“Amore... wow... che bello !! Ma hai preparato tutto questo per me... sei proprio un amore; le candele mi piacciono moltissimo... ma dai a forma di cuore... me ne sono accorta ora... è bellissimo; le rose profumate, guarda qui... i cioccolatini che piacciono a me... Grazie Ale sei un tesoro”

“Buon San Valentino cucciola”

Come un perfetto esemplare di fidanzato Alessandro per far trascorrere un San Valentino speciale alla sua Margherita ha organizzato una cenetta speciale, intima e riservata per loro due soltanto. Prelibatezze varie, crude e cotte, drink freschi, frutta e stuzzichini niente male. La cornice romantica da lui scelta è a base di candele, ovunque in tutta la casa. Niente luce a corrente per questa sera.
Una delicatissima essenza nel diffusore crea un atmosfera orientale, esotica e misteriosa. Ad un angolo del tappeto in soggiorno una composizione floreale con una orchidea che spicca in alto come spicca il volo un aquila reale.
Dopo la cenetta il regalo, la vera sorpresa che Ale ha preparato per Marghe. “Amore sei sazia oppure gradisci dell’altro?!”

“Ale sei fantastico... se fosse l’ultima cena direi avanti al secondino !!”

“Ah ah... ti adoro. Bene. Adesso cucciola voglio che ti lasci andate, voglio bendarti e poi portarti in camera; ecco amore, rimani ferma che ti copro questi meravigliosi occhioni da cerbiatto”

“Mmmm quanto mistero... mi piace... dove siamo... non tirare che sono bendata...”

“Eccoci tesoro, ora mettiti in ginocchio qui... ma prima aspetta che ti sfilo il vestitino... ecco... wow amore, sei davvero davvero una gran bella donna. Aspetta vado a prendere il bicchiere. Cavoli sei uno spendore... voglio darti un bacio amore... sei bellissima.”

Unica, elegante e puttana Margherita è in ginocchio sul tappeto davanti al letto, nuda come una troia che aspetta il suo cliente e bendata come si fa con le cavalle imbizzarrite. Marghe è vogliosa, è nata vogliosa e bagnata.

Le mani di Ale si posano sul suo viso e la accarezzano, la pelle morbida e vellutata, poi arrivano sulle labbra e penetrano la bocca. Si insinua un dito sulla lingua e arriva fino al centro. Accarezza la lingua lentamente trasportando della saliva sul labbro superiore e spalmandogliela sopra. La puttana ciude la bocca, strizza le labbra a buco di culo e succhia il dito della mano molesta. Muove la testa la cagna in calore, su e giù su e giù... si scopa il dito.
Nel far questo Marghe raddrizza la schiena e facendo capire ad Ale di essere pronta nella sua abituale posizione da pompinara spalanca la bocca e tira fuori la lingua. Ecco il cazzo.
La punta della cappella grossa si appoggia al centro della lingua e con un piccolo movimento circolare si struscia avanti e indietro lasciando goccioline di sborra calda sempre presente nella canna.
La puttana chiude la bocca , lascia le labbra con questo rossetto rosso fuori e bene in vista, inizia a succhiare il cazzo da vera puttana professionista, una escort. Muove la testa in orizzontale avanti e indietro fino a che non si prende tutto il bastone fino in gola, tutto quanto. È bello grosso il cazzo.
All’improvviso lo molla, si sfila e riprende fiato un attimo ma con la lingua non smette di penetrare il buchetto della cappella.
Nel frattempo con le mani sta palpando i coglioni di quel cazzo, strizzandoli e tenendoli nel palmo.

“Amore sei bravissima, come succhi il cazzo te non lo succhia nessuna. Dio se ti amo cucciola. Sei una donna Speciale”

“Mmmmmm mmmmmmmmmmm mmmm... ti... mmmmm mmmmmm amo mmmmmmmm anch’ mmmmmmmm io mmmmmmmmmmm amore”
Ale solleva Marghe e la guida sul letto stendendola a pancia in giù.

“Cosa fai amore ?!”

“Voglio legarti e leccarti la figa, sei così bagnata amore... quando ti ho alzato ho visto una candela di umori colare dalla tua figa larga fino a terra”
Prima le mani poi le gambe, Ale lega la sua fidanzata alla testa e alla base del letto con quattro sciarpe di seta rossa e la ammira soddisfatto. Bellissima, troia e fra un pò anche puttana.
Un pò di cazzo ancora in bocca per non farle perdere il sapore e qualche altra piccola goccia di sborra sul viso.
Adesso la figa.

Con le cosce spalancate e legate si vede bene questo figone largo, bagnato e voglioso che risucchia tutto quello che si appoggia.
La grandi labbra sono fradice di umori, spalancate oscenamente che lasciano vedere le labbra più piccole e anche dentro Marghe. Si, Marghe ha la figa così largha che anche senza toccarla ma solo con le gambe aperte si vede il buio dentro di lei.
È una puttana a cui è sempre piaciuto il cazzo.
La lingua parte dalle ginocchia e sale, sale lentamente soffermandosi all’interno coscia. Saliva, umori che si mescolano... bellissimo.
Ecco il piatto forte, la figa fresca della giovane Margherita.
Dei morsi tirano le grandi labbra portandole ad una distanza impressionate, slabbrata come una cagna. Gli umori continuano a scendere come un ruscello in piena e la troia geme a voce alta senza preoccuparsi che i vicini sentiranno.

