"I fatti narrati in questo racconto, sono reali, risalenti ad anni fa ma avvenuti realmente. Estratti dal diario dell'epoca che scrissi di mio pugno."

Nostalgia Canaglia... citando il testo di una canzone popolar italiana di Albano & Romina, direi che si addice benissimo alla storia che vi vado a narrare. Credo sia capitato a tutti, una o piu volte nella vita, di allontanarvi da qualcuno o qualcosa, e sentirne poi inevitabilmente la mancanza, e un fatto naturalissimo, un sentimento piu che umano direi, se per quel qualcuno che si e perso, si provava davvero qualcosa di forte, un legame strettissimo. Nel mio caso, quel qualcosa e il cazzo. Il cazzo, quel bel palo di carne caldo e duro, che molti maschi tengono tra le gambe, e che miliardi di volte, avevo tenuto in bocca e dentro di me in passato. Potrei passare ore a lodare il cazzo e le sue proprieta' benefiche, sentirlo entrare e uscire, sentirlo gonfiarsi dentro di te, sentirti piena, sentirti femmina in tutto, anche se non lo sei, il cazzo, magnifico oggetto di piacere, che molti anni di gioia mi aveva regalato,e che quando smisi di prenderlo, sentii di aver perso qualcosa di importante. Non so se possa definirmi Gay o che altro, alla fine importa molto dare un'etichetta? ai giorni nostri, molti ragazzi e uomini importanti, fanno outing senza problemi, dichiarandosi felicemente Gay, mentre un tempo nemmeno troppo lontano, prima di dire al mondo, che amavi un'altro uomo, ci si pensava cento volte, e poi si decideva di tenerlo nascosto, per paure e chissa' che altro ancora. Come ho appena detto, detesto certe etichette, per questo non mi sono mai definita ne Trav, ne Trans, ne Gay, ma semplicemente libera di esprimere la mia sessualita' come mi pare e piace. D'altra parte, ci vuole ben altro che una parrucca, e dell'intimo femminile, per assomigliare ad una vera femmina. Bisogna avere un fisico, un attitudine, e una testa da donna, per esserlo veramente. Ho sempre trovato ridicoli certi maschi, che si conciano come maschere di carnevale, e indossano vestiti non adatti a loro. Io al contrario, non mi son mai voluta spacciare per donna, semplicemente perche' non lo sono e mai lo saro', quindi, se voglio esternare la mia sessualita', la mia parte femminile, cerco almeno di farlo in modi decenti e mai ridicoli. Il mio essere femmina, o essere una parodia femminile, mi ha portato moltissime avventure con uomini di ogni razza, colore ed eta'. a parte i ragazzetti coetanei, che non ho mai sopportato, ho avuto esperienze con tanti maschi, dai quarantacinque, ai settantenni, senza farmi mai tanti problemi. il mio bel culetto e la mia bocca, son stati a disposizione di tutti per anni e anni. chiamatelo Amore, chiamatelo solo del Sesso, chiamatelo come vi pare, io so soltanto, che tra le forti braccia di un uomo, mi sentivo in paradiso. Vi chiederete cosa centri tutto questo con la storia che vi dovrei raccontare, beh centra molto direi, dato che senza spiegarvi cos'e' L'amore per me, non potreste capire il senso di quanto vi vado a raccontare, e quindi questa precisazione, era d'obbligo. Come dicevo, ho amato moltissimi uomini da adolescente, tra i diciassette e i quarant'anni, fino all'eta' adulta in sostanza. poi smisi per questioni personali, ma anche per mantenere una promessa fatta a mia madre, si mia madre, donna che mi e stata vicina, e che ha condiviso con me tanti bei caldi momenti, finche' l'eta' glielo ha permesso almeno. Una volta promesso a mia madre, che avrei cambiato vita ad una certa eta', sia sua che mia, tutto e diventato triste e monotono. Niente piu uomini nella mia vita, niente piu grossi cazzi da far spruzzare, niente piu godimento, solo bei ricordi, e tanta, tanta nostalgia di quei tempi in cui godevo come una vaccona. Tutto questo almeno, fino a quando non cambiai casa, e fino a