Alle scuole medie mi trovai come vicini di banco due ragazzi ripetenti (quindi già di 15 anni) che ogni giorno parlavano di seghe, di ragazzine a cui avevano messo la mano nella fica, ecc. Io li ascoltavo eccitato ma non ero ancora sviluppato quindi non capivo bene cosa intendessero. Comunque sui 12 anni ogni volta che andavo in bagno (chiudendo a chiave la porta per non farmi notare dai miei genitori) passavo un po’ di tempo a guardarmi e toccarmi il cazzetto e anche il sedere, poi un bel giorno dal cazzetto mi uscì un liquido bianco... capii allora che era quella cosa che i miei compagni di scuola più maturi chiamavano ‘sborra’! Cominciai così a segarmi regolarmente.
In terza media andai con la mia classe a Roma per la gita scolastica: Ci alloggiarono in quattro in una camera di un istituto religioso. I miei compagni mi prendevano in giro perchè ero esile e timido, non dicevo mai parolacce e sembravo poco maschio. Una notte mi sentii svegliare da un po' d'acqua sul viso e mi trovai senza coperte; due dei miei compagni mi tenevano braccia e gambe ferme mentre il terzo si divertiva a sfottermi dicendo: "Vediamo un po' se anche lui c'ha il cazzo o se è una femminuccia!" Io cercavo di divincolarmi ma non potevo nulla contro di loro che erano molto più robusti di me. Poi, tra i miei singhiozzi, mi abbassarono i calzoni del pigiama e le mutande e videro il mio uccellino mollo. "Hai visto? Non è una femmina, è un frocetto!" disse Maurizio, il bulletto. Poi mi girarono a pancia in giù per guardarmi il culetto e la cosa li stuzzicò molto. Maurizio andò a frugare nella sua borsa e tirò fuori un grosso pennarello, poi si avvicinò e disse: "Tenetelo fermo che glielo infilo nel culo!" I suoi amici cercavano di dissuaderlo ma lui niente, me lo spinse dentro l'ano mentre io piangevo.... lui rideva ma poco dopo capì che stava esagerando e me lo sfilò. La cosa finì lì e io non ne parlai più con nessuno.
A 14 anni mi segavo anche 3 volte al giorno. Un giorno ero solo in casa e mi stavo masturbando in piedi con una rivista porno appoggiata sulla scrivania. Facendo un passo indietro il mio culetto toccò il pomo della sedia che avevo lasciato dietro e sedendomi sopra provai una grandissima eccitazione che mi fece fare una schizzata di sperma tremenda. Da quel momento capii che godevo di più se mi penetravo il culo. Così le volte successive cercavo sempre di infilarmi qualche oggetto dentro il culo pennarelli, tubetti, flaconi, lampadine a pera per godere di più.
A 18 anni entrai per la prima volta in un cinema porno di una grande città. Prima non ne avevo il coraggio, anche perché essendo basso e molto esile dimostravo degli anni di meno e temevo di essere cacciato. Il primo film che vidi lo ricordo ancora adesso e mi sconvolse. C’era un tizio superdotato che si scopava diverse superfighe. Con quel cazzone dritto come un bastone le chiavava senza alcuna fatica e poi vidi per la prima volta che le faceva anche il culo! Alla fine gli sborrava sulle chiappe e loro si toccavano con la mano per portarsi la sborra alla bocca. Vedendo quella scena scioccante (per me) mi sborrai nelle mutande. Presi veramente gusto a vedere i film porno, ma allora avevo paura che gli altri si accorgessero della mia eccitazione. Una volta però mi si sedette vicino un uomo anziano che cominciò a toccarmi. Io provai la sensazione di essere sedotto e mi lasciai fare. Il vecchio mi tirò fuori l’uccello e mi masturbò… dopo poco sborrai sul pavimento e lui se ne andò. Le volte dopo andavo con la speranza di fare qualche altra esperienza. Notai che che durante il film c'era un viavai dalla sala ai gabinetti. Andai a curiosare e vidi che c'erano uomini che facendo finta di pisciare si segavano... da una porta del cesso s'intravedeva anche un ragazzo che spompinava un maturo. Rimasi sconvolto, ma la sera dopo decisi anch'io di provarci.
Andai dentro un cesso e lasciai la porta socchiusa. Mi tirai giù jeans e mutande e rimasi lì alcuni minuti ad aspettare. All'improvviso un tizio robusto, sui 55 anni, mi vide ed entrò nel gabinetto chiudendo la porta. Mi afferrò le chiappette e cominciò a baciarmi sul collo.. io lo lasciai fare anche se la sua barba incolta mi pungeva la pelle. Poi si staccò e si sbottonò la patta dei pantaloni, mostrandomi il suo cazzo già gonfio. "Fammi vedere come lo succhi" disse lui, mentre con la mano sulla spalla mi invitava ad abbassarmi. Io mi lasciai andare e ubbidii. Mi piegai e avvicinai la lingua al cazzo semiduro dell'uomo. Come lo imboccai sentii con la lingua che era caldissimo e si stava indurendo nella mia bocca. "Dai, pompa!!!" mi disse il porcone e io non mi tirai indietro. Cominciai a spompinarlo come avevo visto fare nei film porno. Era un cazzo medio, ma essendo il primo a me pareva enorme. Mentre succhiavo lui mi guardava nei miei occhi grandi come per incoraggiarmi. Ma la cosa mi piaceva davvero e me lo gustavo bene. Dopo poco lui cominciò a mugolare come un suino e mi scaricò in bocca una sborrata mostruosa... Lui si staccò e io assaporai per la prima volta il gusto dello sperma. Avevo fatto il mio primo pompino a un uomo... Ero gay? Cominciai a pensare di sì, ma in realtà io mi sentivo donna, anzi, a forza di vedere quei film mi sentivo una troia! E in effetti, nelle mie successive frequentazioni dei cinema porno, facevo di tutto per diventarlo. Ogni sera che ci andavo spompinavo 3 o 4 uomini cercando di diventare una brava pompinara. Poi cominciai anche a prenderlo nel culo, ma questa è un'altra storia.
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Aggiunto: 4 anni fa
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Gay e Bisex
«Tutto deve avere un inizio e tu hai iniziato nel mihliore dei modi , adesso apri il culo !!»
«Scrivi bei racconti oltre ad avere un bel culo, peccato che anche a brescia non cè piu il cineporno.»
«Grazie a questi racconti la memoria si è.riaccesa»
«La curiosità l'ho persa a 11 anni ..volevo essere sodomizzato con tutta la mia voglia»
«Mi ricorda la mia adolescenza è un mio segreto che nessuno sa»
«E si ho perso.la verginità a 11 anni ...e l'ho voluta io consapevole di quello che facevo...mi piaceva prendere.il cazzo nel culo ero una femminiella..piccola e curiosa»
«Bel racconto, mi hai fatto rivivere i tempi in cui anche io frequentavo i cinema a luci rosse. Quanti pompini fatti e ricevuti!!!!»
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«Un bel racconto, non scritto benissimo ma molto eccitante!»