Un bacio e la passeggiata prosegue lungo una piccola ma deliziosa spiaggia caraibica dove il bagnasciuga è stretta e si passa dall’oceano alla giungla in poco meno di quattro metri. Qualche sdraio ma per lo più teli mare stesi a terra con abitanti del luogo o altre coppie che si abbronzano, giocano un pò coi loro sessi o guardano chi gioca.
“Alessandra, amore mio, là più avanti vedo uno spazio molto carino ti va?”
“Si Ale, mi piace e poi mi sembra che quel nero là abbia un cazzo come piace a me... si si... ok andiamo là”
La coppietta di innamorati decide così di stendersi in una piccola radura dove un lievissimo filo di vento rigenerante accarezza le loro abbronzature.
Alessandra è una donna molto bella, sexy e affascinate, piace molto e spesso cattura l’attenzione dei molti maschietti presenti. I suoi capelli scuri riccioli rendono il suo volto selvaggio e delicato, lineamenti marcati e occhioni scuri e profondi. Bellissima, una Signora. Le sue forme incantevoli lasciano senza fiato, seno abbondante e sodo con capezzoli larghi e da succhiare, vita stretta e culo meraviglioso, sodo, tonico e buonissimo. Depilata nella figa.
Ama profondamente il marito e viceversa ma gli mette le corna per necessità di cazzo. Si, Alessandra ama il cazzo nero, grosso ma sopratutto capace di prenderla e farla gemere come una vera puledra e questo davanti al marito. Normalmente dopo fanno l’amore, quello vero, quello profondo, abbracciandosi e baciandosi come due innamorati.
“Amore ti va a chiedere a quel ragazzo di venire qui con noi a prendere il Sole?”
“Si amore, vado”
“Ciao, buon giorno, come stai ?! La mia Signora mi ha chiesto di domandarti se ti andasse di prendere il Sole con noi, quindi eccomi qua; Molto piacere, io sono Alessandro.”
“Piacere mio, Jamal e si volentieri vengo a prendere il Sole con la tua Signora; vi ho notati mentre vi stavate avvicinando e complimenti per tua moglie, è bellissima. Credo la donna più sexy di tutta la spiaggia, affasciante ed elegante.”
Dopo quelle parole i due si avvicinano ad Alessandra che seduta sul telo guarda arrivare i due uomini, uno di fianco all’altro e tutti nudi. È eccitata, bagnata come il solito, guarda i loro cazzi. Quello di suo marito lo ama, piccolino per lei ma è il cazzo del suo uomo, mentre quell’altro... mmmmm una manica a vento. Lungo almeno trenta centimetri e largo come una lattina di Coca Cola, penzola e sbatte da un lato all’atro delle cosce.
“Amore lui è Jamal, la mia Signora, Alessandra”
“Molto piacere Signora, lei è una donna bellissima, posso permettermi di spalmarle un pò di crema sulla schiena?”
Senza dire una parola Alessandra si stende e mostra il culo a Jamal che in ginocchio e partendo dalla schiena spalma la crema solare sulla pelle della Signora. Mani grosse, dita affusolate, Jamal accarezza la schiena e piano piano scende fino al culo. Massaggia le natiche sode di Alessandra e con il dito le accarezza prima la figa poi il culo. La crema favorisce la lubrificazione e Jamal ficca un dito nel culo di Alessandra per capire quanto fosse dilatato.
“Amoreeeee Jamal mi ha messo un dito nel culo... che bello !!! Jamal fai piano tesoro che Ale non me lo mette dentro, ce l’ha un pò moscio, quindi lo dò solo ai miei amanti che vedo una volta a settimana.”
Jamal a quelle parole si siede meglio esponendo il cazzo. Alessandra metre si fa massaggiare e inculare con un dito inizia a toccare le grosse palle del nero.
Le tasta con calma e se le gusta, le pesa la porca e poi guarda suo marito sorridendo. Dalle palle grosse passa all’asta, una lattina gigante, un bastone da toro. La cappella nera è forse la più grossa che la Signora abbia mai visto e le due piccole labbra in cima fanno uscire una gocciolina di seme.
Inizia a segarlo bene e lo trasforma in una pertica. Enorme.
Alessandra dice sempre che un cazzo grosso è bello ma deve essere saper usato, in passato degli uomini scelti insieme a suo marito si rivelarono delusioni, grossi ma incapaci e quindi delusioni.
Jamal promette bene, infatti la Signora cambia posizione e si mette in ginocchio.
