...Sulla rivista donne e uomini che ne facevano di tutti i colori davvero e avevo voglia di eiaculare.... Avevo bisogno di “qualcosa che mi scuotesse”!!! Ma la mia difficoltà, era quella di vivere un’emozione, e non un surrogato. Il calore umano è insostituibile in certe situazioni. Non ho mai avuto la faccia tosta, e si sa con le donne,e bisogna averne tanta se si vuole scopare (non basta un bel faccino o un cazzo grosso). Tuttavia le porche e ninfomani ogni tanto le incroci, e non hanno età e meno male!!!!. Malgrado la natura mi avesse dotato di un aspetto gradevole, mi piacevano, e tutt’ oggi mi piacciono molto le donne, e devo aggiungere che sessualmente mi trovo al di sopra della media, sia per quanto riguarda a passione, sensibilità e diciamola “ dotazione”, nonché resistenza e porcaggine; elementi che avrei scoperto tardi, data la mia natura introversa, forse condizionata da una educazione troppo spartana e rigida sotto certi aspetti. Pertanto il mio racconto, non è una giustifica ma nemmeno una esaltazione, ma la spiegazione , che nella vita il maschio in generale non circuisce quasi mai ed è sempre la donna o il maschio con istinto da donna che è perversa; sarò sessista ma è così, nell' ipocrisia delle donne solo il signore degli specchi può comparare.... Nel seguito della mia vita ho avuto occasioni esplicite, non seghe di presunzione, di donne e purtroppo anche uomini che avrebbero avuto volere un rapporto sessuale o romantico con me; io molte volte mi sono negato, ed altre arrivavo fino ad un certo punto, poi al concreto non consumavo perchè non mi interessava più...(eppure amo da dio, in tutti i sensi, è la mia mente e anima che non andava....).
Ritengo che o essere “ donne”, o avere istinto da femmina, come nei trans o nei trav, o negli omosex, sia più facile e su certi versi più appagante in quanto sedurre è più facile, pur restando convinto che il rapporto tra Uomo e Donna sia il più completo e appagante che esista, molte persone di oggi si dichiarano bisex in quanto omosessuali non convinti, coperti, ma infelici a mio avviso. Caratterialmente poi, ci sono maschi che sono dentro come femmine, e viceversa donne che si dichiarano lesbiche , raggiungendo l’ apice della perversione.
Tuttavia la seduzione spietata di una giovane ninfetta di circa 3 o quattro anni più piccola di me,( che né avevo 16), ebbero un effetto bomba nel mio cervello e nel mio corpo. Alessia la sorellina del mio amico coetaneo Luca , fu fatale, pur premettendo che non calcolai nulla di quella tempesta che dopo si scatenò in me e in complicità anche di Alessia ( una piccola zoccola....) che alimentava un fuoco, e che lei da bambina viziata voleva provare come un gioco e malgrado la sua giovane età, sono sicuro che lei provasse il gusto perverso della trasgressione dettata anche dal carattere della piccola; ostinata,viziata,viziosa e imbelle,e lottando con ostinazione riuscì ad ottenere un frutto inaspettato con la stessa ostinazione dei bambini capricciosi ,ma premetto e rimarco che non pensavo, e non avevo realizzato nessuna di tutte le attenzioni che divennero per lei un gioco concreto ,ma per me qualcosa altro se non amore( avrei potuto deflorarla ma non l' ho fatto.....) ; non ci pensavo affatto, anzi; da sempre che la detestavo, fino al momento in cui invece diventò il mio primo amore, e non potetti farne più a meno.
Conoscevo Luca da bambino; la madre era comare di mia madre e abitando nello stesso stabile e le mie frequentazioni in quella casa erano di famiglia; sebbene i genitori di Luca un po' altezzosi e superbi, talvolta mi schernivano, per via del mio carattere remissivo soprattutto con i miei genitori; frequentando Luca nei pomeriggi d' estate, ero sovente intrattenermi a casa sua (avevavamo 16 anni) , e lui non incominciava a prestare più tanto importanza sulla mia presenza, tanto che ipnotizzato da una console Commodore 64, aveva abbandonato la voglia di distruggermi a scacchi sparandosi un video game antesignano,; per noi appunto in cui radio e televisione e riviste rappresentavano un accessibile modo di comunicazione, e i pc all'epoca erano magici.
