Sabrina è una donna di 48 anni, non molto alta 1,60 circa , capelli biondo castano, una bella quarta di seno e un culo da far invidia a una 20enne, non era magra anzi, ma si teneva in forma con le sue corsettine in campagna, una donna non bella ma che sicuramente stimolava la fantasia mia e non solo… Sabrina era la mia vicina di casa da ormai 15 anni, sposata con un uomo dall’aspetto sgradevole e dai modi alquanto scorbutico, Pietro si chiamava, un uomo che non dava confidenza a nessuno e quando ti incrociava aspettava sempre il tuo saluto per primo, cioè un uomo antipatico a pelle..
Non nascondo che Sabrina mi eccitava e non poco, il problema era che anche lei come il marito, è una donna molto riservata, a stento rispondeva si miei saluti, e sempre con quell’aria di superiorità che li distingueva entrambi.
Un giorno, mentre portavo a passeggio il mio cane tra le campagne, notò uno scooter parcheggiato vicino ad una cascina abbandonata che si trovava sul percorso che facevo di solito.. Incuriosito mi avvicino per vedere chi fosse e soprattutto cosa stesse facendo in un posto isolato come quello, quando arrivai all’ingresso, dove c’era un portone malandato, fui attratto da sospiri insoliti, chiari di una donna che stava godendo.. la mia eccitazione crebbe in misura con la mia curiosità e quindi mi avvicinai al portone e da una fessura su di un’anta iniziai a intravedere la scena: un ragazzo, avrà avuto all’incirca 20/22 anni, stava prendendo da dietro una donna… La donna Jugoslava e si dimenava ma di spalle non si riusciva a riconoscerla, mentre il ragazzo era chiaramente visibile, era lui Armando il figlio di alcuni miei vicini, un ragazzo solare educato e molto gentile… a questo punto la curiosità di capire chi fosse la donna era cresciuta ancora di più, me ne stavo lì ad aspettare il momento propizio, quando finalmente cambiarono posizioni: Armando si appoggia ad uno sgabello improvvisato e con le spalle al muro, la donna gli dà le spalle e si si appoggia a lui infilandosi il cazzo del ragazzo bene dentro la sua carnosa fica… in quel momento ho avuto un brivido percuotermi la schiena, la scena ce l’avevo di fronte, loro erano in posizione frontale rispetto al portone, la sorpresa fu di quelle che ti lasciano senza parole, era lei, era Sabrina…
Superato il mio stupore iniziavo ad invidiare Armando, si stava scopando una donna che aveva il doppio dei sui anni e che io immaginavo da anni di poterlo fare… come un lampo mi venne in mente di usare il telefonino per scattare alcune foto, non che avessi in mente cosa fare, ma quella scena mi eccitava tantissimo e volevo immortalarla iniziai a scattare prima delle foto poi cominciai a fare un video, proprio in quel momento Sabrina si staccò da Armando e rapidamente si inginocchiò per prenderlo in bocca… non potevo restare fino alla fine anche perché il mio cane iniziava a tirare che voleva continuare la passeggiata, allora messo via il telefonino ritornai sul sentiero e dopo circa 15 minuti ripresi la via si casa…
Quando arrivai quasi sotto casa mia vidi in lontananza Sabrina in tuta che si avvicinava, la salutai:
-ciao Sabrina, bella giornata per una corsettine vero?-
Lei con la solita arroganza:
-buongiorno Paolo-
E Mi passò vicino senza neanche adeguarmi di uno sguardo, la cosa mi fece una rabbia che a fatica mi trattenni nel dire:” brutta stronza che non sei altro,prima nella cascina non mi sembravi così arrogante e stronza, ma sembravi più una troia…