“Amore vieni qua e dammi un bacio, voglio prendermi questo cazzone in bocca ma prima voglio la tua lingua”
“Cucciola, amore mio, ti amo. Mmmmmmmm che buona che sei amore, sono felice che abbiamo trovato questo cazzo, adoro guardarti; posso leccarti il culetto mentre glielo mangi?”
“Va bene, adesso però lasciami che mi gusto questo bastone”
Sovemente la Signora si inginocchia sotto il Sole, poi a cagnolina. Espone il culo al marito, sculetta, e lui, come un fedele schiavo che esegue gli ordini della sua Padrona, inizia a leccare quel meraviglioso culo sodo. Nel frattempo la troia con la bocca ha iniziato a sbocchinare Jamal che gradisce e le favorirsce la succhiata tenendola per la testa.
“MMmmmmmmmm che cazzo c’ha questo !!! Amore è enorme, guarda... faccio fatica a prendere la cappella... vieni qua fammi dare un bacino anche al tuo... si bravo così... amore... che piccolino... è duro ma guarda che differenza... eh eh. Ti amo cucciolo, dammi un bacio e torna a leccarmi il culo dai”
“Mmmm si Padrona”
Con le mani la troia sega Jamal e con la lingua lecca la cappella avidamente, la solca tutt’intorno raccogliendo tutte le goccioline di sborra che fra un pò schizzerà fuori. Lo vuole.
“Amore adesso spostati e guardami un pò. Lo voglio in figa questo bastone che secondo me sa usare molto bene!!!!”
Diligente Alessandro si scansa un pò e inizia a guardare la moglie mentre si scopa il nero lì davanti a lui. Umiliato e sottomesso dalla moglie il suo cazzo è duro come il marmo e non si vergogna di mostralo davanti a quelle persone che un pò si si sono avvicinate per guardare ed eccitarsi a sua volta. Fra loro sente “che gran cornuto che è lui... e che puttana lei... “ “certo che quella si che sa come far rigare dritto suo marito... beata lei”.
Alessandra vuole stare sopra. Stende Jamal gli prende in mano il pacco, sale sopra e a cosce divaricate scende per ficcarsi il cazzo di Jamal tutto dentro.
È fradicia grazie al lavoretto del marito e al pompino per cui entra subito. È tanto grosso, sul finale rallenta un pò ma lei lo vuole e scende fino prenderselo tutto.
Le signore presenti le fanno un piccolo applauso e si inginocchiano per succhiare i cazzi dei compagni.
Su e giù, su e giù, Alessandra cavalca il cazzo per minuti e minuti, geme senza vergogna e spesso manda bacini al marito con la mano.
Ecco la prima sborrata. Alessandra prende la pillola per cui può ricevere dentro la sborrata.
“Dove vuole che le sborro Sinora ?” “Non lo so, devi chiederlo a mio marito”
Guarda il marito che si sta segando e gustando la moglie col nero, imbarazzato si ferma
“Amore... cosa mi chiedi, sono tuo marito... vabbè amore. Dentro Jamal, riempimi la Signora per favore”
A quelle parole Jamal pompa così tanto che Alessandra cavalca senza fare nessuno sforzo. Ha tutto il cazzo del nero dentro e adesso è pronta per ricevere la sborra. Eccola.
“Mmmmmmm amore sta sborrando... uno... mmmmm due..... tre... quattro schizzi amore. Mi sono presa quattro schizzi”
Esausta la Signora si gira a pancia in su mettendo la figa verso il marito e chiedendo a Jamal di appoggiargli il cazzo in faccia.
“Amore, mentre io pulisco il cazzo di Jamal tu dovresti lavarmi la figa perché non lo so sai, mi ha sborrato praticamente nell’utero non vorrei che la pillola non facesse effetto. Per sicurezza lavamela con la lingua che tanto so che ti piace”
La scena che si presenta ai presenti è quindi il marito con la testa fra le cosce della moglie con la figa colante di sborra calda. Avido lecca come un cagnolino assetato mentre la moglie spompina ancora il nero. Figa pulita, nuova. Nel frattempo Alessandra ha fatto schizzare ancora Jamal, questa volta in viso.
“Amore, adesso voglio fare l’amore” “Ti amo cucciola”
Fanno l’amore, si baciano e la sborra sul viso di lei sporca il viso di lui. Fra le labbra degli innamorati la sborra calda del nero.
Alessandro ficca il suo pisellino dentro la moglie che anche se non sente nulla lo guarda con un sorriso dolce e amorevole mentre sente che lui sta per esplodere per l’umiliazione appena subita davanti a tutti.
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Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«Alessandro mi piacerebbe bessere al tuo posto moglie splendita»
«E bravo Alessandro»