quando non incontrai sulla mia strada, Ali', un ragazzo nero africano, ma residente in italia da anni. Ho conosciuto Ali', mentre traslocavo nel nuovo appartamente in zona Fiera a Milano. Fu molto gentile, mi aiuto' nel sistemare la mia nuova casa, e ci frequentammo parecchio nei mesi sucssivi al mio trasloco. Ali', e un ragazzo sui Quarant'anni, ben portati fisico magro, alto, capelli corti neri, viso liscio, non ha barba ne baffi, parla correttamente la nostra lingua, e ha molti amici nella palazzina di soli tre piani, dove mi sono trasferita. Causa le mie poche risorse economiche, son finita in una palazzina frequentata da ragazzi mulatti e neri in affitto, tutta gente onesta che lavora e che ti saluta ad ogni incontro sempre con il sorriso. A loro non importa chi io sia, come mi vesto o se sia Trav Trans Gay o meno, con Ali', abbiamo istaurato un bel rapporto di amicizia e di vicinato. Mi ha sempre dato una mano per le cose che non sapevo fare, mi ha sistemato la caldaia quando non funzionava, riparato dei tubi rotti, o semplicemente, imbiancato le pareti di casa. e un tuttofare, e lo fa senza aspettarsi nessun compenso, solo per educazione, cosa assai rara oggigiorno tra italiani. Tutto questo ci ha portati senza volerlo o rendercene conto, ad un rapporto molto intimo, che non ho mai avuto con nessuno negli anni trascorsi. Ali' e stato il primo maschio, con cui mi son trovata bene dopo anni di clausura. Quindi, credo che data l'intimita' che avevamo, sia stato naturale che accadesse qualcosa tra noi. Non lo avevo dato per scontato, ma mi aspettavo che accadesse prima o poi, e puntualmente accadde. Come si dice, se cerchi l'amore a vita, non lo troverai mai, ma se non lo consideri, eccolo bussarti alla porta. fu la sera di capodanno, il mio primo capodanno nella nuova residenza, non avendo ne amici ne patente, ne auto per spostarmi e andare a divertirmi, Ali' che aveva organizzato un ritrovo con i suoi coinquilini, sapendo che avrei passato l'intera notte di San Silvestro da sola, decise prima di invitarmi alla loro festicciola, vedendo il mio logico tentennamento, decise a quel punto, di fare la festa da me, se la cosa non mi dava fastidio. Il mio appartamento non e grandissimo, ma in tre locali, si trova sempre lo spazio dove stare. mi feci convincere, e preparammo l'appartamento con addobbi vari tutto il giorno. Stare a contatto con Ali', mi faceva star bene, ogni volta che le nostre mani si sfioravano, o che mi trovavo a contatto con il suo corpo, il mio battito cardiaco, aumentava all'improvviso, e un eccitazione mi prendeva tra le gambe. Ovviamente non gli dissi mai nulla di queste mie sensazioni, per non imbarazzare entrambi, ma credo che il ragazzo, che scemo non era, le abbia capite da solo, e cosi' faceva di tutto per provocarmi, mi faceva lui i capelli a coda, o mi diceva come tenerli, a seconda se gli piacevo di piu quel giorno con i capelli sciolti o raccolti. Ero arrivata pure a far scegliere a lui cosa dovevo indossare. Ero totalmente nelle sue mani ormai, e la cosa mi piaceva moltissimo. La fatidica serata di fine anno, arrivo', e qualla sera, cenammo con dei suoi amici, qualcuno lo conoscevo di vista, dato abitavano con lui al piano sopra al mio, altri erano estranei completi, anche se gentili ed educati devo ammettere, nessuno toccava nulla o faceva nulla senza prima chiedere sempre il permesso. Bevemmo forse un po troppo, e complice l'alcol,alla fatidica ora della mezzanotte, eravamo gia' tutti alticci, anche se non completamente ubriachi. si cantava si scherzava si festeggiava, mi stavo divertendo moltissimo. Per cazzeggiare, si decise di fare un po di giochetti stupidi, quelli che andavano molto di moda negli anni ottanta tipo il famoso gioco della bottiglia, sapete, si mette una bottiglia vuota sdraiata su un tavolo, la si fa