Alessia era la cocca viziata, da bambina viziata dai genitori era solita intromettersi in tutto, lasciandoci poco spazio delle volte alla mancanza di comunicazione tra maschi , e anche perché la Alessia era davvero un piccolo demone, viziato, abituata ad ottenere tutto ed io che rappresentavo una sua vittima, e mi resi conto, quando oramai era troppo tardi per pensare, che eravamo diventati amanti clandestini in un età in cui si è davvero nei " giochi proibiti" si trova l' amore puro.
La Alessia inconsapevolmente, aveva incominciato a sedurmi, sebbene con fare innocente da parte mia subivo, ma la Alessia sadicamente ci rideva e nella sua testolina si era insinuato il germe della malizia, e sebbene acerba nel fisico seppe farsi notare in modo prepotente.
Alessia sebbene femminuccia sembrava un maschietto con un taglio di capelli che molti lo scambiavano per un maschietto, ed ebbi modo di capire che i genitori di Alessia, conoscevano che alla nascita, Alessia, sebbene determinata all’ anagrafe di “ sesso femminile” in quanto tale con vagina e utero e ovaie, presentava al posto del clitoride, un pisellino che si sarebbe sviluppato , ed era un raro caso di “ ermafrodita vero”, ossia era possessore di apparato riproduttivo femminile, ma dotata anche di un “clitoride” grosso come un fagiolino(all' epoca) , un piccolo pene su una passerina, che madre natura le aveva dotato in seguito al fatto che era il risultato della fusione di due gemelli (maschio e femmina, in un solo essere…..almeno questa è la spiegazione “ rozza medica dell’ ermafroditismo vero”). Io questo lo ignoravo fino a quando non lo capii di persona. I genitori non avevano mai detto a nessuno di questa “ peculiarità” figuriamoci a noi ragazzini.
Date la circostanze di " attenzioni ", che Alessia richiedeva in esclusiva da famiglia e genitori, ottenne “ attenzioni” in modo pretestuoso anche da me che ero storico amico di famiglia.. Vi è mai capitato? Di cercare o meglio scoprire tutto quello che si cerca in un attimo. Beh non parliamo del fatto che io avessi un blocco causato dalla eccessiva timidezza, ma del fastidio che si trasforma in " piacere"; l’eccitazione provocatami mi entrava pian piano nella mente. In poche parole la Alessia aveva implementato l’abitudine di stuzzicare la persone maschili ( alcune….) e con me ebbe un grosso affare, non si aspettava la reazione che ne segui,ma lei , pur di ottenermi come l' ennesimo trofeo personale, e pur non sapendo come si sarebbe evoluta la cosa ,non desisteva nel suo “fare”, anche se cercavo di sottrarmi nei primi tempi. Sta di fatto che i pomeriggi da Luca prendevano una piega diversa, nel senso che non andavo più a trovare Luca , ma per incontrare Alessia. Luca oramai ignorava che tra me e Alessia sarebbe nata una complicità , diciamo fuori dal previsto e dal comune, data e conosciuta la mia antipatia per la " piccola peste" non se ne preoccupavano se ricevessi fastidio o ne arrecassi; Luca e li genitori stessi oramai non so se riuscissero a capire quello che stava succedendo ,continuando comunque ad ignorare e a lasciare fare tutto alla cocca di casa, del resto per loro vedere felice Alessia era l’ unica cosa che importava , pur mortificando Luca o chiunque ,continuamente, e soprattutto Alessia avrebbe dovuto sempre fare ciò che voleva....Se non fosse il fatto che le donne viziate sono sovente anche " viziose", ella piccola Alessia non faceva eccezioni, ma ebbe modo di sondare un terreno che lei stessa fu soggiogata. La Alessia era diventata sempre più sfacciata e provocante anche conscia di agire indisturbata , perché al limite sapeva che la colpa e i cazziatoni erano sempre di Luca colpevole di volere escludere la sorellina, e figuriamoci a ogni tentativo di segnalare Alessia nei comportamenti “ anomali”. Del resto la segreta duplice e ambigua fattezza di quella ninfetta,credo anche cerebralmente, le provocasse istinti “ primordiali” che la scienza o i medici o le persone non capiscono.
