“Ada, amore mio, grazie a te. Sinceramente subito mi sentivo molto umiliato e sottomesso, tu e lui a scopare mentre io guardavo e con tutte quelle persone intorno a noi… si amore mi sono vergognato tanto ma quando tu hai iniziato a gemere fuori controllo mi sono eccitato tanto. Segarmi davanti a tutte quelle persone mentre mia moglie scopava con un estraneo dal cazzo grosso e penzolante mi è piaciuto tantissimo. La prima schizzata mi è finita sulla pancia e quando ho rialzato lo sguardo c’era una coppia che mi guardava e sorrideva. Lui era in piedi ma di lato, sua moglie in ginocchio a crucciargli il cazzo grosso e duro mentre io mi segavo. Che umiliazione… ho goduto moltissimo amore mio. Dopo la schizzata mi hanno sorriso con dolcezza entrambi e mi hanno fatto segno con la mano “dopo” e “caffè”, credo un invito a conoscerci cucciola. Se ti va dopo magari…”
“Ma certo Manuel amore mio, volentieri. Potresti ripetermi come ti è sembrato il cazzo del marito?”
“Oddio mi stavo segando forte, guardavo un pò te col cazzo del mulatto nella figa un pò loro ma sono sicuro che si bello grosso. Sua moglie non riusciva a farselo stare tutto in gola e ho visto che i coglioni sembravano pesche noci perché lei gli teneva la sacca con entrambe le mani. Secondo me, amore mio, quello lì quando sborra schizza venti centilitri di seme caldo”
“Mmmm interessante cucciolo, perché no dai, andiamo a cercarli e beviamo qualche cosa magari nascerà una bella amicizia”
Pronti per la cena nel resort i due neo sposini lasciarono la stanza.
Ada indossava un tacco alto e un vestitino estivo bianco, senza tanga o perizoma, capelli sciolti, rossetto rosso e null’altro. Una giumenta in calore perché se si fosse eccitata durante la serata se ne sarebbero accorti tutti dalla macchia sul vestito all’altezza della figa bagnata.
Incontrarono la coppia di sconosciuti guardoni del pomeriggio lungo il tragitto e dopo qualche minuti di chiacchiere decisero di cenare insieme allo stesso tavolo.
Una cena a buffet in cui tutti gli ospiti facevano più giri e ad un certo punto si ritrovarono soli al tavolo Manuel e Chiara, moglie di Roberto.
“Sai, oggi pomeriggio vederti segare il tuo pisellino davanti alla tua donna scopata da un negro in spiaggia, senza vergogna… è stato molto eccitante. Ero così eccitata che non ho resistito a prendere in mano il pezzo di carne di Roberto e ciucciarglielo. Hai visto che grosso che ce l’ha mio marito, quello è uno stallone capace, leccarglielo lì in spiaggia mentre tu ti toccavi quel ridicolo cazzetto che hai fra le cosce mi ha fatto impazzire. In camera, dopo, mi sono fatta scopare come una troia al lavoro e anche Roberto lo sentivo estremamente eccitato, mi ha sborrato una volta nella figa e una nel culo. Tanta tanta sborra, sai, lui ha sempre i coglioni belli pieni come piace a tutte le donne. Sei stato bravo oggi e credo che ti meriti un premio. Ma di cosa si tratta vorrei te ne parlasse Roby quando torna qui.”
“Grazie Chiara, mi sento molto umiliato per quello che mi hai appena detto e mi vergono molto ma in verità sento già il mio pisellino che batte conto i pantaloni. Pure a me è piaciuto vedere come succhiavi quel bastone che ha fra le gambe tuo marito e non ti nascondo che durante il mio primo schizzo avrei desiderato essere lì con te”
“Maiale”
Ripresero posto al tavolo anche Ada e Roberto che di ritorno dalla zona frutta e dolci chiacchieravano già come se fossero molto intimi. Roberto tastava il culo di Ada senza nessun problema e lei sembrava compiaciuta e onorata di questo.
Ada chiese a Chiara se poteva sedersi lei affianco a suo marito e non a Manuel. Immediatamente Ada allungò la mano sotto la tovaglia per afferrare da sopra i pantaloni il cazzo grosso di Roberto, giù la zip e fuori il bastono duro.
Lo segava con discrezione ma era evidente che non pensava ad altro se non accudire quel pezzo di carne caldo e infatti, dopo una rapida occhiata intorno a se, si chinò di lato per ciucciarlo. Manuel seduto difronte a Roberto non poteva fare altro che stare zitto e guardare sua moglie drogata di cazzo grosso.
Chiara non stava ferma, accortasi di come Manuel mitemente e a testa bassa guardava la moglie mentre succhiava il cazzo grosso di Roberto, allungò la mano verso il suo pisellino per stuzzicarlo.
“Amore ma cosa fai…?! Qui non siamo in spiaggia, mi vergono che tutti vedano che mi fai cornuto così. Mi sento molto umiliato amore. Chiara ti andrebbe di succhiarmi il cazzetto piccolo? Non è grosso come quello di tuo marito che mia moglie sta ciucciando ma mi piacerebbe molto. Sono molto umiliato in questo momento, ti prego, me lo siucchi?!”
“No, Chiara non succhiare il pisellino di mio marito. Al massimo tiraglielo fuori ma preferirei che non glielo succhiassi perché deve imparare che non sempre ci sarà godimento anche per lui e vorrei che questa circostanza fosse una una di quelle lì.Tu amore devi guardarmi e capire che se io ho queste voglie vergognose e da puttana è perché il tuo cazzo è piccolo, ma non piccolo per me, è piccolino per tutte le donne. Tu non puoi far godere una donna cucciolo, lo sai ne parliamo spesso, ma devi anche capire che non è giusto che ti seghi ogni qual volta io vengo scopata da un cazzo. Adesso voglio che mi guardi bene mentre faccio sborrare questo idrante”
A queste parole Manuel non disse nulla e si limitò ad eseguire quello ordinatogli dalla sua donna che avidamente e con maestria si cimentò in un pompino magistrale sul cazzo di Roberto.
Su e giù, su e giù, saliva, e qualche piccolo versetto di risucchio fino all’esplosione di sborra. Tutta in bocca, nemmeno una goccia fuori. Per qualche minuto dopo la sborrata Ada non lasciò la cappello grossissima di Roberto fino che la liberò pulita e brillante. Deglutì guardando negli occhi il marito, si alzò e andò verso di lui.
“Ti amo tanto amore, lo senti questo sapore nella mia bocca? È il sapore di Roberto, ti piace ?! Spero di si perché adesso andremo tutti in camera e io e sua moglie ce lo scoperemo tanto tanto tanto. Voglio farmi riempire bene, un toro così è difficile da trovare. Adesso ficcami la lingua in bocca, cerca qualche traccia di sborra di Roby e bevila. Ti amo.”
Tutti insieme come vecchi amici se ne andarono nella camera di Ada e Manule per il proseguo di quella prima e piacevole notte di nozze.
…
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Aggiunto: 4 anni fa
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«Bello i tuoi racconti mi fanno eccitare un sacco continua cosi»
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