente la parola. un'altra spinta dell'uomo, e stavolta, mi fece urlare di piacere, senza poterlo mascherare. a quel punto fui proprio Giovanni a vuotare il sacco senza vergognarsi di passare per un porco. Giovanni che era un'uomo educato, cercò le parole piu' adatte, a spiegare la situazione che si era creata: 'senti Maria, ho conosciuto un po meglio tua figlia...' Mia Figlia? gli Fece subito eco mamma, dimenticandosi in quell'istante di avermi ormai accettata come tale. 'Si Maria, tua figlia ' ha ribattuto Giovanni. 'Insomma si... tu sai ul rispetto che ho per te e... scusa se mi permetto, ma... e successo, stiamo facendo L'amore. non volermene, a quel punto sono intervenuta io per togliere dall'imbarazzo L'uomo: 'mamma, cara, e capitato... Giovanni e un'uomo...' non riuscivo quasi ad esprimermi, mentre il porco dietro di me ci dava dentro come un Toro scatenato. mi stava aprendo in due le chiappe. ancora un po che me lo spingeva dentro, me lo faceva arrivare in pancia direttamente. Mamma borbottò qualcosa che non comprendemmo, di sicuro mi stava rimproverando come il suo solito. certo non era contenta della situazione che si era creata, imbarazzatissima anche lei, la colpa ovviamente della cosa andò tutta a me. figuratevi se aveva il coraggio di incolpare l'uomo, Sentendosi Imbarazzata, mamma continuò i suoi rimproveri prima a me, poi disse qualcosa anche all'uomo, chiaramente, ma eravamo cosi presi dal piacere, che nessuno fece caso a ciò che lei ci brontolò. ad un'altro mio urletto di piacere, mia madre disse qualcosa in un flebile sussurro che interpretammo come "era inevitabile", ma non son sicura, dato coprivamo tutto con i nostri mugolii di piacere. Credo che ad un certo punto, mamma chiuse definitivamente la telefonata, dato non la sentimmo piu parlare. noi però continuammo a scopare come maiali senza fermarci, e senza senza ritegno per ciò che era appena successo, anzi godevamo ancora di piu, adesso che anche mia madre aveva saputo che stavamo scopando. tentati invano piu' volte di richiamarla, mentre Giovanni ci dava dentro a spaccarmi il culetto. Mamma era Irragiungibile, forse aveva staccato o chiuso il suo telefono. Abbiamo continuato a darci dentro cambiando piu volte posizione e sudando come fossimo stati chiusi in una sauna. avevo ormai i lunghi capelli appiccicati tra viso e schiena, come se avessi appena fatto una doccia, i nostri corpi sudati scivolavano ad ogni cambio di posizione, e il letto si era fatto una chiazza enorme di lenzuola aggrovigliate e bagnate. Vuoi per l'eccitazione, o forse per il gran caldo, Giovanni non ha resistito piu, svuotandosi, mi ha allagata le viscere, riempendomi di calda sperma il culo, che ha iniziato a colare dietro e giu' per le coscie, sulle calze a rete che avevo ancora addosso. anchio non mi sono trattenuta, ormai ero al limite del piacere, e ho sporcato le lenzuola spruzzando molto, e venendo con un lungo sospiro ad occhi chiusi. come avevo detto a mamma quella volta che ci siamo confidate, 'Sono gli uomini che devono riempirmi... non io a riempire loro', detto, fatto. rimanemmo abbracciati a lungo senza nemmeno pulirci, aspettando che la sperma appiccicosa si fosse assorbita da sola con il sudore dei nostri corpi, ci baciammo sulla bocca nuovamente, sorridendo felici. Giovanni li mi confidò che era la cosa piu' bella che gli fosse capitata in vita sua. non ne dubitai. Risposi che lo era stata altrettanto per me. rimisi il cordless al suo posto sulla testiera del letto, pensando a cosa avrei detto a mamma una volta che l'uomo se ne fosse andato. lui dovette proprio leggermi nel pensiero, perchè mi guardò fisso negli occhi e mi disse: 'Non preoccuparti per mamma, la conosco, le passerà''. ho subito annuito, mamma era fatta cosi', si arrabbiava si, ma poi sapeva sempre perdonare. quando piu' tardi l'uomo se ne andò, con la promessa di tornare il giorno dopo a sfondarmi ancora, le telefonai. Mamma non mi rispose subito, ma insistendo alla fine la trovai. Ovviamente mi scusai subito per l'accaduto, ma le ricordai anche, che lei mi aveva accettata per quello che ero, una Troia, e non potevo farci nulla se mi era capitato proprio quell'uomo tra le braccia. non era stata mia intenzione mancarle di rispetto, avevo solo lasciato che i miei istinti da Puttanella facessero tutto. (con lei potevo usare senza problemi quei termini). dopo tutto sembrò calmarsi e accettare meglio la situazione. anche se continuava ad essere imbarazzatissima per aver ascoltato cio' che avevamo fatto al telefono con lei presente. alla fine però si calmò del tutto, riuscendo perfino a fare una delle sue solite battute, chiedendomi: 'Almeno e stato bravo? Ti ha fatta godere?' gli risposi sospirando: 'E STATO UN VERO TORO DA MONTA CARA... AVEVA UN CAZZO BELLISSIMO' siamo scoppiate a ridere, e tutto tornò normale. evitai solo di dirle, che mi aveva riempita di sborra il culo, e che avevo ingoiato la sua sperma, dato che lei pretendeva usassi le dovute protezioni, cosa che non facevo mai. ma alla fine della telefonata eravamo tornate come madre & figlia unite piu' di prima. Quello era solo l'inizio della mia lunga Troiaggine, mamma ancora non sapeva cosa l' aspettava.
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