La mia sconosciuta
Chiamo l’ascensore, dopo una lunga attesa arriva e si apre la porta. Non è vuoto dentro ci sei tu che mi fissi subito con i tuoi occhioni marroni, capelli raccolti da una coda viso appena truccato le tue labbra rosa una maglia scollata aderente mettono in vista un seno favoloso pantaloni aderentissimi neri e sandali con tacco alto ad accentuare gambe belle e sode. Entro ti dico buongiorno mi rispondi con un filo di voce quasi timida su chiude la porta saliamo 1 2 3 piani e l ascensore si blocca ci spaventiamo i telefoni non prendono è il campanello fuori servizio, iniziano a passare le mezzore e poi le ore l’aria calda aumenta ma iniziamo a rompere il ghiaccio e ad ogni tua movenza o parola mi ecciti sei bellissima, le gocce di sudore iniziano a scendere dal collo in mezzo ai semi dai pantaloni mentre sei seduta esce fuori il perizoma. Ad un tratto va via la luce inizi ad urlare e per calmarti mi avvicino e ti prendo la mano ti camomilla e ti avvicini alla mia spalla, nel buio involontariamente con la mano sfiorano i miei pantaloni ti accorgi di quanto sono eccitato e in un riflesso incondizionato ti trattengo la mano; mi chiedi ma che fai e io ti rispondo che non so resisterti e nel buio più totale mi sali sopra e inizi a baciarmi appassionatamentelemlongue si mescolano la saliva diventa parte L uno dell’altro le mani frenetiche di toccano e tu che con movimenti felini e decisi ti muovi sul mio pene sempre più duro scivolo giù e mi apri i pantaloni metti la mano nelle mie mutande e lo tiri fuori metti la mano dentro e la metti sulle pelle mentre la tua bocca si avvicina, piccoli baci mischiati alla tua lingua che lo accarezza poi ancora le labbra poi tutto nella bocca mentre la tua mano ancora massaggia le mie palle. Mi fa male lo stomaco per la voglia che ho di entrarti dentro torni su mi ribaci ti tolgo la maglia e Lecco e bacio i tuoi capezzoli turgidi ti alzi ti togli i pantaloni ma non i sandali ti giri dandomi la schiena e appoggiando le mani sulla parete delL’ascensore ti abbassi leggermente e iniziò a leccarti prima l’ano delicatamente con la lingua poi la fica tutta mentre ti tengo per le cosce, ansimi ti muovi allungo la mano per fermare le mia testa dentro la tua fica, sei fradicia di desiderio il mio pene e duro voglioso pronto a farti sua a riempirti di calore e farti godere. Senza girarti ti abbassi e mentre sei in ginocchio sento che sto entrando dentro di te delicatamente dolcemente arrivi a metterlo tutto dentro e senza farne uscire un minimo lembo ti muovi avanti e indietro ed è sempre più bagnata ed è sempre più duro. Le tue unghie si stringono sulle mie cosce, ti sputo ti faccio sdraiare e Poggio le gambe sulle mie spalle entro dentro tutto e lo senti e mi indichi la strada per un meraviglio via vai, la passione scorre a fiumi ci alziamo ti prendo in braccio e ti appoggio con le mani alla parete ed entro nel tuo culo piano dolcemente, godi ti sento mia ti piace metti la tua mano sulla mia coscia mentre i miei colpi aumentano e si fanno più insistenti mi chiedi di rientrare nella fica allora lo rimetto nella fica come tu vuoi sei la mia padrona, mi fai impazzire non so resistere ancora per tanto al vieni la tua fica è un lago che mi piacerebbe leccare ma vuoi che io sia ancora dentro di te, mi chiedi con voce tremila di non venire dentro allora ti avverto ti stacchi ti metti in ginocchio e lo prendi in bocca tutto sento la mia cappella essere succhiata un brivido arriva fino allo stomaco. Ma la luce si riaccende e lascensore riparte ci sbrighiamo a rivestirci appena in tempo all’apertura della porta la security ad aspettarci e tu svanisci in una nuvola di persone....