Abitavamo in un condominio di periferia, e in verità non andavo molto d’accordo, con gli altri ragazzi del mio stabile, soprattutto con quelli più piccoli, proprio quelli della età di Alessia. Alessia invece era un maschiaccio, ma ragazza, e non solo frequentava esclusivamente maschietti, ma “ legava” in modo “ anormale”, forse un poco dal fatto che inconsciamente avvertisse quella sua diversità un pò per avere sempre tutti al centro delle attenzione fù molto precoce, e lo scoprii col tempo in quanto lei confidatasi; mi raccontò che gli altri ragazzini, l’ avevano iniziata a dei giochi a sfondo sessuale; probabilmente avevano scoperto “ il segreto” di Alessia, nella sua duplice sessualità, e sta di fatto che loro sentendosi un branco ( gente priva di cultura del resto ancora oggi), non so come ,o dove, e quando, avevano “ istruito” Alessia; era la femminuccia del gruppo, sebbene all’ apparenza un maschio; a dire della Alessia spesso tutti riuniti, i ragazzini, si calavano le braghe e gli slip, e Alessia a turno doveva “ intostare” a mano, e forse “ mangiare i pesci” (sue parole)….Sta di fatto che erano tutti bambini minorenni e nessuno di loro probabilmente, non aveva nemmeno cominciato la pubertà. La Alessia era probabilmente alla ricerca del “ maschio dominante” diverso, anche se non sapeva come dovesse essere fatto, di certo non di quei piccoli “pesciolini”; ebbi figura dominante, nel senso, che una volta riconosciuta nella mia persona la superiorità ,legata al fatto che avessi un cazzo enormemente sviluppato, grosso come una banana, con grossi testicoli, e tanto pelo scuro che dall’ ombelico creavano un vello scuro, dove le mie forme di uomo prendevano risalto, la giovane se ne innamorò perdutamente.
In più Alessia aveva soperto i gentori nell’ atto sessuale:- “ Si papà era addosso a mamma, facevano amore!!!!
A Luca più volte facevo presente del " nuovo gioco di Alessia, ossia, con le manine incominciava al dì sopra i pantaloni a pompare come si fa con le palline antistress, ma nel mio caso il mio pacco dei pantaloni era diventato l’obiettivo di Alessia e appena giunto in salotto dove Luca non mi disdegnava proprio più, incollato davanti a sto Commodore, impegnato a giocare. Io nel frattempo sollecitato dalla troietta, dapprima soffrivo ed ero combattuto, e non avrei voluto cedere ad una pulsione che lentamente mi stava sfiancando, compresi e cambiai strategia; volevo vedere la reazione di Alessia, forse l’ avrebbe smessa ,macchè!!!… Fatto vero che incominciavo a prendere gusto di quelle erezioni provocate da quelle manine, e pensai che piuttosto combatterla avrei dovuto agire diversamente, anche perché nel frattempo la puttanella mi provocava delle erezioni, che dolorosamente mi duravano anche dopo essere tornato a casa. Un pomeriggio fu galeotto e da allora tutto cambiò.
Era rischioso ma dovevo capire....
Il pomeriggio di un giorno di Maggio, premeditai di appartarmi con Alessia e giunto
allo stremo, e le dissi diabolicamente :" vuoi vederlo?" “Poi tu mi fai vedere come sei tu”?
-Lei entusiasta: " Siiiiii, daiiii!!! "
Mi limitai ad aprire la cerniera e a cacciare parte della cappella; non potevo denudarmi, troppo rischioso….
