“Barista un Mojto e un calice di bollicine per la mia fidanzata per favore; amore se mentre aspetto le bibite vuoi andare a sederti in quei divanetti laggiù io poi ti raggiungo”

“Si cucciolo volentieri, vado in quello là che fa angolo e confina con la sala da ballo. Sbrigati e vedi di non fare il cascamorto con nessuna o dopo a casa lo sai cosa ti aspetta. Vero che lo sai quello che ti aspetta se fai il cascamorto con le altre?!”

“Marghe, amore, certo che lo so e vedrai che non farò il cascamorto con nessuna, prendo le bibite e ti raggiungo amore mio porcellina”

Margherita e Alessandro sono una coppia unita e affiatata, giocano insieme, c’è complicità e sentimentalmente possiedono l’uno il cuore dell’altro in totale esclusiva.
Innamorati da ormai sei anni la coppia sa quello che desidera e lo cerca, porcellini vogliosi di godere e manifestare apertamente la loro libido in pubblico.
Inizialmente non fu facile, Margherita era pudica, timida e molto riservata nonostante le sue grazie dicessero il contrario; meravigliosi capelli castani riccioli con qualche riflesso biondo, occhi marroni, lineamenti ben definiti, il seno enorme con dei capezzoli larghi e sempre turgidi, altezza medio / alta e cosce incredibilmente sode, vellutate e tutte la leccare. Figa rasata, spesso bagnata anche se non sempre lo da a vedere; nel cassetto del suo comodino ci sono molti gadget fra cui la coda di cavallo che adora indossare in casa per stuzzicare il suo uomo.
Dopo il fidanzamento Marghe aveva iniziato ad aprirsi un pò col partner e confidatogli che le sarebbe piaciuto andare in qualche locale appropriato con dell’abbigliamento molto succinto per mostrasi a tutti. La vergognava molto questa fantasia e la sensazione provocava in lei eccitazione, al punto tale da bagnarsi e dover correre in bagno ad infilarsi un cazzo grosso di gomma per placare le sue voglie. Alessandro iniziò a scoparla regolarmente, tanto cazzo in figa, nel culo e in bocca, sbarrate copiose e abbondanti ma nonostante ciò entrambi si rendevano conto che per lei non era sufficiente.

Margherita è speciale, Marghe è una di quelle donne estremamente sensibili e delicate nella vita ordinaria e per questo necessitano di forti emozioni di contraccolpo per mantenere l’equilibrio.
Marghe è una giumenta, una di quelle donne cagna nate per godere, il cazzo è il suo strumento e quando ne ha uno grosso e capace placa la sua sete con la sborra calda che d’incanto la tranquillizza per un pò.

Margherita usa il fidanzato per le scopate ordinarie ma ha bisogno di un toro per le messe a punto. Alessandro capì subito questa necessità della fidanzata e umiliato, mortificato e un pò sottomesso a questo desiderio, acconsentì.
In realtà il maiale era eccitato, voleva far credere alla Marghe di essere contrario ma il suo cazzo lo tradiva, duro, dritto e pronto alla sborrata se lei glielo avesse solo sfiorato.
Da allora una progressione fino alla totale consapevolezza del ruolo di entrambi nella coppia, nella coppia vera, quella profonda e struttura della relazione stessa, una Padrona con il suo servo capace di soddisfarla sessualmente nell’ordinario.

E adesso eccoli qua, in questo club estremamente riservato, ad un tavolino mentre sorseggiano i loro drink.
Il look della Marghe è incredibilmente sexy, da vera gran puttana.
Tacco dodici rosso Valentino, pantalone in pelle aderente e una camicetta di raso a strisce larghe orizzontali nere e bianche, capezzoli in vista grazie alla striscia bianche che mostra molto. Bellissima, elegante, sexy e giumenta in calore.
Una vera Signora, durante la passeggiata dal banco dei drink al tavolo tutti gli uomini presenti in sala le hanno guardato le tette, queste meravigliose tettone grosse pronte a far ciucciare latte a chiunque lo avesse desiderato.