Ingoiai il rospo e ritornai a casa, la rabbia che avevo in quel momento quasi mi fece dimenticare il telefonino… iniziai a sfogliare le foto e il video, cazzo avevo proprio fatto un bel servizio pensavo tra me e me, quasi quasi lo pubblico sul quel sito porno… ma un’idea ancora più buona ma baleno' subito per la testa: usare quel materiale per ricattare Sabrina e avere la mia vendetta…
Iniziai subito a dare forma alla mia idea, dovevo far vedere le foto a Sabrina e ricattarla per scoparmela per bene… pensai subito come fare, se avvicinarla di persona oppure inviare delle foto, dopo un po’ di riflessioni optai per la prima, e così feci…
Quel sabato mattina era proprio una bella giornata, non troppo calda giusta per una corsetta, così mi misi la tuta ed uscii di casa col pensiero fisso di Sabrina. Non ho dovuto aspettare molto, ormai la conoscevo da tanto, dopo 10 minuti circa la vedo uscire di casa con la sua tutina pronta per la sua corsetta, “oggi ti faccio correre io" pensavo tra me e me…
Mi avvicino a lei che intanto aveva iniziato a camminare a passo veloce e le dico:
- buongiorno Sabrina, bella giornata oggi, ideale per stare un po’ all’aperto-
Lei mi risponde come al solito:
- Buongiorno Paolo-
Non la sopportavo più e dovevo fare la mia mossa:
- Anche oggi vai verso la cascina?? Ho visto che lo scooter di Armando è già lì-
A queste parole lei si fermò di botto, mi guardò e quasi non riusciva a proferire parola poi mi disse:
- Cosa dici Paolo? E che c’entra Armando?-
- Sabrina non trattarmi da stupido, e finiscila con la tua aria di superiorità che so tutto , l’ho visto l’altro giorno con i miei occhi-
- Ma cosa hai visto? E come ti permetti?-
A questo punto non resisto e tiro fuori una stampa di una foto che avevo scattato, in cui si vedeva chiaramente il suo volto, ma si vedeva ben altro..
Lei prese la foto e rimase impietrita.
- Sai pensavo che Pietro gradirebbe questa foto e le altre che ho fatto, e anche Giovanni e Patrizia (erano i genitori di Armando).
- Sei proprio un bastardo guardone di merda-
- Sabrina modera il linguaggio, non penso tu sia nella posizione di poter aggredire me, non hai capito che non è nel mio e nel tuo interesse che queste foto arrivino a queste persone-
- Ma cosa stai dicendo?-
- Dico solo che se tu ti comporti come dico io, questa cosa resta tra noi, e nessuno ne saprà mai niente-
- Bastardo, stronzo-
- Ancora??? Sabrina forse non lo hai capito ma ti conviene assumere atteggiamenti più reverenziali nei miei confronti-
- Cosa vuoi? Scoparmi?-
- Certo che voglio scoparti, è da una vita che voglio, ma alle mie condizioni-
- Le tue condizioni –
- Si, le mie condizioni-
- E quali sarebbero??-
- Piano piano le scoprirai tutte, intanto oggi la corsettine la rimandi e vieni con me-
Per la prima volta vedevo Sabrina senza la sua aria di superiorità, e con più riverenza nei miei confronti.
- Ora continua la tua corsetta senza dare nell’occhio e recati alla cascina che fra un po’ vengo anche io-
- Ok stronzo- Mi disse con uno sguardo che lasciava intuire la sua rabbia
- Iniziamo a portare un po’ di rispetto, da oggi quando ti rivolgi a me ti dovrai rivolgere con “Signor Paolo “
- Va bene Signor Paolo- mi disse con un leggero filo di voce..
