La situazione da li a breve, finì fuori controllo.
Era il 1° Gennaio 2014. Ovviamente mi alzai tardissimo, visto la tarda ora in cui ero andato a letto.
Dovevo pranzare a casa mia quest'oggi dove erano invitati quasi tutti i miei parenti.
Verso le 3 di pomeriggio ci raggiunge a casa anche mia zia Concetta con il marito e i figli.
Si gioca e si scherza con i classici giochi da tavolo che si usano nel periodo natalizio. Noto che zia è un pò nervosa.
I nostri sguardi si incrociano spesso. Parlando con il fratello, dice che vorrebbe fumare ma e senza sigarette.
Zio le propone le sue ma lei esclama: "No lascia stare. Le vado a comprare adesso". Si alza, si infila il cappotto e guardacaso, tra tutti i nipoti presenti, sceglie me per farle compagnia durante il tragitto casa mia - tabacchi. Ovviamente non me lo faccio ripetere, e mentre io infilo il giubbino, lei si fa dare le chiavi dell'auto dal marito. Scendiamo da casa insieme, lasciando il resto della famiglia a giocare. Tra il caos e il casino, pochi si rendono conto, ci saranno circa una ventina di persone.
Entriamo in auto. Un suv della Citroen. Vuole che guidi io, così salgo e mi metto alla guida. Partiamo, ma bastano pochi metri di marcia per sentirmi dire da zia Concetta: "Le sigarette le ho. Riesci ad andare in un posto tranquillo qui vicino?".
In pochi attimi riesco a capire le sue intenzioni. Ottima scusa stavolta. Vivo in una zona periferica quindi, mi dirigo subito verso la strada che porta fuori dal paese. Dopo pochi chilometri, svolto in una stradina sterrata e fermo l'auto poco dopo. Siamo in aperta campagna, con un cielo ormai quasi scuro. Lei si toglie il cappotto, mentre io tiro fuori il mio pisello ancora moscio.
Mia zia si avvicina a me e inizia con un delzioso pompino, facendo prendere vigore al mio cazzo. Alterna il pompino con lente seghe.
Tempo un paio di minuti e il mio pisellone e gia bello duro e bagnato. Anche stavolta dobbiamo sbrigarci purtroppo.
Mi sfilo il jeans e i boxer, restando con la maglietta e il giubbino. Rimetto le scarpe. Mentre zia si slaccia le zeppe, sfilandole, e tira giù il leggins, io scendo dalla macchina. Raggiungo il lato passeggero. Apro la portiera e faccio scendere anche a mia zia Concetta. "Aspettaaa sono
scalzaaaa...Fammi infilare le scarpe". Siamo entrambi fuori dall'auto. Cerco di far mettere zia con i piedi fuori dalla macchina, facendola inclinare a 90° con i gomiti sul sedile. Nonostante il freddo il cazzo si tiene duro e dritto.
L'eccitazione è tanta. Zia è a pecorina inpiedi davanti a me. Gli lecco la figa, anche se è completamente fradicia. Le infilo così il mio grande cazzo tutto dentro, piano piano. Fa un freddo cane ma lei mi tiene caldo.
Continuo a pompare per un 10 minuti. Grida di piacere. Stiamo godendo entrambi. Oltre le sue grida, si sente il rumore delle mie palle che sbattono sulla su di lei. Mi fermo, ma solo per farle cambiare posizione. Mi siedo sul sedile, e lei in pochi istanti, mantenendosi allo sportello aperto si propone con la sua figa, abbassandosi, infilado tutto il cazzo dentro.
Riesco a percepire il calore della sua calda figa. Si muove sapientemente. Io cerco di spingere il più possibile. E la prima volta che scopo una donna in quella posizione e in quel posto (avevo 22 anni). Continuiamo cosi per altri 5/10 minuti.
Fin quando zia si accorge che in lontananza si vede un'auto arrivare. Cerca di aumentare la velocità nei suoi movimenti, per farmi venire in fretta. Sfila il mio cazzo dalla figa, si inginocchia e inizia a farmi un'altro fantastico pompino.
La macchina si sta avvicinando sempre di piu vicino, proprio sulla nostra strada.
Lei pompa sempre di piu ma tardo a venire. Prima che i fari la illuminano del tutto, sale sopra di me chiudendo lo sportello.
Riesco a infilargli il cazzo dentro la figa. Pochi minuti e l'auto passa affianco alla macchina nostra. L'auto rallenta, cercando di vedere chi ci sia in macchina. Per pochi attimi, andiamo in panico, pensando che sia qualcuno che possa riconoscerci.
Riesco a sporgermi con la testa, e noto che è un'uomo sui 60 anni, che accenna un sorriso vedendo la scena, e fortunatamente va via.
Mia zia continua imperterrita a muovere il bacino. Vorrebbe la mia sborra. La faccio fermare. Riapro lo sportello.
Usciamo fuori entrambi dalla macchina. La faccio appoggiare sul cofano della macchina e ricomincio a stantuffarla. Riesco a vedere l'espressione di mia zia che gode da morire. Cerco di vedere se arriva qualcuno. Continuo a scoparmela per bene mentre l'auto ormai non si vedeva più. Passano ancora altri minuti, mi accorgo che e passato gia un bel pò di tempo, e che dobbiamo tornare a casa.
Spingo dentro il mio cazzo ancor di piu. Urla di piacere. Ci fermiamo nuovamente, si inginocchia e ricomincia a pompare di nuovo con la sua bocca. Questa volta la sborrata e vicina. Pochi secondi ed ecco che potenti getti di sperma entrano nella bocca di mia zia.
Come sempre cerca di non buttare niente e ingoiare tutto, ma non ci riesce. Lo sperma e troppo denso e abbondante.
Alcune goccie colano per terra e sul suo maglione. E ghiotta del mio sperma. Ripulisce il mio cazzo fino all'ultima goccia di crema.
Risaliamo in macchina e mentre ci ricomponiamo mia zia, con la sborra ancora evidente sul bordo delle labbra, esclama: "Mmmh ma e sempre piu buono...Ne vorrei ancora, ma si e fatto tardi, anzi, tardissimo". Io sono già pronto, mentre lei deve infilare ancora il leggins. Accendo l'auto e riparto. Durante il tragitto, mentre lei si ricompone, si parla del più e del meno quando ad un tratto si lascia andare ad una confessione: "Sai la cosa che mi fa perdere la testa di te, e che tu nonostante sei ancora un ragazzo, riesci a farmi sentire bene, a farmi stare bene, con il tuo modo possente. Cioè il tuo "coso" è possente". Abbassando lo sguardo continua a confessare: "Tuo zio non è mai stato come te. Il pisello di tuo zio, eretto, sarà si e no la metà della metà del tuo. La sua sborra fa vomitare...Invece tu...wooooow...Sei perfetto". Arriviamo purtroppo a casa. Proprio li finisce di pulirsi dalla sborra il viso, gettando poi il fazzoletto. Siamo rientrati ben oltre 30 minuti circa. "Weeeeee alla buon'ora...Tutto questo tempo?" disse il marito.
Stavolta inventai io una scusa: "I tabacchi erano tutti chiusi, non avendo la tessera per il distributore automatico abbiamo provato a cercare uno aperto". Ancora una volta i nostri sguardi si incrociarono. Mi fece un'occhiolino malizioso.
Altre scopate sono susseguite durante l'anno, ancora tutt'oggi.
TO BE CONTINUED
Visualizzazioni: 8 077
Aggiunto: 4 anni fa
Utente:
Categorie:
Incesti