girare con attorno gli ospiti seduti, e su chi la bottiglia si ferma, si davano delle regole tipo un bacio a quello, una toccatina a quell'altro e via dicendo. Sara' stato un caso, ma dato ero stata scelta io come ospite d'onore della serata, e Ali' il mio vice, tocco' a me fare le penitenze e ad Ali' suggerirmele. Fu uno stronzetto, perche' mi fece fare molte cose imbarazzanti ai suoi amici, dovetti pr primo baciare sulla bocca uno davanti a tutti. Lo feci e questo non mi mollava piu, amomenti mi scopava seduta stante, dovettero staccarlo dalle mie labbra a forza. poi, dovetti farmi palpeggiare da due, che se ne aprofittarono un po troppo, la terza punizione, fu farmi masturbare da altri due, uno dovette infilarmi due dita nel culetto, e simulare una scopata, e l'altro mi estrasse il cazzo dal perizomino sotto il vestito, e mi masturbo' facendomi venire all'istante, dovendo pure ripulirgli la mano leccando la mia stessa sperma. Anche se un po audaci, erano giochetti innocui, e mi divertii pure eccitandomi parecchio nel farli. la cosa ando' avanti fino alla fatidica mezzanotte. Al conto alla rovescia, ci riunimmo tutti sull'unico balconcino che da sulla strada e al meno uno... si stappo' lo spumante facendoci i classici auguri guardando i fuochi. ci si scambio' dei baci, alcuni sulle guance, altri ne aprofittarono per dei baci a stampo sulle labbra. non mi infastidiva, anzi complice l'alcol ingurgitato, ero anche abbastanza eccitata. Addosso avevo messo un bel vestitino lungo argentato lucido aderente scollacciato che mi lasciava la schiena nuda, le spalle e il decolte' scoperto, con uno spacco laterale sulla coscia destra, capelli sciolti, zeppe ai piedi, e sotto l'intimo, calze nere a rete con giarrettiere, tanga nero e reggisendo a coppe dure, pur non avendo seno. truccata il giusto, ero una principessa, o almeno cosi' mi avevano ribattezzata tutti quella sera. Arrivo' il turno di fare gli auguri pure ad Ali', dato entrambi eravamo alticci, facemmo i cretini prima di baciarci, iniziammo a ridere come scemi guardandoci negli occhi, mentre gli amici intorno, fischiavano,alla fine presi io la decisione, gli buttai le braccia al collo,mi avvinghiai a lui, e lo baciai. Non fu pero' il bacio che diedi a tutti gli altri, no, il bacio che ci siamo dati io ed Ali' fu qualcosa di unico e passionale, restammo incollati a lungo. Tra applausi,fischi e gente festosa, restammo li fermi appiccicati bocca a bocca, stretti in un lungo abbraccio senza curarci degli altri, in quell'istante esistevamo solo noi due. Quel bacio, lo aspettavo da molto tempo, e il ragazzo lo aveva capito. Quello che successe dopo, credo fosse prevedibile, visto come stavano andando le cose. lasciando tutti gli altri in salottino a fare casino e a far scoppiare degli innocui petardi e girandole sul balcone, mano nella mano, io ed Ali', siamo finiti in camera da letto, senza nemmeno prenderci la briga di chiudere la porta, ci buttammo sul lettone matrimoniale dove dormivo, e tornammo a baciarci nuovamente. Tutto questo senza dire una sola parola, del resto, quando ce' l'amore, le parole non servono.Senza staccarci,io ho spogliato lui, lui ha spogliato me, io in in intimo, lui completamente nudo, abbiamo fatto l'amore. lui disteso di schiena, con il cazzo gia bello duro e dritto, io sopra di lui, a baciarlo mentre con una manina dalle unghie smaltate, lo masturbavo piano, godendomi ogni attimo di quel suo bel cazzo lungo e duro, che tante volte avevo sognato. mi ritrassi dalle sue labbra, solo per scendere piu in basso, prendergli in pugno il cazzo duro, e infilarmelo tutto in gola, senza pensarci due volte. Un gesto assolutamente normale e istintivo, che venne spontaneamente anche se erano secoli non lo facevo piu. Del resto, ad una puttana non puoi far dimenticare come si da piacere agli