"Le dimensioni del mio cazzo erano tali che avevo un bozzo sotto i pantaloni e la troietta ne era sollazzata e incuriosita, e oramai lo pretendeva. Io da parte mia , avevo le grazie di i madre natura ,e scoprii avermi fornito un cazzo ben fatto,con un paio di testicoli grossi e pelosi ad un' attrezzo che in erezione è un 21 centimetri per 4, 5 di spessore....-
" Mhh che bello grosso, non pensavo di trovarlo così!!! Che Banana!!!" “ Non è come quello di Paoletto!!!!,io basito..."Si Paoletto e Gianluca hanno il pesce piccolo, il tuo invece è bello, è il pesce e devo mangiarlo" .Più volte la bloccai, fosse stato per lei mi avrebbe preso il cazzo in bocca subito, ma io non volli, per il momento.... Delle volte farsi scrupoli nella vita è dannoso e ciò che sembra detestare si trasforma, in qualcosa di effimero e piacevole....Io e Alessia non eravamo più gli stessi. Mi facevo palpare il cazzo e di canto mio incominciavo con le mie dita ad insalivarmi e a cercare spazio negli shorts pigiamino di Alessia, e incominciare amorevolmente il desiderio di possederla, ed ella di essere posseduta tra mille gridolini . Tuttavia ebbi modo di appurare che Alessia era carina e grande sorpresa, introducendo le mie mani nei suoi slippini ebbi modo di sentire , che oltre alla fessurina, della fighetta, aveva al posto del clitoride, un piccolo cazzetto di poco simile ad un pene appunto non sviluppato come un pene normale appunto, ma era in erezione. Per Alessia ero diventato unico, dal momento che avendo constato e toccato in pieno il pene vero, appartati in cameretta, era compiaciuta di ritrovarsi in mano un cazzo unico, grosso e peloso da fare suo...La ninfetta si scatenava, le mie dita le frugavano la passerina, mentre con un altro dito, a forbice le esploravo il culetto, ed io in impeto le leccai la fighetta per la prima volta e quel piccolo cazzetto che spariva nella mia bocca.. Comprese che ero il maschio dominante e mi impedì che io prendessi in bocca il suo clitoride,la femmina era lei e io doveva asservire pur dirigendo lei il gioco.Mhhh la troietta da quel giorno mi saltava addosso praticamente...Con un fare possessivo, mi sequestrava con una scusa banale di cui io ero complice...Ero in sua balia dal momento in cui mettevo piede a casa di Luca...Mi saltava sulle ginocchia posizionandosi col culetto esattamente sul mio pacco,e con fare disinvolto cercava la mia erezione sotto i pantaloni, anche quando non potevamo assentarci. Con la scusa di impossessarsi del computer di Luca, pretese di starmi seduta sulle cosce, dietro la scrivania, e furtivamente, attraverso la zip aperta dei miei pantaloni, mi toccava il cazzo negli slip, fingendo di giocare al pc; che diavoletta!!!! Il mio cazzo era così duro che si bagnava pur non raggiungendo l’ orgasmo. Io a mia volta gli introducevo le dita nelle mutandine…. E questo lo faceva sempre, anche davanti alla madre o al fratello, con una sfacciataggine e una sicurezza, che a pensare oggi, rimango allibito… Era diventata la mia donna e lei consapevole di avere trovato un grosso giocattolo da spupazzare. Sotto il tavolo o mi faceva piedino, o si fiondava seduta col suo culetto acerbo sul mio cazzo muovendo e ancheggiando il bacino con movimenti ondulatori e sussultori mimando l’atto, consapevole del fascino che carpiva dal mio cazzo in erezione e godendo dal fatto che più lo sentiva duro e più ne era contenta. Era attratta dai cazzi, ma anche dalle donne. Di sovente sempre seduta sul cazzo, prendeva una rivista “ Vestro” ( un catalogo che all’ epoca vendeva di tutto), e sfogliandolo noto che si sofferma richiamando la mia attenzione, dalle foto delle modelle attempate e non in intimo, guepiere e corsetti, ma soprattutto, si eccitava e si tratteneva a guardare , i modelli maschili in slip,facendomi notare il gonfiore che quei figurini erano ritratti.Era una piccola zoccola e andava educata.
