“Jessica, amore mio, certo che mi piacciono e questa in cotone blu particolarmente!!! Ma che cosa ti sei messa in testa, guarda che vorrei trascorrere un week and d’amore non tre giorni di perversioni sessuali. Ne abbiamo già parlato amore, d’accordo il tuo essere ninfomane e ok per tutti i tuoi amanti, accetto e mi piace il guardarti mentre lo fai ma questo week and vorrei che fosse nostro, tre giorni di romanticismo puro. Vorrei coccolarti come meriti e poi… te lo dico, vorrei un figlio. Si Jessica credo che siamo pronti e mi piacerebbe essere padre di un bambino tutto nostro. Cosa ne pensi, ti piacerebbe diventare mamma e prenderti cura di un bambino carne della tua carne ?!”
“…lo sai come la penso a riguardo, la natura deve fare il suo corso e rimarrò incinta quando rimarrò incinta. Però ho una sorpresa per te, da questo mese ho smesso di prendere la pillola quindi adesso sono scoperta e fertile per cui se mi darai il tuo seme chi lo sa… magari diventeremo una vera famiglia.”
“Grazie amore mio, ne solo lieto. Sogno da un pò ormai di avere un cucciolo tutto nostro, educarlo, crescerlo, prenderci cura di lui… sarebbe molto bello e adesso che non prendi più la pillola vedrai che arriverà. Ma con i tuoi amanti come fai, hai smesso di fargli scaricare il seme dentro di te?”
“No amore, solo dopo che sono arrivati vado a lavarmi di corsa per non restare incinta. Ho smesso di prendere la pillola anticoncezionale per te ma non intendo smettere di prendermi le schizzate dei miei tori nella mia rosa depilata; hai capito?”
“Ti amo Jessica, sarai una mamma meravigliosa”
“E tu un ottimo padre. Ti va di farlo sull’aereo ?! Non l’ho mai fatto… magari quando siamo ad una certa quota ci chiudiamo in bagno e ci facciamo una sveltita, ti va?!”
“Amore vediamo, se c’è turbolenza no, ho paura. Comunque ci penso, monella !!”
I posti prenotati sul volo sono 1A, 1B e la priority hanno permesso ai coniugi di imbarcarsi subito sull’aeroplano e la minigonna in cotone blu di Jessica attira l’attenzione di tutte le persone che successivamente salgono sull’aereomobile. Le donne fanno finta di nulla o al massimo lanciano qualche brutta occhiata, mentre gli uomini per lo più le sorridono sgranando gli occhi verso le cosce o il prosperoso seno senza reggiseno. Effettivamente è un pò vacca, ha un abbigliamento non adatto per un volo ma Jessica è una ninfomane e deve essere sempre al centro dell’attenzione. Adora essere guardata, stare in contesti con più uomini che donne, si diverte a indossare leggings e spalancare le cosce facendo finta di nulla o canotte bianche senza reggiseno lasciando vedere il capezzolo turgido e il tutto davanti a suo marito che, un pò per vergogna un pò per piacere sessuale, si sottomette e accetta.
È un volo di linea, dura poco più di due ore e il personale a bordo, compresi i piloti è costituito da quattro elementi, due hostess, il pilota e il copilota.
La porta della cabina di pilotaggio si apre solo quando qualcuno deve entrare o uscire, non può restare aperta.
Il copilota, mentre sorvolano la Svizzera, esce dalla cabina per ordinare un toast alla hostess, si intrattiene un attimo con lei mentre si scalda lo snack lasciando la porta aperta.
“Amore guarda si vedono tutti i bottoni che pilotano l’aereo, che figo !!! C’è il pilota e questo fuori dev’essere il copilota… wow, chissà che difficile che dev’essere pilotare questo bestione”
Jessica nel dire queste parole e per poter vedere meglio la console di comando muove spesso le gambe, cambia coscia di accavallamento tre o quattro volte e fa alzare la mini di cotone blu fino a far intravedere l’inizio delle sue sode natiche che infatti attirano l’attenzione del copilota.
“Buon giorno signora, guardi non è affatto difficile pilotare questo bestione basta solo tenere forte la barra che vede là e questo uccello gigante fa quello che dico io.”