altri. E anche se erano passati anni a non fare piu sesso, mi ritenevo ancora una gran vaccona. tenevo i miei occhi fissi sul suo viso sorridente, mentre la sua manona nera, mi accarezzava i lunghi capelli e mi aiutava a fare su e giu con la testa. Non mi chiesi nemmeno, cosa avrebbe pensato mia madre di quella faccenda, era capodanno, e tutto mi era concesso pensai alla fine. Credo che ad un certo punto, gli altri in salotto che avevano messo su della musica per ballare, si siano accorti che eravamo spariti, e ci cercarono all'istante, trovandoci subito. La casa non e grande, e ci vuol poco a guardare in tre stanze. uno di loro chiamo' il resto della ciurma, che in religioso silenzio, si misero sulla porta della camera a guardarci, mentre succhiavo il cazzo ad Ali'. Li notai subito, ma non mi scomposi piu di tanto, alzai un secondo la testa dal cazzo del ragazzo, per fare un sorriso agli altri, poi continuai a succhiare come nulla fosse. Dopo aver osservato in silenzio per un momento, presero coraggio avanzando ed entrando tutti nella camera attorno al lettone. Nessuno ebbe il coraggio, o forse per rispetto verso di me, nel fare la prima mossa, cosi' tocco' ad un mulatto, uno di quelli che conoscevo e che coabitava con Ali', salire per primo sul lettone,e provare a tastarmi il culetto accarezzandomelo. Vedendo che non reagivo, anche gli altri si fecero coraggio allungando le loro fredde manone sul mio corpo mezzo nudo. Fu una cosa prevedibile anche quella, infondo se avessimo voluto star soli, avremmo chiuso la porta della camera a chiave, invece di lasciarla spalancata. Ne io, ne Ali' ci facevamo problemi di quel genere, era l'anno nuovo, e tutti quella sera,erano li per divertirsi, quindi perche' no? lasciai che le cose facessero il loro corso, e in pochi istanti, mi son ritrovata dieci ragazzi di colore nudi con i loro cazzi duri da farmi succhiare, e io che perdevo la testa, a succhiarne due alla volta benedendoli tutti. Pure Ali', sembrava divertito dalla situazione, e mi incoraggio' a continuare, cosa che feci anche senza il suo intervento. Sia benedetto il cazzo e chi me lo offre,siano benedetti i neri, sia benedetto l'amore e il sesso. Mentre facevo le benedizioni di rito come una papessa, fui subito messa sdraitata a pancia sotto e a gambe ben spalancate, e ben presto mi son trovata uno di quei cazzi duri neri dentro che mi stantuffava prima piano, poi sempre piu veloce. Di preservativi non avevamo certo bisogno, e non credo che nessuno al momento ne avesse uno a portata di mano, quindi tutto si svolse al naturale. Voltai a fatica la testa per vedere almeno chi fosse il primo che prendevo dopo tanti anni di astinenza, e fui felicissima di vedere il mio amore Ali', che faceva le flessioni sulla mia schiena. Sempre con la testa voltata, lo baciai e gli sussurrai che lo amavo, e che ero felice, non so se mi abbia sentita, dato il frastuono che c'era in casa e i botti fuori, ma il ragazzo mi sorrise a sua volta, continuando a stantuffarmi e farmi ansimare di piacere, mentre altri strusciavano i loro cazzi addosso a me e qualcuno me lo mise in bocca. Voi non capite, non potete nemmeno lontanamente immaginare quanto sia stata felice in quel momento beato. certo mi successe spontaneamente, come tutto quello che accadde quella benedetta notte, niente era stato preparato, tutto successe in modo assai naturale e cosi' doveva essere. Dopo qualche stantuffata di troppo, Ali' si alzo' dal mio culo, lasciando anche agli altri la possibilita' di scoparmi, e cosi' fu in effetti. Senza spintoni, ma ordinatamente e con pazienza, aspettando il loro turno, fui inculata e sfondata da tutti e dieci i neri presenti. Nonostante fossi palesemente brilla, non ero cosi ubriaca da non riuscire a godermi tutti quei bei cazzi neri dentro di me, Credo che qualcuno