Insomma non ero gelosa se faceva sesso con altre ma lo diventavo se sospettavo che potesse avere una relazione sentimentale a mia insaputa.
Questo era l'unico punto su cui fissammo delle regole per il resto ci dimostrammo aperti a tutto.
Ci confessammo mano a mano le nostre fantasie e le nostre perversioni.
Una delle prime ad essere realizzate fu delle mie.
Mi piaceva l'idea di essere visitata da un ginecologo in modo molto “approfondito”.
Il salotto di casa sua era lo studio medico , io entravo e lui mi accoglieva con indosso il classico camice bianco , mi chiedeva di spogliarmi completamente e di sdraiarmi sul divano che fungeva da lettino.
Prima della visita di sua competenza volle sincerarsi che fosse tutto in ordine anche altrove. Si mise i guanti in lattice come da prassi ed iniziò a tastare le ghiandole tra la gola e il mento. Dopo avermi confermato che era tutto regolare passò ai seni alla ricerca di eventuali noduli. Tastò con cura l'intera superficie per assicurarsi che non ci fosse nulla di anomalo ed una volta rassicuratami che era tutto ok passò ai capezzoli , premette le areole che ben presto reagirono diventando gonfie e dure con i capezzoli ben ritti. Me li pizzicò e disse “bene bene cara la mia signora , nessun nodulo , ha delle mammelle sanissime ed i capezzoli sono molto reattivi agli stimoli , direi che può ritenersi pienamente soddisfatta , non potrei farle una diagnosi migliore.
Si sfilò i guanti per infilarsene un altro paio nuovi.
“Ora è venuto il momento di occuparmi di ciò che è più specificatamente di mia competenza , l'aspetto ginecologico”
Mi fece piegare le gambe in modo che le potessi divaricare meglio.
Si mise ad osservare con attenzione
“Dall'aspetto esteriore sembra tutto in ordine , non vedo segni di irritazioni. Ora osserviamo meglio” e posò le dita sulle grandi labbra e sulla fessura facendo un massaggio che coinvolgeva il mio sesso per intero. “Trovo che sia meglio che la vagina si apra in modo naturale e non usando strumenti che lo fanno meccanicamente avendo il vantaggio che con questo sistema posso giudicare la sua reazione agli stimoli tattici , cosa di non poco conto per poter redigere una diagnosi precisa ed approfondita”
Io tra la rima parte durante la quale si era occupato dei miei seni ed ora il tocco delle sue mani , le sue parole ed il suo apparente distacco professionale mi sentivo sempre più coinvolta in questo nuovo gioco di ruolo, Tastò il clitoride che massaggiò e premendo nel punto giusto lo fece uscire e lo titillò un poco con movimenti rapidi del dito “che dire , perfetto , molto reattivo , ora passiamo a controllare l'interno , vedo che non serve il gel , ha prodotto umori in abbondanza , il miglior lubrificante naturale e segnale di perfetta funzionalità” infilò il dito indice e lo mosse a tastare le pareti interne fino a spingerlo a toccare l'utero.
La situazione e il suo dito mi stavano facendo godere così socchiusi le labbra e lasciai uscire i primi gemiti.
“Brava si lasci andare , non si vergogni a mostrare di provare piacere di fronte al suo medico di fiducia”
“al primo tatto sembra tutto a posto ma per avere un quadro più preciso dovrò ripetere l'operazione senza guanti ma prima devo osservare bene il suo interno” Si alzò per andare a prendere qualcosa da un cassetto e tornò con un oggetto mai visto prima , una specie di bicchiere di vetro a forma leggermene conica di circa cinque centimetri di diametro nella sua parte superiore e lungo una decina aperto alle due estremità con una di esse che aveva un'imboccatura che piegava verso l'interno a forma di ogiva tronca appena sopra la base. Capii che serviva a favorire l'inserimento nella mia vagina. Lubrificò l'oggetto passandolo più volte sul mio sesso pregno di umori quindi lo posizionò all'apertura ed inizio a spingere facendolo anche roteare. Era veramente grosso e le mie pareti vaginali non erano pronte ad aprirsi immediatamente a quell'intruso e il mio medico che sapeva come fare continuava a fare roteare l'oggetto mentre lentamente si faceva spazio affondando a poco a poco. Il roteare di quello strano bicchiere mi provocava un perverso piacere in contrasto con il suo lento penetrare che mi faceva tendere i muscoli con la sensazione che avrebbero potuto cedere e lacerarsi da un momento all'altro. La sua pazienza e perseveranza ebbero infine la meglio perché ad un certo punto quando fu dentro di alcuni centimetri i muscoli che opponevano più resistenza e che erano quelli in prossimità dell'apertura a forza di essere stimolati si rilassarono ritrovando l'elasticità che la tensione iniziale aveva inibito e l'oggetto poté finalmente scivolare agevolmente fino a raggiungere il punto dove avrebbe dovuto fermarsi.
A quel punto il dottore con l'aiuto del del flash del suo cellulare puntò la luce in direzione del mio sesso spalancato all'estremo e ne illumino l'interno “ le pareti mostrano che il tessuto è regolare e sano , non ci sono tracce di anomalie o macchie sospette ed il colore è di un rosa acceso tendente al rosso come è giusto che sia , posso vedere l'utero che appare di forma regolare. Ora dopo aver scattato alcune foto da allegare alla mia relazione muoverò avanti e indietro l'oggetto mentre lo estrarrò con cautela per dare il tempo alle pareti di recuperare la loro forma originale senza il rischio di causare traumi.
