Apro gli occhi e mi rendo conto di non aver sentito la sveglia, dovrei correre in ufficio ma non ho molta voglia. Sento ancora nella bocca il sapore di mio marito, massaggio il seno e sento i secchi residui del suo seme. Ora ricordo, si è appoggiato con il suo membro nel mio seno ed appena ho appoggiato le labbra sul glande e venuto. Il tempo di assaporare il sapore e mi sono addormentata.
Mi faccio il caffè, lo bevo e il sapore di quella crema notturna persiste nella mia bocca. Provo a rifare il letto, cosa non abituale, ma sto cercando di ritardare la fuga in ufficio. Mentre stendo il lenzuolo, vedo sullo specchio del guardaroba il mio corpo nudo che si riflette. Accidenti penso tra me e me ridendo, ho proprio un gran fisico. Continuo a ridere, mi metto carponi ed effettivamente ho proprio un gran sedere.
Spesso da ragazzina passavo ore davanti allo specchio, ed oggi come allora la mia immagine mi eccita da morire. Osservo allo specchio, esattamente come facevo a quei tempi, la mano che accarezza la mia intimità. Non ho peli che si vedono nello specchio, aveva ragione Elena quando pochissimi giorni fa li ha tolti personalmente con un prodotto, a suo dire, miracoloso.
Già Elena…sta diventando una relazione ingombrante…ci sentiamo almeno venti volte al giorno e la sera se riesco, passo a casa sua o ci vediamo in palestra.
Nelle docce è maledettamente difficile scambiarsi dei baci, qualcuno riusciamo a darcelo ma non come vorremmo.
Inoltre dopo la palestra devo scappare a casa, ho i figli da coccolare.
Ora lo specchio fa il solito effetto e anche la mia mente…come sempre infilo un dito nella mia passerina e un altro nel buchino, guardo il riflesso e in un attimo sento un calore fortissimo sul viso, la mia voce esce forte e intensa…eccolo il mio orgasmo. Tolgo le dita che ora non servono, stringo il mio seno e mi godo l’orgasmo. Rimango ancora in questa posizione e lentamente i miei umori scivolano sulle gambe.
Squilla il cellulare…accidenti sempre in momenti meno indicati. Rispondo è Elena…
- Ciao Elena…
- Ciao amore mio…sei a lavoro?
- Ancora no…mi faccio la doccia ed esco, ho un sonno tremendo…
- Stefy…ieri hai…con lui…
- E dai Elena…finiscila tutte le volte di chiedere…è mio marito…
- Cazzo…l’hai fatto…sto malissimo…
- Dai smettila…tesoro
- No…Stefy non capisci…o non vuoi capire…ti amo e sono gelosa…non ce la faccio così…
- Tesoro…che devo fare…ho due figli piccoli…è difficile.
- Sei una stronza…preferirei vivessi con me e accetterei le tue scappatelle con gli uomini…e poi ora hai anche da chiacchierare in chat….
La sento piangere, devo andare a lavoro ma non me la sento di lasciarla così…
- Dai tesoro, faccio la doccia e arrivo subito…
Neanche 30 minuti dopo sto aprendo la porta di casa. E’ da un po’ che ho le chiavi…
E’ in cucina, ha il viso colmo di lacrime, le prendo il volto accarezzo le lacrime, ci baciamo intensamente, lei è davvero bella, con un corpo sinuoso decisamente sexy e una bocca carnosa.
Sento la sua mano farsi strada in mezzo alle mie gambe, ho un sussulto, un piacere improvviso ed inaspettato . Un attimo dopo la sua lingua è già sul collo e il mio corpo è accarezzato dalle sue mani.
Il godimento che provo con le donne è immenso, anche se non disdegno di sentirmi presa dagli uomini.
Ora è in piedi davanti a me ed ha un reggiseno trasparente e il perizoma sottilissimo. Afferro con una mano il suo seno, intravedo il capezzolo indurito. Strizzo e massaggio, mi dice che ciò che faccio è eccitante e che trova la situazione molto strana e perversa. Sento tra le gambe, un calore forte e sono bagnata, prendo anche l’altro seno con la mano.
