L’epidemia mi ha fregato alla grande e mi ha bloccato fuori casa, difatti per motivi contingenti sono fuori dalla mia residenza abituale per seguire un master di formazione e ora sono qui, un mese chiusa in casa, sola la mia compagna di appartamento, piccolo con due stanze da letto e cucina. Un appartamentino tipo studenti con un piccolo balconcino, facente parte di uno stabile abbastanza grande. Sento le crisi di astinenza, sogno cazzi che mi penetrano, mi sveglio agitata e bagnata, ho bisogno di fare sesso, con chiunque ma ho bisogno di un cazzo che mi faccia sentire femmina. La mia compagna d’appartamento è più resistente, sembra non avvertire nulla, io no, mi trovo ad accarezzarmi, riscopro il piacere della masturbazione ma mi manca il corpo di un uomo da stringere, un corpo maschile che mi sbatta per bene. E’ mattina di un giorno che si prospetta uguale agli altri, Mi affaccio sul balconcino sorseggiando una tazza di caffe, in pigiama e con la vestaglia, devo essere proprio orribile da vedere, inavvertitamente cade qualche goccia giù, un esclamazione di fastidio, un impropero, mi sporgo ed incontro lo sguardo di un ragazzo in tuta che guarda verso l’alto toccandosi il capo, mi viene da ridere e non riesco a trattenermi e scoppio in una fragorosa risata. Il ragazzo prima assume un’aria di meraviglia, poi scoppia a ridere anche lui e mi fa: avrei gradito il caffè in maniera diversa. Gli chiedo se è in quarantena ed alla risposta negativa lo invito sopra a prendere per davvero un caffè, un attimo di indecisione e poi: ma sì, perché no. Pochi minuti ed è sopra, lo aspetto con la porta socchiusa, entra furtivamente come un ladro, consapevoli della marachella che stiamo ponendo in essere. La mia compagna di appartamento dorme ancora, lo faccio accomodare in cucina e armeggio per preparargli il caffè a cialda, gli chiedo qualcosa, mi dice che abita con i suoi, fidanzato con impossibilità di vederla per la quarantena. Mi scuso per l’aspetto e lui, comincia a farmi qualche complimento, ha 24 anni, un fisico asciutto, comincia a venirmi un’idea malsana, l’eccitazione mi ha già presa al solo cospetto dell’uomo. Anche lui mi fa delle domande e io rispondo, fissandolo dritto negli occhi, che soffro questo forzato isolamento, arrossisce, noto che la tutta ha un rigonfio, evidentemente anche lui sente la voglia. Sfrontata mi tolgo la vestaglia e resto in pigiama, gli chiedo: Da zero a dieci che voto mi dai? E lui: non meno di 8, deglutendo vistosamente. Grazie gli dico, troppo buono, mi avvicino, gli prendo la mano e gli dico: vieni. Mi segue docilmente, vado verso la mia stanzetta, la chiudo dietro di lui, gli faccio: ho voglia …. Avvicino le mie labbra alle sue, un po’ imbarazzato risponde al bacio, la mia mano va sul suo inguine, mmm…. Da sopra la tuta saggio la sua eccitazione, mentre continuiamo a baciarci, con le lingue che si cercano, la mia mano è dentro ai suoi slip, stringe il suo cazzo duro, lo accarezza scappellandolo, gli sfilo la maglia della tuta, la canottiera, il suo petto muscoloso mi attizza, mi tolgo il pigiama di sopra, la magliettina intima, libero le mie poppe eccitate, con i capezzoli duri, le sue mani sopra i miei seni, li stringono, tormentano i capezzoli, un fremito quando la sua bocca ne ciuccia uno, sono un lago per l’eccitazione, gli scosto la testa dal capezzolo a fatica, scendo con la lingua lungo il suo torace piegandomi sempre più, gli abbasso tuta e slip, finalmente sono vicina al suo cazzo, splendido, duro, di buona misura, la mano lo cinge, la bocca si posa sulla cappella ormai violacea, le labbra si aprono, lo fanno entrare, la cappella verso la gola, mmmmmm…. Finalmente un cazzo, un bel cazzo da coccolare. Lo spompino lentamente, le sue mani sulla mia testa ad assecondare i movimenti, gli accarezzo le palle grosse, lo ciuccio con voluttà, sento fremere il suo corpo, lo sento gemere, mi stacco, non voglio che venga subito e così. Mi alzo e mi sdraio sul letto lo invito aa spogliarmi, lo fa mi toglie pigiama di sotto e slip, sono completamente nuda, è completamente nudo, giovane e bello mmm….., si stende vicino,, mi bacia, la sua mano raggiunge la mia vagina, l’accarezza, la penetra con un dito, la sento umidissima, un sorriso gli apre il volto, apro il cassetto del comodino, prelevo un profilattico, glielo porgo, lo infila con qualche difficoltà, sono stesa, gambe divaricate, vagina umida e fremente in ginocchio tra le mie cosce aperte, il cazzo dritto, si china sopra di me, con una mano si aiuta e sento la cappella all’entrata della fica, un colpettino, scivola dentro, gemo di piacere mmmm….., spinge, spinge … lo sento scivolare dentro, farsi spazio dentro di me … tutto … fino in fondo …, mi sento piena del suo bastone di carne, lo