_ Le dissi : “ lo vuoi vedere un giornale, dove gli uomini e donne nudi fanno l’ amore?””””
--“ Siii dai subito…
-“ Non ora Alessia, non posso è nascosto in soffitta!!!”””
-“ e che me ne frega, andiamo ora…..”
- “ ma come facciamo?”
Detto fatto, la zoccola chiese alla madre il pomeriggio stesso le chiavi della soffita , con la scusa che io avrei dovuta accompagnarla a prendere un giocattolo.
Si il giocattolo, giunti in soffitta, le porgo la rivista , dal suo nasondiglio impolverato, e la troietta incomincia ad occhi sgranati a sfogliare il giornale, stupefatta ,si sofferma sulle scene dove quei grossi cazzi sodomizzano, dove le donne succhiano cazzi e si baciano,e mio stupore si sofferma sulle foto di una negra bbw, e incomincia a leccare il foglio di carta sulla foto dove la negra tettona mostrava le grosse areole; rimasi di stucco, tanto che bagnò il giornale di saliva. Io ero eccitato e stupefatto, da quella piccola che mi faceva sentire tanto grande. Credo mi usasse come un giocattolo, a dispetto del fatto che io ero un po' più grande e maschio. Mi fece calare i pantaloni e gli slip, e fino ad allora, non gli avevo mai mostrato completamente il cazzo in casa, per paura di essere scoperti da un momento all’altro, non eravamo certamente soli in casa. In quella occasione, ebbe modo di guardarmi ed ella :
-“ quanti peli hai?” Che bello, girati”, mi disse, e come un cavallo mi studiava, mi toccava, facendomi notare al pelo che mi ricopriva le palle, le coscie, il pube, ed il culo.Ero una cosa nuova; i ragazzini non erano certo come me, pensai….

I pomeriggi erano diventati bollenti, lei che con fare malizioso, faceva la prima mossa, appena poteva anche in presenza del fratello. Oramai Alessia viveva con me il primo amore e complice mi confida di aver assistito al padre e alla madre in assetto missionario, e di volere e pretendere di fare l' amore con me, io che non sapevo nulla se non avevo immagini di riviste porno...Incominciava a stuzzicarmi in maniera sempre più sfacciata, e il mio cazzo sempre più altezzoso sotto le spinte della Alessia che oramai era decisa a sceglirmi come amante e ricordo un pomeriggio che come al solito sulle mie ginocchia,le sfioravo i capelli,e un bacio di quelli lingua profonda la fece socchiudere gli occhi e recliinare la testa all' indietro.Del resto obbediva come una zoccola in erba.Andava oltre la mia capacità di controllo, sebbene fossi più grande,esercitava su di mè direttive come lei che non guardava in faccia a nessuno.
Mi prendeva con la scusa di fare la lotta , davanti al fratello ,e con Luca distratto le sue mani erano pronte ad artigliarmi il pene al di sopra i pantaloni. Mi si avvicina stanca della lotta e mi sussurra ad un orecchio: " andiamo in soggiorno , voglio fare l' amore !!! Ti aspetto...."
Feci una faccia davanti a Luca incuriosito della mia remissività e del misterioso messaggio sussuratomi dalla sorellina all' orecchio. Io pure da pazzo ero eccitato, ma era sempre rischioso, ma Alessia non sò come riuscì, e avviatosi per prima, dovetti trovare una scusa per distrarre Luca ed allontanarmi. In soggiorno trovai la Alessia con le mutande abbassate, le mani al muro ,e a 90°....Non la inculai anche se meritava.....Ci limitammo al petting sempre perchè avevo paura che ci scoprissero....
Un pomeriggio le dissi di togliersi le mutandine ed immediata corre in bagno, si sfila gli slip e si rimette gli shorts, e alla madre con faccia tosta esordisce che deve stare senza perchè più comoda; messasi sulla poltrona del divano, mi apre le cosce ed io con le dita la infilo, culetto e fighetta , con il pisellino però moscio ...