“Cavoli… è davvero affasciante, è la prima volta che vedo dove si pilota un aereo e sono molto emozionata, è molto interessante. Amore stai ascoltato quello che dice, non è interessante ?!”
“Mmm si è interessante ma non credo che sia così facile come dice il Signore”
“Io sono il copilota non sono il signore, comunque si è facile proprio come dico. Se vuole, Signora, posso mostrarle da dentro la cabina di pilotaggio, solo lei perché non si può stare in più di tre persone su questo aeromodello per cui suo marito resterà fuori. Vedrà, le piacerà sicuramente;”
Il tono di questa conversazione è normale per cui le persone sedute nelle prime quattro file vedono parlare il copilota, sentono ma non vedono i coniugi seduti in prima fila fino a che Jessica accetta l’invito del copilota e alzandosi si mostra a tutti per la seconda volta.
Si alza dal suo sedile con calma, si cala al massimo la minigonna di cotone blu che era completamente salita, ma scende di qualche centimetro oltre la linea delle chiappe e prendendo sottobraccio il copilota si avvia nella cabina di comando.
“Amore io vado a guardare come si guida questo bestione, tu aspettami qua… ah ah ah “
Manda un bacio a suo marito ed entra nella cabina di pilotaggio.
Il copilota la fa accomodare dopodiché si gira e nel chiudere la porta sorride con gli occhioni da furbetto guardando le prime file di passeggeri.
Chiude la porta della cabina di pilotaggio.
Il telefono attaccato alla fusoliera squilla e l’hostess risponde, dice alcune cose e riattacca.
“Signore, il copilota mi informa che sua moglie resterà un pò in cabina con il capitano e sua moglie che si sta divertendo molto a pilotare l’aeromobile e mi ha detto di offrirle una birra; eccola qua.”
“Perfetto, grazie per avermi informato”
Gustandosi la sua birra pensa a come mai sua moglie si sta trattenendo così tanto in cabina con i due uomini, possibile che stia solo guardando fuori dal finestrino o i bottoni sulla console ?! Ma d’altro canto è difficile pensare altro… all’improvviso un pensiero… “…non l’ho mai fatto sull’aereo…” gli ha detto qualche ora fa… possibile che stia dando la sua rosellina rossa ai piloti ?!
Si rende conto di essere eccitato, si tocca il pacco e si… è duro. Guarda la hostess che lo sta già guardando e le sorride.
Durante il volo un pò di turbolenza, ma nessun messaggio da parte del comandante.
Ad un certo punto il segnale di allacciare le cinture di sicurezza si accende e la porta della cabina di pilotaggio si apre lasciando uscire Jessica che si ferma sull’uscio un attimo, guarda sorridendo soddisfatta le persone sedute nei posti delle prime file e torna a sedersi di fianco a suo marito. Lo bacia e le abbraccia.
“Amore, lo sai che ho premuto io il bottone delle cinture?! È stato bellissimo, il capitano e il copilota mi hanno fatto vedere bene questo uccello gigante e mi hanno permesso anche di toccarlo. Dentro la cabina non c’è molto spazio e per vedere bene alcune comandi mi sono dovuta inginocchiare, che riderei mi si è alzata tutta la mini e sono rimasta solo col tanga. Il comandante mi ha toccato il culo… è stata la prima volta che un uomo di così tanto potere mi tocca il culo sai, mi è piaciuto. Dopo allora mi sono sentita in debito e ho pensato che se gli avessi mostrato il seno e i miei capezzoli sempre turgidi si sarebbero divertiti un pò… poi… bè non ti dico altro adesso amore; stiamo per atterrare è meglio abbracciarci e stare vicini. Dopo in albergo ti racconto bene amore e tu ti fai una sega va bene?!
“Viene qui amore, abbracciami. Ti amo Jessica”
Durante questo dialogo la hostess che prima ha notato la mano toccarsi il pacco ora lo fissa negli occhi e gli fa capire di aver capito… sorride e fa il gesto delle corna.
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Aggiunto: 4 anni fa
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«me encanto tu relato se nota originalidad en la historia espero que los proximos sean tan buenos y originales como este. te felicito por tu talento. Angel23»