Si mise così a muovere a stantuffo quel coso facendolo contemporaneamente roteare. Era come essere scopate da un dildo enorme. Ero combattuta tra godimento e disagio e d era una sensazione comunque molto eccitante. Continuò cosi a scoparmi con quel coso per alcuni minuti fino a che fu fuori del tutto. Naturalmente non c'era nulla di professionale in tutto ciò , Giovanni non aveva nessuna competenza al riguardo se non nell'ambito sessuale dove sapeva dimostrarsi un grande esperto.
Posò l'oggetto intriso del mio miele su di una salvietta , si tolse i guanti che gettò nel cestino che aveva posizionato li vicino e disse “ora siamo all'ultima parte della visita , come vede ho tolto i guanti perché mi serve la sensibilità necessaria a tastare le pareti interne per individuare i punti più reattivi alt atto ed anche lei sarà stimolata maggiormente nel sentire le mie dita prive dei guanti, Quello che voglio ora è provare a condurla all'orgasmo per poterlo testare Innanzitutto devo sincerarmi se sarà in grado di raggiungerlo per poi verificarne l'intensità e la durata ma in questo ho bisogno del suo aiuto. Mentre io con le mie dita immerse nel suo sesso cercherò di stimolarla al massimo lei dovrà masturbarsi il clitoride. E' necessario che collabori.”
Io mi limitai a fare cenno di si , le sue parole erano bastate per far salire la mia eccitazione alle stelle. Cominciammo , io che mi titillavo il clitoride e lui che muoveva sapientemente le dita dentro la mia passera. Iniziai presto a gemere e ansimare mentre le mie dita strofinavano freneticamente il grilletto lui altrettanto freneticamente le muoveva fino a che i suoi polpastrelli sfiorarono un punto sensibilissimo “li , li è il punto perfetto” lui si fermò un attimo per capire “dottore continui a strofinare dove ha appoggiato ora le dita”
Riprese subito a far roteare i polpastrelli sul punto indicato mentre io aumentavo più che potevo la velocità del movimento delle dita sul clitoride. Non ci volle molto a che l'orgasmo mi colse con un'ondata di sensazioni che mi fecero liberare un “dottore godo , o come godo dottore , uuuuuuu siiii dottore mio”
“bravissima , è riuscita a raggiungere pienamente l'orgasmo , intenso , prolungato. Un ottimo risultato , la mia diagnosi non può essere che di perfetta forma sia a livello clinico che reattivo”
“grazie dottore”
“oh non mi ringrazi , anzi visto che lei è la mia paziente preferita e solo a lei riservo una visita così approfondita ho una sorpresa. So che il motivo che le ha fatto scegliere me come suo medico personale è la scrupolosità con cui la visito ma so anche che c'è un desiderio inespresso che colgo quando la congedo e che oggi voglio soddisfare. Lei ambisce al mio cazzo , desidera ardentemente farsi scopare dal suo dottore ed oggi sarà soddisfatta” “oh dottore mi ha letto nel pensiero , avevo paura a rivelarglielo ma adesso che è tutto chiaro lo faccia , mi scopi , mi dia il suo cazzo”
Lui si tolse il camice e si mostrò nella sua nudità che conoscevo bene ma in quel momento non era più Giovanni ma il mio dottore.
Mi girò sul fianco e sedutosi su una mia coscia con un piede sul pavimento e l'altra gamba piegata su se stessa mi prese e iniziò a sbattermi con foga dicendomi “ti piace farti scopare dal tuo dottore , prendere il suo cazzo , lo trovi eccitante , vero ?”
“oh si sono la sua paziente preferita perché anche la più troia. Tu te le scopi tutte ma non c'è nessuna come me , ammettilo”
“è vero e quando tornerai dal tuo compagno voglio che tu glielo dica che ti sei fatta montare dal tuo dottore. Voglio che tu gli dica che sei la mia troia , che è così che paghi le mie parcelle , dandomi la tua figa da scopare proprio come farebbe una puttana”
Il dialogo proseguì con lo stesso tono finché non ebbi il secondo orgasmo seguito dal suo che mi riempi il ventre col suo seme caldo.
Ora si rivesta ma non si lavi di sotto , deve andare a casa con il mio seme dentro ed una volta a casa raccontare tutto al suo compagno dicendogli che è ancora pregna del mio sperma. Lui si rimise il camice mentre io mi rivestivo e una volta che mi fui ricomposta lo salutai come avrei salutato un vero medico dopo una normale visita e lui mi lasciò andare fingendosi occupato a consultare la sua agenda
Appena a casa mi misi comoda ed ancora col suo odore addosso telefonai a colui che poco meno di un'ora prima era stato il mio medico ma che ora tornava ad essere Giovanni il mio amante.
Gli raccontai di ciò che avevo fatto col dottore nei dettagli come se davvero lui e il dottore non fossero la stessa persona e mentre gli raccontavo di cosa mi diceva il mio medico mentre mi scopava mi masturbavo e sentivo dal suo respiro che lui stava facendo lo stesso. Quando gli dissi che il dottore mi aveva imposto di dirgli che ero la sua troia perché avevo concesso a lui il mio corpo come pagamento della sua parcella venni e fu il mio terzo orgasmo mentre lui continuava ad ansimare e lo sentii dire “troia ti sei venduta per non pagare una visita e sei doppiamente troia perché hai goduto nel farlo” e mi accorsi chiaramente che venne pronunciando queste ultime parole. Mise giù il telefono senza salutare.
Avevamo recitato fino in fondo la nostra parte ed era stato davvero molto molto eccitante.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Etero
«Condividiamo una fantasia erotica molto simile, al di là del fatto che io sono maschio e te femmina... mi sono ritrovato subito in questo racconto»
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