abbia anche tentato di farmi fare una doppia penetrazione nel culo ma non ne sono sicura, la camera era rischiarata solo dalla piccola abajour e nel casino che c'era dentro casa mia, non son stata sicura di nulla di cio' che accadde del tutto. Certo il piacere che provavo era autentico e non certo un sogno. Del resto della serata onestamente ricordo ben poco o nulla, credo che l'alcool che ho sempre retto benissimo, quella notte mi abbai un po tramortita, forse perche' ho mischiato il vino allo spumante mangiando anche ben poco. mi sono svegliata alla mattina ormai fatta, appiccicosa con i lunghi capelli arruffati in testa, il letto ridotto ad un ammasso di lenzuola arrotolate, la abajour ancora accesa, e la luce del sole che filtrava dalle finestre che non avevo schermato con le tapparelle abbassate. Allungai un braccio spegnendo la lampada, addosso avevo dell'intimo solo le calze a rete e il reggiseno, il tanga era sparito, come tutti i miei ospiti del resto, lasciandomi la casa in completo disastro. ci misi un po a connettere del tutto, la luce del sole, mi doleva gli occhi ancora stanchi dal sonno, piano piano mi misi seduta sul lettone, accorgendomi che l'appiccicoso che avevo addosso, era dovuto alla sperma asciugata e assorbita, che mi avevano scaricato addosso i miei ospiti la notte prima. il culetto mi faceva un po male e mi accorsi, toccandomelo con una mano, che era ancora bello slabbrato e largo. guardai l'ora, era quasi mezzogiorno, ma quanto avevo dormito? di solito non dormivo mai fino a quell'ora, tutto era silenzio anche fuori non si sentiva che il cinguettio degli uccelli. Cercai di mettermi in piedi a piedi scalzi mi diressi in salotto, e ispezionai le varie stanze della casa, pareva che le uniche stanze ad essere state messe in disordine furono il salotto e la cucina, la mia camera e lo studio oltre al bagno, erano fortunatamente intatte e pulite. Tutto era apposto e ad una prima occhiata sembrava non mancare nulla delle mie cose. Ero infatti preoccupata che mi avessero portato via dei soldi o qualcosa, ma tutto era dove doveva essere, a pulire ci avrei pensato dopo. Necessitava una bella doccia rigenerante, mi infilai subito sotto la doccia buttando l'intimo che restava nel cesto della roba sporca. Mentre mi lavavo e mi riprendevo lentamente, mi chiesi che fine avessero fatto tutti e come avessi concluso la nottata, dato non ricordavo altro dopo la scopata con tutti. Mi chiesi come mai Ali' non fosse rimasto con me almeno, dato mi era parso di capire che anche lui alla fine provava gli stessi miei sentimenti. Finita la doccia, e asciugata i capelli, mi misi l'accappatoio, e mi diressi verso il salotto. Che disastro, c'erano piatti sparsi bicchieri mezzi pieni cartacce ovunque, cuscini del divanetto a terra, la tv era accesa, la spensi, e proprio in quell'istante suonarono alla porta. senza chiedermi chi potesse essere a quell'ora, andai ad aprire cosi' com'ero, solo con addosso l'accappatoio, scalza e con i capelli ancora umidi sciolti. Era Ali', mi diede il buongiorno con un sorrisone a tutta bocca, lo feci entrare, e il ragazzo guardandosi intorno, disse subito, che mi avrebbe aiutata a rimettere in ordine. Lo ringraziai anche per la bellissima serata che avevo passato insieme a lui e ai suoi amiconi. Ali' rispose che tutti si erano divertiti, e che io ero una creatura stupenda, forse meglio di qualsiasi donna vera. Un complimento che mi fece arrossire non poco, cercai di ringraziarlo, ma il ragazzo, mi tappo' la bocca con la sua, baciandomi stringendomi a lui. Non sapendo che fare, ricambiai il bacio lasciandomi trasportare, mentre le mani di Ali', mi slacciavano la cintura dell'accappatoio e facendomelo scivolare a terra, restai nuda tra le sue braccia nere. il ragazzo, fece scivolare una mano sul mio culetto slabbrato, e rise