Lei 20 anni, castana, occhi verdi, viso dolce, fisico spettacolare con un seno non troppo grande ed un culo marmoreo.
Anna ha sempre vissuto in eterna competizione con la madre per avere tutte le attenzioni del padre.
Fin dall’età di 13 anni aveva manifestato il desiderio di sostituire la madre in tutti i momenti della vita quotidiana con il padre.
Cercava di riempirlo di attenzioni, qualche volta li spiava nei momenti intimi, cercava di essere presente quando si scambiavano delle piccole effusioni (baci,carezze,attenzioni). Alcune volte era riuscita, durante la notte, a spiarli mentre facevano sesso, li sentiva ansimare e godere di piacere ed a sua volta aveva cominciato a masturbarsi.
Appena compiuti i diciotto anni, Anna provo’ a farsi più sfrontata , soprattutto quando in casa rimaneva sola con suo padre.
Iniziava ad indossare abiti molto succinti ed aderenti , senza intimo sotto, che evidenziavano il suo corpo e mettevano in mostra i capezzoli ritti dallo sfregamento delle magliette e dal desiderio.
Con il passare del tempo, Anna noto’ che Giuseppe, suo padre, iniziava ad osservare con un altro occhio i suoi atteggiamenti .
Un giorno di estate, Anna vide andare suo padre in bagno a fare pipì, lei non perse l’occasione, si spogliò e dopo qualche secondo entrò anche lei.
Giuseppe ebbe un sussulto nel sentire la porta aprirsi e vedere sua figlia nuda lo pietrifico’.
Anna, noto’ lo smarrimento nei suoi occhi ma vide anche il cazzo che teneva fra le mani che da moscio aveva iniziato a dare i primi accenni di indurimento.
Giuseppe dopo il momento di sorpresa, mise il pisello dentro i pantaloni ed uscì, Anna si diresse verso la doccia, incrociando lo sguardo del padre e facendogli un sorriso malizioso che lasciava presagire a chissà quali situazioni intriganti gli avrebbe riservato.
I giorni passavano e Anna era sempre più audace con suo padre: la sera si stendeva sul divano e la testa la appoggiava sulle gambe proprio sopra il cazzo che dopo qualche momento iniziava ad ingrossarsi.
Un giovedì la moglie di Giuseppe disse che doveva andare il fine settimana dai genitori perché non stavano bene. Ad Anna brillarono gli occhi e piena di gioia pensò che era l’occasione giusta per riuscire a scopare o farsi scopare da suo padre.
Il sabato mattina, dopo la colazione ed aver salutato sua mamma, Anna va in camera sua e Giuseppe si mette sul divano a leggere il giornale.
Passano alcuni minuti e:
“Guarda come mi sta?”
Giuseppe alza gli occhi e vede Anna mezza nuda con reggiseno e mutandine. Cerca di nascondere lo stupore e risponde: Bbbene!!.
Osserva il reggiseno bianco trasparente con in mostra il seno (una 3) ed i capezzoli scuri e le mutandine bianche e trasparenti anche quelle (che non fanno immaginare niente al caso); Anna si gira e evidenzia il filo del perizoma che sparisce dentro il culo sodo e ritto, nota anche la reazione sul viso, diventato rosso, di Giuseppe.
La mattina ed il pomeriggio passano senza altre manifestazioni erotiche.
Verso sera Anna emette un grido dal bagno e suo padre si precipita di corsa trovandola a fare la pipì. Riesce a notare la fica di Anna, tutta rasata a parte un piccolo ciuffetto di peli sopra le labbra. Lei si scusa per l’urlo e gli dice che lo aveva fatto perché aveva visto un ragno; lui la rincuora ed esce toccandosi il cazzo , ripensando alla visione di sua figlia mentre sentiva la sua pipì scrosciare nel bidet.
La sera passa veloce, cenando fra un discorso ed un altro e, terminato di rimettere a posto le stoviglie, si accomodano sul divano per vedere un film.
Anna si appoggia a Giuseppe per sentire il suo calore e lui la lascia fare.
Passano i minuti e lei inizia con la mano ad accarezzare il braccio di suo padre , piano piano scende un po’ più giù sulla gamba, interno coscia e vede con immenso piacere che il cazzo di Giuseppe inizia a manifestare un notevole rigonfiamento sotto il pigiama.
Lui cerca di non guardarla e prova a spostarsi un pochino, facendo così la mano di Anna sfiora il cazzo e si appoggia sulle palle di Giuseppe che quasi esterefatto sbarra gli occhi da quella involontaria situazione.
Anna non smette, insinua la mano sotto il pigiama e sente un il cazzo libero e duro di suo padre, dritto e che non finisce mai con due palle belle gonfie.
A quella manifestazione anche Giuseppe inizia a toccare Anna, inizia a toglierle la maglietta e prende fra le mani il suo seno.
Ormai sono entrambi in piena estasi, Anna ha tolto i pantaloni di Giuseppe ed ha continuato a massaggiare il pisello che ormai aveva raggiunto dimensioni notevoli sia in lunghezza sia in larghezza.