Dieci minuti dopo ero alla cascina, lei era già dentro che mi aspettava, in un silenzio tipico di campagna e a tratti imbarazzante mi avvicinai a lei e le dissi:
- Spogliati-
Sabrina obbedì come avesse capito ormai le regole del gioco, rimase in intimo, sembrava una ragazzina alla sua prima esperienza, il suo corpo seminudo aveva acceso il desiderio in me, il desiderio soprattutto di dominare quella donna che fino al giorno prima mi vedeva dall’alto della sua arroganza …
Mi avvicinai e senza indugi gli strappati quel reggiseno che a stento riusciva a trattenere quei due seni morbidi, stavo per fare la stessa cosa col suo perizoma quando mi fa:
- Non mi baci nemmeno??-
- Sabrina tu non hai capito allora, io non voglio fare l’amore con te ma voglio scoparti, come si scopa una puttana…-
Gli tolsi l’ultimo straccio di stoffa che la copriva e mi abbassai per assaporare la sua fica. Sabrina si appoggiò con la schiena alla parete e allargò un po’ le cosce per agevolarne, iniziai a leccargli per bene il clitoride e le grandi labbra, sentivo che iniziava a bagnarsi così mi abbassai ancora un po’ per raggiungere con la mia lingua il suo buco del culo… apprezzava la troia tanto che iniziò i primi mugolii.
- Adesso girati, appoggia le mani al muro e allarga bene le gambe- gli dissi
In quella posizione era davvero uno spettacolo, il suo culo era grande ma armonioso, morbido da palpare insomma una vera delizia.. passai la mia mano tra le sue gambe e mi resi conto che era fradicia, a quel punto senza indugi mi tirai fuori il cazzo e lo indirizzai sul suo buco del culo..
- Che fai Paolo??-
- Che fa signor Paolo vorrai dire-
- Che fa signor Paolo??-
- Faccio quello che avrei voluto fare già da tempo, il tuo culo è divino-
Così dicendo iniziai a penetrarla, Sabrina si dimenava ma senza ostacolarlo, sapeva che se lo faceva sarebbe stato doloroso per lei… pochi minuti e il mio cazzo era completamente dentro, mi sentivo appagato e soddisfatto e iniziai a pompare prima pian piano poi con un ritmo più accelerato. Anche Sabrina ora iniziava a dare i suoi colpi con ritmo sempre più intenso, muglova di piacere, allargava bene le sue chiappe quando io pompavo e le restringeva quando mi allontanavo, proseguimmo questa danza un bel po’ fino a quando Sabrina inizia a rallentare e con una mano da sotto afferra il mio cazzo:
- Mettimelo nella fica signor Paolo-
- Vedo che inizi a capire-
- Ti prego mettimelo-
- E no, il piacere è mio e deve essere solo mio-
Scansai la sua mano e iniziai a scoparla ad un ritmo forsennato, le sue chiappe sbattevano sul mio addome e ormai il mio cazzo entrava e usciva facilmente, così gli afferrai una gamba col braccio e glie la tirai un po’ su,in modo da poterla penetrare al meglio…
- Mi stai sfondando il culo, porco-
- Vedo che ti piace-
- Mettimelo in fica-
Ormai stavo quasi per venire, lei non si dimenava più come prima, mi sfilai il cazzo dal suo culo e afferrandolo per i capelli la girai e la feci inginocchiare :
- Succhia troia-
Sabrina non se lo fece ripetere e iniziò a succhiarlo… ci sapeva veramente fare, riusciva a metterlo tutto in bocca e quando lo tirava fuori usava la lingua in modo sublime. Con un trattamento così non potevo resistere a lungo, staccai le sue mani dal mio cazzo lo infilai più che potevo nella sua bocca, pochi secondi e la mia esplosione arrivò, una sborrata lunga e abbondante che la troia voleva buttare fuori, ma io non glie lo permisi, tolsi il mio cazzo dalla sua bocca e afferrai i sui capelli da dietro, la tirai con la nuca verso il basso , i nostri sguardi in quel momento erano incrociati:
- Ingoia tutto troia-
Sabrina ci mise un po’ ma alla fine ingoiò tutto come le avevo detto, mi allontanai e iniziai a ricomporsi, gli lanciai i suoi vestiti e lei fece uguale. Uscii per primo dalla cascina e mi feci dare il suo numero di cellulare dicendogli che quello era solo l’inizio e si aspettare le mie istruzioni sulla prossima volta che avrei voluto divertirmi, non mi rispose e neanche mi salutò quando uscii…
Passarono 3 giorni e alla fine la richiamami, ma questa è un’altra storia…..
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