Dal giornale porno poi aveva acqusito con grossa gioia, le posizioni dell' amore e piano piano le voleva mettere in pratica. Nel pomeriggio a guardare la rivista, la troietta eccitata incomiciò prima a scoprirmi il cazzo in tiro, e pretese che incominciassi a leccarle la fighetta, mentre a 90 °; era appoggiata faccia al muro ed lei con le mani a muro con un accenno, di penetrazione,trattenendomi evito la vaginale e cerco l' approccio anale più probabile ma date le dimensioni prova dolore e desisto in sorta di un auto controllo.Il mio primo orgasmo fu inaspettato da mè qanto da Alessia.La zoccoletta mi sequestrava sempre e dopo l' ennesimo mio approccio di incularla, al buio di una stanza ,lei chiamava " siringhe" il cazzo dietro,si mette in mezzo al lettone della camera dei suoi genitori,e con il cazzo in mano mi dice " Devo mangiarlo" “ Ma nooo dai!!!!" –“ Scusa è un pesce questo, ed il pesce si mangia.”e zac.. mi rifila un morso sulla cappella."Ahi"...."Ma se proprio vuoi mangiarlo fallo nella maniera giusta " le dissi.."Pensa che stai mangiando un gelato"""..La troietta ebbe un lampo negli occhietti, e immediatamenteco il cazzo impugnato mi rifila una pompa aspiratutto, con una lingua a mulinello sulla cappella a bocca piena e pure io , sarei resistito poco sta volta,tant' è che calò il buio ed ebbi una prima diritta copiosa sborrata in gola ad Alessia, che lei ed io rimanemmo , entrambi sbigottiti..." E questa cosa è?" sfilandosi il cannolo di bocca con la sborra che le colava di bocca...." E' panna ed è il premio che le femminucce fanno ai maschietti!!!"""" Lei contenta e presa in contropelo da questa cosa inaspettata, corsa in bagno a sputare la sborra, si ricompone mangiando una "Mulino Bianco" per riprendesi dal sapore colloso di sborra!!!!Che pompino, il primo della mia vita!!!!E finalmente pure io e Alessia abbiamo incominciato a provare il gusto dell' amore.Una sera vuole provare a farsi inculare come sul giornale, e in camera da letto assicurata di non avere sorprese si sfila gli slippini, shorts e tutto, e si pone a cosce aperte spalancata,la lecco in figa, ma la tensione che venissimo scoperti è tale, che seppure spalancate le coscie aperte, mi dice sono la sua femmina, fammi quello che vuoi,e con tensione mista ad eccitazione, con un cazzo non completamente in tiro data la tensione appoggio il cazzo nel solco gluteo e mezz' eretto incomincio a farle il culetto, dove esordico in un' altra sborrata,che farcisce Alè di tanta cremina....La puttanella per pulirsi usò le lenzuola, e lì che la madre constatò quelle macchie giallastre , ed insospettita Alessia fu rimproverata.Non desisteva, nei successivi incontri godeva nel segarmi a due mani, e particolarmente eccitata durante l’ espressione che avevo sul viso durante l’ orgasmo, avrebbe voluto farmi ejaculare, tanto che dovevo scacciarla.
Non esitava a raccontarmi, le occasioni in cui spiando la madre e le dimensioni del seno, si lamentava di averlo più piccolo della madre,o magari spiando il fratello mi informava delle dimensioni del cazzo di Luca, probabilmente sviluppato anch’ esso da uomo,e la troia si lasciò scappare la voglia di toccarlo pure a lui.Gli faccio capire che non dovrebbe mai far trapelare a nessuno il suo eccitamento e queste sue “ voglie” che del resto derivavavano oramai da un fatto compulsivo,di seduttrice, , e se fosse stato per lei, la piccola porcellina avrebbe fatto qualsiasi nuova esperienza sessuale, ma dovevo frenarla, poteva rovinare tutto o creare sospetti; per fortuna mi dava ascolto, in virtù dell’ ascendente che oramai esercitavo.
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