Lui, invece, era intento a dilettarsi con i capezzoli di lei, prendendoli in bocca e li trastullava con succhiate, morsi e leccate.
La situazione e’ rovente e lei si china sull’uccello di suo padre ed inizia a scappellarlo con la lingua e lo lecca da cima a fondo fino alle palle.
Dopo un po’ Giuseppe prende Anna, le toglie le mutandine, le allarga le cosce ed inizia ad aprirle le labbra con le dita e con la lingua inizia a passarle l’interno cosce e finisce nell’apertura della fica. Si rende conto che lei sta godendo e bastano poche passate di lingua dentro le labbra morbide che Anna geme dal piacere .
A sentire questi mugolii Giuseppe ha voglia di mettere il suo cazzo dentro la fica bagnata di Anna, ma viene fermato.
Lei gli dice che è vergine e si è limitata sempre con i ragazzi che ha conosciuto a masturbarli ed a fare dei pompini.
Gli confida che la prima volta voleva che fosse sverginata da suo padre.
Questa dichiarazione fa eccitare ancora di più Giuseppe che, inizia ad inumidirsi la cappella e piano piano lo appoggia alla fica ancora bagnata di sua figlia.
Lo fa entrare delicatamente, non volendole fare male visto le dimensioni del suo cazzo, ed inizia un lento ma costante dentro fuori fino a quando con un colpo secco lo infila tutto dentro fino alle palle, facendo gridare dal piacere Anna.
Sente che sta per sborrare e lo tira fuori per venire dentro la bocca di sua figlia. E’ proprio allora che vede il suo cazzo con un po’ di sangue sulla cappella.
Anna capisce le intenzioni di suo padre ed inizia a leccare il cazzo che l’aveva sverginata; bastano poche passate di lingua che sente riempirsi la bocca di sperma caldo, non riuscendo a trattenere tutta quella crema calda, cerca di ingoiare quella che può.
Giuseppe e’ esterrefatto di quanto accaduto ma e’ felice di essere stato lui a soddisfare per la prima volta sua figlia.
Rimane sorpreso di quando , dopo aver ripulito per bene l’uccello, Anna gli dice :
Papà’ la prossima volta mi fai il culo!!
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Aggiunto: 4 anni fa
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Incesti
Prime Esperienze
«Bel racconto, perfetto da seghe o sotto lìinflusso di una bocca che ti succhia.»
«Sposato ma senza figli certo che se avessi avuto una femminuccia non sarebbe arrivata a dodici anni vergine. Avevo visto più volte su internet un mare di ragazzine nude che praticavano pompini a josa amavo guardare queste fanciulle solo mi faceva rivoltare lo stomaco le foto e le scene di bambine anche sotto i 5 - 6 anni mentre quelle di dieci undici mi facevano tirare il cazzo in modo incredibile, quindi se avessi avuto una figlia avrei iniziato a leccarmela tutta fin dagli anni 8 -9 le av rei regalato ore di gioie infinite, e io mi sarei goduto il fiorire del suo corpino sotto la mia lingua,sucgiare dapprima i capezzolini e via via che le tettine crescevao succhiare la loro carnina morbida. Bast basta mia fermo perchè sento che sevi sborrare.»
«Ho una figlia meravigliosamente bella e ancor più lo sarà fra qualche anno. La spio spesso ,ma mai avrò il coraggio di sedurla. mi accontento di vedermela crescere sotto gli occhi, già a dieci anni aveva un culetto da baci, una bocchina da morirci sopra ora che ha dodici anni ha già la passerina velata da pelini neri una fichettina che mi fa dissanguare di seghe. Come ripeto non la toccherò mai, ma già da ora odio chi un giorno lo farà.»
«Anna è molto troia, mia figlia invece ama il sesso ma lo vuole dolce ,affinato, romantico. Quando iniziò l'adolescenza mostrando le sue tettine in crescita, glielo feci notare - Elsa, perbacco stai diventando una signorina - Lei rise, ma poi la sera seduti davanti alla tv, dopo essersi rannicchiata addosso a me, mi fa - Papà, cosa pensi di me... crescerà ancora il mio seno? - la rassicurai che non solo le crescerà, ma assomigliando all madre sarà bello e grosso. Non posso narrare tutte le varie curiosità che volle sapere, ma non posso dimenticare la domanda che mi fece unasera - Papà, ma è vero che i maschi baciano...baciano noi femmine...laggiù ? - rimasi basito- volle sapere se lo facevo anch'io alla mamma. - Quando fra quattro anni ne avrò 15 anni come la mia amica, allora anche il mio fidanzato lo farà a me vero babbo? Non ricordo cosa le risposi solo che poche sere dopo la mia lingua le leccava, le baciava, le adorava la sua piccola fica senza peli e lo voleva sempre con dolcezza, mai cose violente. CVhe baratro di sentimenti tra la mia Elsa e Anna di questa storia.»
«Molto bello»
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«Godo»
«Bellissimo»
«Adoro il tuo racconto...peccato sia finito mm...anche io desidero mio padre»
«Bell'articolo»