Sono state molte le volte nelle quali sono entrato in una sala a luci rosse augurandomi di trovare qualcuno esperto che mi toccasse con sapienza facendomi venire come non mi era mai capitato prima. In diverse di queste occasioni, purtroppo, succede di uscire dalla sala con tutto il carico di aspettative disatteso e lo scroto così gonfio da fare male. In questi casi specifici io non esito a masturbarmi nella toilette del cinema prima di uscire. So che non riuscirei nemmeno a concentrarmi alla guida senza avere avuto almeno una prima sborrata liberatoria. Dico “prima” perché di solito dopo il cinema, se non ho trovato adeguata compagnia durante la proiezione, devo eiaculare “come si deve” almeno due volte per riuscire a rilassarmi. Ogni tanto, invece, faccio incontri sorprendenti che mettono a dura prova le capacità di tenuta del mio uccello. Bisogna poi dire che di solito riesco a fare bella figura senza trattenermi più di tanto. Cioè eiaculo al momento opportuno e solo dopo aver messo nelle mani del compagno di giochi di turno uno strumento all’altezza della situazione (e sempre molto apprezzato). Mi piace proprio farmi toccare, soprattutto le estremità dei miei genitali; la parte inferiore dello scroto e il glande, dopo averlo scappellato ovviamente. Quando queste due azioni si verificano simultaneamente il livello di erezione che raggiungo è il massimo (naturalmente per quello che il mio cazzo mi consente). Ho notato fin dai primi incontri che, i buongustai di cazzi, non traggono la loro massima soddisfazione accontentandosi di stringere tra le dita un uccello duro e resistente alle loro masturbazioni, ma riescono soddisfare l’impegno profuso solo misurando quanto abbondante è la sborrata o quanto sono lunghi gli schizzi. Alcuni di loro, mentre osservano rapiti tutte le fasi della mia eiaculazione, arrivano a dire proprio con soddisfazione: “che sborrata che mi hai dato”. Si vede chiaramente la loro contentezza per quello che sono riusciti a farmi fare. Io devo dire che la maggior parte di loro sono proprio bravi a stimolarmi con pochi gesti sapienti prima l’erezione e poi l’eiaculazione. Ricordo una volta nella quale, mentre stazionavo in una zona un po’ nascosta della platea del cinema (in fondo alla sala sotto la tettoia creata dalla galleria sovrastante), mi sono trovato di fronte un signore apparentemente un po’ anziano che ha iniziato a palparmi tra le gambe. Sentita la consistenza raggiunta, ha liberato il mio uccello e i testicoli dai pantaloni della tuta che indossavo. Va sottolineato che l’operazione è stata agevolata dal fatto che la tuta aveva una cerniera sistemata all’altezza dello scroto. La chiusura era posta in modo da liberare i miei genitali rapidamente e io, per precauzione e nella speranza di trovare da fare bene, quel giorno non avevo messo gli slip. Intorno a noi, intanto, continuava un certo via vai di persone che non sembravano dare importanza ai noi due ed a quello che stava accadendo. Dopo una serie di carezze sul membro e sullo scroto, lui si è inginocchiato davanti a me ed ha iniziato a leccare delicatamente i testicoli tenendo sollevato il mio uccello con una mano. Poi, senza mai scappellarlo, si è infilato in bocca il cazzo durissimo ed ha iniziato a succhiarlo con la stessa delicatezza usata per leccare i testicoli. Mi aspettavo da un momento all’altro che quell’uomo mi scappellasse l’uccello per gustarselo appieno, ma in vece lui ha adottato un’altra tecnica per farmi raggiungere l’orgasmo. Tenendo tutto l’uccello in bocca, ma sempre non scappellato, ha iniziato a colpire con la punta della lingua quella piccola parte scoperta di glande che faceva capolino dalla cima del membro. Il trattamento era irresistibile e la frequenza di quei “fiocchi” andava aumentando momento per momento. Sembrava che tutto il piacere del modo si fosse concentrato in quella minima superficie. In breve mi sono reso conto che avrei eiaculato molto rapidamente ed in modo abbondante ed ho cercato con un gesto di fare capire all’uomo quello che stava per succedere, ma lui mi ha ignorato. Allora gliel’ho detto a bassa voce: “fermati! sto per venire”.
Tenete presente che c’erano sempre persone in sala e qualcuno fermo ad alcuni passi da noi per godersi lo spettacolo. Lui a questo punto ha scosso la testa per farmi capire di avere inteso il mio messaggio, ma non si è fermato, anzi, ha aumentato la frequenza delle frullate con la punta della sua lingua sul mio glande. Io ormai stavo per cedere. Ero troppo eccitato e preso da quel delizioso massaggio per preoccuparmi di trattenere l’orgasmo o di essere osservato da altri mentre godevo. Avrei piuttosto voluto che quel supplizio continuasse per sempre. Invece la conclusione di tutto è giunta inesorabile. Io ho iniziato ad eiaculare in bocca all’uomo in ginocchio davanti a me e, contemporaneamente, ho quasi perso i sensi a causa dell’intensità dell’orgasmo. Lui non si è ritirato. Invece ha assaporato tutti e tre gli schizzi di sborra che gli ho rilasciato e non si è mosso. Non si è scostato finché non ha raccolto l’ultima goccia di sperma proveniente dai miei testicoli. Infatti quando lui si è rialzato per andarsene il mio uccello si era ormai ammosciato del tutto e io avevo ripreso a respirare meno affannosamente di prima. Ero veramente svuotato.
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