sentendone l'allargatura, maliziosamente gli dissi: Visto cosa mi avete fatto tu e i tuoi amici stanotte? Ali' sempre sorridendo rispose: Si ed e stato bellissimo. gli buttai nuovamente le braccia al collo, lui mi spinse sul divanetto, e ci sdraiammo. A quel punto, il mio cellulare squillo'. allungai un braccio prendendolo, senza staccare le mie labbra dalle sue, e lessi il numero del chiamante, era mia madre. Probabilmente, chiamava per farmi gli auguri per l'anno nuovo. Decisi di mettere il vivavoce, e risposi. Intanto che parlavo con lei, aiutavo il ragazzo a denudarsi senza smettere di baciarlo. E dopo aver fatto gli auguri di rito a mamma, ero pronta a rompere la promessa che le avevo fatto anni prima. alla fine, ero stata casta e pura per molti anni, ma era arrivato il momento di tornare a godere ed innamorarmi nuovamente di qualcuno. Non ci girai troppo a lungo, e le presentai subito chi stava accanto a me, anzi sopra di me per la precisione. Educatamente Ali', si presento' a mamma, facendole gli auguri, e poi lascio' a me la parola. Cercai le parole adatte al caso, non volevo che proprio in quel giorno di festa, mamma si sentisse offesa o tradita da me, ma le spiegai, che avevo bisogno d'amore, amore vero, e che tanti anni senza la vicinanza di un maschio, non mi avevano giovato. Mamma ascolto' senza mai interrompermi, per essere onesta del tutto, le spiegai cosa era successo quella stessa notte,dove avevo scopato con dieci ragazzi neri compreso quello che avevo accanto adesso. Le spiagai il piacere che avevo riassaporato dopo anni, a prendere di nuovo dei grossi cazzi dentro di me,Era la mia natura, non poteva e non doveva sopprimerla ne obbligarmi a reprimere le mie voglie. Ali' si limito' ad ascoltare mentre cercava di mettermelo dentro con difficolta'. Nel frattempo, mamma cercava con la solita flemma e dispiacere che una madre prova quando l'unico figlio che ha, non riesce a rigare dritto,di comprendermi e con parole sue, cercava di ancora una volta, rispettare le mie scelte, giuste o sbagliate che fossero per lei. Era sempre mia madre e cercava di capire senza mai riuscirci, il perche di questo mio disperato bisogno di uomini e di sesso. Ad una donna anziana, che non ha mai assaporato il sesso al di fuori del proprio marito, e che di educazione pudica, come si pretende che capisca cio che provavo. Intanto che tutto questo accadeva per telefono, Ali', riusci' a infilarmelo dentro poco alla volta, e finalmente con ancora il buco del culetto bello slabbrato dalla notte precedente, ho sentito il suo nero e lungo cazzo caldo, infilarsi ed entrare tutto con un paio di spinte, dentro di me. Ho fatto dei brevi sospiri, non so se mamma li abbia sentiti, ma il terzo, quello lo deve aver sentito per forza, dato Ali', inizio' a stantuffarmi dapprima lentamente dentro e fuori, poi prendendo velocita' e baciandomi sulla bocca, mentre mi sfondava nuovamente le chiappe. Se non era Amore quello, poco ci mancava, il mio cuore in petto, inizio' a bombardarmi di battiti veloci come il suo cazzo, quasi si muovevano in simbiosi, tanti battiti veloci faceva il mio cuore nel mio petto, altrettanto veloci erano le spinte che il ragazzo di colore mi dava nel culo. Come spiegare tutto questo a mia madre? come poteva capirlo? iniziai ad ansimare e gemere sempre di piu, e parlare con lei ad un certo punto divenne impossibile, feci l'unica cosa che mi venne d'istinto, lasciai andare il telefonino, e mi lasciai trasportare dal piacere e dall'amore completo per Ali', che mi stantuffava come un Toro da monta, e mi faceva impazzire come una cagna in calore ad ogni sua spinta. Mamma era ancora in linea, ma non sapevo se stesse ascoltando o meno, per la prima volta in vita mia, me ne fregai completamente. Ero sempre stata dell'idea, che la volevo complice delle mie