guardo grata, la sua bocca si avvicina alla mia, mi bacia languidamente, una mano su un seno, i movimenti del baino lenti a scoparmi, mm.. che bellissima sensazione …, si muove dentro di me, avanti e indietro lentamente, poi poggia le mani sul materasso aumenta la velocità dei colpi, sollevato il torace spinge forte, la cappella mi martella dentro, mi fa gemere dal piacere, trattenuto nell’intensità, le mie mani sulle sue natiche ad accompagnare i movimenti, continua con colpi profondi e veloci portandomi all’apice del piacere che esplode con fremiti, gemiti ed urla soffocate, tremo tutta mentre l’orgasmo liberatorio mi sconquassa, lui si ferma a godersi la scena, poi lo tira fuori, durissimo, tesissimo, ritto sulle ginocchia mi prende le gambe e se le porta sopra le spalle, ho il bacino sollevato dal letto, il suo cazzo struscia tra il solco delle natiche e le labbra della fica, lo punta sulla vulva, scivola dentro tutto, le sue gambe sollevate con solo le punte dei piedi che toccano il letto, le mie gambe sulle sue spalle mi piegano in due, il suo cazzo penetra in profondità strappandomi gridolini di piacere con una punta di dolore quando affonda, mmmm….. comincia una cavalcata selvaggia, colpi forti e veloce che mi sconquassano, mi fanno gemere, non sento quello che dice, sono persa nel piacere, nel piacere di questo ragazzo che mi sta scopando in maniera divina, i miei gemiti si sono fatti rumorosi, dimentico della presenza della mia compagna, lascio spazio alle emozioni, sto per venire, ma anche lui è al limite, cerco di stimolarlo di più, voglio venire insieme, gli dico: spaccami la fica ….. fottimi……. sei il mio toro….. sono la tua troia….. , le parole dette hanno un effetto dirompente, aumenta all’inverosimile i movimenti e mentre grido per l’orgasmo che sto avendo, urla strozzate del ragazzo mi anticipano un poderoso orgasmo, sento il suo cazzo sussultare, il suo bacino inarcarsi, irrigidirsi, e poi dare lenti spinte ad ogni fiotto di sperma che si riversa nel preservativo ma che sento in fica. Si accascia sopra di me dopo avermi liberato le gambe, sono stesa, il suo corpo sopra di me, il viso suo felice, il cazzo che si sfila lentamente, mi divincolo ed esco da sotto il suo corpo, lui è beato e felice, disteso di spalle, lo bacio intensamente in bocca e scendo con la testa verso il suo cazzo che si sta ammosciando sempre più con ancora indossato il profilattico, le mie ginocchia sul letto, lateralmente al torace, mostrano culo e fica al ragazzo, sfilo il preservativo, afferro il suo cazzo, lo meno su e giù a mo’ di sega, impiastricciato di sperma, mi chino con il capo, lo prendo in bocca, assaporo il suo nettare, lo succhio, lo sento crescere, forza della gioventù, sento la sua mano posarsi su di me, la mano aperta a palmo, il medio si intrufola nella mia fica mentre lo spompino, il suo cazzo è diventato di nuovo duro, mmmmmm …. lo lecco per tutta la lunghezza, arrivo alle palle, le imbocco sputandole una ad una, risalgo lungo la vena grossa, gioco con il prepuzio, lo imbocco e con una mano gli faccio una sega tenendo la cappella dentro la bocca, sento la sua mano ritrarsi da me, per poi tornare subito dopo, il medio rientra nella fica ma sento premere sul buchino … il suo pollice, inumidito, cerca di farsi strada, ci riesce, entra per una falange, mmmm…. Per un attimo il mio sguardo si volta verso la porta non più chiusa ma socchiusa, scorgo la mia compagna di casa che ci sta spiando, la cosa non mi distrae, ho due dita dentro ai miei buchi ed un cazzo in bocca mmm…. La sua mano mi penetra i due buchi con le dita, procurandomi piacere fino a venirgli per la terza volta sulle dita, che continuano a rovistarmi mentre continuo nel lungo pompino che gli sto praticando, mi fanno quasi male le mascelle a forza di leccarlo, succhiarlo e finalmente lo sento fremere, le sue dita si irrigidiscono dentro di me, il suo cazzo esplode riversandomi fiotti di sperma in bocca che mi fanno quasi soffocare, mi disseto, lo pulisco per bene ancora sussultante, lo lascio a fatica mentre le sue dita scivolano via dai miei buchi, lo guardo, ci guardiamo, ci scambiamo un lungo reciproco bacio di gratitudine. Ci rivestiamo, usciamo dalla stanza, nessuno fuori, lo accompagno alla porta e gli dico: quando vuoi venire a prendere il caffè sei il benvenuto, il prossimo potrebbe essere più gustoso ancora, nel dirgli questo mi giro di spalle ed appoggio il mio culo sul suo cazzo, mi rigiro, gli stampo un bacio e ci salutiamo.
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Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
«Bello»
«Mi gusta il caffè »
«Bellissimo racconto, realistico ed eccitante. bravissima»
«Bello avere una vicina così»
«Vorrei avere una vicina così»