“Amore c’è uno che mi fissa da quando siamo entrati. È quel signore laggiù sulla cinquantina, alto, brizzolato e appoggiato alla colonna laterale. Non mi sembra male sai, prima mentre eri al banco mi ha anche mostrato il pacco. Da qui mi è parso grosso sai, molto più del tuo. Mi sta facendo venire un pò di voglia quel maiale, chissà come ha il cazzo e se lo sa usare”

“Marghe, amore mio, non lo so… di solito ti piacciono i giovani quello lì è un vecchio…”

“A parte che decido io l’età del cazzo che voglio prendere dentro di me e non tu che al limite puoi solo guardare, quello là mi arrapa molto. Secondo me ce l’ha grosso e pieno di sborra calda da far schizzare fuori. Si si, amore ho deciso, vai ad invitarlo qui da noi a bere qualche cosa”

“Ma amore cosa dici… aspettiamo che ci guardi e sorridigli vedrai che viene da solo senza bisogno che mi alzo e lo vado a chiamare”
“Basta !!! Se obietti ancora quello che dica andiamo a casa, ti metto la cintura di castità e non te la tolgo fino a domani. Io giro per casa solo col tanga e la coda di cavallo per farti eccitare e stare male. Amore, capisci che devi essere sempre obbediente e assecondare i miei umori. Voglio che vai te perché così ti presenti, dì pure che sei mio marito lo preferisco e gli dici che voglio conoscerlo. Ok?”

Senza obbiettare Alessandro si alza ed esegue gli ordini di Marghe.
Qualche chiacchiera e un paio di piacevoli battute quando la puttana impenitente ordina senza mezze misure ad Alessandro di accucciarsi, abbassarle un pò i pantaloni e leccarle la figa mentre lei chiacchiera con Antonio lì davanti a tutti.
Obbediente come un cagnolino che ha appena ricevuto un ordine dal suo padrone Alessandro sfila un pò i pantaloni in pelle della sua donna, allarga al limite del possibile le cosce e ficca la faccia sulla sua figa. È già bagnata la cagna, per questo l’ordine, vuole far vedere al suo uomo che è eccitata e questo è un modo per ringrzialro. Mentre Ale tenta la penetrazione con la lingua nella figa, Margherita cala la zip dei pantaloni di Antonio estraendone un cazzo di prim’ordine.
Palle grosse come pesche noci, un asta larga come una lattina e lunga come una mazza, cappella rossa e grossa con le labbra del buchetto già un pò umide. Margherita alla vista di quel capolavoro avidamente gli ci si catapulta sopra con la bocca. Lo ciuccia avidamente come una puttana lo ciuccia ad un suo nuovo cliente e avidamente ingoia tutte quelle goccioline di sborra che anticipano il piatto forte.
Su e giù, su e giù, tenta di prenderlo tutto fino in gola e ci riesce nonostante le misure extra large del toro di turno.
Dopo una mezz’ora di pompino la cagna si sbottona la camicetta mettendo in mostra tutto il suo seno unico e magnifico. Fiera si toglie i pantaloni e Antonio, nudo pure lui, la gira, la appoggia al tavolino a novanta gradi e davanti a suo marito la penetra nella figa. Subito forte, accortosi di quanto è bagnata la Marghe non esita a prendersela tutta subito. La pompa forte e a lei sembra piacere. Marghe allunga il braccio accarezzando il viso di Alessandro che a sua volta contraccambia, gli occhi, le labbra. Poi un bacio, lungo e profondo, sulle labbra come due innamorati. La puttana si prende il cazzo del toro nella figa e bacia il suo uomo sussurrandogli parole dolci. Che cagna.
Nella sala qualche coppia guarda, qualche commento del tipo “però quella si che sa come si trattano gli uomini. Che troia, si scopa l’amante davanti al marito. E lui che cornutone”. Questi commenti aumentano evidentemente l’eccitazione di Marghe perché inizia a gemere a voce alta catalizzando l’attenzione su di se.
Antonio è carico, estrae il suo bastone dalla figa fradicia di Marghe e glielo ficca nel culo senza avvisarla. Un urlo di dolore. Margherita non è abituata a prenderlo spesso nel culo per via del fatto che dice che se lo deve prendere deve essere grosso e non piccolo come quello del suo uomo.
Dolore che si trasforma subito in godimento perché lo chiede più forte.
Pompano per un ora circa in tante posizioni e tutte lì sul divanetto col marito affianco.
La prima schizzata Margherita la vuole nella figa, calda e tanta come piace lei; la seconda in bocca, ha inghiottito ogni goccia di nettare caldo la puttana.

“Amore è stata una serata bellissima, grazie mille mi hai fatto trascorrere un anniversario meraviglioso, grazie, ti amo. Dopo, quando saremo a casa, facciamo l’amore che ho tanta voglia di sentire anche te dentro di me, voglio sentire il sapore di due sborrate diverse dentro la mia figa”

“Ti amo Marghe”

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