Mi guarda in silenzio, facendo scivolare la sua mano sul mio corpo, fino a raggiungere l'ombelico . Porta la mano sulla gonna e l’ abbassa. Mi guarda negli occhi, mentre vedo il suo corpo scivolare su di me, togliendo la gonna e la mutandina. Lecca i piedi, si infila le dita in bocca una ad una, simula un rapporto orale. Risale, sfiora la mia umida farfalla con le dita, ho la pelle d'oca. Mi sfila la maglietta, rimango nuda. Si avvicina, posa le sue labbra sulle mie, con la mano strizza le mie tette. Sento il sapore delle sue labbra, mentre il mio capezzolo gioca con il suo.
Porto la mia mano, sul suo sedere di marmo, lo palpo, le nostre lingue si intrecciano. Dolcemente infilo un dito tra i suoi glutei, lei inarca la schiena offrendomeli. Entro ed esco dal delizioso buchino.
Prende la mia mano, mi porta nel suo letto, mi sdraio e scivola tra le mie gambe, le sue labbra sono davanti alle le mie umide grandi labbra.
La sua lingua è dentro, si muove, stuzzica il clitoride, io gioco con le mie tette ei miei capezzoli duri. I miei muscoli diventano rigidi, il mio corpo trema, improvvisamente esplode il mio orgasmo le vengo sulle labbra.
- Ti amo Stefania, amo farti venire, non posso fare a meno di te.
- Vieni qui piccola sciocca…
Mi abbraccia, ci baciamo, le mie mani accarezzano il suo sedere, frugo tra i suoi buchini come faccio spesso con me stessa. Sento che le piace, cola la sua saliva nella mia bocca, i nostri seni si strofinano…
- Amore mio, vengo è fortissimo.
Sento un getto caldissimo sulla pancia, mi sta bagnando … questo calore umido addosso mi piace.
- Stefy vado in bagno…
Non passano 2 minuti, torna dal bagno, ha autoreggenti a rete, con scarpe di un colore rosso acceso, con tacco vertiginoso. Un body che disegna le forme. Indossa uno Strap-on con un gigantesco fallo. Nella mano destra stringe un dildo dalle mostruose dimensioni.
- Amore mio ora vedrai come un maschio sia superfluo….
Non è difficile pensarlo….Si avvicina e mi da una forte sculacciata…e mi dice…
- Stefy apri le gambe….
Restando con la passerina al vento, Elena passa la mano sul pube, arriva fino alle grandi labbra che ho messo totalmente a sua disposizione aprendo le gambe in modo da offrirmi a lei.
Si avvicina sbatte il fallo dello strap on sopra al mio sesso prima di abbassarlo e di farmelo sentire lentamente mentre mi penetra . Come un fiume in piena grondo di piacere agevolando l’entrata di quel grosso fallo che, grazie ai colpi di Elena inizia a sconquassare le viscere.
Prima di tirare all’indietro la testa per vivere il piacere, vedo che succhia quel mastodontico dildo e poi lo posa nell’orifizio del sedere.
Non posso immaginare di essere capace di sopportare una violenza come quella che sarà originata da quel dildo mostruoso ma Lei riesce nell’impresa mentre davanti continua a sbattermi senza pietà, dandomi orgasmi su orgasmi. Il dolore che provo nel sedere si tramuta in folle e sperato godimento, quando si allentano i muscoli dello sfintere oramai pronto a sentirsi penetrato da qualsiasi oggetto.
Poi, Elena si toglie lo strap-on, si sporge verso di me e mi regala un altro bacio indimenticabile, si piega verso il mio orecchio e mi sussurra:
“Amore mio scopami… ricompensami”
Trema mentre le lecco il sesso come se fosse un vasetto di nutella.
Indosso lo strap-on, mi sento strana ad avere un fallo in mezzo alle gambe, immagino ridendo come reagirebbe mio marito carponi davanti a me.
Le faccio leccare il fallo dello strap – on e poi con piacere sottile derivato dalla sete di una dolcissima e lenta rivincita tra innamorate, la penetro prima davanti e poi dietro. Godo a farle male tanto da sentirla urlare per i continui orgasmi.
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Categorie: Lesbo