“Daiiii maiale... bravooooooo... succhia la figa di questa puttana.... aaaaaaaaaa... bravo amore sei un tesoro.... Continua ti prego.... Che lingua che hai amore... siiiiiiiii. Sono una puttana amore hai fatto bene ha legarmi !!!!! Lega la cagna che ti mette le corna amore.... Siiiiiii .... Mmmmmmmmm”

Impazzisce di piacere la puledra. Quando gli si tocca la figa sbotta e non capisce un cazzo.
Cagnolina in calore, dopo qualche monta si calmerà.
Il clitoride della Marghe è grosso e si riesce a scappellare facilmente, infatti poco dopo è lì scappellato fra i denti che schizza qualche goccia di godimento della Marghe. Mmmmm Marghe schizza per un non nulla.

“Amore adesso voglio slegarti, ti giri e ti rilego solo le braccia. Ecco cucciola... che brava che sei, lo sai che ti amo tanto?! Si si amore, sei la mia cucciola. Brava, adesso girati, aspetta che controllo se la benda e stretta... si si, perfetta. Adesso dammi il braccio... l’altro... ecco brava. Mettiti a pecorella come quando voglio che mi guardi quando mi sego, brava... ecco esponi il culo come una puttana... mmmmm che bello... il tuo culo è unico amore”

Il cazzo penetra forte la figa di Marghe subito. Potente e con i coglioni pieni di sborra Marghe si fa stantuffare di brutto come una puledra. Gode, urla, geme frasi oscene, indicibili, su di se... Marghe è unica.
Il culo viene dilatato con le mani, si vede il suo orifizio più intimo e personale.
Il cazzo con la cappella pronta si appoggia sopra, prima un leccata poi la penetrazione, immediata. Tutto e subito. Marghe urla di dolore.

“Pezzo di merda che non sei altro. Cornuto del cazzo che non sei altro!!!! Me l’hai messo nel culo maiale !!!! Ma allora ti funziona quando vuoi quel cazzetto ridicolo. Ai che male che mi fai stronzo. Smettila, voglio che mi sleghi e mi tiri fuori il cazzo che mi fai male... aaaaaaaaaa.... Siiiiiiiiiii continua maiale continua....siiiiiiiii stronzo di un cornuto. Lo sai che sei un cornuto vero coglione?!?! Adesso fai il figo e mi rompi il culo perché fatalità ti è diventato duro ma sennò guarda che hai un cazzetto... siiiiiii”

Margherita è imbizzarrita, come una puledra scalcia le altre femmine vicino al montone lei allarga oscenamente le cosce e nonostante dica una cosa accoglie e cerca di prenderne il più possibile di cazzone grosso.
Geme, geme, geme.
Dopo il culo la figa, prima a novanta poi distesa.

“Amore voglio che mi sborri dentro, voglio che mi riempi e mi metti incinta. Ingravidami amore ti prego... non abbiamo mai scopato come questa sera e adesso voglio un figlio. Dai continua a scoparmi così ma alla fine schizzami dentro, per una volta che ce l’hai duro voglio tutto il tuo seme e magari ti faccio diventare papà. Dai su... siiiiiiiiiiiii la sento amore.... Sento la tua sborra calda dentro di me che bello...... quanta !!!!! Ma cucciolo..... sei una sorpresa.... Quel sushi allora è davvero afrodisiaco.... Quattro schizzi copiosi... meraviglioso... oh... ancora amore.... Sei bravissimo... siiiiiiiiiii. Mi hai dato la sborra nella figa amore, grazie. Adesso forse mi hai ingravidata, ti amo”

“Ti amo pure io amore mio e sarei onorato se mi rendessi padre di tuo figlio. Ti amo cucciola, dammi un bacio. Vado a prendere la bottiglia dell’acqua e ti slego amore”

Alessandro si dirige verso il soggiorno e otre a prendere l’acqua per la Marghe accompagna alla porta Lazzaro, la sorpresa, il suo compagno di calcetto, quello col cazzo più grosso di tutta la squadra e che da mesi gli chiede se può scoparsi sua moglie perché l’attizza molto più della sua e adesso... missione compiuta.

“Grazie Lazzaro sei un amico, ci tenevo molto a fare una sorpresa a mia moglie e ci siamo riusciti. Adesso vado di la e ci faccio l’amore, poi domani mi racconti se ti è piaciuta... ciao grazie”
Prende l’acqua, torna in camera si spoglia nudo e si bagna per sembrare sudato. “Amore eccomi qua, ora ti slego e ti tolgo la benda... ciao amore... ti è piaciuto?!”

“Se mi è piaciuto... cucciolo sei un toro e io sono felice di essere la tua giumenta. Hai visto, non ci servono altri uomini per farmi godere, se ti concentri ce la fai anche te. Sei il mio cornuto bravo a scopare!!”

“Amore, grazie... senti io ho ancora voglia ti va se adesso facciamo un pò l’amore?! Quella cosa del bambino mi ha eccitato e vorrei sborrati ancora un pò dentro se me lo permetti...”

“Certo amore... che bello, però con calma adesso sono stanca... guarda mi hai distrutto !!! Prima di scoparmi voglio che mi lavi la figa, togli la sborra che hai lasciato fuori e poi facciamo l’amore”

Senza aprire bocca Ale spegne la luce, esegue l’ordine impartito e poi iniziano a fare l’amore.
Tre sborrate. Ale ha scaricato tre volte il suo seme dentare Marghe. Abbracciati si addormentano.
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