scopate, doveva imparare ad accettarmi cosi com'ero, ho sempre cercato di farle comprendere i miei sentimenti verso gli uomini, ma inutilmente. Ora per la prima volta, me ne fregavo di tutto, volevo solo godermi il mio amore, perche dopo quella scopata improvvisata di prima mattina, avrei chiesto ad Ali', di diventare il mio uomo ufficialmente. Mamma poveretta mi doveva accettare ancora cosi', o niente, non ero piu disposta a rinunciare al cazzo e ai maschi, Ali' era un bravo ragazzo e mi avrebbe fatta felice. quando finalmente il ragazzo, mi riempi' il culo di sperma caldo venendo con un sospirone avvingliato a me, completamente nudo, voltai la testa e lo guardai sorridendogli felice come non lo ero da secoli. Lasciai che il ragazzo si svuotasse fino all'ultima goccia dentro al mio sederino ormai largo come un pozzo, lo baciai sulla bocca, e per la prima volta gli sussurrai che lo amavo e volevo diventassi la sua donna. Ali' approvo' e ci fidanzammo ufficialmente li seduta stante, con ancora il suo bel cazzo duro infilato dentro di me, mentre la sua sperma calda, mi colava dal culo. Guardai il cellulare, lo presi nuovamente in mano, credendo che mamma come al solito, avesse chiuso la telefonata, con lei era una battaglia persa dissi ad Ali', purtroppo non capira' mai... me ne faro' una ragione, aggiunsi, prima che dal vivavoce, mamma con nostra sorpresa, che non aveva agganciato, ma aveva assistito si fa per dire, a tutta la scopata o almeno a quello che aveva ascoltato, rispose cosi': Non credere che mamma non sappia capirti, e non credere che non ti voglia bene lo stesso... forse per una persona anziana che ha un unico figlio, poi si corresse, figlia al mondo, vorrebbe ben altro, ma se questa e la tua felicita', sapro' accettarla. Ascoltammo entrambi in silenzio increduli, mamma aveva rinunciato a impormi le sue regole, e mi lasciava nuovamente dopo anni, libera di essere me stessa. Era troppo bello, e chiesi a mamma di ripetere cio che aveva appena detto, lei lo ribadi', ma se mi fossi messa nei guai, allora lei non avrebbe piu voluto saperne di me. era l'unica condizione che mi impose, di non combinarne di grosse o lei non mi avrebbe piu accettata ne come figlia, ne come figlio o altro. Anche Ali' la ringrazio', e le promise di farmi felice, e per la prima volta, mamma gli rispose, con un me lo auguro, cercate di fare i bravi e di non sentirmi dire da altri, che avete combinato guai per favore ve lo chiedo. Dopo averla rassicurata nuovamente, la congedammo, e felici ci abbracciammo come una vera coppia. D'ora in avanti, Aòli' avrebbe traslocato dal piano superiore, a casa mia e avremmo vissuto insieme. Feci promettere al ragazzo, che mi avrebbe pero' fatta divertire ancora altre volte con i suoi amici, come la sera precedente, Ali' sorridendo e accarezzandomi i lunghi capelli, mi disse di stare tranquilla, che conosceva mille e piu ragazzi con cui mi sarei potuta divertire quando e come volevo, bastava chiedere, e avrebbe organizzato tutto lui, con gente fidata e sicura, se il suo cazzo non mi bastava, era prontissimo a cercarmene altri, purche' il mio amore e il mio cuore, restassero solo per lui. Gli giurai Amore eterno, e gli promisi di cornificarlo ogni santa volta ne avevo il desiderio. Ero al settimo cielo, e sbrodolai dalla gioia, il mio cazzo duro spruzzo' da solo sporcandomi le coscie, ridemmo. Una nuova vita mi aspettava e devo dire, che tutte le promesse del mio Ali', furono mantenute, mi ha amata come non ero mai stata con nessun altro, e mi ha sempre permesso di cornificarlo ogni volta ne avevo il desiderio. Siamo stati a lungo una bella coppia felice. La nostalgia canaglia, ormai, era un ricordo passato, adesso mi godo il cazzo di tutti, e il mio uomo con buona pace di mia madre.
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